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Autore: Kano    29/07/2015    2 recensioni
Un sogno che feci qualche tempo fa.
Mi è sempre rimasto impresso quanto vivido fosse, per quanto strano.
I bambini di una città scompaiono di notte, nessuno sa niente nessuno ha visto qualcosa...
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo è uno strano sogno che ho fatto molto tempo fa. 

Non ricordo molto, ne ricordo però dei frammenti, immagini o spezzoni. 

Il luogo era una piccola cittadina, vicino ad un bosco, irraggiungibile se non da un autostrada. 

Il tutto si apre con dei bambini che camminano come se in trance attraverso il bosco. 

Di notte, scappati dalle loro case.C'erano dellebambole. Erano tante e ovunque, presumibilmente appartenute ai bambini. Erano di aspetto normale se non particolarmente graziose, ma erano spaventose.  

Si trovavano incastrate tra i rami degli alberi dove i bambini passavano, forse abbandonate al loro passaggio; o per terra sul ciglio infangato della strada. 

Poi ricordo c'erano delle sirene della polizia e l'alternarsi dei colori blu e rosso lampeggiare nel cielo scuro della notte.  

Ricordo delle macchine della polizia circondate da genitori preoccupati, alcuni piangevano, molti urlavano. Ricordo i poliziotti in preda al panico, alcuni appena arrivati sul postone ricordo uno in particolare con un trenchche cercava una risposta nella folla presente sovrastando le grida dei familiari con le sue e interrogando chiunque nella folla, e ad ogni risposta ricevuta la sua convinzione che fosse impossibile che i bambini di un intera città potessero scomparire nel nulla senza che nessuno avesse visto qualcosa scemava ancora un pochino, sempre di più. 

Ricordo lo stesso poliziotto intimare a due altri agenti di seguirlo nella foresta, lo ricordo trovare una bambola, 

e ricordo la bambola parlargli. Ricordo la paura e lo stupore, più lo stupore. 

Ricordo la bambola dire che era troppo tardi e che non li avrebbe trovati mai più, I bambini. 

Ricordo le ricerche durate tutta la notte 

Ricordo la mattina, il dolore dei genitori e la disperazione del poliziotto, seduto contro un albero ai confini del bosco.  

Ricordo le bambole sparire, tutte tranne una, quella che aveva parlato al poliziotto, la ricordo parlarmi, dirmi qualcosa, non ricordo cosa, Ma ricordo il sorriso terribile che fece appena finito di parlare. 

Mi svegliai con una tremenda paura addosso.

  
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