Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: mAAdCity    29/07/2015    1 recensioni
-Ahia cazzo! Guarda dove metti i piedi la prossima volta!- gridai con la testa abbassata e con il culo che mi faceva male dato che ero caduta col culo per terra, perché devono accadere sempre queste cose?
-Mi dispiace, e comunque sei tu quella con la testa tra le nuvole e che corre per i corridoi con lo skateboard- disse il ragazzo ridendo leggermente, non avevo ancora alzato la testa perché mi girava, ma riuscì a riconoscere la voce. Sentii che si abbassò leggermente e mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi, alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi color ambra, Justin.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era passata una settimana da quel, diciamo, specie di appuntamento. Stavo camminando per il corridoio della scuola. -É passata una settimana dal nostro appuntamento- mi disse sorridente Justin affianco a me. -Quindi, era un appuntamento?- chiesi io -Beh, io credo proprio di sì, poi chiamalo come ti pare, la tv lo chiama appuntamento.- mi rispose lui tranquillamente. Ripensai bene a quello che aveva appena detto. -In che senso, la tv lo chiama "appuntamento"?- chiesi cauta. -Come puoi ben sapere, oltre ad essere figo, sono anche famoso, e quindi ho degli individui ficcanaso che non rispettano la mia privacy, comunemente chiamati paparazzi che ci hanno fatto foto e video, ma non ti preoccupare, cose che capitano.- disse lui tranquillamente, ecco cosa, la sua tranquillità nel modo in cui aveva risposto mi faceva irritare, riusciva sempre a mantenere il controllo fin troppo bene, cosa che io non riuscirei mai a svolgere nell'arco della mia vita. Figuriamoci in questa situazione. -CHE COSA HAI DETTO?!?- gridai imbestialita -nononononononono, sono nella merda, ma perché? Cazzo, perché? É tutta colpa tua, Justin!- continuai più incazzata che mai, e Justin non fu da meno -Colpa MIA?!? Scusa se sono famoso, scusa se ho cercato di essere gentile con te, mi dispiace se la gente non si fa i cazzi suoi, e mi dispiace che tu sia così stronza!- mi gridò lui in tutta risposta, noncurante della massa di studenti che si era accerchiata attorno a noi, come quando ci eravamo incontrati di nuovo dopo tanto, quando avevamo ripreso la nostra amicizia, quando avevo cominciato ad essere di nuovo felice a riaverlo, ed ecco che, davanti ai miei occhi, la nostra amicizia ci stava abbandonando, forse, forse era così che doveva andare, forse non era giusto, ma neanche sbagliato, tanti pensieri mi giravano nella testa in quel momento, troppi per la mia povera testolina. Cominciai a sentire gli occhi pizzicare, e a vedere sfuocato il viso così perfetto del biondo, vidi la sua espressione arrabbiata tramutarsi in una dispiaciuta e preoccupata, come se alla vista della mia prima lacrima, si fosse pentito di quello che aveva detto. Non era l'unico ad essersi pentito. Volevo che finisse tutto, dimenticare questo litigio e tornare ad essere felici e contenti, ma no, non é come quando Gumball e Darwin litigano e poi uno inizia a piangere e poi finisce che piange anche l'altro e si abbracciano e si scusano, é la realtà, e non si sfugge alla realtà. Me ne andai. La nostra amicizia era definitivamente andata a puttane. Arrivai nell'aula di inglese. La mia faccia era tipo quella di una che si era fatta canne la sera prima, e infatti il genio di classe non si risparmiò la battuta -Sam, dovresti smetterla di fumarti quella roba, fa male bambina.- Che voglia di tirargli un cazzotto in piena faccia, fortunatamente la sottoscritta non era in gran forma, e la professoressa intervenne prima che succedesse qualcosa. -Josh, una chiacchierata col preside non ti farebbe male, sai?- quell'idiota si zittii subito -idiota- dissi io sottovoce. Rimasi a guardare il vuoto per due pallosissime ore. I miei amici mi stavano aspettando in sala mensa, nel nostro bel tavolino, vicino ai gabinetti. -Hey, che ti é successo?- chiese preoccupata Charlie. -Ti sei fatta qualche cannetta, eh?- disse poi Logan -Massì, dai, qualche cannetta ci sta, hai 17 anni ragazza- finii in bellezza Tyler. -SMETTETELA CAZZO, NON MI SONO FATTA CANNE- Gridai, sembravo un'esaurita, come quando mia madre mi gridava esasperata di fare i compiti e studiare invece di andare a delle feste piene di liceali selvaggi. -Ahahah, ma ragazzi, non avete sentito la litigata in corridoio? Samantha e Justin si sono lasciati, quanto mi dispiace, Sammy- quella stronza di Amber spuntò come un fungo con le sue quattro troie di amiche dietro di lei, mi incazzai ancora di più, alzandomi di scatto, dissi -Primo: non chiamarmi "Sammy". Non siamo amiche, e mai lo saremo, e secondo: Justin NON é il mio ragazzo, non stiamo insieme- ringhiai. -Ovvio che non state insieme. Dopo quella scenetta non vi potrete neanche più guardare in faccia- rispose guardandosi le unghie, la guardai con sguardo assassino, ma poi spostai gli occhi sulla porta che si apriva facendo vedere quel ragazzo così perfetto che entrava, Justin. La stronza, nonché Amber, corse verso di lui con le sue quattro fedeli oche che le correvano dietro, non potei guardare quella scena, così mi consolai mangiando quello che doveva essere un cheeseburger, ma di cheeseburger non aveva niente. Cominciai a piangere silenziosamente -non...fate domande...- dissi prima che i miei amici potessero dire qualcosa tra un singhiozzo e l'altro. Ero distrutta, e la colpa era soprattutto mia.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: mAAdCity