Disclaimer: I personaggi descritti non appartengono a me, ma a Sir Arthur Conan Doyle e alla BBC.
Personaggi: Sherlock, John, Gregory e Mycroft
Coppie: Johnlock assicurata e Mystrade… A voi le conclusioni
Parole: 423
Prompt: Arcobaleno

Buona lettura
 
 


Under the rainbow
 
 
 
 
 
 
“Tu pensi che colleghi qualcosa? O qualcuno?” domandò John, intento a fissare il cielo attraverso il vetro della finestra.

“Nope” rispose Sherlock laconico, scaraventando una pallina da ping-pong contro la nuca dell’ignaro dottore.

“Ahia! Sherlock, sei impazzito?!”

Il detective nascose la mano colpevole dietro la schiena e si mise a studiare con falso interesse un angolo del soffitto.

“Dai, genio del crimine, vieni qui” lo riprese John. Spalancò la finestra e respirò a pieni polmoni l’aria frizzante che segue ad un temporale.

Sherlock gli cinse le spalle con un braccio e gli chiese sdegnato cosa meritasse le sue attenzioni più di un geniale consulting detective.
Delineò con lo sguardo il profilo di John e sorrise, prendendo coscienza di quanto lo facesse stare bene.
Notò solo dopo l’arcobaleno.

“Secondo te, chi congiunge?” ripeté il biondo.

“Nessuno, John! L’arcobaleno non è altro che-“

“Stop! Ti proibisco di rovinare la magia” lo ammonì  il dottore.” Non è necessario tu sminuisca l’arcobaleno. E’ bello, magico-“

“E anche sulla magia avrei qualcosa da ridire…”

John lo guardò bieco, poi riprese:”Ma niente può eguagliare i tuoi occhi. C’è del sovrannaturale in essi.”

“John.”

“Sì?”

“Potrei vomitare.” [1]

Il dottore, a quelle sillabe trascinate, trattenne un sussulto.

“John?”

Nessuna risposta.
Ci riprovò.

“John?”
Il tono incerto e vagamente colpevole.

Il biondo chinò la testa, alzò gli occhi sul compagno e sorrise a labbra strette, allusivo.

“Hai guardato Harry Potter." Non era una domanda.

Sherlock sospirò e arrossì impercettibilmente.

“Comunque sì, smielato da dar la nausea. L’arcobaleno non lo batti neppure tu” concluse John, con una linguaccia degna di Albert Einstein.

Venne dichiarata una spietata battaglia di cuscini.
 

§ § §


In un’altra zona di Londra, nella cucina di un modesto appartamento, un Gregory esausto, con più occhiaie che occhi, poggiò la fronte sul vetro della finestra. Fissava malinconico i tetti più lontani che riuscisse a scorgere, ignorando lo spettacolo che offriva il cielo.

Nello stesso momento, a chilometri di distanza, Mycroft, scortato da due scimmioni in giacca e cravatta, uscì dalla sua villa. Prima di venire incappucciato e costretto a salire sul taxi in sosta, alzò gli occhi al cielo, rassegnato all’idea che sarebbe stata l’ultima immagine priva di sangue che avrebbe visto.
Chinò la testa e sorrise amaramente quando si ricordò che non avrebbe più rivisto neppure… Non importava. Era anche per lui che lo stava facendo. Avrebbe voluto confidare nei suoi uomini, in suo fratello, ma questa volta Jim Moriarty era stato più furbo, più silenzioso.
Secondo i suoi calcoli, non lo avrebbero salvato in tempo. E, di solito, aveva maledettamente ragione.
 
 
 
 
 
 










[1] Battuta di Piton (che amo :,)) nel film ‘Harry Potter e l’Ordine della Fenice’
 


Sproloquio d’autrice:

Salve people!

Sono tornata dopo mesi di assenza con questa cosuccia (a cui mi piacerebbe dare un seguito, e mi impegnerò per riuscirvi).
Dopo aver rimuginato sul prompt suggeritomi da un’amica pensavo sarei scaduta nel fluff più totale [e, tanto per la cronaca, sono piuttosto goffa nel descrivere scene tenere e coccolose ^^”], ma fortunatamente mi sono salvata (spero) ripiegando in un finale dalle sfumature (neanche troppo sfumature) grigie.
In conclusione, spero vi sia piaciuta.

Grazie a tutti quelli che la leggeranno! Spero di avervi trasmesso qualcosa, anche solo piccina picciò.
Se vi va lasciate una recensione ché mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate, nel bene e nel male :D

Alla prossima

SmileGiveMeFive