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Autore: raffycar    28/07/2015    2 recensioni
Amu era in ritardo anche il primo giorno di scuola ma non si sarebbe aspettata una cosa del genere.
Ciao è da un po che sono iscritta a EFP ma non ho mai scritto una storia per paura che non mi piacessero le mie storie ma la voglia di scriverla è stata forte sta volta e vi chiedo di dirmi cosa ne pensate accetto anche recensioni negative.
buona lettura 😘
[Amuto]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amu correva per tutta la camera con il cellulare in mano - Amu preparati tra una ventina di minuti vengo a prenderti. Ikuto – O DIO Ikuto mi ha detto che usciamo vediamo, o no mancano dieci minuto, infatti Amu era stata per dieci minuti per correre dappertutto così prese i vestiti e andò in bagno. In dieci minuti ero pronta, indossavo in vestito rosa con bordi neri, una giacca nera e bianca con un teschio rosso davanti, calze bianche fino al ginocchio e stivali rosa con lacci rossi. Sento bussare alla porta e nemmeno in 2 secondi gia ero alla porta, la apro e vedo Ikuto bellissimo come sempre indossava una maglia bianca, una giacca nera, pantaloni beige e una cintura bianca “hei confettino ti sei incantata a guardarmi, così mi sciuperai” dopo questa affermazione so no diventata rossa, come se fosse successo poche volte, be comunque ho avvisato mia mamma che uscivo con Ikuto e mio padre ha cominciato a gridare “ NO LA MIA BAMBINA HA UN RAGAZZO, E IO CHE FINE FARÒ NON MI VORRA PIÙ BENE” e fece una scenata di gelosia sperando che io rimanessi, invece l’ho completamente ignorato ho salutato mia mamma e sono uscita con Ikuto che mi ha presa per mano e ci siamo incamminati verso il parco “ vuoi un gelato?” “si, grazie” “che gusto lo vuoi?” “cioccolato” Ikuto andò verso la gelateria e prese un gelato al cioccolato e gli posi la fatidica domanda “Ikuto tu non lo vuoi?” “chi ha detto che non lo voglio” aspetta un gelato due persone, forse ho capito dobbiamo condividerlo e arrissisco sono sicura che oggi arrossirò si e no una ventina di volte, ci sediamo su una panchina e dividiamo il gelato “Amu ferma hai una macchia di cioccolato solle labbara” e a quel punti senza farmi aprire bocca mi bacia, quando ci stacchiamo vedo dei ragazzi e delle ragazze fissarci invidiosi/e e come dicevo prima mi imbarazzo subito, be con Ikuto arrossire è come una regola. Ikuto mi prende la mano e mi dice “vorresti vedere un posto da favola?” “v-va bene”e cosi mi porta in un vecchio parcogiochi abbandonato, preme un interruttore e tutto diventa magico io provo tutte le giostre mentre Ikuto mi guarda divertito allora mi stufo e gli dico “dai Ikuto è brutto se mi diverto da sola facciamo un giro su una giostra, la scegli tu dai?” e faccio gli occhi da cucciolo, Ikuto a quel punto tira un sospiro e mi prende in braccio come una principessa e mi porta sulla giostra dei cavalli dove mette me davanti e lui si mette dietro, mi sentivo in paradiso non sapevo se era un sogno o era tutto reale ma avevo deciso di godermi tutte queste emozioni “ti piace quando faccio il principe allora” e lo dice con una malizia nella voce tanto da farmi venire la voglia di picchiarlo ma è meglio contenermi e stare al gioco per vedere cosa succede “ si mi piace, e tu cosa mi dici ti piace quando mi arrabbio?” haha vediamo cosa risponde “certo, cosa vorresti insinuare?” “ allora visto che ti piace farmi arrabbiare mi posso anche sfogare su di te giusto?” “dipende dal trattamento” “e quale trattamento ti piacerebbe?” ohoh mi sa che sono nei guai io e la mia maledettissisa boccaccia “questo” e subito dopo averlo detto mi bacia ma ci interrompe il mio cellulare “pronto?” “ciao Amu sono la mamma, volevo dirti che Ami ha vinto tre biglietti per un hotel e volevo chiederti se potevi restare da sola a casa?” “ecco, ma quanto tempo dovete starci?” “questa serata e dimani” “va bene, non preoccupatevi andate” all’improvviso sento gridare “ E NON FAR VENIRE IKUTO A CASA MENTRE NON CI SIAMO” questo e senz’altro papà ma sono sicura che ad Ikuto sia venuto in mente di farmi compagnia data la sua faccia “non ti preoccupare papà” e interrompo la chiamata “ ti farò compagnia” lo sapevo che lo avrebbe detto “ cambierebbe qualcosa se dicessi di no?!” “no” “appunto, dai andiamo che è tardi” e ci incamminiamo verso casa. Arriviamo a casa e chiedo ad Ikuto “vuoi vedere un film?” “certo, quale?” “non lo so” “allora scelgo io” mi un film di paura e e solo sentendo le parole tremavo “I-ikuto e-ecco io ho paura” allora spense la tv e chiese “ allora che facciamo?” “non lo so” “ io avrei un’ idea” mi guardò come sempre d’altronde sempre malizioso comincio a baciarmi e senza farmene accorgere andammo nella mia camera mi stese sul letto e comincio a baciarmi il collo e la clavicola be il resto della serata fu in bianco come si poteva immaginare da Ikuto. Da quando ero fidanzata con Ikuto la mia vita era cambiata e speravo che diventasse ancora più bella di così. Angolo autrice : credo che la storia sia stata abbastanza carina io vi saluto. la vostra Raffy
   
 
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