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Autore: scriverepervivere    26/07/2015    3 recensioni
Per quanto Laura stia cercando di scappare dalla sua “Città di Carta” si rende conto che essa la trascina sempre in un vortice.
Non può sostituire Londra, no, ma può ancora immaginare di essere lì. Il traffico si ferma e riparte, quella ormai è casa sua.
Ma lei ha bisogno di spostarsi da sola.
E con i rumori della vita di città che riecheggiano nella sua testa, lei è pronta ad affrontare tutti i dolori, i problemi, i misteri, gli amori.
O almeno crede.
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«Tutte le cose sono più brutte viste da vicino»
«Non proprio tutte»
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«Dimmi, Ross Lynch, dimmi solo una cosa. Perché stai ancora con lei?»
Lui mi fissa. Ed io mi giro.
Silenzio. Solo le macchine fanno eco.
«Perché non voglio restare solo proprio ora!» mi urla.
Mi giro, lo affronto un’ultima volta. Lui è lontano. Ho percorso un tratto di strada.
Allora urlo: «Idiota! Non eri solo»
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«Baciami»
E lui lo fa.
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Come ho potuto solo minimamente pensare, che la mia Città di Carta fosse un luogo?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I’m just drunk, to feel a little love.
 

Per inaugurare le quasi vacanze di Pasqua, hanno deciso di andare in un cimitero. Un cimitero! Scelta molto azzardata.
Non sono molto felici, però è una scelta curiosa. I cimiteri sono come piccole città oscure, situate di solito ai confini della città.
«Ei, ma non vi sembra strano andare in un cimitero?» chiedo, mentre camminiamo sul marciapiede.
«Ci andiamo sempre. E’ strano, mette un po’ di angoscia. Ma è tipo una tradizione americana» mi risponde Will, passeggiando accanto a Gabriel.
Nessuno di noi ha voglia di andare alla festa che ha accennato Jace a pranzo. Così abbiamo deciso, hanno deciso, di andare in questo posto pieno di felicità e speranza!
Ross continua a stuzzicarmi con un grande thermos, e lo gesticola in tanti modi strani «Forse sei turbata perché Jace non potrà farti la corte con la sua sbalorditiva conoscenza delle auto»
Rido «Dacci un taglio»
«E ho sentito che ha una grande conoscenza in materia di film. Magari ti porterà alla proiezione di Violetta 4 il film!»
Colpisco Ross con la borsa, ma lui si scansa di lato e ride.

«Aha! Eccoci arrivati» grida Ellie, dopo aver individuato l’angolo più spazioso e al verde nell’erba. Srotola la coperta verde, e noi ci appoggiamo le cose da mangiare. Ellie versa il caffè depositato nel thermos a tutti, mentre ride perché Ross, Will e Gabriel si stanno rincorrendo come dei bambini di due anni.
Ci buttiamo sul cibo e, come per magia ecco che i ragazzi tornano. Ross si infila tra me ed Ellie.
«Hai delle foglie sui capelli» ridacchia Ellie, e gliele toglie. Lui gliele prende di mano, e gliele soffia tra i suoi capelli. Ridono e sento una fitta allo stomaco.
Chelsea manda giù il boccone di panino «Cosa faceva Madison stasera?»
«Va ad una terribile festa in costume» risponde addentando il panino al formaggio.
«Certo, dai ad una collegiale l’opportunità di vestirsi da infermiera sexy e lei la coglierà» dice Will.
Ross gli lancia un pezzo di pane «Idiota. Non si veste da infermiera sexy»
«Da infermiera e basta?» chiedo con aria innocente «Con un vestitino scollato e un seno enorme?»
Chelsea e Ellie sono piegate in due dalle risate.
Ross si abbassa il berretto sugli occhi «Ahhh vi odio tutti»
Un gruppetto di ragazzi si ferma dietro di noi, Ross si gira e dice «Victor Noir è da quella parte» indica un viottolo.
«Come facevi a sapere cosa volevano?» gli chiedo.
«Tutti vengono qui per lui» risponde «Pare che la sua statua sulla tomba favorisca … fertilità»
«Ha gli attributi lucidi da così tanto tempo che gliel’hanno sfregati» dice Gabriel «Porta fortuna»
«Questa la devo proprio vedere» butto lì, e mi alzo finendo in contemporanea il mio panino.
«Seguimi» mi dice Ross.

Seguiamo un vialetto pieno di alberi e con la terra bagnata. Stiamo entrambi ridendo, cercando di non sbattere contro i rami e imbatterci contro ragnatele malefiche.
Ad un certo punto, ci passa un gatto nero davanti.
«Questo sì che è un optional in un cimitero» dico, continuando a ridere.
«Che la sfiga sia con noi» ride Ross, guardando il cielo.
Noi ci avviciniamo a Victor. La statua ha gli occhi chiusi, e in effetti i suoi attributi sono di un bronzo lucido, ed hanno proprio l’aria di essere stati sfregati migliaia di volte.
«Se lo tocco, posso esprimere un desiderio?» chiedo ridendo.
«No, Victor si occupa solo di fertilità»
«Dai, vai» gli dico.
Ross indietreggia ridendo «No, è un problema di cui non ho bisogno»
Quando capisco il senso della sua battuta, la mia risata si strozza.
Non ci pensare, Laura. La cosa non ti dovrebbe toccare. Non lasciare che capisca quanto ti dia fastidio.
«Pensa, ho sentito che devi fare davvero quella cosa per rimanere incinta, quindi …»
Merda. Solo ora mi rendo conto che la mia battuta era seria.
Ross mi guarda stizzito «Quindi vorresti dire ehm … che sei vergine?»
IO E LA MIA BOCCACCIA!
«Non, ehm, non ho mai incontrato qualcuno di cui mi importasse tanto. Ho una regola»
«Spara» mi dice.
«Mi chiedo: “Se accadesse il peggio, se davvero rimanessi incinta, mi imbarazzerebbe dire a mio figlio chi è suo padre?” se la risposta è anche vagamente vicina al sì, allora niente da fare»
Annuisce lentamente «E’ una buona regola»
Ad un certo punto, il cellulare di Ross squilla «Ah, è mamma. Aspetta»
«Eccovi» dice Ellie, seguita da tutti gli altri.
«Sapevate dove eravamo diretti»
Al grido dall’arme di Ellie, giro immediatamente la testa.
Ross si è accasciato contro una tomba. E’ la sola cosa che gli impedisce di cadere. Corriamo tutti al suo soccorso.
Ha ancora il telefono all’orecchio, ma non sta più ascoltando.
«Cos’è successo?» parliamo tutti insieme.
Lui non risponde. Non alza gli occhi.
Gabriel ed io lo aiutiamo a sedersi per terra, prima che casa.
Ross alza lo sguardo e sembra sorpreso di trovarci lì a soccorrerlo. Ha il volto terreo «Mia mamma …»
«Che cosa è successo?» domando.
«Sta morendo»
 
Ross è ubriaco. Ha la testa affondata nelle mie cosce. Situazione più imbarazzante di questa non esiste.
Cerco di spingere la sua testa sulle mie ginocchia, ma lui insiste, e si rimette nella stessa posizione. Gli accarezzo i capelli. E’ la prima volta che lo faccio. Sono morbidi.
LAURA! Concentrati. Sei in una situazione orrenda.

Gabriel e Ross si sono precipitati in camera mia quindici minuti fa. Gabriel ha detto di averlo trovato vagare per le strade, e biascicare qualcosa. Allora lo portò in camera mia per aiutarlo.
«Scusa. Voleva venire qui. Non la smetteva più di insistere» disse.
Ross puzzava di sigarette ed alcool. E continuava a parlare, nonostante la situazione imbarazzante.
«Mio …mio padre è uno sroonzo … Dico sul serio» continuava a ripetere. 
«Lo so. Lo so» lo guardai «Guarirà tua mamma, guarirà»
«Cancro» disse Ross alzando la testa «Non può avere il cancro»
«Devo chiamare Ellie» prese il telefono Gabriel.
Chelsea bussò alla porta, ed io la feci entrare.
«Come sapevi che eravamo qui?» chiese Gabriel.
«Ti ho sentito attraverso il muro, idiota. E hai chiamato il mio telefono non quello di Ellie. Stai proprio rincoglionito» Chelsea alzò gli occhi al cielo.
Ellie arrivò un minuto dopo.
Ross continuava a blaterare, ed Ellie si inginocchiò «Sta bene?» gli sentì la fronte, ma lui le cacciò la mano. Lei sembrò ferita da quel gesto.
«Sto bene. Mio paaaadre è uno sronzooo e mia maaamma sta morendo. Dio, io sono uno srooonzooo» Ross mi guardò negli occhi.
«Non sei uno stronzo» dissi «Va tutto bene. Hai ragione è un’idiota» cioè cosa avrei potuto dire? Aveva appena scoperto che sua madre aveva il cancro.
Appena Will entrò, il casino totale. Continuava a chiedere a Gabriel perché era uscito, Ross parlava senza senso, e le ragazze cercavano di farli fermare. Poi Will se n’è andato sbattendo la porta, seguito da tutti gli altri.
Ed è stato in quel momento che mi sono ritrovata la testa di Ross tra le mie cosce.

Respira, Laura. Respira.
Sposto la testa di Ross dalle mie gambe, per prendergli un bicchiere d’acqua. Lui mi afferra le caviglie.
«Torno subito» gli dico «Lo giuro»
Allora lui si mette a singhiozzare. Dio, non starà davvero piangendo? Perché, anche se è dolce, io non sono preparata per certi momenti.
Gli metto la bottiglietta davanti. «Bevi»
Ross scuote la testa «Se bevo un altro goccio, vomito»
«Non è alcool, è acqua» io apro la bottiglietta per fargliela bere, ma lui la butta per terra e l’acqua si espande sul pavimento.
«Mi dispiace, Laura. Mi dispiace» sussurra.
«E’ tutto okay» in realtà, non c’è niente di okay in tutto ciò.
Ha un’espressione distrutta. Mi sdraio accanto a lui.
«Non vuole che vada a trovare mia mamma»
«Come? In che senso?»
«Ha sempre fatto così. E’ geloso, perché lei mi ama più di quanto mi ama lui, quindi non mi permette di andare a trovarla»
Allora capisco che parla di suo padre «Ma tua mamma ha bisogno di te, in questo momento. E tu di lei»
«Non vuole che la veda fino al Venerdì Santo»
«Ma manca ancora un mese!» gli dico «Andrai a Roma comunque?»
«No. Mio papà mi ucciderebbe»
Lungo silenzio.
«Laura?»
«Si?»
Esita «Non importa»
«Cosa c’è?»
«Niente»
Mi giro verso di lui, ha gli occhi chiusi. La sua pelle è pallida «Cosa c’è?» mormoro di nuovo, alzandomi a sedere.
Ross apre le palpebre. Lo aiuto a sedersi. Quando faccio per allontanarmi, lui mi trattiene prendendomi la mano «Mi piaci» bisbiglia.
PANICO.
«E non come amica»
P A N I C O. «Ehm … e cosa mi dici di …» tolgo la mano dalla sua.
«Non va. Non va da quando ti ho conosciuta» i suoi occhi si riducono in una fessura, e sono rossi, e stanchi. E vorrebbero piangere.
E’ ubriaco. E’ solo ubriaco.
E’ ubriaco e sta passando una crisi. Non può sapere che sta dicendo. Allora che faccio? Dio, che faccio?
«Io ti piaccio?» mi domanda.
Il mio cuore va a pezzi.
Sì, Ross. Mi piaci.
Si tratta di Ross. Bello e perfetto. E gli amici non si dichiarano in questo modo.
E’ ubriaco, Laura. Non sa che sta dicendo.
Ross mi vomita addosso.
 
Sto pulendo il suo casino con un asciugamano, quando qualcuno bussa alla porta.
E’ Madison. Ah.
Quasi l’asciugamano mi cade. E’ vestita da infermiera sexy, non posso crederci. Con scollatura esagerata.
«Laura, mi dispiace così taanto» geme Ross alle mie spalle.
«O Dio, Ross, stai bene?» dice Madison.
Massì, è pronto per fare una passeggiata romantica lungo le strade di L.A. O meglio, cavalcare unicorni colorati fino all’alba.
E’ ovvio che non sta bene. MA NON LO VEDI?
«Dai, ti aiuto ad alzarti, così ti porto in stanza» gli dice.
«Posso alzarmi da solo, cazzo» e Ross cerca di alzarsi. Ma io e Madison lo aiutiamo.
«Come sapevi che era qui?» le chiedo.
«Mi ha chiamata Ellie, e stavo giusto per venire qui. Ross mi aveva chiamata qualche ora fa, ma io mi stavo preparando per questa stupida festa!» sembra arrabbiata con se stessa «Va tutto bene, tesoro. Sono qui adesso»
«Madison?» Ross sembra confuso «Laura, cosa ci fa Madison qui? Non dovrebbe essere qui»
La ragazza mi fulmina con un’occhiataccia «E’ molto, mooolto ubriaco» la liquido.
Madison sorregge Ross «La porta» dice lei bruscamente.
Io la apro, ed escono.
Ross si guarda indietro «Laura, Laura. Mi dispiace»
«Va tutto bene, ho già pulito tutto»
«No, per tutto il resto»
Madison lo infila nell’ascensore, e lui barcolla. Mentre la porta si chiude, Ross mi lancia uno sguardo triste.
«Starà bene tua madre! Starà bene!»
Non credo mi abbia sentita. L’ascensore parte, ed io rimango a fissarlo finché non scompare.
 
 
 
Dal capitolo 11, We're just under the upperhand:
«E’ solo che ricordo di essere stato nella tua stanza. Ma non ricordo se abbiamo avuto qualche conversazione su … qualcosa»
Il mio cuore accelera «Su che cosa?»
Lui sembra a disagio «Ho detto qualcosa di strano sulla nostra amicizia?»
Eccoci qua.
«O della mia ragazza?»





 Scriverepervivere:

Hello people of the internet!
Eccomi con un nuovo capitolo, uno dei miei preferiti! 

Vorrei dire una cosa, la "tradizione" del cimitero è completamente inventata, anzi, se esiste non lo so, ma mi serviva un situazione esilarante.
Comunque, vorrei ringraziare le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite e chi mi ha messa tra gli autori preferiti.
Aww, siete stupendi!
Vorrei citare le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, e quello ancora dopo perché non l'ho fatto:

1. Just promise me you'll always be a friend:
  • mariexshor
  • Pll_AeAlove
  • rauslly_otp
  • Love Auslly Ita
  • Moka95
2. Love will come and love will go:
  • Angelauri
  • rauslly_otp
  • Ily99

Grazie di cuore! 
Niente, vi invito a dirmi cosa ne pensate di questo capitolo e del piccolo spoiler aggiuntivo,
Lasciate tante recensioni,
vi abbraccio
Meri xx


 
   
 
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