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Autore: ILoveAlbania95    24/07/2015    0 recensioni
La vita di Lorena Cerrato è sempre stata un inferno, la scuola è la cosa che odia più di tutte per via del comportamento dei suoi compagni, nei suoi confronti. Per questo motivo, Lorena perde la testa per il suo professore di scienze, ma dopo quasi cinque anni, la sua testa impazzisce per un altro uomo: un certo Filippo Balduccini.
Filippo Balduccini si occupa di concorsi di bellezza e sfilate di moda. Dopo aver conosciuto Lorena su Internet, pensa che finalmente ha trovato la sua donna ideale peccato però che ha mentito su un dato molto importante: non ha 26 anni come ha detto a Lorena, ma ben 46.
Un giorno Lorena che ha solo 19 anni, scopre da suo padre la verità su Filippo e la sua vera età. Lei però nonostante tutto, all'inizio rimane un po' ferita e decide di chiudere la stroria; ma poi dopo un'altra delle sue avventure con un ragazzo senegalese, che la tradirà facilmente, decide di perdonare Filippo contro il volere della famiglia.
Come andranno avanti le avventure?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sesso bestiale


 

Siamo nell'ascensore del hotel. Filippo ha cominciato a baciarmi in bocca e poi era sceso sul collo. Mi faceva impazzire; tanto che avevo paura di ritrovarmi nuda ancora prima di entrare in camera, ma non sarebbe successo. Era già tanto che eravamo riusciti a vederci, facendola franca ai miei genitori che non si sarebbero mai aspettati di sapere che ero andata in hotel con un uomo e sicuramente, non saprei se glielo avrei detto perché immaginavo che la cosa mi avrebbe procurato una bella ramanzina da parte di mia madre.

Il corridoio dell'albergo aveva le pareti verniciate con uno strano colore verde acqua, un colore che ha me dava la forza di restare calma. Poco prima di entrare nella camera numero 86 mi ero accorta che sul pezzo di muro, che distaccava la nostra camera da quella successiva, c'era un poster appeso che raffigurava un dipinto del periodo impressionista. Doveva essere di Monet e io che avevo fatto il liceo artistico ero esperta, in queste cose.

Una volta entrata in camera, mi ero accorta che le pareti erano bianche e sul muro davanti al grande e semplice letto matrimoniale, c'era lo stesso quadro che avevo visto prima. Strano. Per un momento avevo avuto la strana sensazione di essere più interessata alle pareti della stanza invece che al mio compagno, se così potevo chiamarlo. Non sapevo praticamente niente di lui però dovevo ammettere che mi piaceva tanto. Quello sguardo mi metteva una strana sensazione di paura e allo stesso modo, mi dava la certezza di essere in buone mani.

Lui mi stava baciando sul collo dandoci dentro poi, tornò a concentrarsi sulle labbra. Aveva delle labbra stupende e sopratutto, erano spesse. Io invece, avevo il labbro superiore sottilissimo e quello inferiore molto spesso. Poco dopo, mi aveva messo la lingua in bocca... da quanto tempo, non avevo più fatto il famoso bacio con la lingua! Devono essere passati almeno cinque anni; ricordo che l'ultima volta era stato in seconda superiore, durante un pomeriggio di maggio.

Qualche minuto a seguire, lui mi aveva infilato le mani dentro la maglia e mi stava toccando il reggiseno, stringendomi le tette. Che bella sensazione! Per uno strano motivo, avevo sentito i capezzoli diventare duri e avevo la strana sensazione che un tantino più sotto dovevo essere bagnata a causa della mia eccitazione. Era la prima volta che mi succedeva. Un tempo l'unico che mi aveva fatto battere il cuore era stato il mio professore di scienze, ma non mi aveva mai portato a questo risultato eppure, per lui provavo sul serio qualcosa. Ah Filippo! Che cosa mi stai facendo? Sei il primo che mi fa impazzire in questo modo. All'improvviso, mi toglie le mani dal seno, io lo guardo con uno sguardo supplicente, per farlo continuare.

« Cosa ne dici se ci mettiamo più comodi? » mi chiese, sedendosi sul letto.

« Va bene! » risposi, non capendo più niente.

Mi sdraiai affianco a lui che si afrettò a baciarmi di nuovo, infilandomi una mano nella zona più delicata del mio corpo. Per un attimo, avevo pensato che depilarmi sarebbe stata un'ottima idea, ma avrei dovuto pensarci molto prima perché non potevo di certo farlo davanti a lui. Non sapevo se mi ero appena fatta una delle mie figuraccie oppure no, ma in questo momento dovevo cercare di non pensare a niente, solo a godermi questo momento che chissà, quando si sarebbe ripetuto.

« Svestiamoci, se no non so come faremo a fare quello che dobbiamo fare, se restiamo vestiti », si spiegò iniziando a togliersi i vestiti e io feci lo stesso.

Una volta nudi visto che faceva freddo, ci eravamo messi sotto le lenzuola. Lui mi aveva baciata sulla bocca per altri lunghi minuti e io non pensavo proprio a niente, solo a vivere quel momento; poi, scese sempre più giù e sentire le sue labbra in ogni parte del corpo era una cosa stupenda, era una sensazione che mi piacque subito, senza nessuna esitazione. Non sapete come mi ero sentita quando aveva iniziato a leccarmi con la lingua in un punto preciso... da Dio! Mi sembrava di essere finita in paradiso anche da viva e, nonostante tutto, quella era la prima volta che facevo sesso con un uomo, che assomigliava anche al mio professore di scienze.

Ad un certo punto, Filippo aveva smesso di leccarmi e aveva messo piegate le mie gambe allargandole. Oddio! Sapevo che momento stava per accadere, ma non sapevo se ne avevo coraggio di sopportarlo; mi avrebbe fatto male? Dovevo solo aspettare di scoprirlo. Lo aveva messo dentro; dopo, aveva iniziato a fare un movimento abbastanza forte e in quel momento dato che sentivo un forte dolore, fui costretta a fargli una rivelazione molto intima.

« Ehi, fai un po' piano! Sono vergine... » commentai.

« Ah! Non me lo aspettavo, scusa! » rispose lui, che era rimasto sorpreso dal mio commento.

Riprese a muoverlo dentro, ma questa volta con più delicatezza (meno male!). Potevo immaginarlo che avesse dato per scontato che avendo diciannove anni, avevo perso la verginità almeno tre anni prima, ma non era stato così; nessuno prima di lui, mi aveva regalato dei simili momenti. Avrei tanto voluto che al posto suo ci fosse il mio professore, ma che importa? Ora volevo divertirmi con lui e speravo che quella non fosse la prima e ultima volta che lo avrei rivisto. Mi aveva fatta andare fuori di testa e a letto, era estremamente fantastico. Non sapevo però, se lui pensava la stessa cosa di me. Ero una ragazza vergine, fino a qualche minuto fa, ma adesso, non lo ero più. Questo era il mio debutto al mondo del sesso e se dovevo dirla tutta, era un mondo che aveva iniziato a piacermi. Sapevo che questo giovane affascinante, poteva insegnarmi tutto quello che sapeva di questo mondo e io avrei appreso con interesse le sue lezioni. Volevo rivederlo ancora tante volte.

Dopo tanto tempo, avevamo deciso di fare una pausa. Filippo era esausto e anche io, lo ero. Avevo come la sensazione di non avere più le gambe e il cuore mi batteva forte forte. Questo Filippo, mi piaceva proprio tanto e questo era l'effetto che mi faceva. Mi ero sentita attratta da lui anche quando ci parlavamo solo in via chat. C'era stato qualcosa che mi aveva fatto sapere fin da subito, che con lui mi sarei sentita libera di fare ogni cosa. La pausa era durata almeno trenta minuti. Mentre mi stava accarezzando la schiena, guardandomi negli occhi avevo l'impressione che desiderava dirmi qualcosa.

« Ehm... te la senti di provare a metterlo in bocca? » mi aveva domandato, mettendomi poi la mano sul suo coso e io non avevo resistito alla sensazione di toccarlo.

« Beh, non ho mai fatto questo tipo di cose... ma posso provarci! » commentai, sentendo una strana sensazione di caldo, stessa sensazione di quando si ha la febbre.

« Fallo solo se te la senti... non ti obbligo affatto! » rispose lui, con una voce molto dolce.

Lo avevo guardato per quindici secondi negli occhi e, dopo... mi ero messa a mangiare quella banana molto gustosa. Ci credereste se vi dicessi che sapeva proprio di banana? La vita è proprio strana. Lo stavo leccando, come se all'improvviso, mi fossi ritrovata un Chupa Chups davanti a gli occhi. Era stato sufficente quello, per mettermi al tappeto.

Questo ci sapeva fare con le donne. Dopo tutto, era uno che si occupava di modelle quindi, chissà con quante di loro lo aveva già fatto, prima di arrivare a me, ma non me ne frega proprio niente, ora ero io che lo stavo trattando come un vero Dio o almeno, era quello che speravo.

Dopo aver finito di gustare il Chupa Chups o ancora meglio, un Chupa Chups al gusto banana, eravamo tornati a riassumere la posizione di prima ovvero, io sdraiata e lui che me lo mette dentro, mentre mi morde e lecca i capezzoli. Riempendomi successivamente, con dei baci sulle labbra. Era semplicemente micidiale.

Una volta esausti ci eravamo messi tranquillamente sdraiati a letto. Ci stavamo facendo delle tenere coccole e, lui mi guardava teneramente negli occhi. Per una volta, avevo iniziato a pensare che la vita era una cosa fantastica sopratutto per questi momenti che ognuno inizia a vivere a suo tempo e a me era iniziato tutto, durante la mia prima giornata da dicianovenne. Non volevo più tornare a casa, ma sarei dovuta tornarci perché i miei genitori dovevano essere già abbastanza spaventati, non avendomi vista al corso di scrittura. Avevo fatto tutto questo solo perché per una volta, volevo fare qualcosa per me stessa e avevo trovato la cosa migliore. Dovevo ricordarmi che era il mio compleanno e quindi, avevo la libertà di viverlo a modo mio, questo giorno importante.

« Sei dolcissima! Mi hai fatto impazzire... » commentò Filippo, mettendomi dei capelli dietro l'orecchio.

« Tu sei spettacolare! » risposi io, con molta felicità.

« Ho fatto solo del mio meglio. Ti è piaciuto passare con me, il giorno del tuo compleanno? » mi domandò.

« Tantissimo, non avrei trovato un modo migliore di passare un compleanno! » risposi, con una voce serena.

« Solo una cosa: ti immagini se ci fosse stata tua madre, come mi avevi detto in chat? Non pensi, che si sarebbe sentita in imbarazzo? » commentò Filippo.

« Oh Gesù! Meno male che non è venuta... » avevo risposto ridendo. Non potevo neanche immaginare, che cosa avrebbe provato mia madre se ci fosse stata sul serio.

« Quando ci vediamo di nuovo? » domandò lui.

« Domani collegati su Facebook e ti faccio sapere quando sono libera! » avevo risposto.

« Okay! ».

Quaranta minuti dopo, eravamo usciti dal nostro caldo hotel. Non volevo tornare a casa, ma restare con lui per il resto dei miei giorni. Avevo pensato che dopo oggi, non avrebbe più voluto vedermi e invece, mi ha subito chiesto quando ci rivedremo. Quanto avrei voluto rispondere "Anche domani, tesoro!", ma domani mi aveva detto che lavorava quindi, voleva dire che avrebbe visto delle modelle e io ero già molto gelosa.

Una volta arrivati in via Giovanni Randaccio, una via molto vicina a casa mia, Filippo aveva fermato la macchina e mi aveva baciata sulle labbra. Dopo più o meno dieci minuti che andavamo avanti a baciarci si era fermato per parlarmi.

« Ti amo, piccola! » mi aveva detto.

« Anche io » avevo risposto.

« Allora, restiamo per sabato? » chiese, guardandomi negli occhi.

« Restiamo d'accordo così... se succede qualcosa ti avverto! » spiegai io.

« Possiamo fare un saltino a Milano se vuoi... » commentò lui.

« Vedremo... » terminai baciandolo.

Dopo averlo salutato, ero uscita dalla macchina. Mi voltai ancora un momento e lui era già ripartito. Mi mancava e sentivo già la sua mancanza. Ora, dovevo trovare una scusa per giustificarmi con i miei genitori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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