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Autore: _a K u M u_    29/07/2015    1 recensioni
[Rin x Kaito] [Accenni alla Gumi x Yuuma]
Gumi semplicemente corse via, con le lacrime che le cadevano roventi dalle guancie. Ma Rin non aveva risposto di no quando lei le aveva chiesto se le piacesse Kaito?! Ma allora perchè?!? Il principe l’aveva illusa; la fidata damigella di corte l’aveva tradita.
Perché a lei tutto questo?!
Entrò nella sua classe e si rannicchiò contro al muro.
‘Esiste davvero un lieto fine per questa storia?’
Poi capì. Capì che doveva farcela da sola, con le sue forze. Capì che solo lei poteva salvarsi. Si asciugò le lacrime e si impose di smettere di piangere. Non voleva più fare tenerezza. Non voleva più essere l’illusa di turno. Non voleva più essere una principessa; voleva essere il proprio cavaliere.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gumi, Kaito Shion, Rin Kagamine, Vy2/Yuuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se avete voglia di una storia strappalacrime, dove c’è il principe che salva la principessa e il tutto si conclude con 'E vissero per sempre felici e contenti', insomma, una storia sul “vero amore”,beh, allora mi dispiace deludere il pubblico qui presente. Questa non è una storia d’amore.
O meglio, sì, lo è stata. Ma forse neanche dicendo così è corretto? In fondo si tratta pur sempre di amore, seppur diverso da quello classico…la voglia di salvare sé stessi…
La vita non è una favola, non si puo’ fare completo affidamento sul principe azzurro. Perché potrebbe non arrivare. E allora il mondo interiore si sgretola. Questo lo ha imparato una ragazza che in una favola potrebbe essere una comune principessa..? Anche se, di suo, comune non è.
Cos’è che si chiese pure, il giorno in cui aprì gli occhi? Ah, sì…

Esiste davvero un lieto fine per questa storia?

“Gumi-chan?”
La voce della ragazza la svegliò. Si era di nuovo persa fra le nuvole: riusciva sempre a perdersi nel suo mondo. Perfino adesso, a pranzo, ci era riuscita.
“huh?”
“Ti sei DI NUOVO persa nel tuo mondo. Stavi sognando. Sei così tenera, Gumi!” Disse la biondina, dolcemente e con un lieve sorriso sul volto. La sua amica le faceva così tenerezza!
“Ah, scusami Rin-Rin…a volte non me ne accorgo nemmeno!..” disse la ragazza coi capelli verde smeraldo all’amica con fare imbarazzato. Non si era ancora ‘risvegliata del tutto’, pareva un po’ assopita.
“Che cosa stavi sognando? Forse il ‘signor azzurrino’ che spuntava dietro a una collina, con la luce alle spalle, al galoppo del suo nobile destriero?” sghignazzò Rin
“Mh, può darsi…” esclamò Gumi trasognata. Sì, perché lei era una gran sognatrice, oltre che una gran romantica. Se credeva che la vita potesse essere una favola? Certamente. E il vero amore? Certo, anche quello. Inutile dire che la sua infanzia fosse stata fondata su storie fantastiche(così dannatamente irrealistiche! Ma a questa conclusione, ci arrivò più tardi), dove tutto è così perfetto..insomma: felicità, fiorellini, bacchette magiche e…principe azzurro. Il vero amore. Favolosa utopia, alla quale ella aveva ambito per tutta la vita. E ora l’aveva raggiunta. O meglio, l’aveva raggiunta qualche giorno prima, quando LUI era improvvisamente entrato nel suo cuore, occupando tutto lo spazio possibile. Inutile dire anche i film mentali da soap opera e cose del genere.
Da quando aveva visto lui, gli altri ragazzi non esistevano più: era stupendo, perfetto. I capelli blu gli sfioravano delicatamente le guance e a volte qualche ciuffo ribelle gli copriva teneramente un occhio. E dire che si erano conosciuti in modo piuttosto bizzarro: Gumi era in giardino, che chiacchierava con le sue amiche, poco distanti da un campetto da calcio nel quale alcuni ragazzi stavano disputando una partita. All’improvviso, un tiro lungo arrivò dritto alla fronte di Gumi, che svenne.
Si risvegliò in infermeria…e lui era lì, seduto sul lettino di fianco a lei.
“Ah, ti sei svegliata! Stai bene?? Sono desolato, non volevo colpirti prima…mi dispiace, spero potrai perdonarmi…” aveva la faccia triste ed era veramente desolato.
Di colpo la faccia della verdolina si era fatta paonazza.
“Nono, tranquillo!! Sto benone!! È stato un incidente, non ti preoccupare!!”
“Mi fa piacere! Ma che scemo, non mi sono neanche presentato..! Mi chiamo Kaito, sono nella sezione cinque del primo anno del liceo.”

“Io sono Gumi, primo anno sezione tre!”
“Piacere Gumi! Comunque, in qualche modo però dovrò pur rimediare…che ne dici di andare a prendere un gelato dopo la scuola? Offro io ovviamente”
disse sorridendo dolcemente: il che non fece che aumentare l’intensità del rossore che la ragazza aveva in faccia.
“M-ma no, non è necessario! Non è poi così gra-“
“E invece sì, altrimenti avrò i sensi di colpa! E decidi tu a che ora!
” la interrupe lui implorandola scherzosamente
“Ok, allora..oggi alle quattro?”
“Perfetto!”


E da lì era entrato nella sua mente, come un’ossessione quasi. Non che si parlassero molto..o almeno, era lei che non si faceva avanti(era troppo timida): capitava che lui la salutasse quando si incrociavano, ma niente di più. E quindi? A lei andava bene anche così. Anche se a volte provava il desiderio di, chi lo sa, magari camminargli affianco.
Comunque, aveva preso la sua decisione: quel pomeriggio si sarebbe dichiarata. Sì. Se esisteva una piccola possibilità che lui accettasse di uscire con lei, lei l’avrebbe sfruttata. Si era divertita quando erano andati a prendere il gelato. In cuor suo era stata felice di beccarsi quella pallonata. Ma non voleva dover prenderne altre per stare con lui: era decisamente stanca di guardarlo da lontano.
‘Ma se ti rifiutasse?’ diceva una voce nella sua testa
‘Se ti rifiutasse, che faresti? Il tuo vero amore, vano, inutile, scomparirebbe, e saresti solo tu a rimetterci..dico bene?’
“No, dici male.” Rispose lei.
“So benissimo che potrei essere rifiutata, eppure ho paura che, se non lo faccio, lo rimpiangerò per sempre. È un semplice rifiuto,ovviamente ci starò male, ma solo per poco, perchè continuerò ad amarlo fino a quando anche lui ricambierà.”
‘Sei solo un’illusa. E se non succedesse??’
“Poco importa. È il mio vero amore: non posso dimenticarlo così. E poi il nostro incontro è stato voluto dal destino: prima o poi le nostre strade si incroceranno per forza!”
Quasi le tre e mezza del pomeriggio. Era arrivato il momento.
Prima però aveva bisogno di infondersi una dose straordinaria di coraggio, perciò stette per qualche istante in bagno. Di questa decisione non ne aveva parlato neanche a Rin: era una faccenda troppo personale, magari glie lo avrebbe raccontato dopo.
Così partì alla ricerca del suo ‘principe azzurro’: lo trovò nella sua classe, magnifico come sempre e..fortunatamente, solo! Quando la vide Kaito la salutò:
“Gumi cara! Che ci fai qui?”
“Kaito, io..avrei bisogno di parlarti. È importante.”
Disse lei rossa in viso e con la testa abbassata
“Ti ascolto!”
“Vedi, tu mi piaci. Davvero molto, Kaito. Vorresti uscire con me?”
Stavolta si sforzò al massimo e alzò la testa per guardarlo dritto negli occhi.
Lui sorrise malinconico:
“Mi fa piacere che tu provi interesse per me, ma…ecco, al momento non sono interessato a te, ma ehi, se ti va possiamo andare a prendere il gelato lo stesso qualche volta” disse facendole l’occhiolino.
No, dopo quel sorriso e quell’occhiolino non ce la faceva ad avercela con lui.
“Ok, non fa niente!” rispose lei sorridendo
‘Ti aspetterò’ pensò fra sé e sé
“Scusa Kaito, vado un secondo in bagno torno subito” disse la ragazza e uscì dall’aula. Vide Rin che le stava venendo incontro.
“Ehi, Gumi-chan, ti devo parlare un att-“
“Scusa Rin-chan, dopo! Ora vado di fretta!”

O meglio, devo ricompormi perché ora il cuore mi batte all’impazzata per l’emozione. Tornò in bagno. Era fiera di sé: ce l’aveva fatta.
Fece per tornare in aula, quando sentì che c’era qualcuno oltre a Kaito, una voce femminile: si avvicinò pian piano alla porta.
Gli occhi le si sbarrarono. Le gambe cominciarono a tremare. Se avesse avuto un oggetto fra le mani, di sicuro le sarebbe caduto frantumandosi in mille pezzi. Come il suo cuore in questo momento. Non poteva crederci.
All’improvviso, cominciò a singhiozzare, e i due la sentirono e si voltarono di scatto, interrompendo il contatto fra le loro labbra. Sul viso delle ragazza bionda, comparve una smorfia di terrore.
“G-gumi-chan! Io posso spiegarti!! Avevo cercato di dirti prima..”
Gumi semplicemente corse via, con le lacrime che le cadevano roventi dalle guancie. Ma Rin non aveva risposto di no quando lei le aveva chiesto se le piacesse Kaito?! Ma allora perchè?!? Il principe l’aveva illusa; la fidata damigella di corte l’aveva tradita.
Perché a lei tutto questo?!
Entrò nella sua classe e si rannicchiò contro al muro.
‘Esiste davvero un lieto fine per questa storia?’

Poi capì. Capì che doveva farcela da sola, con le sue forze. Capì che solo lei poteva salvarsi. Si asciugò le lacrime e si impose di smettere di piangere. Non voleva più fare tenerezza. Non voleva più essere l’illusa di turno. Non voleva più essere una principessa; voleva essere il proprio cavaliere.
Sentì qualcuno entrare: era Yuuma. Beh, almeno lui non l’aveva mai pugnalata alle spalle. Era sempre stato al suo fianco.
“Ehi Gumi, che ci fai qui tutta rannicchiata?? Ma-aspetta, perché hai gli occhi rossi?! È successo qualcosa?! Se becco il bastardo che-”
“Tutto bene Yu, davvero, grazie” disse lei abbracciandolo
“Sai che puoi dirmi tutto, vero?” disse calmandosi
“Sì, dopo ti spiegherò. Ora devo chiarire una cosa.” Disse la verdolina incamminandosi lungo il corridoio
“Va bene, allora io ti aspetto qui principessa!” disse sorridendo accattivante
Gumi si girò sorridendo a sua volta:

“Per favore, chiamami cavaliere.”

~Note dell'autrice
Salve a tutti! ^^
è da un po' di tempo che non pubblico una fic: e mentre lavoro sul prossimo capitolo di Childhood Friends( che, tranquilli, non uscirà fra un anno), vi lascio con questa one shot, pero vi piaccia!
Questa fic riguarda aspetti della vita sentimentale di noi ragazze: quando subiamo delusioni, a volte crolliamo, ma poi ci rialziamo. Come protagonista ho scelto Gumi perchè, oltre che a essere la mia Vocaloid preferita insieme a Ia, la ci vedo molto sia nella parte della romantica sia nella parte della guerriera. E sotto sotto un po' mi ci riconosco.
E poi niente, spero che sia di vostro gradimento, accetto consigli per migliorare :)
Sayo!
   
 
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