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Autore: BeJames    27/07/2015    3 recensioni
"Sanji pensava spesso a quel giorno.
Già, proprio un giorno assolutamente ordinario, piacevole e anche noioso, tranquillo ma un po’ agitato, proprio come negli ultimi undici anni. Finché non incontrò lei."
Saga per saga, momento per momento, ventisei storie ripercorrono il percorso di Sanji e Nami durante l'avventura di One Piece, dall'inizio fino ad adesso.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ISOLA DEGLI UOMINI PESCE

il mio All Blue.

Nami era decisamente contrariata. Che Sanji-kun si trasformasse in un babbeo ambulante ogni volta che delle belle signorine gli davano attenzione era assodato, ma cosa accadeva se le ragazze in questione erano sirene?
«Ragazzeee! Aspettate!~».
Ecco, che cosa succedeva.
La navigatrice rimase affacciata al balcone del Palazzo che dava sulla spiaggia per un tempo che non riuscì a quantificare; di sicuro era stato parecchio, perché il sole alto del primo pomeriggio aveva lasciato spazio ad un bellissimo tramonto e ad un cielo rosso fuoco.
«Mi piace quando il cielo diventa di questo colore», disse una voce fin troppo familiare alle sue spalle. «E’ lo stesso dei tuoi capelli, Nami-san».
Nami sbuffò e voltò la testa dal lato opposto mentre Sanji si sedeva di fianco a lei. «Finiscila di dire stupidaggini. Hai finito le sirene da rincorrere?».
Sanji si lasciò scappare un sorrisetto, coprendosi le labbra con una mano per non farsi accorgere; gli piaceva quando Nami era gelosa di lui.
«Beh, le sirene nuotano in realtà, quindi non si può dire che io stessi correndo...». Il cuoco si grattò il mento, fingendosi pensieroso. «Diciamo che stavo nuotando, più che altro. Lo sai che adoro tenermi in forma!».
Stupido, stupido Sanji-kun!
«Sei proprio scemo quando fai così», sentenziò Nami gonfiando le guancie in segno di disapprovazione.
Sanji scosse la testa sorridendo, cercando di tenere per sé quanto trovava adorabile l’espressione corrucciata della navigatrice; se solo gliel’avesse detto, Nami l’avrebbe sicuramente picchiato a dovere!
Si alzò in piedi e si mise di fronte a lei, porgendole una mano: «Vieni Nami-san, nuota con me!», le disse sorridendo.
Nami fissò confusa quel sorriso disarmante e si ritrovò con la mano alzata verso quella di lui, quasi senza rendersene conto. Sanji prese al balzo l’occasione, afferrandola ed iniziando a correre con lei verso l’oceano blu.
«No, Sanji-kun! Mettimi giù, non ho voglia di fare il bagno!» cercò di lamentarsi lei, tamburellando sul suo petto e muovendo le gambe come una matta − visto che Sanji non aveva perso tempo e l’aveva presa in braccio per non farla scappare.
«Mi dispiace principessa, oggi il suo umile servo dovrà disobbedirle!», le rispose lui, sempre più divertito.
Si lanciò in acqua tenendola in braccio, e non la mollò nemmeno quando si ritrovarono completamente immersi nell’acqua limpida del mare. Una volta tornati in superficie Nami si divincolò, allontanandosi da lui e levandosi i capelli bagnati dalla fronte.
«Sei proprio stupido! Ti è dato di volta il cervello?!».
Sanji rimase bloccato dalla sua reazione. «S-scusa Nami-san... E’ che l’acqua è così bella e pensavo−».
«Pensavi male! Vienici con le tue sirene nell’oceano!», sbottò lei, dirigendosi verso la riva.
Sanji la rincorse e la bloccò, abbracciandole la schiena.
«Scusa, ok?», le disse in tono basso e dolce.
Nami sospirò. «Mi mancherà la tua cucina. E mi mancherai anche tu, purtroppo».
Sanji fissò i suoi capelli folti gocciolanti sulla schiena con aria confusa. «Ti mancherò...?».
«Beh, hai detto di aver trovato il tuo All Blue giusto? Quindi immagino non proseguirai il viaggio con noi».
Sanji la voltò per abbracciarla e la strinse forte, appoggiando il viso nell’incavo del suo collo.
«Sanji-kun...?».
«Non essere sciocca» le disse, con voce tremante. «Ho usato le parole sbagliate e ho banalizzato il mio sogno, Nami-san, questo è vero. Ma, anche se questo fosse davvero l’All Blue, io non vi lascerei. Io non ti lascerò mai».
Nami sentì il cuore iniziare a battere più velocemente.
Il cuoco alzò viso per guardarla dritta negli occhi e le passò una mano sulla guancia per asciugarle delle piccole gocce salmastre. «Sei tu il mio All Blue, Nami-san. Il mio sogno non avrebbe senso senza di te».
Nami avvertì gli occhi pizzicarle e le lacrime bagnarle le guance; non si sarebbe mai aspettata che il discorso prendesse quella piega. Abbracciò il suo cuoco e lo strinse, lasciando da parte l’orgoglio e liberi i suoi sentimenti.
«Sei proprio uno stupido», mormorò, mentre lui iniziava a stringerla a sua volta.

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*Note dell'autrice* (che forse non sarà più così in ritardo): Ehilà saaalve! Lo so che avevo detto che avrei cercato di rispettare di più i tempi ma... Ahimè, non ci sono riuscita! Adesso però ho finito gli esami una volta per tutte e, fino alla mia partenza per il mare l'8 di Agosto, sarò tutta vostra (ergo, finirò la raccolta! :3). Spero vi piaccia questa one shot fluffosa e zuccherosa, che esprime tutto il mio amore per voi <3 

Infine, una comunicazione: ho appena avviato su Facebook una pagina blog dal titolo "La vita ordinaria di una fangirl impazzita", che mi piacerebbe far decollare... Per ora è in fase di lavorazione, ma presto inizierò a tenere con regolarità tutte le rubriche che ho inserito nella descrizione :3 Se vi va, cliccate "mi piace" qui: https://www.facebook.com/lavitaordinariadiunafangirlimpazzita

Grazie in anticipo per il vostro supporto e la vostra fiducia :3

   
 
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