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Autore: FredeGeorgeWeasley    25/07/2015    1 recensioni
Hermione non è una semplice strega è qualcosa di più, è la speranza. La speranza che tutto possa cambiare. Hermione è un angelo, il più potente, l'ultimo almeno per il momento. La trasformazione è avvenuta al suo sedicesimo compleanno. Allenamenti, viaggi nel tempo e amore. Cosa accadrà ad Hermione e agli altri?
Baci FredeGerogeWeasley
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, I Malandrini, Lily Evans, Sirius Black, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black, James/Lily
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Malandrini/I guerra magica
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Il treno fischiò, i ragazzi iniziarono a scendere e si divisero, primo anno da una parte con Hagrid e il resto della scolaresca si diresse verso le carrozze incantate. Una volta entrati nel castello si divisero su quattro lunghe tavole, una per casa. Harry Potter, Ron  Weasley ed Hermione Granger si sedettero al tavolo Grifondoro insieme ai loro compagni tra le risate. Silente diede inizio allo smistamento e come ogni anno fece il suo discorso di benvenuto e presentò la nuova professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure Dolores Umbridge. Dopo la cena Hermione entrò nella sua nuova stanza da Prefetto, indossò il pigiama e si sedette sul letto con in mano un antico libro che aveva con sé fin dalla nascita. Hermione sapeva la verità, sapeva che lei non era una Granger e che era stata adottata. Aprì quell’antico libro e iniziò a sfogliarlo, anche se ormai ne conosceva tutte le parole. Quel libro parlava di un mondo popolato da creature mistiche, come Ninfe, Anguane,  Driadi e i suoi preferiti, gli Angeli. Rilesse quelle storie fino a quando non cadde tra le braccia di Morfeo. Sognò quel mondo fantastico, lo vide nel suo splendore, camminò tra quelle creature come se le conoscesse di persona. Così passò quella prima notte nel castello. La mattina dopo si svegliò riposata ed appagata, come accadeva ogni qualvolta sognava quel mondo. Dopo essersi vestita scese nella Sala Comune e, insieme ad Harry e Ron si avviò verso la Sala Grande per la colazione. Dopo che la professoressa McGranitt consegnò loro gli orari, Hermione tornò nella Sala Comune per prendere i libri. Si diresse verso l’aula di Trasfigurazione dove avrebbe svolto le prime due ore della giornata. Hermione fece guadagnare ben venti punti alla casa di Grifondoro riuscendo a trasfigurare alla perfezione il suo cincillà in una tazza. Alla fine delle due ore scese nei sotterranei per l’ora di Pozioni con i Serpeverde. Non mancarono le frecciatine da parte delle due case rivali e i punti tolti ingiustamente da parte del pofessor Piton. Alla quarta ora si divise dai suoi migliori amici per dirigersi nell’aula di Rune Antiche dove passò le ultime due ore della mattinata. Le giornate passarono così, la mattina di corsa da una lezione all’altra, il pomeriggio ad aiutare Harry e Ron, soprattutto Harry che finiva un giorno sì e l’altro pure in punizione con la Umbridge. Arrivò il 19 settembre, il giorno del compleanno di Hermione. Già quella mattina la ragazza si svegliò strana, sentiva la sensazione costante di nausea, la testa le girava costantemente e le bruciavano gli occhi. La giovane strega non sapeva cosa le stava per accadere. Scese per la colazione ma decise di non mangiare niente, cosa che fu subito notata dai suoi migliori amici. Anche Silente se ne accorse, ma a differenza della ragazza lui sapeva cosa le stava accadendo, così decise di parlarle.
< Signorina Granger potrei parlarle? > chiese gentilmente il preside una volta avvicinatosi alla tavolata Grifondoro.
< Certo professore, mi dica. > gli rispose affabile la giovane strega
< La prego mi segua nel mio ufficio. > disse di rimando il preside avviandosi verso l’ufficio. La giovane guardò i suoi amici e poi seguì l’anziano mago.
< La prego signorina, si accomodi > disse indicando una poltroncina < è giunto il momento di darle alcune spiegazioni. >
< Quali spiegazioni signor preside? > chiese stupita la ragazza
< Vede signorina, lei è differente dai suoi compagni. Lei sa di essere stata adottata, vero?  Bene, vede questa non è l’unica cosa che lei deve sapere. Le voglio mostrare una cosa > disse Silente porgendole una lettera
Caro Albus, ora ti starai  chiedendo chi mai ti possa aver spedito questa lettera. Bene, il mittente di questa lettera siamo noi, il Concilio degli Anziani. Noi siamo Angeli e proveniamo da un tempo assai più remoto del tuo. Cose orrende sono accadute qui a Mythland, tutte le creature che lo abitano sono state pervase da i mali liberati dalla sciocca Pandora. Ora noi siamo riusciti a salvarci rifugiandoci dove questi mali non possono raggiungerci, ma sappiamo che questa situazione di salvezza non durerà in eterno, quindi abbiamo affidato i nostri poteri e le nostre conoscenze alla piccola Selene. Selene verrà mandata nel tuo tempo, perché sappiamo che i mali liberati da Pandora sono più forti e a lei è stato affidato il compito di combatterli. La piccola ha su di sé un blocco temporale, i suoi poteri non si manifesteranno del tutto fino al compimento dei suoi sedici anni, cosa che accadrà il 19 di settembre. Ti affidiamo la nostra unica speranza, abbine cura.
Il Concilio degli Anziani “

< Insieme alla lettera c’era anche un ricordo. Lo vuole vedere? > chiese alla giovane dopo che ebbe letto la lettera.
< Sì, signor preside. >
Si immersero entrambi nel pensatoio. Videro tutte le creature che popolavano i sogni di Hermione giocare in armonia tra loro, amarsi. Videro una ragazza dai lunghi capelli neri aprire un vaso dal quale si sprigionarono venti e figure nere, i mali. Videro quel mondo di armonia crollare sotto devastazioni, guerre. Una specie era scampata a ciò, gli Angeli. Si erano rifugiati al disopra delle nuvole. Per un periodo vissero in pace, ma anche lì arrivarono i mali. Un angelo si ribellò, dando inizio alla divisione degli angeli. L’unica speranza ora stava in una bambina stretta tra le braccia di una donna.
Uscirono dal pensatoio. Hermione non sapeva più che dire. Silente allora prese parola
< Ha capito signorina? >
< Io sono Selene? > chiese incerta
< Si, e se vuole posso aiutarla a rompere i sigilli che le bloccano i poteri e il suo vero aspetto >
< Si, mi aiuti >
Silente si sedette di fronte a lei e fissandola diritta negli occhi pronunciò un incantesimo. Era una magia molto potente, che gli era stata suggerita dagli stessi Anziani. Un lampo di luce si sprigionò da Hermione stessa e in un baleno si trovo trasformata e molto più potente. Silente le fece apparire uno specchio davanti  e lei ci si specchiò. Era molto diversa, era più alta, più snella e con forme che non le erano mai appartenute, come il seno che non era più una misera prima ma un’abbondante terza, gli occhi erano diventati come le lenti di un caleidoscopio, riflettevano tutti i colori, i capelli ora erano lisci e di due colori, la parte sinistra era nera come la pece, quella destra biondissima. Ora aveva un paio di ali candide.
< Wow, questa sono io? > chiese ancora spaesata
< Si, signorina. Ora devo chiederle una cosa importante. > disse serio il preside
< Mi dica. > rispose altrettanto seria la ragazza
< Vorrei allenarla a conoscere e padroneggiare i suoi nuovo poteri per poi affidarle una missione. Lei sa benissimo a cosa stiamo andando in contro. Alla guerra, e sa benissimo che la guerra comporta perdite, dalla parte dei buoni come da quella dei cattivi. Vorrei che lei, una volta terminato l’allenamento, tornasse indietro per impedire a Voldemort di salire al potere. > concluse l’anziano
< Sulla parte dell’allenamento sono più che felice di accettare il suo aiuto, ma per la questione del tornare indietro non so, devo pensarci bene. > rispose la giovane
< Va benissimo, si prenda tutto il tempo che vuole. Bene, vorrei iniziare l’allenamento oggi stesso. Metterò subito al corrente gli insegnanti e non dovrà preoccuparsi delle lezioni, almeno per adesso. > 




Spazio Mio
Il primo capitolo era già pronto, spero vi piaccia. Vi lascio la foto degli occhi di Hermione 

Aspetto vostri commenti.
Un bacio FredeGeorgeWeasley #peace
  
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