Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Cuori di inchiostro    29/07/2015    4 recensioni
Annie è una ragazza gioiosa, altruista, piena di voglia di vivere. Affronta anche lei i problemi dell'adolescenza, si preoccupa di cosa mettere, dei trucchi, si sente ormai grande. Ma in un caldo giorno d'estate scopre di avere un nemico più grande di lei da sconfiggere. Lei spera, si impegna, e l'ultimo giorno il suo desiderio è uno solo: Rivedere l'alba...
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rivedere l'alba


“ Perchè? Perchè a me” erano le uniche parole che quel giorno mi rimbombavano in testa. Avevo 11 anni quando avevo avuto quella terribile notizia, ormai era passato quasi un anno. Era estate, il mese di luglio precisamente. La settimana prima non mi ero sentita tanto bene, quindi ora andavamo a fare gli esami del sangue. Non ero spaventa, io non ho paura degli aghi e cose varie, e come potrei averne se da grande ho deciso di diventare una dottoressa? Mi piace aiutare gli altri, farli sentire bene e sentirmi bene a mia volta, visto che avevo fatto qualcosa di utile. Mi immagino già con un bel camice bianco che consolo qualche paziente spaventato. Come potevo solo pensare che in quel maledetto giorno tutto sarebbe cambiato, nulla sarebbe stato come prima. Ricordo ancora il colore del mio sangue, rosso, di un rosso intenso e vivace. Non sembrava affatto diverso dagli altri, anzi era così bello e sano, sembrava promettere una felice e lunga vita. E invece....E invece il mio bel sangue aveva troppi globuli bianchi, che sarebbero aumentati ed aumentati. “Dobbiamo assicurarci dei risultati” avevano detto, e ovviamente nessuno si era preoccupato. Succede, ecco la spiegazione. Invece, il giorno dopo, quando i miei genitori erano stati d'urgenza chiamati alla clinica, qualcosa dentro di me si era smosso, come se fosse appena nata un'odiosa vocina pessimista che non avevo mai avuto. “E' qualcosa di grave” mi stava convincendo. E purtroppo, la mia vocina ottimista se ne stava zitta zitta, come se non esistesse. Il mondo sembrò farsi un po' più cupo del solito, e l'unica cosa che riuscivo a fare era sperare. Il brutto fu quando i miei genitori tornarono. Mia madre stava piangendo, mentre mio padre ormai a stento tratteneva le lacrime. Non chiesi nulla, loro spiegarono tutto senza bisogno di domande, e io non ne avrei fatte, perchè la voce non mi usciva dalla gola. Avevo un brutto male, la leucemia, e si deve fare la chemioterapia per a tenerla a bada e poi si deve fare un trapianto di midollo. Tutto ciò costa un sacco di soldi. Questo lo sapevo già, anche se loro avevano evitato di dirmelo. Forse, con un midollo, nuovo, potrei sconfiggere questa malattia. Tutto dipende da me. Ma non è così, tutto dipende dal mio corpo. E io, da due anni ginnasta, credevo di saperlo controllare benissimo. La vita ci dà degli insegnamenti, ed ecco il mio: Per quanto tu sia artefice del tuo destino, a volte non puoi fare nulla. Certo, “fa molto la differenza se io sono convinta di potercela fare, se mi sottopongo alle cure “ come ha detto il dottore, ma io ormai non ci credo. Come puoi essere ottimista, quando ogni giorno apri gli occhi e non sai se avrai un domani, se riuscirai a realizzare il tuo sogno, ad avverare i tuoi progetti? Le amiche mi chiedevano perchè non uscivo più, non seguivo la moda e non volevo andare con loro in piscina. Perchè non mi comportava da grande. Ma come può una bambina di 11 anni riuscire a portare un fardello del genere? Mi sentivo grande, ma ora mi sento, ho bisogno di essere piccola, di essere cullata e consolata. Come potevo loro spiegare che avevo e ho paura, paura di morire? Che non riesco a trovare la forza di preoccuparmi dei miei boccoli dorati, che a causa delle “cure” cadono come foglie d'autunno? Che ormai, per me l'unica cosa che importa è sopravvivere. No, non avrei potuto spiegarglielo, anche se ora lo sanno da sole. E' passato un anno da quel terribile giorno. Ho più fiducia in me stessa, sono tornata ad una vita più o meno normale, anche se non so quanto durerà ancora. Il mio corpo ha mostrato segno di miglioramenti, i miei amici, parenti e genitori sono accanto a me, mi fanno capire che ci sono. Questo mi fa sentire meglio, ma io so che la mia è una battaglia che posso, che devo affrontare da sola. E vincere. Ora sono di nuovo ottimista. I capelli mi stanno ricrescendo, sto migliorando! Certo, non sono i boccoli dorati che curavo e amavo così tanto, ma è pur sempre qualcosa. Tra poco è il mio compleanno, e tra poco è anche il giorno dell'operazione. Sì, mamma e papà hanno raccolto i soldi, questa è la mia occasione! Se l'operazione andrà bene, potrò riavere indietro la mia vita, lasciarmi indietro tutto questo, dimenticando tutto il dolore che ho provato, come si fa con un incubo. Ma so, che come un incubo, resterà sempre vivo nella mia memoria....non importa, avrò tempo per fare tanti bei sogni. E invece se l'operazione non riesce..... Morirò. Sembra una parola grossa, e tutte le persone a cui voglio bene si scandalizzano appena la pronuncio, eppure devono capire che c'è anche questa possibilità, che io ormai ho accettato da tempo. Oggi è il “Grande giorno”. Mi alzo presto, per riuscire a vedere l'alba. Eccolo, il bel sole che sorge,che tinge tutto di svariati colori. Tu hai ancora tutta la vita davanti, secoli e secoli per illuminare la terra e io invece....Sai, ti invidio. Non perchè hai una lunga vita, ma perchè tu fai tanto bene a tutti gli esseri umani, cosa che vorrei fare anch'io. Come faremmo tutti noi senza di te? Nessuno ti dimenticherà mai, mentre per tutti noi il tempo passerà, trasformando lentamente in cenere il nostro ricordo, fino a soffiarlo via come polvere. Per quanto possa essere dura, per quanti dolori e sofferenze tu abbia visto, continui a sorgere. Ti ammiro. A presto caro sole....A domani . Do' un ultimo abbraccio a tutti, dico  quanto voglio a loro bene. Adesso sono sola, tra poco mi addormenterò e i medici faranno quello che devono fare. A noi due leucemia.....

In tua memoria, cara Annie. 
Addio cara Annie. I tuoi meravigliosi occhi verdi non si riapriranno mai più. Non rivedrai mai più l'alba che tanto amavi, non potrai mai più crescere e festeggiare il tuo 12 compleanno, non potrai avere un domani. E di chi è la colpa? Di nessuno. Non potrò mai incolpare nessuno del vuoto nel petto che ho, non potrò incolpare nessuno per aver perso la mia adorata figlia. Addio, piccina mia, fai tanti bei sogni
Mamma

Questa storia è dedicata ad una bambina, di cui ora non ricordo il nome(ma mi informerò subito su come si chiamava) morta qualche anno fa di leucemia. Erano riusciti a fare l'operazione, ma il suo corpo non aveva accettato il nuovo midollo e lei è morta. Aveva solo 4, 5 anni. Mi ricordo l'immagine della sua bara ricoperta di tanti fiori, e scoppio a piangere. E' a lei, a tutti i malati di cancro o leucemia, e ai loro parenti che dedico questa one shot. Per non dimenticare chi non ha potuto avere un futuro
Sam
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Cuori di inchiostro