Questa che
sto per raccontarti è la storia di un uomo che divenne un
DIO.
Né
sulle
assolate terre di Armor ne lungo i ghiacciai di Bargo nemmeno sulle
cime dei
monti Moria l’ uomo ha mai cercato di utilizzare le armi da
fuoco, questo è un
mondo in cui la polvere da sparo è solo un mezzo di
intrattenimento, non
esistono nemmeno quelle campane chiuse e riempite di materiale
esplosivo, credo
di aver sentito chiamarle bombe nome curioso che non fa pensare ad una
arma
distruttrice.
Ti starai
chiedendo come posso conoscere tutte queste cose in quanto prima ti ho
detto
che nel mio mondo non esistono bhè la risposta è
semplice agli occhi di una
persona che voi definireste un pazzo.
Io sono
un monaco non mi presenterò non ha alcun senso…ti
basti sapere che sono un
monaco combattente ritirato nei monti Moria, lì ho fondato
un monastero
inusuale in quanto accolgo chiunque sia disposto a perdere la vita per
il bene
del mondo e fidati sono davvero pochi, qui insegno una tecnica
particola di
kung fu che io ho battezzato shao mai tai ah nel nostro mondo non
esistono armi
perché lo shao mai tai è più che
sufficiente, un colpo proibito potrebbe fare
più danni di dieci vostre bombe atomiche.
Stavo per
dimenticarmelo durante gli allenamenti costringo il mio corpo a
sofferenze tali
che la mia mente evade da esso e fugge in un’ altra
dimensione è per questo che
conosco così bene mondi che la vostra tecnologia non
potrà mai arrivare a
vedere.
Il mio
mondo è chiamato shao, la tecnica ha questo suffisso
perché è in grado di
utilizzare l’ energia dell’ intero mondo per le sue
tecniche.
La pace
in Shao è mantenuta dalle cinque colonne ossia cinque
guerriere che per le loro
capacità sono stati ritenuti i migliori in tutto il creato e
che non osano
combattersi tra loro in quanto nessuno risulterebbe vincitore.
Ogni colonna
è a capo di un impero, cinque colonne quindi cinque imperi,
ognuno dei quali è
caratterizzato da un elemento utilizzato dalle colonne nei
combattimenti: l’
impero Terrestre è governato da Mir la colonna
dell’ elemento terra, l’ impero Atlantide
da Zar dell’ elemento acqua, l’ impero Cristallo
governato da Avenus dell’
elemento aria,l’ impero demoniaco comandato da Sera
dell’ elemento demone ed
infine l’ impero celestiale, il mio paese natale, governato
da Maec che sfrutta
l’ elemento divino.
Questi cinque
non sono divinità in quanto non sono né
imperiture né immortali per questo ogni
100 anni è necessario che una colonna comunichi il nome del
suo successore che
pochi giorni dopo prenderà il suo posto.
Tutto ebbe
inizio trenta anni fa quando l’ imperatore celestiale venne
da me e rivelò di essere
prossimo alla morte, mi chiese quindi di diventare la nuova colonna ma
io
rifiutai ero vecchio e stanco e l’ unico mio desiderio era
quello di creare
nuove colonne, pochi giorni dopo seppi che il nome del nuovo imperatore
Elppa
un giovane poco più che ventenne dotato di carisma e
misericordia.
La mia
vita scorreva tranquilla quando circa ottanta anni dopo questa data
trovai una
giovane madre che vagava con un neonato in braccio per un costone
cinquanta
kilometri a sud del monastero, li scortai di corsa fino ad una caverna
lì notai
che la donna che mi rivelò chiamarsi Eva era ormai in uno
stato di ipotermia
avanzata, la sua ora era ormai giunta, l’ ultima parola che
pronunciò fù Usma
che in lingua arcaica significava inviato di dio pi sentì la
vita che in un
istante abbandonava quel giovane corpo femminile dedussi immediatamente
che
quello era il nome del pargolo che ancora stringeva tra le braccia e a
cui
aveva donato la sua vita scaldandolo.
Condussi
questo
neonato al monastero e decisi che avrebbe vissuto con me per qualche
tempo solo
il necessario per riuscire a farlo camminare sulle proprie gambe, bhe
quel
momento arrivò incredibilmente presto non ricordo a che
età i bambini
sviluppino le loro capacità motorie ma sono certo che la
velocità con cui Usma
apprendeva i movimenti aveva del sovrannaturale.
Il bimbo
all’ età di quattro anni presentava già
una naturale dote nell’ arte del
combattimento con una coordinazione, accuratezza e dolcezza nei
movimenti che
pochi bimbi presentano bhè diciamo che di bambini
così se ne vedono cinque ogni
cento anni.