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Autore: Mei91    27/07/2015    4 recensioni
(storia per il compleanno di Sasuke anche se in ritardo)
Sarada, rivela al padre una piccola sorpesa
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Boruto Uzumaki, Sarada Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sono in ritardo colossale ma questa storia è per il compleanno di Sasuke. Perdonami Sas’ke se arrivo sempre in ritardo.

Spero che questa storia possa piacervi

Un kiss mei

 

 

 

Quella mattina il sole mi ferì violentemente gli occhi costringendomi ad aprirli. Sbuffai e mi stiracchiai ma il mio movimento venne bloccato da un corpo caldo steso al mio fianco. Lentamente voltai la testa per vedere chi ci fosse steso li vicino a me e appena lo vidi non riuscii a trattenere un sorriso innamorato.st

Sasuke Uchiha era l’uomo più bello che avessi mai visto ed era mio. Due giorni prima Sasuke aveva chiesto a Naruto, il settimo Hokage di Konoha, di metterlo in congedo da fare missioni che duravano di una settimana e che quindi lo costringevano a stare via da casa troppo a lungo. Ovviamente questa situazione per l’Uchiha non poteva durare a lungo in quanto mio marito non era tipo da stare fermo a lungo in un posto. Però, dà quando Sasuke aveva notato che nostra figlia Sarada era cresciuta e che spesso anche lei non c’era da casa per missione e che a detta di Ino, Sarada non stravedeva più per Sasuke, mio marito ha messo il broncio decidendo di passare più tempo con la famiglia. Il caso però volle che proprio quando Sasuke voleva restare a casa e godersi moglie e figlia, quella piccola birbante se ne era uscita con la frase poco felice

 “Mamma sta sera dormo da Chou chou”

Non lasciandomi il tempo di obiettare nulla, né a me né a Sasuke che era rimasto palesemente sorpreso dall’atteggiamento di nostra figlia.

Il dubbio che mi attanagliava da settimane quella sera divenne realtà, quando Hinata, moglie di Naruto, mi chiamò al telefono per chiedermi se suo figlio Boruto era lì da noi.

Non che la cosa a me e Hinata desse fastidio, ma era meglio non mettere al corrente i nostri mariti della mancanza di Boruto e Sarada dalle nostre case.

Ormai mia figlia è entrata a pieno nell’adolescenza, così come Boruto, e a sedici anni cominciano a farsi le prime esperienze. Ricordai tutti i consigli che Sarada mi aveva chiesto. Consigli su come creare un pic nic da sogno, come trascorrere una giornata a divertirsi con un ragazzo…e cose del genere. Stupida non sono e dati gli ultimi avvenimenti so per certo che mia figlia e Boruto stanno assieme, ma ripeto meglio non dirlo a Sasuke,

Lentamente mi voltai verso mio marito che dormiva beatamente e non resistetti, gli tolsi i capelli da davanti gli occhi e arrossii.

“Cavolo, ma come fai a diventare ogni giorno che passa più bello, Sas’ke. Non posso credere che tu sia mio marito. I Kami mi hanno proprio voluto bene” sussurrai lievemente nella speranza che lui non mi sentisse e tenendo poggiata sulla sua guancia la mia mano con fare tenero e coccoloso.

Arrossi fino alla punta dei piedi quando mio marito girò lentamente la testa verso il mio polso e depositare un tenero bacio, e per poi aprire gli occhi.

“Sakura...” sussurrò e il mio cuore arrivò in gola. Mi tirò a sé e io poggiai la testa sul suo petto.

“Grazie di esistere Sas’ke” mi ritrovai a dire emozionata, lui non rispose ma mi strinse maggiormente a sé, come meglio poteva con l’unico braccio. Sollevai i viso e gli baciai il collo. Lui di rimando mi baciò la fronte, poi il naso e infine le labbra, poi un urlo.

“Famiglia sono a casa!” urlò la voce di mia figlia e io saltai per aria. Sas’ke mi carezzò la schiena per tranquillizzarmi, poi un bussare violento alla porta ci fece inarcare un sopracciglio.

“Appena scendete, mà, pà, siate decenti, che ho portato a casa il mio ragazzo!

Sasuke strabuzzò gli occhi fuori dalle orbite, mentre io mi irrigidivo e sospiravo rassegnata. Per eleganza e tatto Sarada aveva preso da me.

“Sas’ke…”

“Chi è? Tu lo sapevi?” chiese Sasuke e io annuì.

“Amore, non dare di matto ok!”

Sasuke strinse le labbra e si alzò dal letto, aspettando che facessi lo stesso. Misi una vestaglia e lo raggiunsi. Sasuke mi mise una mano sulla vita e si chinò al mio orecchio.

“Se il moccioso non mi piace, lo uccido!”

Mi irrigidii. Oh cappero. L’Hokage presto avrà un lutto in famiglia-

“Sasuke…”

“Sakura, è di Sarada che parliamo, se giudico che quello è un moccioso che non la merita, o che la farà soffrire è morto.” esclamò freddo Sasuke, scendendo le scale tenendomi sempre al suo fianco.

“Sas’ke…lui è…”

Un trambusto dalla cucina ci bloccò un attimo, poi entrammo e lo scenario era…

“Figlio ingrato… vai a casa! Oraaaaa! Non ho intenzione di sopportare ancora le tue prese per il culo. Boruto Uzumaki sei in punizione fino a nuovo ordine. Non ti permetto di fare il casanova libertino con la figlia del mio migliore amico. Boruto o fili a casa o ti rompo ogni osso che hai nel corpo!” urlò l’Hokage.

Osservai Sasuke che aveva gli occhi con lo Sharingan attivo.

“Hokage…Settimo…la prego io amo suo figlio…conosco Boruto…lui...” iniziò nostra figlia

“No! Sarada non se ne parla! Tu vai protetta da questo casanova!” urlò Naruto.

“Papà, ma io la amo!” urlò Boruto.

“Cazzate! Quante ragazze hai preso in giro? Quante ragazze ti vengono dietro eh?” urlò Naruto.

“Tante, me ne vengono dietro tante…ma non ne ho mai presa in giro una. Se sono fidanzato sono fedele!” urlò Boruto attivando per un attimo il Byakugan, ma appena mia figlia gli mise una mano sulla spalla, lui si calmo. Quel bambino…non so perché ma penso che sia la persona giusta per mia figlia. Osservai Sasuke con un occhio e sorrisi. Dall’ espressione tranquilla di mio marito, credo che anche lui sia arrivato alla mia stessa conclusione, il problema ora era Naruto.

“Ma Hokage lui sta con me da quando avevamo quattordici anni…non mi ha mai tradito glielo assicuro, se no con lo Sharingan me ne sarei accorta. Hokage la prego…” Urlò Sarada e io lanciai un occhiata a Sasuke che aveva stretto di nuovo le labbra e aveva trascinato il mio corpo di nuovo contro il suo fianco. Non gli era andato giù che la sua figliola era fidanzata da due anni e che lui si era perso un sacco di cose della sua crescita.

Un silenzio di tomba prese vita poi l’Hokage prese per le spalle il figlio.

“Se la fai soffrire Boruto, Sasuke mi ucciderà lo capisci figlio ingrato!” urlò terrorizzato l’Hokage e Sarada balbettò, mentre io osservavo Sasuke che aveva un ghignò divertito sul viso. Ah, gli uomini!

“S…settimo ma ha paura di mio padre?” chiese incredula.

“No..”

“Io direi di sì Testa quadra!” esclamò mio marito entrando nella sala insieme a me. Io ridacchiavo sotto i baffi.

“Sa…Sas’ke...”

“Prega i Kami che mia figlia sia sempre felice…o ti verrò a cercare Dobe.”

“Temeee io non ho colpa se quel cretino di mio figlio s’è preso tua figlia, giuro se potessi lo castrerei!”

“Bene!” esordì Sasuke divertito.

“NOOOO!” l’urlò di Sarada bloccò tutti.

“Come?” esordì Sasuke verso la figlia mentre Boruto si fece piccolo piccolo.

“No..cioè..io…bè…si.. Ahnff ma insomma…Boruto è mio e guai a voi due genitori strampalati e me lo toccate perché se no, papà, tu castri lui e io castro te! Mi sono spiegata!” urlò Sarada

“Ehiiiiiii mi serve il gingillino di tuo padre figlia!” urlai e mia figlia rise.

“E a me quello di Boruto. Siamo pari!” rise mia figlia mentre Naruto e Sasuke ebbero un collasso.

“Papà!” sussurrò Sarada avvicinandosi al padre e uscendo dalla tasca un Kunai con un fiocco.

“Buon compleanno!” concluse.

The end

 

 

   
 
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