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Autore: he_loves_him    28/07/2015    0 recensioni
-Siamo quasi a Natale...- affermò la bambina giocando con le orecchiette del suo peluche. -Becky..- insistette Luke. -Io vorrei passare il Natale anche con lui, Luke.- ammise finalmente la bambina.
L'angelo risucchiò silenziosamente un respiro. Sapeva che gliel'avrebbe chiesto, ma non pensava così presto. -Io... vorrei solo passare il Natale con te, la mamma e lui. So che non lo conosco, ma sono sicura di volerlo qui.- spiegò Becky non curante della reazione del ragazzo seduto accanto a sé. -Tu sei un angelo, so che puoi fare qualcosa.- aggiunse mettendo una mano sulla gamba di lui.
Luke non aveva la minima idea di come fare, cioè si, una mezza idea l'aveva ma non era fattibile.
-C'è una cosa che si potrebbe provare....-
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                        Angel Tell Me



Becky stava tranquillamente giocando in soggiorno con i suoi peluches mentre Danielle, la mamma di Becky, era in cucina a preparare la cena.
A casa c'erano solo loro due, nessuno viveva con loro. Becky non aveva un padre, o meglio, lo aveva ma viveva a Melbourne, a parecchi chilometri di distanza da Sydney, dove vivevano lei e la madre. Danielle aveva provato a convincerlo a trasferirsi là da loro per vivere insieme, ma a Melbourne, Ashton Irwin, aveva il suo lavoro e loro non avevano così tanti soldi da permettersi un viaggio fino a lì. Erano passati sei anni da quella notte, per Danielle e Ashton, e più passavano gli anni, più la piccola pregava per farlo tornare, anche solo in visita.
Ma quel giorno, la piccola Becky, non era in soggiorno da sola. Si, poteva sembrare sola a giocare con i propri giocattoli, ma c'era qualcuno lì con lei che nessuno, oltre che alla bambina, poteva vedere. Era un ragazzo, altissimo agli occhi della bambina, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Sebbene fossero in un periodo invernale, il ragazzo si ostinava a portare sempre quella canotta bianca e quella camicia blu. Becky aveva provato più volte a far mettere al ragazzo qualcosa di diverso, ma lui non cedeva.
Si chiamava Luke, ed era un angelo.
Lui era entrato dalla finestra una notte  e aveva giocato con lei. Le aveva raccontato di essere un angelo e che doveva restare con lei per un po'. Ma per Becky, era il suo migliore amico.
Parlava con lui di tutto; dei suoi amichetti all'asilo, dei peluches, della mamma, di Ashton e di come le sarebbe piaciuto passare un po' di tempo con Ashton, per conoscerlo.
Luke, in quel momento, era seduto sul divano a guardare Becky giocare. -Becky, gli hai messo la maglietta al contrario.- le fece notare dolcemente ricevendo una linguaccia dalla bambina. -Lo so che è al contrario, non c'è bisogno che me lo dici.- disse la bambina togliendo la magliettina dall'orsacchiotto. Luke la guardò confuso per un momento, poi si sporse in avanti verso di lei. -Che cos'ha oggi la mia principessa?- chiese studiando tutte le mosse della bambina. Becky lo guardò per poi girarsi e dare le spalle al ragazzo.
Che avesse fatto qualcosa di male?
Il biondo osservò molto a lungo la schiena della piccola Becky, nascosta dai suoi capelli castani boccolosi. Alcune volte, Luke doveva ammetterlo, assomigliava praticamente al padre. Testarda. Non gliel'aveva mai detto, ma ogni volta che lei si addormenta, Luke volava fino a Melbourne a vedere come se la cavava Ashton. Faceva così ogni notte, tranne quelle in cui Becky stava male o aveva incubi.
E in quel preciso momento era identica a lui.
-Becky, è quasi pronto, vai a lavarti le manine.- Il richiamo della mamma fece alzare la bambina che, sospirando si diresse verso il bagno. Becky e Danielle potevano passare a fatica come madre e figlia, ma finché una delle due, o entrambe, sorrideva erano identiche. Avevano entrambe quel sorriso splendente e sincero.
Danielle era davvero una brava persona. Sorridente, bella, gentile e giovane. Aveva due lavori, la mattina lavorava ad un bar come cameriera e al pomeriggio si dedicava alla danza. Le piacevano entrambe le cose, era felice. Le mancava Ashton, però.
Danielle portò la pentola sul tavolo e Becky si sedette sorridendo al suo posto. Dopo che anche Danielle prese posto, incominciarono a mangiare mentre Luke le osservava dal divano. Il ragazzo stava sempre con la piccola e gli dispiaceva che Danielle non potesse vederlo. E, anche se lo avevano mandato per Becky, lui si riteneva un fratello maggiore per entrambe, voleva che fossero tutte e due al sicuro.
                                                                       ***
-Allora, mi dici che cos'hai?- chiese Luke mentre cercava il pupazzo preferito di Becky tra gli altri. -Non ho niente.- rispose la bambina mettendosi sotto le coperte. L'angelo la guardò alzando gli occhi al cielo. Ormai la conosceva come scusa. -Quindi se non hai niente, non ti servo perciò posso andare via..- disse lui andando alla finestra e aprendola. -Non ho detto questo!- rispose immediatamente la bambina andando verso di lui. Luke sorrise e si allontanò dalla finestra sedendosi invece affianco a Becky.
Lei lo guardò con gli occhi verdi che quasi lo imploravano di non farla parlare, ma alla fine cedette. -Siamo quasi a Natale...- affermò la bambina giocando con le orecchiette del suo peluche. -Becky..- insistette Luke. -Io vorrei passare il Natale anche con lui, Luke.- ammise finalmente la bambina.
L'angelo risucchiò silenziosamente un respiro. Sapeva che gliel'avrebbe chiesto, ma non pensava così presto. -Io... vorrei solo passare il Natale con te, la mamma e lui. So che non lo conosco, ma sono sicura di volerlo qui.- spiegò Becky non curante della reazione del ragazzo seduto accanto a sé. -Tu sei un angelo, so che puoi fare qualcosa.- aggiunse mettendo una mano sulla gamba di lui.
Luke non aveva la minima idea di come fare, cioè si, una mezza idea l'aveva ma non era fattibile.
-C'è una cosa che si potrebbe provare....- disse pensando alla sua idea, non accorgendosi degli occhi verdi di lei che diventarono sempre più grandi per lo stupore.
-Potresti scriverlo a Babbo Natale. Invece di scrivere la tua letterina il giorno della Vigilia potresti farlo subito..- disse Luke. Certo, non era così che avrebbe voluto far funzionare le cose ma era l'unico modo. Nel frattempo Becky si era alzata in piedi sul letto e guardava Luke con gli occhi strabuzzati e un sorriso. -La porteresti a Babbo Natale?! Per me?!- chiese cercando di non urlare dall'eccitazione. Il biondo sorrise, prima di ritrovarsi la bambina tra le braccia. -Grazie mille Luke. Grazie.- sussurrò stingendo l'angelo, il suo angelo.
In quel momento Luke non pensò alla sua idea quasi improbabile, gli bastava vedere Becky felice.
In fondo, era il suo angelo.
                                                                                   ***
La mattina successiva Becky si svegliò al settimo cielo. Ancora non poteva credere che Luke le avrebbe fatto questo bellissimo regalo. Lo sapeva anche lei che era una cosa difficile, ma desiderava così tanto che Ashton passasse il Natale con loro. Ed era anche sicura che lo volesse anche la mamma, anche se non lo dava a vedere. Becky non era mai stata più felice.
Luke, dal canto suo, era preoccupato. Aveva pensato per bene alla sua mezza idea la notte, ma aveva concluso che non andava bene. Poteva portare Ashton con la forza, ma non lo poteva vedere nemmeno lui. Non aveva idee, aveva scartato tutte quelle che gli venivano in mente. Quello di Becky, era un desiderio davvero molto difficile da esaudire, ma sapeva che l'avrebbe fatta felice.
Doveva pensare a come agire con calma, ma neanche volare per le strade di Sydney di notte l'aveva aiutato. Necessitava di un consiglio.
Il ragazzo, anche dopo aver passeggiato tra le nuvole doveva pensare a come fare. In qualche secondo si ritrovò sull'albero del parco giochi dell'asilo. Non sapeva come avrebbe fatto e Becky gli avrebbe dato la letterina quella stessa sera.
-Ehi Luke.- Qualcuno lo salutò sedendosi accanto a sè. Era Michael, un altro angelo. Quella volta aveva i capelli neri e gli stavano anche bene. Portava una maglietta a maniche lunghe, dei pantaloni neri e dei stivali. Lui e Luke erano amici di lunga data e a volte si fermavano a parlare.
-Ciao Mike.- disse il biondo con poca felicità. -Cosa succede?- chiese allora l'altro mettendosi comodo sul ramo dell'albero. -Becky mi ha detto cosa vuole per Natale, ma è una cosa impossibile.- sospirò guardando la bambina giocare con i suoi amichetti. Michael seguì il suo sguardo verso la bambina e sorrise. -Vuole passare il Natale con suo padre, che abita a Melbourne.- continuò senza staccare gli occhi dalla castana che giocava felice. -E tu non sai come fare, vero?- Michael finì la frase facendo annuire l'amico. -Hai qualche consiglio da darmi?- chiese putando i suoi occhi azzurri in quelli dell'angelo accanto a lui. -Portalo da lei con la forza.- alzò le spalle ma Luke scosse la testa. -Non mi vede, non mi sente e non può toccarmi. Ti ricordi come ci si comporta?- chiese Luke, andando a sfiorare un tasto dolente anche per Michael.
Anche Michael prima era come Luke, un angelo custode di una ragazza, ma adesso non lo era più. Michael non lo raccontava mai, non gli piaceva parlare di queste cose.
-Porti lei da lui.- disse ancora ma Luke scosse la testa. Becky era stata chiara, ci deve essere anche la mamma con loro. E non era prudente volare con lei, era troppo piccola. Michael fissò Luke qualche secondo. -Okay potrebbe esserci un'altra possibilità, ma non ti piacerà.- disse subito, spostando lo sguardo verso i bambini. -Michael sono disperato, davvero.- Luke coninuava a guardare Michael in attesa. -Potresti andare lassù a chiedere un favore...- rispose vago il ragazzo. Luke lo guardò ancora più confuso di prima. -Ma, ti ricordo una cosa Luke, favore ricambia favore e non ti piacerà quello che ti diranno.- Il ragazzo si alzò e Luke lo seguì a ruota. -Cosa vuol dire?- chiese innocentemente. -Ti faranno quello che hanno fatto a me Lucas, e non è piacevole.- affermò prima di volare via, senza prima dare un'ultima occhiata dietro le spalle di Luke.
Il biondo lo guardò volare via, più confuso che mai. Si risedette sul ramo sconsolato ma deciso. Sarebbe andato lassù a chiedere favore e, malgrado la cosa lo speventasse a morte, avrebbe ricambiato il favore.
-Ciao Luke.- Un sussurro dolce arrivò alle orecchie di Luke che abbassò lo sguardo ai piedi dell'albero. -Ciao Becky. Va a giocare.- disse dolcemente. La bambina sorrise e lo salutò con la manina prima di andare dai suoi amici.
                                                                       ***
L'angelo aprì piano la finestra e volò fuori, tenendo la letterina di Becky ben stretta. Si allontanò un po' prima di aprirla.
Caro Babbo Natale,
lo so che è presto per la leterina ma Luce mi ha detto che potevo farlo.
Questo anno o fatto la brava quindi mi merito un regalo grande.
Ashton. Io, la mamma e Luce vogliamo passarlo con lui. E' il mio papà.
So che è tanto ed è troppo difficile, ma per favore, ci tengo molto. Non ti chiedo niente di più.
Forse una fidanzata per Tappo, il mio peluche. E' un conilio.
Grazie mille e Buon Natale
Becky

Luke sorrise per come aveva scritto il suo nome. Non aveva nemmeno sbagliato, contando il fatto che era un'essere fatto di luce. Rimise la lettera nella busta e volò verso lassù. Sperava che almeno l'avrebbero salutato a dovere, come faceva lui di solito.
Volò per un lasso di tempo che per lui sembrò infinito, prima di avvistare il cancello bianco. Fin dalla prima volta che l'aveva visto, quel cancello metteva a disagio Luke. Si mise davanti ad esso e aspettò che si aprisse, invano. -C'è qualcuno?- chiese guardando dall'altro lato di esso ma non vide nessuno. -Lucas..- Una voce possente e profonda fece sussultare il biondo. -La tua missione non è stata portata a termine, cosa ti porta quassù?- chiese ancora. Luke di certo non si aspettava un benvenuto così "cordiale". -E' per Becky, le ho chiesto cosa voleva per Natale e...- La voce lo interruppe ridendo. -Lo so, so cosa è successo e so anche ciò che ti ha chiesto. Fatico a capire, però, cosa ti porta qui.- affermò la voce.
Adesso li spiano anche?
-Devo chiedere un favore.- disse Luke mostrando la lettera. Un soffio di vento portò la lettera dall'altro lato di quel cancello agghiacciante. -Vuoi che questo Ashton vada dalla bambina, non è vero?- chiese la voce facendo annuire il ragazzo. La voce sospirò e Luke rabbrividì. -Posso farlo, ma tu devi fare qualcosa per me Luke.- disse la voce.
Seguirono alcuni minuti di silenzio, prima che la voce parlò. -Non ti piaceà. Io faccio quello che mi hai chiesto ma tu, alla mezzanotte del giorno di Natale devi tornare indietro. Becky non potrà più vederti, sentirti o toccarti.- disse e Luke si arrabbiò. -No! Voglio troppo bene a quella bambina, non posso abbandonarla la notte di Natale!- Michael aveva ragione, non gli sarebbe piaciuto. -Luke lo so che ci tieni alla bambina, ma è il suo desiderio e questo la farà felice. Ti ricordi qual'è la tua missione.- spiegò la voce. -Non pensavo sarebbe arrivato così presnto questo giorno.- ammise il biondo. -Mi dispiace Luke, ma devi farlo. Potrai vederla ogni volta che vuoi, ma lei non può vedere te.- Luke ci pensò. Michael quindi era un angelo custode che andava a vedere la sua ragazza ogni giorno all'asilo. Ma non poteva essere una bambina, Mike non lavorava sulla Terra da anni.
-Va bene, ti concendo una cosa... In qualsiasi momento Becky sarà infelice tu potrai intervenire e allora, solo allora, lei ti potrà vedere.- disse la voce e gli occhi di Luke si illuminarono.
-Lo faccio, solo per la felicità di Becky.- acconsentì il biondo. -Cambierò l'indirizzo della lettera al domicilio di questo Ashton. Ricorda, alla mezzanotte del giorno di Natale.- disse la voce e Luke avrebbe voluto prendersi a sberle.
Cambiare l'indirizzo.
                                                                       ***
Più i giorni passavano e più Luke cercava di non pensare a quello che sarebbe successo. Ma purtroppo per lui, il giorno di Natale arrivò, anche un po' troppo in fretta secondo lui.
Stava guardando Becky dormire, sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe fatto con lei che sapeva di lui. E in quel momento capiva Michael e capiva il perché a volte era così giù di corda. Gliel'aveva chiesto, una notte, che cosa era realmente successo e lui gliel'aveva raccontato. Andava spesso all'asilo perché lì c'era la sua ragazza; era una maestra. Guarda caso la maestra di Becky. Era da parecchio tempo che voleva insegnare all'asilo e Mike semplicemente l'aveva accontentata, richiando. Luke capiva perché non lo aveva mai detto a nessuno, non lo avrebbero capito.
Luke invece si. Adesso capiva quanto faceva schifo, e non era nemmeno iniziata.
Non si accorse nemmeno che Becky si era svegliata e lo guardava curiosa dal suo posto sul letto. Luke era seduto sulla poltrona della sua camera, con uno sguardo assente. -Luke?- lo richiamò la bambina ricevendo la sua attenzione. -Buongiorno principessa.- Luke sorrise. La bambina non ricambiò il suo sorriso, sembrò quasi preoccupata. -Va tutto bene?- Becky scese dal letto e andò dall'aneglo. -Certo, adesso vai di sotto, magari c'è il tuo regalo.- A quelle parole la bambina finalmente sorrise ampiamente. Becky spalancò la porta e andò a svegliare la madre.
-Tesoro calmati, adesso arrivo.- Danielle sorrise seguendo la bambina al piano di sotto.
Luke osservò la bambina spacchettare i regali che le aveva fatto la mamma con un piccolo sorriso, prima di sentile il companello della porta. -Uh chi sarà?- si chiese Danielle e Becky si voltò a guardare Luke che le rispose con un'alzata di spalle.
-Oh mio Dio..- L'esclamazione di Danielle si sentì fino al soggiorno e Becky non perse tempo a correre verso l'entrata. -Ashton!- Becky saltò in braccio al ragazzo che le se presentò davanti. Per la prima volta da quando ha conosciuto Becky, Luke, si sentì messo da parte. Era geloso, doveva ammetterlo. Decise però, di lasciare dello spazio ai tre per parlare.
                                                                       ***
Mancavano venti minuti a mezzanotte e Becky stava raccontando cosa avevano fatto insieme ad Ashton. Venti minuti e Becky non avrebbe più rivisto Luke. -Becky devo dirti una cosa.- la zittì. La castana si fermò in mezzo alla stanza. -So che vorresti raccontarmi tutto quello che avete fatto e ne sarei felice, davvero felice, ma devo dirti una cosa.- disse andando verso di lei e abbassandosi alla sua altezza. -Dopo oggi non mi rivedrai più. Sai, ho chiesto a Babbo Natale del tuo regalo e mi ha detto che lo faceva ma io non dovevo più vederti.- Cercò di spiergarlo in un modo più semplice possibile per una bambina di cinque anni e mezzo.
Becky lo guardò con gli occhi lucidi. Era il suo angelo, il suo migliore amico, perché avrebbe dovuto farlo? -E' per Ash che te ne devi andare?- chiese mentre una lacrima le scendeva sulla guancia. -No, Becky no. Ti ricordi la prima volta che cosa ti avevo detto?- chiese pregando che se lo ricordasse. -Che quando sarei stata felice tu te ne saresti andato. Ma se vai via, io non sono felice!- rispose abbracciandolo. -Lo so, ma sarò sempre con te, te lo prometto.- promise Luke.
Rimasero abbracciati per un po' prima che Becky si staccasse e si dirigesse verso la sua piccola scrivania. In quei pochi secondi Luke pensò che l'aveva presa bene come cosa. Nella sua mente si era immaginato le cose che andassero in un modo totalmente diverso. La piccola porse al biondo altissimo un disegno, facendolo tornare alla realtà, alla schifosa realtà. -E' un disegno di me e te, te lo regalo.- La bambina singhiozzò mentre porgeva il disegno al ragazzo.
-Lo terrò con cura, grazie.- Luke sorrise mentre la sveglia segnava la mezzanotte. -Devo andare, non dimenticarti di me.- disse prima di uscire dalla finestra.
Becky corse verso di essa, ma mentre guardava in basso non notò niente o nessuno. Ma Luke la stava guardando, insieme a Michael. -Andiamo Luke, andiamo via.- Michael lo portò via.
Un anno dopo...
Luke era seduto sullo stesso ramo in cui si sedeva sempre quando Becky stava all'asilo. -Fa schifo così, non è vero?- chiese Michael facandolo annuire. -Fa davvero schifo.- rispose volando via.
-Luke!- La voce di Becky lo fece bloccare e voltare immediatamente. Becky però non stava guardando in cielo, stava guardando l'albero. -Ti voglio bene.- sussurrò facendosi sentire perfettamente da Luke.
-Ti voglio bene anche io Becky....-
   
 
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