Fanfic su artisti musicali > Mika
Ricorda la storia  |      
Autore: Nuvy    27/07/2015    0 recensioni
"Des baisers vagabonds,qui dorment sous les ponts" Le occasioni perse,i baci mai dati per paura.La paura di vivere un amore e sentirsi davvero completi per una volta.Questo é ciò che prova Ally,che nella magica Parigi si ritrova,d'un tratto, a condividere la sua "bolla" con Derek.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parigi.
La città dell’amore,meta turistica perfetta per una coppia di innamorati.
“Già,e allora io che devo andarci a fare?”
“Ally,non fare così.Tuo zio è stato così gentile ad invitarti.Poi lo sai che è malato e si sente solo là”
“E perché non viene qua da noi,eh?”
“Ultimamente è ancora più debole,sarebbe pericoloso farlo viaggiare”
“Uff”
“Dai,fai un bel sorriso e parti.Sono sicura ti divertirai”
“Sì,come no” ribadì la ragazza prima di scendere dalla macchina.
Un paio d’ore dopo era arrivata a destinazione.
-Ok,siamo qui.Cerca di fare la simpatica per una volta,ce la puoi fare-pensò tra sé e sé.
 Ally.
Così si diresse fuori dall’aereo sorridente ed ottimista.Si guardò intorno ma non vide lo zio.Poi adocchiò un cartello con su scritto “Bienvenue en France,Ally”.Si diresse verso di esso per poi scoprire che era in possesso di un ragazzo.Per un istante i loro occhi si incrociarono,o forse no,si sfiorarono solamente.Ally girò i tacchi e si rimise alla ricerca del fantomatico zio.Dopo un paio di minuti la sala si svuotò e rimase da sola,seduta su una sedia.
D’un tratto il rumore di alcuni passi che venivano verso di lei.
“Ally?” di nuovo quel ragazzo.
“Sì?”
“Votre oncle m’a dit de venir ici pour  vous accueillir” (Vostro zio mi ha detto di venire qua per accoglierla)
“Ah…ehm…oui”
“Vous ne parlez pas français?” (Lei non parla francese?)
“Ehm…ho da fare scusa” esclamò imbarazzata Ally prima di voltargli le spalle ed andarsene.
D’un tratto lui la afferrò e le disse “Ma dove vai,devi venire con me!”
“Ma come ti permetti?” inveì la ragazza
“Calmati,stavo scherzando prima.Tuo zio mi ha detto di venirti a prendere per portarti a casa sua”
Lei non rispose,si limitò a seguirlo in macchina.
Durante il viaggio regnò il silenzio.Arrivati davanti una piccola casetta rossa Ally scese dalla macchina.”Grazie” accennò senza guardarlo.
“Sono un cavaliere,è mio dovere aiutare le donzelle in pericolo”
Un sorriso si allargò sul volto della ragazza,che però era ormai a pochi passi dalla porta.
“Hey,Ally che piacere averti qui!”esordì il fantomatico zio aprendo la porta.Lei ricambiò abbracciandolo.Era molto invecchiato dall’ultima volta che lo aveva visto,molto più magro e debole da quel che vedeva.Ma aveva sempre quel grande sorriso e due occhioni marroni come la terra.L’anziano la invitò ad entrare.La casa era molto piccola e vecchia ma sembrava accogliente e gioiosa viste le pareti colorate di un forte azzurro.
“Allora,come ti sembra qui?Come ti sembra Derek?”
“Uh?...ah sì carino come posto.Derek è…”
“Quel ragazzo a cui ho detto di venirti a prendere.é un caro ragazzo.L’ho incontrato per strada un giorno,non ha nessuno,così gli ho proposto di venire a vivere con me per aiutarmi con le faccende più faticose vista la mia malattia”
“Ah”
“E allora,come ti sembra?”
“Ma…(arrossisce)…ma cosa vuoi che ti dica,è un ragazzo come gli altri,boh non so”
“Nessuno è uguale ad un’altra persona,Ally!”disse con tono freddo lo zio.
“Ma io non ti capisco,cosa dovrei dirti?Non lo conosco questo Derek e neanche lo voglio conoscere.Dovreste finirla tutti quanti di cercare di trovarmi un fidanzato ideale” detto ciò si diresse verso le camere da letto nascondendo le lacrime tra le mani.Perchè stava piangendo non lo sapeva.Sapeva solo che aveva bisogno di farlo e starsene da sola per riflettere.Anche se le faceva male perché andava a scoprire che gli altri avevano ragione.Non aveva mai avuto un ragazzo,neanche una piccola storia,forse era davvero lei che aveva qualcosa di sbagliato.
D’un tratto sussultò:Derek era accanto alla porta a guardarla. “Cosa vuoi?”disse a voce bassa girandosi dall’altra parte.
“Veramente questa è la mia stanza”
“Ah,scusa…allora me ne vado!” e oltrepassò la soglia a testa bassa e con passo veloce.
“Non riflettere troppo!”Ally sentì cosa aveva detto anche se oramai era già lontana.
-Non riflettere troppo-pensò la ragazza.Lo stava facendo di nuovo.è più forte di me.
Per il resto del pomeriggio e durante la cena nessuno osò parlare.Ally cercava ,anzi,di evitare gli sguardi degli uomini della casa.Finché…”Ally,devo porti le mie scuse”
La ragazza girò il volto verso lo zio che era accomodato sul divano davanti la tv. “Ho voluto che tu venissi qui non per me ma per farti cambiare ambiente e cercare di conoscere nuove persone.Sei sempre così sola a casa.Ma scusami,non avrei dovuto permettermi.”
“No,non avresti dovuto.Ma oramai sono qui e il volo è previsto tra qualche settimana,quindi cerchiamo di andare d’accordo.” Sorrise.Lo zio ricambiò. “Adesso vado a letto.Sono stanca per il viaggio.”
“Attenta a non sbagliare stanza”
“Aha,divertente.”
Distesa sul letto a guardare il soffitto,le parole dello zio che risuonavano nella sua testa  –Sei sempre sola-
Si ritrovò l’immagine di Derek che sorrideva davanti agli occhi.
Accennò un sorriso anche lei mentre le palpebre si chiudevano.
Ally si svegliò la mattina seguente col rumore di alcune pentole cadute e due voci maschili che borbottavano in cucina.Si alzò dal letto,si sciacquò la faccia senza guardarsi allo specchio e si diresse in cucina con aria assonnata.Sorpassata la soglia,i due uomini occupati a cucinare si girarono per dirle buongiorno.Lei con occhi bassi si andò a sedere senza ricambiare.Di primo mattino tutto le sembrava snervante e fastidioso.
“Ally,qui si usa salutare e  persone e magari accennare anche ad un sorriso.” Ribadì lo zio seduto a tavola.
La ragazza lo guardò per un attimo –Dai,sii simpatica- pensò e quindi cercò di sorridere.
Ma non deve essere stato il suo miglior sorriso con gli occhi quasi chiusi per il sonno e una voglia di vivere alquanto enorme impressa sul volto.
“ahahahhahaha,il peggior sorriso che abbia mai visto”disse Derek
Ally,tra un misto di imbarazzo e nervosismo prese dei biscotti e se ne andò in camera ad ascoltare Mika.
Solo questo poteva modificare il suo umore.Dopo la prima canzone si sentiva già una persona diversa,più ottimista e solare.Si alzò e si lasciò trasportare dal ritmo allegro di Love Today,ballando per la stanza.Un passo a destra,uno a sinistra,una giravolta e…
“Ancora tu?”
Si girò facendo finta di cercare qualcosa.
“St…stavolta non ho sbagliato stanza mi pare”
“No,non ti preoccupare.Hey,non avere paura,guardami mentre ti parlo”
“Non ho paur…”
Le toccò la spalla e la fece girare con delicatezza verso di lui,poi le sollevò con due dita il viso affinchè potessero vedersi negli occhi.
SBAM.
“Ti sono cadute le cuffie,guarda.” Disse Derek sorridendo.
Anche Ally sorrideva

“Ah…ah sì le cuffie” e si abbassò per sollevarle da terra.
“Mh,vedo che ascolti Mika,buona musica” e strizzò l’occhio,poi scomparve.
Ally rimase per qualche ferma prima di distendersi sul letto.(come faceva sempre)
Si stropicciò più volte gli occhi ma tutto ciò che vedeva era il volto di Derek,i suoi occhioni tra il verde e il marrone che la fissavano.Ricordava ogni minimo dettaglio del suo volto,quasi avesse scatatto una foto con la mente.Poteva persino immaginare di zoomare e vedere  i suoi piccoli pori,le piccole pieghe delle sue labbre.Chissà come sarebbe stato appoggiare le sue labbra su quelle di Derek.Magari le loro pieghe si sarebbe incastrate perfettamente come due pezzi di un puzzle.
-Sì,e vissero per sempre felici e contenti.Ally,svegliaaaaa.Smettila di farti tutti questi film mentali-ribadì la sua parte razionale.
Il cuore dall’altra parte pensava a lui.
-Aaaaaaaaaaaah,basta!-pensò coprendosi  il viso con le mani.
“Ally!”
-E adesso cosa vuole lo zio da me?- “Sì?” rispose un po’ titubante
“Perché non vai a fare un giro della città?Parigi é così bella!” propose lo zio dall’altra stanza
-Finalmente una buona idea- pensò contenta Ally.Dopo pochi secondi aveva raccolto i capelli in una coda,indossato una maglia e un pantaloncino.
“Ah,vedo che sei già pronta,divertitevi!” disse indicando Derek che era accanto la porta.
“Huh?” lo guardò per un secondo poi abbassò lo sguardo
“Di che stupisci?Ti pare che ti lascio visitare Parigi da sola,ti perderesti subito.
“Ah,beh forse non ho poi così tanta voglia di uscire” e continuava a guardare il pavimento,sentire la sua presenza,anche a parecchi metri di distanza,le provocava grande imbarazzo.
-Devo scappare- queste parole risuonavano nella sua mente.Poi ne comparvero delle altre -Non pensare troppo-
Un bel respiro,alzò la testa. “Ok,andiamo” e così via fuori dalla porta cercando di non sfiorare Derek.Nonostante ciò,il suo cuore batté ancora più forte mentre oltrepassava la porta e in un attimo le sue narici furono pervase di un’essenza di rose,fiori.
“Ma dopo esserti lavato,ti rotoli nei campi fioriti?”scherzò Ally voltandosi verso di lui.D’un tratto si sentì libera e leggera,-forse sarebbe andato tutto bene- si disse.
Derek,dalla sua parte,era un po’ sorpeso dall’atteggiamento della ragazza.Però era contento,stranamente contento.-Cosa ti succede,Derek?-si ripeteva cercando una risposta.Quella ragazza era così strana,l’aveva osservata da quando si erano incontrati ed era come se il suo cuore fosse chiuso a chiave.
“Allora,andiamo a vedere Parigi o no?” ribadì lei distogliendolo dai pensieri
“Ah,sì,certo” sorrise
Fecero una lunga passeggiata in un parco della città senza parlare,ogni tanto uno dei due osava guardare l’altro almeno finché quello non si voltava a sua volta.Poi si diressero agli Champs-Élysées.
Derek ruppe il silenzio “Eccoci.Guardati intorno,qui puoi avere tutto ciò che vuoi!”
Ally si guardò intorno,macchine su macchine ,negozi su negozi.
“Qui tutti i desideri si avverano,Ally!”
Come aveva pronunciato il suo nome.Poteva chiedergli di farlo di nuovo per osseravre che movimento compievano le sue labbra mentre lo pronunciava…
“Ah,davvero?!WoW”
Quindi poteva chiederglielo.
“Perché sorridi?” chiese Derek guardandola
“Boh,sono felice.Stavo pensando che forse non c’è bisogno di questo posto per esaudire dei desideri.”
Rimasero per qualche secondo in silenzio.
“Hey,perché non andiamo a fare un giro lungo la Senna?” Ally annuì
“Ho vissuto per alcune settimane qua,sai?”disse Derek una volta arrivati
“Qua?”
“Sì,lungo la Senna,su un barca abbandonata poco distante da qui.I miei sono morti mentre eravamo in vacanza qua in Francia per un’incidente stradale.Non riuscendo a trovare lavoro non potevo più pagare l’albergo se volevo almeno mangiare e quindi sono venuto qua.Finché un giorno non ho incontrato tuo zio che mi ha accolto in casa sua.”
Ally rimase in silenzio.
“Oh,ma non è stato poi così male.Finalmente sono rimasto un po’ da solo,faccia a faccia con me stesso.Prima,casa mia era sempre piena di parenti,papà amava organizzare feste ogni tanto,gli piaceva vedere tutti felici…E guarda adesso.Nessuno è venuto a chiedermi come sto dall’incidente…”
Rimase un po’ in silenzio cercando di trattenere le lacrime ma Ally ne aveva vista comunque scendere una e bagnargli il viso.In quel momento sentì come se anche lei provasse il dolore che provava lui.
“Le persone possono essere davvero cattive”
Ally lo fissava ancora.Quanto lo capiva!Avrebbe tanto voluto abbracciarlo e urlargli che adesso c’era lei per lui e avrebbero combattuto insieme,ma rimase ferma.
“Ma basta parlare di me,tu che mi racconti?” cambiò argomento il ragazzo
Lei rimase perplessa per un po’.
“Se ti va,naturalmente”aggiunse
“Io non ho niente da raccontare.Sono una noiosa ragazza acida e senza amici.”-E come biasimarli,neanch’io mi sopporto-pensò
“Uhhhh,allora devi essere proprio una brutta persona”ironizzò l’altro.
Ma Ally non aveva ascoltato le sue parole,si era persa nell’osservare l’acqua del fiume mentre scorreva.
“Ti avevo detto che riflettere troppo non fa bene!”
La ragazza si girò distogliendo lo sguardo dal paesaggio. “Ma se sei stato proprio tu a dire che ti ha fatto bene riflettere!E poi non stavo pensando!”
“Ah,stavi contando le mosche che volano?”
“Forse sì!”disse con tono arrabbiato Ally,per poi alzare il viso per guardare negli occhi Derek.Sul volto del ragazzo stava nascendo un sorriso che in poco si trasformò in una sonora risata.Ally si lasciò trascinare ridendo con lui.
In un attimo il suo cuore era leggero come una piuma e si stava pian piano innalzando fino a toccare le stelle.
Smisero di ridere.
Stavolta non era solo lei a fissare i suoi occhi,adesso poteva sentire il suo sguardo solleticargli il cuore.Voleva stringerlo a sé ancora più di prima,ma tutto ciò che riuscì a fare fu dirgli “GRAZIE” per poi incamminarsi verso casa da sola sotto lo sguardo perplesso del ragazzo.Fece qualche passo e vide davanti a sé i suoi occhi marroni che la fissavano,immobili.Le lacrime cominciarono a rigarle il viso.
Perché piangeva?Era felice o triste?
Non lo sapeva.Voleva solo scappare da tutto.
“Ally!”
Il suo cuore si fermò per un millisecondo e spalancò gli occhi mentre sentiva  il rumore di alcuni passi che si stavano avvicinando a lei.
“Fermati,non scappare”e così fece.Si fermò.
“Buttati,Ally.Non scappare.Distruggi la bolla che ti sei creata e in cui ti sei rinchiusa.”
D’un tratto la ragazza sentì un peso sul cuore e ricominciò a correre verso casa.
“Io ti aspetto” urlò Derek mentre lei se ne andava.
Le lacrime sul viso,l’affanno dovuto alla corsa.
Stava scappando dall’unica persona che la capiva davvero,che forse la amava.Si fermà un attimo.Le mani a coprirle la faccia e la mente che urlava “Cosa fai?!”
Stava succedendo tutto troppo in fretta.Percorse gli ultimi metri ad andatura lenta e sgaiattolò in camera per non svegliare lo zio che ne pomeriggio riposava.Si sdraiò ancora una volta sul letto.
“Cosa dovrei fare secondo te?” chiese alla foto che aveva appeso alla parete di Mika.
*drin drin*
Ally prese il cellulare.Era un messaggio di Chiara,una fan di Mika a cui aveva chiesto di inviarle l’audio di “Les Baisers Perdus”.
Les Baisers Perdus.
“Seuls su monde à n’ettendre que toi..”
Senza rendersene conto ogni singola parola della canzone stava entrando nel suo cuore e lei continuava a pensare a Derek mentre le ascoltava.
Ma adesso non piangeva,adesso sorrideva.Ma non solo fuori.Il suo cuore sorrideva.
Doveva andare da lui,e subito.
Ricorse fuori casa e tornò al fiume.Lui non c’era,però.
-Ah…-
Poi notò che poco distante da lei c’era un foglio,si avvicinò e vide che sopra c’era scritto “Se mi vuoi,sono ad attenderti agli Champs-Élysées”
In un attimo Ally era lì.Di fronte a lei centinaia di persone che camminavano frettolosamente,chi al telefono,chi correva,strilla di bambini.Si unì alla massa guardandosi disperatamente intorno alla ricerca di “qualcosa” di lui.
Poi lo vide.Era esattamente a una ventina di passi di distanza ed avanzava verso di lei.
Ally fece lo stesso.
I suoi occhi vedevano lui.
I suoi occhi vedevano lei.
Si ritrovarono d’un tratto abbracciati,stretti stretti.
“Te l’avevo detto che qua tutti i desideri si avverano”
“Ma stai zitto!” replicò lei appoggiando le labbra sulle sue.
Nella magica e malanconica Parigi un baciò era ritornato a casa.
Fine.
 
 
 
 
È la prima vera storia che scrivo basandomi su un’opera di Mika.Les Baisers Perdus è una canzone che mi ha colpito tantissimo dalla prima volta.Ho subito interpretato quei “Baci Persi” come occasioni perse per paura,timore di VIVERE.Ed è quello che spesso provo,che spesso proviamo tutti.Mi sono chiesta “come posso creare una storia per raccontare tutto ciò?” ed ho subito pensato di creare un personaggio che rappresentasse degli aspetti del mio carattere.E così è nata Ally.Da lì poi la storia si è scritta da sola.Spero davvero tanto che vi sia piaciuta.Grazie. PS:Lo so la storia non é una vera e propria fanfiction però solo chi conosce la canzone puo' capire anche la storia ;)
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Nuvy