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Autore: Shattered_    26/07/2015    1 recensioni
Buio.
Era circondato dal buio. Fare un passo richiedeva uno sforzo sovrumano, per cui rinunciò e rimase immobile.
Poi la sentì: era una voce soffice, dolce, familiare.
-Rumple.
Belle. Era la voce della sua Belle, il suo vero amore. Amava quella voce, amava quell'accento che lui stesso aveva definito “difficile da dimenticare”. Due occhi blu apparvero nella sua mente, poi apparvero le labbra morbide, il naso, i capelli marroni e tutto il suo corpo.
Sorrise, al ricordo di sua moglie.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And I am reaching for you only

 

 

Buio.

Era circondato dal buio. Fare un passo richiedeva uno sforzo sovrumano, per cui rinunciò e rimase immobile.

Poi la sentì: era una voce soffice, dolce, familiare.

-Rumple.

Belle. Era la voce della sua Belle, il suo vero amore. Amava quella voce, amava quell'accento che lui stesso aveva definito “difficile da dimenticare”. Due occhi blu apparvero nella sua mente, poi apparvero le labbra morbide, il naso, i capelli marroni e tutto il suo corpo.

Sorrise, al ricordo di sua moglie.

Fece un passo, e poi un altro. Poi cominciò a correre, nel buio, alla ricerca di una via d'uscita.

Non capiva perché si trovava lì; si era chiesto se quel luogo esistesse davvero, o fosse soltanto nella sua testa. Ma poco importava, alla fine, perché quello che voleva era tornare da quegli occhi blu.

Fosse stato il Dark One, con uno schiocco di dita sarebbe uscito da questo luogo così oscuro; ma non lo era più. Si chiese se fosse morto, e se quello fosse l'inferno, ma aveva immaginato l'inferno illuminato da fiamme rosse ed arancioni, non oscuro. E allora che fine aveva fatto la sua magia? Qualcuno l'aveva sicuramente assorbita, ma chi?

Belle? No, impossibile. Belle era troppo.. pura. Aveva commesso errori, è vero, ma non avrebbe mai potuto attirare quell'immenso potere dentro di lei. Belle era l'anima più pura che avesse mai incontrato. Rigettò quel pensiero, lasciando però l'immagine di sua moglie nella sua testa.

La scelta ricadde prima su Regina, e subito dopo su Emma Swan. Decise che lo avrebbe scoperto, appena tornato alla vita.

Arrivò in un vicolo cieco, e sbuffò. In quel momento avrebbe tanto voluto avere la magia, o svegliarsi (se quello era un incubo.. eppure sembrava tutto cosìreale). Si lasciò cadere a terra, privo di ogni speranza. Poi sentì di nuovo quella voce familiare.

-Verrò con voi per sempre.

Dove, Belle? Dove devi andare?, quasi urlò. Non voleva che sparisse.

Prima che potesse fare qualsiasi cosa, tutto s'illuminò. Non era più al buio, e soprattutto non era più solo. Vedeva sé stesso, davanti ad una grande porta, nei panni del Dark One: la pelle quasi giallastra e piena di squame, le lunghe sporche unghie, gli stivali neri che arrivavano fino al ginocchio, i pantaloni e la maglietta coperti in parte dal lungo mantello. Davanti a lui c'era Belle: il vestito d'oro le arrivava fin sotto alle caviglie, ed i suoi capelli marroni erano lasciati liberi di ricadere fino alle spalle.

Capì subito: quello era il giorno in cui Belle aveva deciso di seguirlo, pur di salvare la sua famiglia ed il suo regno.

Rumplestiltskin dovette ammettere di aver ammirato quella sua decisione, il modo in cui aveva ricordato a suo padre e a quel Gaston che lei avrebbe deciso del suo destino, nessun altro. Lo aveva seguito nel suo castello, rinunciando alla sua vita.

Lo scenario cambiò.

Qualcosa cadde per terra, e subito Rumplestiltskin si voltò verso Belle, che si era piegata a raccogliere la tazzina, ormai scheggiata.

-Mi.. mi dispiace. E'.. è scheggiata... si nota difficilmente, però- Disse, impacciata.

L'uomo sulla sedia, che l'aveva guardata con un sorriso sulle labbra, lasciò correre e disse semplicemente: -E' semplicemente una tazzina.

Ma il Rumplestiltskin che stava osservando la scena sapeva che non era così. Sapeva che non avrebbe distrutto quella tazzina, che quell'oggetto sarebbe stato il più caro di tutti. Lo avrebbe custodito gelosamente, perché gli ricordava lei. Avrebbe voluto abbracciare quella fanciulla, avrebbe voluto stringerla fra le sue braccia, e baciare quelle labbra.

Tutto scomparve e tornò il buio. Perché stava rivivendo quei momenti? Forse... forse, era davvero morto, e tutto quello che gli rimanevano erano ricordi.

Riprese a correre.

 

-Ci sono molti più libri qui di quanti ne potrei leggere in una vita intera- Disse Belle, facendo un sorriso al Dark One.

-Spero soltanto,- Ribatté lui, cercando di sembrare brusco -che puliate più velocemente di quanto leggiate. Non voglio vedere nessun granello di polvere su questi libri.- Poiché la parte del cattivo non gli era riuscita (Belle stava sorridendo), aggiunse: -Cosa ridete? Sono serio.

Me la fanciulla, per tutta risposta, prese le sue mani e lo guardò negli occhi. Non aveva paura dell'uomo che le stava davanti. Era la prima volta che qualcuno vedeva oltre la bestia.

-Voi non siete chi pensavo foste, e ne sono contenta.

 

Rumplestiltskin si fermò, nell'oscurità, nell'attesa di poter rivivere un altro ricordo. Conosceva a memoria ogni momento della sua lunghissima vita: teneva a mente tutti i momenti importanti, quelli che avevano avuto un impatto forte su di lui. E la maggior parte di essi riguardavano Belle.

Belle aveva sempre visto oltre la bestia, aveva visto un uomo. Lo aveva visto per quello che era: un uomo che aveva cessato di amare, perché aveva perso il figlio. Non sapeva, però che c'era altro.

Belle era la prima donna ad averlo veramente amato. E lui ne era stato spaventato all'inizio, ecco perché l'aveva cacciata dal castello.

I ricordi si susseguivano e lui non aveva neanche il tempo di assaporarli: Belle che diceva di amarlo, nel bosco. Belle che gli chiedeva di andare a mangiare degli hamburger da Granny's. Belle che, attraversata la linea di confine della città, non ricordava più chi fosse. Lacey che lo tentava, con i suoi modi così sexy. Il bacio d'addio che si erano scambiati, prima che Rumple partisse per Neverland ben sapendo che non sarebbe tornato, e le parole di Belle “io ti vedrò di nuovo” che gli avevano dato coraggio. Belle che sorreggeva Bae, che si era appena sacrificato (senza saperlo) per far tornare in vita il padre. La proposta di matrimonio. La loro luna di miele; il modo in cui Rumple la teneva per la vita, durante il loro primo ballo da marito e moglie; la mano di Belle che si teneva stretta al marito. Belle che lo bandiva dalla città. Il ritorno in città e la vista di un altro uomo che baciava sua moglie. Rumplestiltskin che le diceva di andare a vedere il mondo con Will, e lei che rispondeva di non averlo mai amato, ma di amare lui nonostante fosse imperfetto.

Riusciva quasi a sentire la mano di sua moglie che gli accarezzava la guancia.

Oh, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di risentire quel calore.

 

La scena cambiò un ultima volta.

Belle indossava l'abito blu da cameriera e guardava il Dark One dritto negli occhi, mentre gli sputava in faccia la verità.

-No, voi semplicemente non credete che io possa amarvi. Ora avete fatto la vostra scelta. E tutto ciò che avrete è un cuore vuoto e..- La voce le si spezzò. -E una tazza scheggiata.

Lo guardò un ultima volta, poi si allontanò.

NO. Belle, torna indietro. Per favore, Belle. Non andartene via da me.

Era la voce dello spettatore. Si voltò verso il sé stesso del passato e lo vide affranto. Non era soddisfatto, era vinto dal dolore.. Ed in quel momento, Rumplestiltskin capì che l'essere il Dark One non gli aveva impedito di essere codardo. Era stato un codardo, perché non aveva accettato l'amore che provava per quella giovane donna dagli occhi blu.

 

Rumplestiltskin crollò a terra, in ginocchio: lacrime salate rigavano il suo volto, segnato dagli anni.

Era davvero finita? Tutto si spense, e lui si accasciò a terra, senza smettere di piangere.

Sentì qualcuno avvicinarsi e piantarglisi davanti. Non osò alzare lo sguardo.

Poi la figura s'inginocchiò, prese le sue mani e lo costrinse ad inginocchiarsi e ad alzare lo sguardo. Due occhi blu lo stavano fissando.

-Belle.- Era così bello pronunciare il suo nome, e vedere il suo sorriso. -Sei tornata.

-Rumple, io sono sempre qui. Ti sto aspettando.- Belle sorrise di nuovo. -Torna da me.

-Tornare? Sono bloccato qui.

-Oh, Rumple,- Passò una mano tra i capelli del marito, accarezzandoli. -Ti aspetto.

Poi si allontanò. Rumple si alzò e cominciò ad inseguirla, correndo. Gli occhi blu di sua moglie illuminavano tutto intorno a lui: erano il suo cielo personale.

-Non andartene, Belle.

-Non vado da nessuna parte, Rumple- Lo rassicurò la moglie, allungando una mano -Io sono sempre con te. Torna a casa.

Rumple afferrò quella mano soffice, e non la lasciò più, neanche quando tutta l'oscurità sparì.

 

Quando aprì gli occhi, riuscì a vedere il suo cielo personale in quegli occhi così blu e a capire di essere ancora vivo, prima che le labbra di sua moglie si poggiassero sulle sue.

 

 

 

 

 

 

 

Da poco ho postato la mia prima OS, ma sono già tornata!

Colpa di Skin Deep, di Emilie e Robert: mi hanno ispirata, e quindi ecco qui il risultato.

Tutto questo accade dopo che Rumple viene indotto nello stato di coma (fine 4a stagione), dal quale spero sia risvegliato subito, perché io devo avere i Rumbelle: incavolati, felici, come volete ma li voglio.

Detto questo, spero di non avervi annoiato con questa storia e che vi sia piaciuta.

A presto,

Shattered_

  
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