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Autore: SweetRebel01    25/07/2015    2 recensioni
Sequel di "La partenza"
sono passati 5 anni dal trasferimento di Leah in America e finalmente torna in Giappone.
come reagiranno i suoi amici? si ricorderanno di lei? e soprattutto Axel la ama ancora?
se vi interessa aprite, leggete e recensite, mi farebbe piacere!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel/Shuuya, Mark/Mamoru, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL RITORNO

Leah ormai è maggiorenne.

Si vede così diversa fuori: più alta, la pelle si è abbronzata, i capelli sono diventati lunghi fino al sedere e il seno le è cresciuto parecchio.

Si sente così orgogliosa di se stessa: ha terminato le scuole superiori con ottimi voti e ha vinto un concorso per giovani ballerini, classificandosi così tra i professionisti del continente. È riuscita ad avverare il suo sogno, come il suo capitano le aveva ordinato di fare.

Ogni volta ci ripensa e sente la nostalgia.

Torniamo al presente.

Leah, come ogni mattina, raggiunge sua sorella Karen in cucina che le ha preparato la colazione.

Leah - buongiorno! -

Karen - buongiorno a te! -

Leah - come sta mamma?-

Karen - lo zio l’ha portata alla riabilitazione delle gambe! Dice che piano piano sta riprendendo a camminare! -

Leah - che bella notizia! -

La castana comincia a bere lentamente il suo cappuccino mentre la sorella si siede di fronte a lei al tavolo e si fa un toast con la marmellata.

Karen - allora … -

Leah - allora?! -

Karen - non ti ricordi che giorno è questo? -

Leah la guarda stranita senza smettere di sorseggiare.

Karen - sono 5 anni! -

Allora capisce: sono 5 anni che sta in America. Sono passati 5 anni da quel giorno, da quel giorno meraviglioso, quando ha scoperto che Axel la ama, quando si sono dati il loro primo bacio e quando le ha regalato la sua collanina.

In effetti con quel giorno ha fatto 5 anni precisi.

Leah porta un mano sul collo toccando il pendaglio della collanina, dalla quale non se n’è mai separata.

Leah - eh già! Come vola il tempo, mi sembra soltanto ieri che ho preso l’aereo! -

Karen - si, anche a me! -

La sorella mangia il suo toast mentre Leah si alza, mette la tazza del caffè ora vuota nel lavandino e fa per lavarla con il resto delle stoviglie da lavare.

È talmente abituata a lavare i piatti che lo fa in automatico e nel frattempo va in trance. Pensa.

“ Axel - tienila, ti prego! Voglio che tu abbia un ricordo di me, così avrai un motivo in più per tornare!”

Si, doveva tornare, non poteva più aspettare per ridargliela. Ogni giorno impazziva, moriva dalla voglia di rivederlo e di riabbracciarlo.

Adesso che è maggiorenne non deve sottostare più agli ordini della sorella, non che glielo abbia impedito, e poi ha una carta da giocare.

Leah - Karen … -

Karen - dimmi Leah! -

Lei si toglie i guanti, li poggia sul lavandino e si risiede al tavolo.

Leah - ti ricordi la promessa che mi hai fatto? -

Karen - quale? -

Leah - quando ho preso D al compito di matematica, in terza? -

Flashback

Karen - allora com’è andato il compito di matematica? -

Leah - diciamo! -

Karen - Leah quanto hai preso? -

Leah - ricordati che ti voglio tanto bene! -

Karen - insomma me lo dici o no? -

Leah - D -

Karen - D?! -

Leah - eeh che ci posso fare, era difficile! -

Karen - devi stare attenta in classe, ecco perché non riesci a fare i compiti a casa! -

Leah - è noiosa! -

Karen * prendendole le spalle * - Leah la matematica è una materia base, ti servirà per il futuro! -

Leah - che centra la matematica con la danza? -

Karen * guardandola male * - Leah! -

La castana si libera dalla presa della sorella.

Leah * con tono nervoso * - va bene, cercherò di stare più attenta! -

Karen sa perché si comporta così, prima non si innervosiva per le sgridate della sorella, dopo tutto ha cominciato a farlo solo da quando è successo.

Karen - tesoro, lo so che sei ancora giù di morale per il trasferimento … -

Leah - non è per quello! -

Karen - invece si, sono tua sorella, a me non puoi mentire! -

Leah * sbuffando * - purtroppo! -

Karen - ascolta, ti faccio una promessa! Se finirai le superiori con ottimi voti ti prometto che ti farò un regalo! -

Leah - quale? -

Karen - quello che vorrai! -

Leah - proprio qualsiasi cosa? -

Karen - che sia fattibile, ovvio! -

Fine flashback

Karen - aaaah quella promessa! -

Leah - e ti ricordo che ho finito la scuola con tutte A e solo una B! ero così brava che ero diventata la secchiona della classe! -

Karen * incrociando le braccia * - comunque quella B non mi piace! -

Leah - daiii! Non penalizzarmi per una stupida B! -

Karen - va bene va bene! Allora … che cosa vuoi? -

Leah diventa seria, sa cosa vuole, non deve neanche pensarci.

Leah - un biglietto dell’aereo! -

Anche se non ha detto la destinazione Karen capisce. La sua faccia però non fa intendere se d’accordo o meno.

Leah - senti, ho 19 anni, mamma si sta riprendendo e tu hai un ottimo lavoro che non richiede neanche tanto tempo! La mia presenza qui non è più necessaria! -

Karen - vuoi andartene allora? -

Leah - non perché ho qualcosa contro di te, di mamma o di zio, ma perché mi manca il Giappone e soprattutto mi mancano i miei amici … -

Karen * sorridendo * - e il tuo fidanzato! -

Leah porta di nuovo la mano sulla collanina. Sa che è vero, più di tutto e di tutti le manca Axel.

Karen - va bene! -

E così il giorno dopo Karen le ha procurato un biglietto d’aereo di sola andata per il Giappone.

Leah ha preparato svelta le valige. Adesso sta per andarsene da casa.

Mamma - ma adesso dove andrai a vivere? -

Leah - ti ricordi di Kim? -

Kim è la figlia della sorella della madre, quindi cugina di Leah.

Mamma - si? -

Karen - dato che abita vicino alla nostra vecchia casa le abbiamo detto di tenerla in ordine perché sapevamo che un giorno saremmo tornate! Anzi LEI sarebbe tornata! -

Mamma - meno male! Abbi cura di te stessa, figlia mia! -

Leah - certo mamma, tu pensa invece a riprenderti! -

Allora abbraccia la madre e saluta la sorella.

Poi suo zio Hank la accompagna all’aeroporto.

Zio - stai attenta, ok? -

Leah - zio, non sono più una bambina! -

Zio - lo so ma per me resti sempre la mia nipotina! -

Lei gli da un bacio sulla guancia e apre lo sportello.

Zio - ci vediamo presto! -

Leah - si e salutami papà quando lo vedi! -

Zio - contaci! -

Emozionatissima corre dentro l’aeroporto.


È arrivata. Il Giappone. Quanto le è mancato. Respira profondamente l’aria di casa, della sua madrepatria.

… - LEAH! -

Per un attimo le è sembrato di risentire la sua voce. Si guarda intorno ma non lo vede. Si da dei leggeri schiaffi all’orecchio.

Leah - ho le traveggole?! -

… - LEAH, da questa parte! -

Si rigira e in lontananza vede una persona conosciuta sbucare dalla folla.

Leah - ciao Kim! -

Si era dimenticata che doveva venire a prenderla.

Le si avvicina.

Kim - come sei cresciuta! Se non era per la valigia per poco non ti riconoscevo! -

Leah ormai crede di essere l’unica con la valigia con su scritte le iniziali e con un grande portachiavi di peluche alla zip.

Arrivano a casa, la sua vecchia casa. È così pulita che a stento la riconosce.

Leah - wow, è linda e pinta! -

Kim - lo so! Quando ho saputo che dovevi tornare mi sono alzata le maniche e ti ho pulito tutta casa! È come nuova! -

Leah - eh già! Non me la ricordavo così ordinata! Grazie di tutto Kim! -

Kim - prego! Adesso ti lascio riposare, devi esserti svegliata presto stamattina! -

Leah - in effetti! Karen mi ha preso il biglietto di prima mattina, quella scema! -

Kim ride - ok, allora ci vediamo più tardi! Tanto adesso abbiamo tutto il tempo! -

Leah - eh già! -

La castana si gira casa ammirandola. Sembra davvero nuova. Adesso è tutta sua, che bello. Le passano per la mente i bei ricordi passati tra quelle 4 mura. Come vola il tempo, pensa.

Va in cucina e trova un biglietto.

“ ehi cuginetta, ti ho anche fatto la spesa! Non c’è bisogno che mi restituisci i soldi! Ti voglio bene! Kim”

In effetti apre il frigo e le dispense e sono piene di roba, abbastanza da preparare un cenone di Natale per tutta la famiglia. Fortunatamente Kim sapeva i suoi gusti.

Però adesso è stanca per mangiare qualcosa anche se non ha fatto proprio colazione, quindi va in camera sua, si butta sul letto e dorme.

Quando si sveglia sono le 14 passate.

Leah - cavoli quanto ho dormito! -

Beh, la sera prima era così eccitata che tornava in Giappone che non è riuscita a chiudere occhio.

Dato che adesso ha un po’ di fame mangia qualcosa in cucina.

Poi, sentendo un gran caldo, decide di farsi una doccia.

Si spoglia e ammirandosi allo specchio vede il luccichio della collanina.

Leah - dopo la doccia andrò dai miei amici … sperando che non si sono dimenticati di me! -

Le avevano fatto una promessa, se qualcuno non si ricordava di lei gli avrebbe dato un pugno in testa.

Così si fa svelta la doccia, senza farsi i capelli però che avendoceli così lunghi ci avrebbe messo un eternità per asciugarseli. Indossa qualcosa ed esce.

Si ricorda perfettamente le strade. Sembra non essere cambiato niente rispetto a 5 anni fa.

Camminando arriva davanti a casa di Mark.

Leah - ok, facciamo prima una visita al capitano! … spero solo che abiti ancora qui! -

Suona il campanello. La viene ad aprire la madre.

Madre di Mark - chi è? -

Beh se la madre non si ricorda di lei è una cosa a parte, dopo tutto l’ha vista poche volte.

Leah - sono Leah Cohiba, un amica di Mark! -

La donna fa una faccia sorpresa, come se si è ricordata.

Madre - Leah?! Oh cara che bello rivederti! Mark mi aveva detto che eri partita per l’America! -

Leah - si infatti sono tornata oggi! -

Madre - scusa se non ti ho riconosciuto subito … -

Leah - si figuri! -

Madre - ma guarda come sei cresciuta e come sei bella! -

Leah * arrossendo * - grazie! -

Madre- appena ti vedrà Mark andrà alle stelle! -

Leah - secondo te si ricorda di me? -

Madre - certamente, parla molto di te! E a proposito di lui, è andato alla Raimon a sbrigare alcune faccende! -

Leah - grazie, vado a trovarlo subito! -

Così raggiunge la Raimon. La scuola ha qualcosa di nuovo ma esteriormente è sempre la stessa. Quanti ricordi!

Non ha la minima idea di dove trovare l‘amico, però.

Entra nell’edificio: l’interni sono un po’ cambiati e non si sa più orientare.

Cammina un po’ per i corridoi quando sente una voce famigliare. È Mark, ne è più che sicura e proviene dalla segreteria.

Signor Raimon - grazie per avermi aiutato a riordinare i fascicoli Mark, vecchio come sono non sarei riuscito a fare niente! -

Mark - di niente e comunque lei non è vecchio, signor Raimon! -

Le viene da ridere sotto i baffi perché non riesce a trattenersi. Bussa alla porta anche se è socchiusa.

Signor Raimon - chi è? -

Leah * camuffando la voce * - c’è posta per il signor Mark Evans! -

Mark - per me? -

Mark apre la porta e se la ritrova davanti. Resta imbambolato per qualche secondo. Leah lo osserva: la faccia è rimasta uguale, ingenua e innocente e allo stesso tempo determinata, la pelle è diventata più scura e i capelli che escono sopra la sua fascia arancione ( a quanto sembra inseparabile ) sono più lunghi. Quanto tempo che è passato! Il suo capitano è cresciuto!

Leah - ehi non si saluta più un amica di vecchia data? -

Lui continua a tacere ma di consueto la stringe forte in un abbraccio che Leah ricambia subito.

Signor Raimon - Leah Cohiba? -

Leah - si sono io! -

Mark - non ci posso credere! Sei tornata! -

Leah - te l’avevo detto che sarei tornata! -

Mark - ma sono passati 5 anni! -

Leah - dovevo finire la scuola no? -

Signor Raimon - è un piacere rivederla, Leah! -

Leah - anche per me! Accidenti, la Raimon è cambiata, per poco mi perdevo! -

Signor Raimon - in effetti abbiamo fatto qualche cambiamento! -

Mark - io non posso ancora crederci! Sei tornata! -

Leah - Mark, calmati, sono qui adesso e non me ne vado più! -

Mark allora la riabbraccia.

Mark - appena gli altri ti vedranno saranno felicissimi!

Piano piano Mark passa di casa in casa portandosi dietro Leah facendole rivedere ogni compagno della Inazuma, almeno quelli vicini.

Tutti sono sorpresi e felici di riaverla in Giappone. E Leah è sollevata perché nessuno si è dimenticato di lei e a quanto pare le vogliono ancora bene come un tempo. Ma una persona gira nella sua testa e chissà perché Mark non ce l’ha portata subito.

Leah - Mark! E Axel? -

Mark - certo, come dimenticarsi di Axel! Il fatto è che si è trasferito un po’ più lontano, ecco perché non ci siamo andati subito!-

Leah - ah per un momento ho pensato il peggio! -

Mark - comunque andiamoci subito! Dovremmo camminare un po’! -

Leah - andiamo allora! -

E mentre passeggiano Leah le racconta tutto quello che ha fatto in America.

Leah - Mark, sai quello che mi avevi detto? Riguardo al mio sogno? -

Mark - non mi dire … si è avverato? -

Leah annuisce.

Mark - te l’avevo detto che ci saresti riuscita! Come hai fatto? -

Leah - beh sono andata a scuola di danza! Ero la prima della mia scuola quindi andai ad una gara per rappresentarla e vinsi il primo posto! -

Mark - wow! -

Leah - e così sono entrata nel girone dei professionisti! Mi hanno chiamata qualche volta per dei balli ad eventi particolari! -

Mark - e adesso come farai? Dovrai tornare in America? -

Leah * fingendosi offesa * - ehi mi stai cacciando? -

Mark - certo che no! -

Leah - no, non ti preoccupare! Ci sono professionisti di danza anche in Giappone, che credi! -

Mark - meno male! Per favore non andartene più! Questi 5 anni non sono stati il massimo … soprattutto per Axel! -

Leah sorride lievemente - non vedo l’ora di vederlo! -

Mark - che ne dici se gli facciamo una sorpresa? -

Leah - che sorpresa? -

Mark - adesso la casa dove abita ha un grande giardino, nasconditi sul retro e poi io lo faccio andare con una scusa! -

Leah * ridendo * - certo che gli vuoi far prendere un infarto allora! -

Mark - no, uno scherzetto per esempio: è arrivata la befana!-

La castana gli tira un pugno sulla spalla - befana a chi!? -

Mark - ok, mi inventerò qualcos’altro! -

Allora arrivano a casa di Axel. Leah muore dalla voglia di rivederlo ma deve avere pazienza se vuole portare a buon fine la sorpresa di Mark. E poi anche lei ci tiene a farla, vuole fare un ritorno indimenticabile.

Entrati nel cancello, che Axel tiene sempre socchiuso, Leah va dietro il giardino mentre Mark va alla porta e bussa.

Il biondo gli apre.

Axel - ciao Mark! -

Mark - ciao Axel! -

Axel - com’è questa visita? -

Mark - così, volevo vedere il mio migliore amico! -

Axel lo guarda serio, lo conosce bene e se parla così vuol dire che è successo qualcosa.

Axel - che è successo? -

Mark - niente, perché me lo chiedi? -

Axel - perché ogni volta che parli con quel tono da paraculo mi fai preoccupare! -

Mark - io non sono paraculo! -

Axel - si, come dici tu! Allora devi dirmi qualcosa? -

Mark - oh giusto! Ieri sera ho sentito dire che sono cadute delle stelle dal cielo! -

Leah, dietro casa, sente tutto e sta per scoppiare a ridere ma si trattiene. Decide allora di non sentire, se no rovinerà i piani, quindi si distrae ammirando il bellissimo giardino di Axel.

Axel - le stelle cadenti sono di Agosto! -

Mark - strano ma sono cadute ieri … o stamattina! -

Axel - stamattina?! Ma che dici Mark? Hai bevuto? -

Mark - lo sai che sono astemio! -

Axel - allora che stai blaterando? -

Mark - fidati, c’è una stella nel tuo giardino! -

Axel sbuffa, quando fa il bambino alcune volte non lo sopporta.

Axel - se ti do retta poi mi prometti che torni ad avere 19 anni? -

Mark fa una faccia offesa.

Axel allora lo asseconda seguendolo dietro il giardino. Chissà che cosa intendeva.

Quando gira l’angolo rimane paralizzato: c’è qualcuno.

Axel - c-chi è? -

La ragazza, che stava di spalle, si gira. Axel perde un battito: è uguale a Leah, solo più adulta. E se fosse veramente lei?

Poi qualcosa attira la sua attenzione: la collanina con il pendaglio a forma di scarpa da calcio.

Non ha più dubbi, è lei.

Cominciano a lacrimarli gli occhi. Per un attimo il mondo sparisce e restano solo loro due. Quanto tempo che è passato. Quei 5 anni sono sembrati un eternità.

Li sembra di rivivere il momento in cui si sono parlati per l’ultima volta, prima che lei partisse.

Axel - L-LEAH? -

È paralizzato a terra, vuole correrle incontro, stringerla tra le sue braccia ma la sua paura è che sia solo uno stupido scherzo della natura, che sia solo la sua nostalgia a provocargli quella illusione. Ha paura di rimanere di nuovo deluso, come tante altre volte che sono successe negli ultimi 5 anni, quando gli sembrava di vederla passeggiare tra la folla o giocare al campo al fiume e quando gli sembrava di sentire la sua voce.

Leah sorride. Il suo sorriso, così bello e così vero, e una piccola lacrima di gioia che scende sulla sua guancia dicono ad Axel che non se lo sta immaginando. La sua Leah è tornata.

Axel * sorridendo * - LEAH! -

Leah * correndogli incontro * - AXEL! -

Lei si getta tra le sue braccia e lui la solleva da terra per la gioia. Si stringono come non si sono mai stretti prima, si stringono forte per la paura di essere separati di nuovo.

Sono passati 5 anni e loro non sono cambiati: a quanto pare si amano ancora.

Axel, che è sul punto di piangere dalla gioia, poggia il viso sulla sua spalla.

Axel - finalmente … finalmente sei tornata! -

Leah - già … e come ti avevo promesso … -

Si separa da lui, si toglie la collanina e dolcemente gliela mette al collo.

Axel la guarda: non ha ne graffi ne ammaccature, sembra nuova, ciò significa che è stata tenuta bene. E significa anche un’altra cosa: che per tutto questo tempo ha amato lui e solo lui. Ovviamente la stessa cosa vale per Axel, non c’è stato un giorno in cui non pensava a lei o pregava che tornasse. Si sono mancati tantissimo, fino alla nausea.

Axel le prende i fianchi e se l’avvicina facendo così premere i loro corpi più adulti - ti amo! -

E dopo 5 anni si scambiano un bacio ma non un bacio qualunque, un bacio colmo di passione. Da come si baciano entrambi capiscono che non sono cambiati poi così tanto.

Mark che è stato a guardare tutta la scena si sente un po’ di troppo.

Mark - beh ragazzi, io vi lascio soli! -

Axel - ci vediamo dopo Mark … e avevi ragione: c’era una stella nel mio giardino! -

Mark - io ho sempre ragione! -

Il moro se ne va e i due fidanzati si ribaciano senza trattenersi facendo sfuggire qualche parola tra un bacio e l‘altro.

Axel - ti prego … dimmi che non è un sogno … -

Leah - fortunatamente non lo è … sono qui adesso e non me ne vado più, dovranno strapparmi dalle tue braccia! -

Axel - non ci riusciranno … perché non ho alcuna intenzione di lasciarti! -

Sono insieme finalmente dopo 5 anni che sono sembrati molti di più.

Entrambi hanno passato questi anni nella nostalgia e adesso sono di nuovo felici come quando si sono dichiarati.

Dopo tutto quello che hanno passato per essere di nuovo felici insieme, niente e nessuno più li avrebbe divisi. Non si sarebbero più separati tanto facilmente.

 

 

Angolo dell’autrice

Yeeaaaah! Ho finito anche questa fic.

Perdonatemi ma sono fissata con Axel, è il mio personaggio preferito e non ce lo vedo con nessuna delle protagoniste femminili della serie.

Voglio scrivere una cosa che alla prima fic non ho scritto: non sono una scrittrice ma mi piace scrivere, non mi vengono fuori dei capolavori come ho letto in questo sito. Quando leggo le mie storie alcune volte mi viene da spaccarmi la testa al muro.

Perciò non siate troppo crudeli, anzi lasciate recensioni e datemi qualche consiglio per migliorare, ci tengo moltissimo.

Ok sto diventando noiosa, ciao.

Un bacio da Sweet <3

 

 

 

   
 
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