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Autore: giammislau97    26/07/2015    0 recensioni
Parlavamo da anni, messaggi, chiamate,ma eravamo talmente complicati, da non uscire insieme. Vederci e sfiorarci con gli occhi, fino a quel giorno...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una giornata scura, il sole fuori ed io dentro le mie mura. Mi sentivo uno straccio, ripetevo a me stessa che dovevo accettare la mia vita coś come era, meglio starmene da sola. Battevano le sei del pomeriggio, un jeans e la maglietta del pigiama addosso. Ero stesa a letto, il mio telefono stretto tra le mani, aspettavo qualcosa, ma neanch'io sapevo cosa. I miei occhi stavano per chiudersi. All'improvviso sento bussare alla porta, mi alzo velocemente, credevo fossero i miei, ma avevo una sensazione strana, dentro me. Esco e trovo un ragazzo," quel ragazzo". Non riuscivo neanche a parlare, avevo la bocca secca, gli occhi lucidi e brillanti, lo guardavo fisso. - Ciao, ho bisogno di parlarti, ti prego esci. Finalmente pronuncia. -Cosa vuoi dirmi, io e te abbiamo qualcosa da dirci? Rispondo io, battendo il cancello di casa. - Abbiamo sbagliato entrambi, non ci siamo capiti. Per me sei importante e so che anch'io lo sono per te, lo capisco, lo leggo nei tuoi occhi che mi parlano di te, di noi e di tutte le macerie che hai, in quel cuore che fai finta di non avere. Mi sussurra piano. Non sbagliava, mi aveva letto dentro, come un libro. Prende un casco e me lo pone tra le mani e mi fa salire sulla sua moto. Andava veloce e non capivo neanche dove stavamo andando e non volevo saperlo. Mi porta sulla spiaggia, c' era il tramonto, uno di quelli intensi, tra l'arancione e il rosso fuoco, il mare era calmo e limpido, mi rilassava. Iniziamo a parlare del nostro passato e di quello che volevamo l'uno dall'altra. Volevamo la stessa cosa, un amore forte, intenso, un attimo che valga una vita, un per sempre. Smise di parlare, mi fissava, senza far nulla,inerme, erano dolci da morire i suoi occhi, volevo baciarlo, ma non volevo forzare le cose. Sentivo che stava per succedere. Mi accarezza piano le guance,erano rosse dalla timidezza, lentamente avvicina le sue labbra alle mie, mi bacia. Non riuscivamo a fermarci, ormai era calato il sole, doveva andare a lavoro, io a casa, ma eravamo insieme, il resto non ci importava, avevamo bisogno di stare insieme. Prese la sua giacca, me la mise sulle spalle. Sembrava tutto come nei film, quelli romantici che amo io. Mi sentivo strana, non ero felice da tanto, troppo tempo. Arrivammo al parcheggio, prese la moto e mi porṭ a casa. - Ti chiamo dopo piccola, voglio sentire la tua voce, prima di addormentarmi. Dice,prima di andarsene. Annuisco e lo bacio. Entrai in casa. Mi sentivo come se stessi in paradiso, avevo un sorriso stampato, sulle labbra. Aspettai fino a tardi, credevo facesse come tutti gli altri, mi sbagliavo. Mi chiaṃ. Mi chiese di uscire ancora con lui, accettai subito. Parlammo per ore, era tardi e il giorno dopo doveva lavorare, ci dammo la buonanotte e attaccammo. Mi addormentai serena e felice, come non mai .
   
 
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