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Autore: Lully_b    29/07/2015    7 recensioni
"Che succede, Chopper?"
"Il suo cuore...non batte più!"
[...]
"Ho pensato a una cosa più divertente..." sussurrò quasi Yami. "Siete curiosi di conoscere appieno il mio potere?"
"Io ne ho già avuto abbastanza!" esclamò Nami rialzandosi.
"Cara Nami, questo non è che l'inizio! Il gioco deve ancora iniziare!"
[...]
"Rufy!" urlò Nami in preda al panico. "Che cosa gli hai fatto, maledetta?!"
"Mia cara Nami, ti pentirai di avermi fatto questa domanda..."
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Il suo cuore...non batte più!"
Tutta la ciurma rimase sconvolta. Non era possibile...la loro navigatrice non c'era più? Doveva essere tutto un incubo. Un orribile incubo e presto si sarebbero svegliati sulla loro nave, avrebbero ripreso la loro avventura e Nami avrebbe picchiato tutti, ad eccezione di Robin, senza un apparente motivo.
Ma era tutto reale...

"Non è possibile..." sussurrò Usopp sconvolto, come tutti, del resto.
Rufy fissò il corpo inerme della sua navigatrice e vi si avvicinò lentamente per poi cadere sulle ginocchia. Non poteva essere vero. Non voleva crederci. Non poteva essersene andata. Quindi quel brutto litigio era stata la loro ultima conversazione? Lei si sarebbe ricordata di lui in quel modo? Non gli avrebbe più sferrato i suoi pugni micidiali? Non avrebbe più difeso i suoi mandarini? Non avrebbe più controllato la rotta? Non avrebbe più sentito il suo odore? Non avrebbe più sentito la sua voce? Non avrebbe più rivisto il suo bellissimo sorriso? No, no, no, no, no! Era impossibile!
Scostò i suoi morbidi capelli dal suo viso pallido e stanco e glielo accarezzò dolcemente. Una lacrima scivolò dal suo volto e si posò su quello della ragazza.

"Nami..." la richiamò "Nami, ti prego, non lasciarmi...è stata...è stata solo colpa mia...perdonami..." la strinse a sé. "Sono stato solo uno stupido...e adesso tu...non ci sei più...Nami...torna da me...ti scongiuro..." singhiozzò. Tomoe si avvicinò con le lacrime agli occhi. Non immaginava che sarebbe potuta accadere una cosa del genere. La osservò a lungo prima di prendere parola:

"Tu non c'entri...sono stato io...non...non avrei mai dovuto coinvolgervi in questa faccenda! Se non ci fossi stato io, tutto questo non sarebbe mai successo e Nami sarebbe ancora viva!" 
Tutta la ciurma osservava la scena. Erano rimasti paralizzati. Non poteva succedere a loro...non poteva succedere a lei!
Zoro afferrò le sue katane e si avvicinò minacciosamente alla strega.

"Tu...come hai potuto? Ora dovrai vedertela con me!" e si scagliò contro la donna. A quest'ultima, però, bastò un semplice gesto della mano che costrinse lo spadaccino a piegarsi in due dal dolore.

"Zoro!" urlarono i presenti.

"Mio caro spadaccino, credo che tu non abbia capito bene con chi hai a che fare." ghignò la strega. "E per vostra fortuna, la vostra amica non ha ancora tirato le cuoia! O almeno non ancora..."

"Che cosa intendi dire?" chiese l'archeologa nervosa.
Rufy, che si era voltato un attimo dopo l'ultima affermazione della strega, fu richiamato da una voce che credeva non avrebbe mai più risentito.

"N-Nami?"

"Eheh, mio caro non sarà così facile liberarti di me!" sussurrò appena Nami. Rufy la guardò e poi l'abbracciò più forte che poté, temendo che potesse essere soltanto un sogno.

"Piano, altrimenti ci rimetto sul serio!" disse Nami con un debole sorriso.

"Nami!" Chopper corse ad abbracciare l'amica che ricambiò volentieri l'abbraccio.

"La mia bellissima Nami-swan!" urlò pieno di gioia Sanji. "Sai, appena Chopper ha pronunciato quella frase credevo di morire!" Nami gli sorrise. 

"Mocciosa, hai la pellaccia dura!" disse Zoro ripresosi dal piccolo scontro con la strega.

"Ehi, squattrinato, vedo che sei piuttosto indolenzito! Hai cercato di vendicare la mia pseudo-morte? In fondo lo so che senza di me non potresti vivere..." ghignò la navigatrice facendo arrossire lo spadaccino per l'imbarazzo.

"Tsk, senza di te e i miei debiti nei tuoi confronti il mio tenore di vita aumenterebbe del triplo!" in questo modo le strappò una risata.
Poi Nami si soffermò su Tomoe che era ancora rimasto sconvolto. Quest'ultimo pensava che tutto questo fosse solo un sogno: come avrebbe fatto a risvegliarsi, altrimenti? Non poteva essere resuscitata! Eppure era lì, di fronte a lui e gli sorrideva. 
La ragazza notò il viso del bambino bagnato ancora dalle lacrime.

"Oh, ti sei preso un bello spavento per la vecchietta, eh, Tomoe?" disse Nami sarcastica.

"F-Finiscila con questa storia! Io non ero affatto preoccupato per te! Mi è solo entrata della polvere negli occhi! Figurati se mi dispero per una come te!" urlò il bambino asciugandosi le lacrime ed incrociando le braccia al petto.
Nami gli sorrise e lo trascinò tra le sue braccia. Tomoe arrossì al contatto, ma dopo decise di ricambiare l'abbraccio della navigatrice e scoppiò a piangere.
E mentre Nami accarezzava dolcemente i capelli di Tomoe tentando di tranquillizzarlo, il resto della ciurma si avvicinò alla rossa e cominciarono a tempestarla di domande del tipo "Come stai?" o "Stai bene?" e poi c'era chi piangeva dalla gioia come Franky, Brook e Usopp e chi rideva sollevata come Robin.
La strega era esterrefatta. Si erano completamente dimenticati di lei. Eppure aveva quasi ucciso una loro compagna!

"Ehm...scusate se vi interrompo,  ma io sono ancora qui..." disse la donna cercando di attirare l'attenzione, ma fu bellamente ignorata.

"Nami, ma...com'è possibile che tu sia ancora viva? Il tuo cuore non batteva più!" chiese la piccola renna.

"Questo posso spiegarvelo io!" intervenne la strega attirando gli sguardi di tutti su di sé. Solo in quel momento i Mugiwara e Tomoe si ricordarono di lei. "Basta che la smettiate con queste scenate strappalacrime! Mi  fate venire la nausea!"

"Che faccia tosta!" esclamò l'archeologa piuttosto infastidita. 

"Comunque...volete sapere perché la vostra amichetta è ancora qui e non a fare compagnia ai morti, non è così? Beh, la spiegazione è molto semplice...il suo cuore continua a battere ma...vedete...non è proprio al suo posto..." e detto questo mostrò un oggetto nelle sue mani. Tutti rimasero stupiti nel constatare che quello era...un cuore. Si girarono verso la navigatrice per vedere se ci fossero segni di taglio o qualcosa del genere, ma non trovarono nulla.

"C-Com'è possibile??" urlò spaventato Usopp.

"Ho mangiato un frutto del diavolo!" ghignò la strega.

"COSA?" urlarono tutti i presenti.

"E che razza di frutto permette di fare una cosa del genere??" chiese Franky sconvolto.

"Si chiama ShinzōShinzō (cuore in giapponese) e mi permette di controllare tutto ciò che riguarda il cuore, come le emozioni e le malattie e di estrarlo a mio piacimento senza, però, uccidere necessariamente il proprietario." concluse la strega.

"Quindi...quelle dolorose fitte al petto che ogni tanto provavo..." iniziò Nami, ma fu interrotta dalla donna:

"Oh, quelle! Beh, sono opera mia! Mi diverte giocare con i cuori della gente... (letteralmente, eh nda) ed è ancora più divertente quando non hanno idea di quello che gli stia succedendo! Non lo trovi anche tu?"
I Mugiwara la guardarono disgustati. Come poteva arrivare a tanto la malvagità umana?

"E i bambini? Se gli hai fatto qualcosa giuro che io..." cominciò Nami che fece per alzarsi.

"Tu...cosa?" ripeté la strega stringendo il cuore della ragazza che si era accasciata a terra per il dolore.

"Non provare a farle del male!" urlò Rufy che stava per scagliarsi contro la donna, ma fu bloccato dall'archeologa.

"Fermati, Rufy! Ricorda che lei ha nelle sue mani il cuore di Nami! Basta un passo falso e per lei sarà la fine!" disse preoccupata Robin.

"Ha ragione, Cappello di Paglia. Basta un piccolo gesto e la tua amica passerà a miglior vita!" rise la strega stringendo più forte il cuore della povera navigatrice che fu costretta ad urlare per il forte dolore.

"Maledizione!" urlò il capitano prendendo a pugni il terreno. Era stato messo con le spalle al muro. Se avesse provato anche solo a sfiorare la strega, per Nami non ci sarebbe stata più alcuna speranza. Ma allora che cosa poteva fare? Doveva restare a guardare? Si sentiva solo uno stupido. Già, uno stupido ed impotente capitano che non riesce nemmeno a difendere un suo compagno! A che cosa erano serviti quei due anni? Credeva di essere diventato più forte? Rammollito, ecco cos'era! Un rammollito!

"Ehi, Yami, ma...perché mi hai liberato?" chiese Tomoe rivelando per la prima volta il nome della strega.

"Oh, vedo che ti sei ricordato il mio nome..." disse la donna con un ghigno. "Beh, perché sapevo che ti saresti incontrato con loro!"

"Ma...che senso aveva? Con il tuo potere e il cuore di Nami li avevi già in pugno, perché non agire subito ed eliminarli tutti?" continuò il bambino.

"Ma è logico! Per divertimento!" rispose con ovvietà Yami.

"Divertimento?" ripeté con rabbia Zoro.

"Certo! Però vi confesso che sono stata tentata di eliminare la vostra amichetta prima...ma poi ho pensato di prolungare il divertimento pensando alle vostre facce distrutte dal dolore nel perderla per sempre!"
Tutti la guardarono con odio. Stava facendo tutto questo solo per divertimento? Stentavano a crederci. Tutti i "cattivi" commettevano certe azioni per dei motivi ben precisi, che sia vendetta, dimostrare di essere i più forti o conquistare il mondo...mentre lei aveva fatto tutto questo solo per vivacizzare le sue giornate? Scherziamo?

"E allora cosa stai aspettando? Finiscimi!" urlò Nami facendo sussultare i compagni.

"Beh, non mi va più..." disse semplicemente la strega.
Tutta la ciurma cadde a gambe all'aria.

"Certo che cambi idea facilmente, tu!" disse Usopp portandosi una mano nella fronte disperato.

"Ho pensato a una cosa più divertente..." sussurrò quasi Yami. "Siete curiosi di conoscere appieno il mio potere?"

"Io ne ho già avuto abbastanza!" esclamò Nami rialzandosi.

"Cara Nami, questo non è che l'inizio! Il gioco deve ancora iniziare!"

"Beh, su questo non posso darti torto! Io mi sono appena scaldato!" disse Zoro affiancando Nami e sguainando le spade.

"Bello mio, tu fai parte del gioco!" ghignò Yami divertita. "Ma credo proprio che mi divertirò con il vostro capitano..."
Yami, con un semplice gesto della mano fece accasciare sul suolo il corvino che premeva la mano sul petto. Dopo poco tempo perse i sensi a causa del forte dolore.

"Rufy!" urlò Nami in preda al panico. "Che cosa gli hai fatto, maledetta?!"

"Mia cara Nami, ti pentirai di avermi fatto questa domanda..." 


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Ehehehehe, sorpresi del fatto che Nami fosse ancora viva o era prevedibile? Eh, non potevo mandarla fuori di scena così presto! Siamo solo all'inizio, in fondo >:D
Che mi dite della storia del frutto? E' credibile o è una cavolata stratosferica? Se è così, mi dispiace ma il mio cervellino non è riuscito a fare di meglio!
Almeno adesso sappiamo che cosa è successo alla nostra navigatrice! Ma adesso...che cosa succederà a Rufy?
Non ve lo dico! BUAHAHAHAHAHAHAHAH!
Alla prossima! <3
  
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