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Autore: Perla Bane    25/07/2015    3 recensioni
Jocelyn non è riuscita a scappare da Valentine..
Clary, Jonathan, Jace, Alec, Izzy, Perla, Magnus.. vediamo dove sono i cacciatori in questo universo alternativo..
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Raphael Santiago, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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JONATHAN

Resto immobile come se fossi svuotato di qualsiasi forza.

La scena che mi si riversa davanti posso paragonarla ai miei peggiori incubi.

Il soggiorno dello stregone è un cumulo di macerie annerite, siamo stati scagliati atterra da una forza sovrumana che ci ha lacerato la pelle come se fossimo stati trapassati da migliaia di schegge.

La polvere depositata lascia intravedere le persone più importanti della mia vita, in completa difficoltà.

Clary è accasciata in un angolo fumante della stanza, trema come in preda alle convulsioni e ha la pelle di un grigio pallido. I capelli hanno perso il loro splendido colore fino a diventare argentati.

Non assomiglia più alla mia amata sorella, sembra indossare la pelle d'un demone.

Accanto a lei, la mia adorata ragazza si guarda attorno smarrita. È completamente nuda, ricoperta di sangue dalla testa ai piedi.

Sembra un incubo.

In questo momento di pura disperazione pronuncio una parola che non ho mai osato dire in tutta la mia vita. Muovo le labbra e cerco di articolare una semplice parola emettendo un flebile sussurro “Aiuto.”

Tutti attorno a me si muovono.

Alec, Jace e il Fratello Silente si inginocchiano accanto a Clary e cercano di capire cosa sia successo. Fratello Zaccaria inizia ad incidere la pelle di mia sorella con rune conosciute solo dai curatori.

Lo stregone muove le dita e una nuvola azzurrina circonda Perla addormentandola all'istante. Con passo svelto si avvicina alla moretta contraendo le labbra. Si volta verso di me guardandomi serio “Aprirò un portale, dobbiamo portarle immediatamente ad Alicante, saranno al sicuro da tuo padre.”

Scuoto impercettibilmente la testa. No, questi non erano gli accordi!

Come se io non esistessi, lo stregone alza le mani e pronuncia alcune parole in una lingua poco conosciuta.

Un boato e il portale si apre.

Jace prende delicatamente Clary in braccio e, senza guardarmi, varca il portale seguito dal suo parabatai e dal Fratello Silente.

Non possono farlo!

Vorrei corrergli dietro, ma le mie gambe non me lo permettono, peseranno cento chilogrammi ciascuna.

“Muoviti!” la voce dello stregone riesce a ridestarmi.

Con estrema facilità faccio un passo verso di loro. Ha preso in braccio la mia ragazza ed oltrepassato il portale.

Lo seguo senza pensarci.

Quando arrivo dall'altra parte, il frastuono ci circonda.

Una sala circolare piena di cacciatori angelici non mi permette neanche di vedere dove siamo.

Riesco a scorgere a malapena lo stregone e Jace che spariscono oltre un arco in marmo.

Scatto in avanti per seguirli, ma vengo subito bloccato.

“Prendetelo!” un urlo e subito sono circondato da guardie armate devote al Conclave. Indossano delle divise nere adornate da rune luminescenti.

Non erano questi gli accordi! Ci hanno teso un'imboscata. Devo salvare la famiglia che mi è rimasta.

Mi muovo velocemente atterrando cinque cacciatori senza la minima fatica, io sono forte, il migliore. Sguaino abilmente la spada, se vogliono giustiziarmi, dovranno meritarselo.

“Jonathan, fermati!” Alec mi grida contro parandosi davanti a me, alza le mani per calmarmi. Ha i capelli appiccicati alla fronte e uno sguardo sconvolto. “Aiuteremo Clary e Perla, ma devono interrogarti. È la prassi. Ti prometto che ci prenderemo cura noi di loro, finchè non arriverai tu.”

Mi guardo attorno sperduto, non mi sono mai sentito così in tutta la mia vita. Non vedo nessuno della mia famiglia e mi rendo conto che per poterle salvare, devo stare alle loro regole.

Abbasso le mani e strizzo gli occhi. Clary si fidava di loro e io mi fiderò di loro.

Fosforos mi scivola dalle dita e cade sul pavimento. La luce si è affievolita...

“Avanti.” un comando chiaro ed autoritario scatena le guardie armate, in un attimo sono accanto a me.

Circondato. Devo attingere a tutta la mia forza per non reagire, devo farlo per Clary, devo farlo per Perla.

Mi disarmano completamente ed iniziano ad incidermi una runa sul collo. La pelle brucia e la vista inizia ad offuscarsi.

Non riesco più a vedere nulla e le forze mi mancano.

Cado a terra perdendo i sensi.

 

JACE

Ormai sono qui da ore in compagnia dei Fratelli Silenti. Non hanno mai visto una cosa del genere.

La runa incisa sul polso di Clary non esiste, eppure funziona. Valentine l'aveva asserito con infinito orgoglio, Clarissa ha la capacità di creare rune nuove funzionanti.

Fratello Zaccariah e innumerevoli altri suoi Fratelli stanno cercando di svegliarla.

L'infermeria è stata sgombrata, nel lettino 18 giace la ragazza che amo, ma di lei è rimasto davvero poco.

Ha la pelle pallida, quasi bianca e i capelli sono argentati. Non hanno la minima idea di come abbia fatto a far entrare dentro di lei il demone, ma ne conosco il motivo.

Era disperata, una parte di lei era smarrita, la sua parabatai era in pericolo e lei ha deciso di sacrificarsi per salvarla.

Amo questa ragazza.

Mi avvicino lentamente al suo lettino, Clary giace immobile sopra il lenzuolo bianco. L'hanno spogliata, il torace e il bacino sono coperti da una coperta rossa, decorata di rune della guarigione.

Le accarezzo i piedi gelati nella speranza che un mio tocco la possa svegliare, ma è del tutto inutile, non si sveglia.

Respira velocemente, dei piccoli spasmi le fanno contrarre le dita delle mani.

Per l'Angelo, non può morire.

-Tutto quello che potevamo fare, l'abbiamo fatto. È una cacciatrice con un'incredibile forza di volontà, sta lottando per sopravvivere. Possiamo solo sperare si svegli presto.- La voce di fratello Enoch mi entra nella mente facendomi trasalire.

Sperare? Non è sicuro che si sveglierà?!

Le ginocchia mi tremano e mi accuccio ai suoi piedi stringendoli tra le mani.

Forse la sua parabati potrà fare qualcosa.

 

 

JONATHAN

Non so neanche da quante ore sono rinchiuso qui. Segregato in questa stanza circolare senza finestre con un odore rivoltante. La porta è stata chiusa con una runa, potrei scardinarla, ma poi cosa potrei fare?

Vagare senza armi in una fortezza in cerca della mia famiglia uccidendo chiunque incontro?! No, posso solo aspettare.

Mi passo una mano sugli occhi, sono esasperato. Mi hanno incastrato. Mi hanno usato per scoprire tutti i piani di mio padre. La spada che stringevo tra le mani non mi permetteva di omettere nulla.

La verità mi è stata strappata dalla gola senza la mia volontà.

Nomi di alleati, doppiogiochisti pronti a ribaltare la politica di Idris solo per avere un posto di privilegio nel nuovo consiglio di mio padre.

Per l'Angelo.

Dei rumori anticipano l'apertura del portone difronte a me, scatto in piedi stringendo i pugni, devono dirmi qualcosa di Clary e Perla, o rischierò di impazzire!

Un uomo di circa quarantacinque anni si avvicina. Ha i capelli scuri e gli occhi azzurri. Una lunga cicatrice gli deturpa parte del collo.

“Pretendo di sapere dove sono mia sorella e la mia ragazza! Ho risposto a tutte le vostre domande, vi ho detto tutto quello che sapevo...” ho un attimo di smarrimento, ma subito mi riprendo “Voglio solo sapere come sta la mia famiglia.”

Il nephilim davanti a me accenna un sorriso mentre mi studia dalla testa ai piedi. Dopo alcuni secondi mi fa cenno di seguirlo “Mi chiamo Porzio, Jonathan. Ho assistito al tuo interrogatorio, sei un cacciatore dotato, hai resistito per cinque ore a contatto con la spada mortale, altri cacciatori hanno perso i sensi dopo appena due ore.”

Stringo impercettibilmente le labbra. Non mi servono i suoi complimenti, so quanto valgo “Mia sorella e la mia ragazza, come stanno?”

Porzio alza la mano verso le le quattro guardie armate che troviamo nel corridoio e svoltiamo verso destra, il passaggio prima angusto e poco luminoso, viene sostituito da un ambiente arioso e finemente decorato.

Alle pareti sono appesi meravigliosi arazzi illuminati dalle stregaluci e un profumo di arrosto mi riempie le narici, ormai è calata la sera ad Idris.

“Stiamo andando da Perla, Jonathan. Si è svegliata da poco e ha chiesto di te e della sua parabatai. È molto debole, ma fuori pericolo, il vampiro non la controlla più. Abbiamo preferito non informarla delle condizioni di Clary, lei non ha ancora riacquistato i sensi, ma è stabile.”

Sospiro e mi blocco un momento, so che non mi diranno nulla di più per il momento. Prenderò Perla e andremo assieme da Clary, lei saprà curarla.

Porzio mi guarda sorpreso e mi fa cenno di proseguire “Abbiamo capito che non avete avuto altra scelta se non quella di unirvi alla causa di Valentine e tu non desideri continuare a far parte del suo consiglio.”

Scuoto leggermente la testa, il mio posto è con Clary e Perla, non voglio più essere quello che ero prima. La marionetta di un uomo che punta al potere assoluto, non contiamo nulla per lui.

“Ti prometto che farò tutto il possibile per assicurare un giusto processo a tuo padre, quando verrà catturato...”

Lo blocco alzando la voce “Non mi interessa! Ha fatto del male alle persone che amo, ci ha usati come pedine, ha ucciso i genitori di Perla e l'ha venduta come puttana personale per avere dei vantaggi politici. Ha costretto Clarissa ad evocare un demone per poterla salvare e ora lotta contro la morte!” lo guardo profondamente negli occhi “Non mi interessa cosa succederà a mio padre. Mi interessa essere sicuro che le persone che amo di più al mondo siano al sicuro da lui e da voi! Come posso fidarmi di lei? Come posso essere sicuro che dopo aver preso Valentine, non riserverete lo stesso trattamento a noi?”

Gli occhi del cacciatore si fanno incredibilmente teneri “Mi chiamo Porzio William Aldercross, sono il fratello del padre di Perla.”

Le gambe mi cedono, non so se per la stanchezza o per il fatto che il mondo sembra essermi caduto addosso negli ultimi giorni, mi ritrovo accasciato sul pavimento di marmo scuro in un corridoio laterale.

Il cacciatore mi appoggia una mano sulla spalla “Posso darti la mia parola che nessuno farà del male a te, a tua sorella e tantomeno a mia nipote, Jonathan. E ora ricomponiti, c'è la ragazza che ami dall'altra parte di questa porta, e dopo quello che ha passato, ha davvero bisogno del tuo supporto. Sei pronto?”

Mi raddrizzo sulla schiena e prendo una grande boccata d'aria, voglio credere a quest'uomo. Non ho alternativa.

Annuisco riprendendo in mano tutta la situazione ed impugno la maniglia della porta che mi trovo davanti.

La apro lentamente e subito odo dei singhiozzi.

Sbircio dentro alla stanza e mi rendo conto che si tratta di una camera da letto accuratamente ammobiliata.

Il pavimento in parquet in legno chiaro si adatta perfettamente al mobiglio nella stessa tonalità. Apro un po' di più la porta e un uomo si volta. Solo quando incontro i suoi occhi capisco che si tratta di Magnus Bane. Accanto a lui c'è Alec, il cacciatore che si era infiltrato nella nostra casa.

In questo momento non mi interessa, appena entro dalla porta scorgo l'origine dei singhiozzi e il cuore mi si squarcia a metà.

Perla, la mia ragazza, l'amore della mia vita, è seduta al centro di un grande letto a baldacchino con lenzuola colorate.

Mi avvicino lentamente, magari non mi vuole più, a questo non avevo pensato. Forse non vuole più avere nulla a che fare con me perchè non sono stato in grado di proteggerla, di liberarla dal vampiro... Di salvarla.

Pozio, alle mie spalle, si schiarisce la voce e Perla sussulta alzando lo sguardo.

Appena incontro i suoi occhi tutto il resto svanisce. Mi incammino velocemente verso di lei, non ci mette due secondi ad alzarsi e a gettarsi tra le mie braccia.

Allaccia le mani dietro al mio collo e le gambe attorno al mio bacino, la prendo in braccio e la stringo fino a farle quasi male.

“Ti prego, perdonami!” mi urla nell'orecchio senza riuscire a trattenere i singhiozzi che la fanno tremare tra le mie braccia.

Perdonarla?! E per cosa?! Io devo chiederle scusa per non essere stato all'altezza.

Mi stringe ancora più forte e intanto mi inebrio i sensi con il suo profumo, con il suo calore... quanto mi è mancata.

“Temevo d'averti ucciso, scusami Jhon, non volevo colpirti! Ti amo così tanto!” un altro spasmo la percuote.

Per l'Angelo, mi ama ancora...

Mi siedo sul pavimento senza lasciarla andare, la cullo tra le braccia e le accarezzo i capelli per tranquillizzarla “Ti amo tanto amore mio, ti amo più della mia stessa vita. Non ti devi scusare.”

A queste parole singhiozza ancora più forte.

Ha passato l'inferno, ma ora è salva. È qui con me, risolveremo tutto assieme.

“Shh, shh, shh. Non piangere piccola mia, è finita. C'è una taglia sulla testa del vampiro, verrà catturato e giustiziato per quello che ti ha fatto.” stringo i denti per la frustrazione e proseguo “E' finita.”

Lo ucciderò a mani nude...

Le persone nella stanza con noi restano in silenzio, non si sente neanche un respiro.

Continuo ad accarezzare la mia ragazza sulla schiena, sui capelli, le spalle, le braccia. Lentamente, ad ogni carezza, si rilassa tra le mie braccia.

Scosta il viso dal mio torace zuppo di lacrime e volge lo sguardo verso di me.

Sembra fresca come una rosa, la sua capacità di guarire non permette neanche un rossore attorno agli occhi... ma il suo sguardo. Il suo sguardo è quello di qualcuno che è stato all'inferno ed è tornato a fatica.

Mi chino lentamente e la bacio sulle labbra, finalmente il contatto di cui avevo estremo bisogno.

“Ti amo.” ci sussurriamo all'unisono. Due parole che ci strappano un sorriso anche in un momento di pura disperazione.

Perla allunga le mani sul mio collo e mi accarezza dolcemente “Non mi hanno voluto dire di Clary, dov'è?”

Socchiudo gli occhi e scuoto la testa “Non sta bene...”

“Lo so.” mormora accarezzandosi la runa parabatai.

La porta si apre sbattendo sul muro, Perla si irrigidisce e balza in piedi. Io la seguo scattando davanti a lei per proteggerla.

Quando mi rendo conto di chi sia, capisco che è successo qualcosa a Clary.

Jace ci guarda con gli occhi spalancati “Si è svegliata!”

 

PERLA

Mi sento terribilmente debole, non mi è mai successo in tutta la mia vita. Magnus dice che questa spossatezza durerà ancora per qualche giorno. Non riesco neanche ad usare la magia per il momento. Tornerà quando avrò recuperato le forze.

Cammino più velocemente possibile stretta tra le braccia di Jhon. Abbiamo oltrepassato un lungo corridoio e sceso diverse scale per andare nella stanza dov'è rinchiusa Clary.

 

Entro nella stanza illuminata debolmente da alcune stregaluci e faccio fatica a riconoscere mia sorella.

Clarissa è di spalle difronte ad una parete tempestata di rune scritte con un pennarello. Ne incide una dopo l'altra senza fermarsi un attimo.

“Non possiamo fidarci a darle uno stilo. Le rune che sta disegnando non esistono, non sappiamo che effetto possano avere. Il demone che la possiede potrebbe usarla per ucciderci tutti...” la voce di Porzio, il presidente del consiglio, mi schioccano.

Un demone dentro di lei?!

Non c'è neanche un letto in questa camera. Le pareti, prima bianche, sono disegnate fino a quasi due metri di altezza.

Clary non si ferma un attimo, continua a disegnare una runa dopo l'altra.

Per l'Angelo.

I cacciatori si mettono a parlare e io decido di avvicinarmi a lei. Solo la figura esile mi ricorda lontanamente mia sorella. I capelli sono argentati e la pelle talmente pallida da sembrare una velina.

Sono a poco più di un metro e la sento borbottare tra sé parole in una lingua che non ho mai sentito.

“Sorella.” sussurro per chiamarla, ma mi ignora completamente.

Mi volto verso Jhon che sta parlando animatamente con Magnus, Jace e il Presidente del consiglio senza perdermi di vista.

Mi giro verso la mia parabatai e le sfioro la spalla girandola verso di me “Clary.” mormoro.

La sua reazione è immediata.

Mi afferra con entrambe le mani il collo e mi sbatte con forza contro la parete “Muori nephilim!” urla con una voce che non le appartiene.

Sento le unghie penetrare dentro la carne e la vista annebbiarsi.

Le afferro con entrambe le mani i polsi, ma non riesco a smuoverla di un millimetro.

È incredibilmente forte.

Prima che i cacciatori nella stanza riescano a circondarla, Clary riesce a sbattermi con la testa sul muro altre tre volte. Inizio a sanguinare copiosamente e perdo la vista da un occhio.

Morirò.

Urla, tante urla mi circondano, ma la risata che emette la bocca di Clarissa riesce ad entrarmi dentro fino a farmi tremare le ossa.

Morirò.

Quattro cacciatori e uno stregone cercano di farle allentare la presa, ma non riescono a smuoverla di un centimetro.

Nonostante pesi poco più di cinquanta chilogrammi, i suoi piedi sono piantati nel terreno come le radici di una sequoia e le sue mani mi arpionano il collo senza cedere.

Non riesco più a respirare. Se continua così morirò per mano della mia parabatai.

La magia mi ha abbandonata, non sono in grado di svanire.

Ho passato l'inferno per mano di un vampiro e ora la morte mi raggiungerà grazie alla persona che divide con me parte della sua anima.

Cosa ho fatto nella mia vita per meritarmi questo?

   
 
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