Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |      
Autore: Badwolf__    29/07/2015    1 recensioni
Dal testo: "Decise di alzarsi dal divano — accorgendosi di quanto fosse scomodo — alzando lo sguardo. I suoi occhi si illuminarono alla visione di quella persona che gli aveva rubato il cuore e l’anima."
Attenzione: È il continuo di "Just gonna stand there watch me burn,but that's right because I like the way it hurts."
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note dell'autore:
Inizio col dirvi che questa, essendo il continuo di una One Shot ( questa), è come un esperimento. In realtà non ero neanche sicuro di pubblicarla, ma devo ringraziare alcune persone che mi hanno convinto a pubblicare.
Ringrazio un Mars (?) che mi ha dato l'ispirazione e ringrazio Mars perché mi ha fatto da Beta Reader e mi ha dato delle dritte per far riuscire questa fan fiction.
Vi dico già che la storia non andrà oltre i quattro o cinque capitoli. Questa è una scelta che ho preso per paura di rovinare una one shot che mi pare sia riuscita molto bene.
Infine, ringrazio tutti coloro che recensiranno questo capitolo e i prossimi! Grazie mille per l'attenzione. 
Badwolf__

Capitolo Uno.
«Io. Ti. Amo.» la voce di Derek ritornò nella sua testa per l’ennesima volta in solo due giorni. Due giorni che aveva vissuto come se fosse stato in un incubo da cui, purtroppo, non riusciva a svegliarsi.
 
Era passato un anno da quella dichiarazione improvvisa, non sapeva neanche se l’altro stesse scherzando, se gli stesse tirando un brutto tiro alla sua debolezza: sì, perché lui era davvero innamorato di Derek, ne era ossessionato.
Qualche giorno prima di quel bacio, prima che rischiasse di morire aveva scritto in una pagina di word dei buoni propositi da fare entro la fine dell’anno: uno di questi propositi era, per l’appunto, dichiararsi a Derek, anche se lui non avesse ricambiato il sentimento e, invece, erano finiti col fidanzarsi, col rendere tutto ufficiale sotto gli occhi vigili dello sceriffo Stilinski e dei membri del branco.
Andava bene, perché si sentiva parte integrante di qualcosa che non riusciva a spiegarsi, qualcosa di molto più grande di lui che lo consumava e rigenerava ogni volta che passava del tempo con l’uomo che amava.
Andava tutto bene, finché il maggiore non gli diede la spiacevole notizia.  Gli aveva detto solo un “Devo andarmene”. Senza dargli una spiegazione più valida, senza dirgli niente di più e Stiles davvero non capiva che senso avesse andarsene.
Il neo licantropo era rimasto sulla porta del loft cercando di capire la motivazione, annuendo e fissando il vuoto senza mai riuscire a guardare in faccia l’altro. Forse non ne aveva il coraggio, o forse era troppo deluso da quell’annuncio che lo fece pensare a tutte le cose che avevano vissuto insieme.
Si chiedeva il perché lo avesse lasciato da solo, se lo amava davvero come gli aveva ripetuto più e più volte nel corso della loro storia, ma, ora erano solo tre paroline gettate al vento come se fossero diventate più una questione di abitudine e non più di sentimento.
Aveva provato più volte a pensare altro, ma non ci riusciva perché era tutto così fottutamente difficile, persino i rapporti con gli altri membri del branco erano diventati più tesi: un po’ perché sapeva che, essendo all’ultimo anno, forse si sarebbero persi di vista tutti quanti.
Non c’era nessuna certezza che potessero rimanere uniti e questo lo terrorizzava: Stiles odiava i cambiamenti, odiava vivere in una situazione del genere e in quarantotto ore Derek Hale gli aveva rovinato la vita.
L’unica cosa positiva era che aveva ancora il libero accesso nel loft dove, spesso e volentieri, il ragazzo soleva andare per sentirsi al sicuro, nonostante gli artigli e le zanne da lupo mannaro.
Quel giorno era lì, seduto sul divano di pelle nera, sul quale avevano fatto per la prima volta l’amore, a fissare il nulla davanti a sé. Osservava quella casa impersonale e spoglia che un giorno avrebbe voluto riempire con le sue cose, ma ora non poteva più farlo. Non poteva, perché era stato abbandonato dalla persona a cui teneva più di tutti — dopo suo padre, Scott e Melissa, che considerava la sua famiglia — e che, per la durata di un anno, lo aveva reso parte integrante di un qualcosa di indescrivibile, come se, in un certo senso, avesse ritrovato una parte di amore che aveva perso all’età di otto anni.
Si stese sui cuscini neri, guardando il soffitto per poi chiudere gli occhi e viaggiare nei ricordi più intimi che riguardavano se stesso prima di essersi innamorato di Derek, quando aveva ancora una cotta per quella che, ora, era la sua migliore amica: Lydia.
Non si era reso conto, fino a quel momento, di quanto avesse bisogno di una spalla su cui piangere.
«Perché te ne sei andato, eh Derek? Perché?» mormorò, girandosi mentre una lieve sonnolenza, poco a poco, lo rapiva.
***
Sentì la porta scorrevole aprirsi, che gli fece aprire, lentamente e svogliatamente, gli occhi. Era certo di essersi chiuso dentro, per evitare che i suoi amici lo vedessero così, eppure qualcuno era appena entrato.
Decise di alzarsi dal divano — accorgendosi di quanto fosse scomodo — alzando lo sguardo. I suoi occhi si illuminarono alla visione di quella persona che gli aveva rubato il cuore e l’anima.
«Tu … Sei tornato?» gli chiese, cercando di far sembrare la voce meno impastata di quello che, in realtà, era.
«Sì, Stiles. Sono tornato. Per te. Anzi per noi.» rispose il maggiore sorridendogli.
Stiles avrebbe voluto saltargli addosso, solo per abbracciarlo e baciarlo, ma c’era qualcosa che lo tratteneva fermo, lì, a pochi centimetri dal divano.
«Perché te ne sei andato, allora?» gli chiese con voce tremante, cercando di sembrare più lucido, mentre l’altro abbassava lo sguardo.
Sembrava che Derek non volesse dirgli il perché lo avesse abbandonato anche se solo per due miseri giorni.
«Ha importanza, Stiles?» rispose il maggiore, confermando la tesi che aveva iniziato a sostenere il minore. Proprio non riusciva a comprendere il motivo per cui Derek se ne era andato, ma voleva assolutamente scoprirlo.
Il licantropo dagli occhi cerulei gli si avvicinò, lentamente, mentre lui sembrava essere immobilizzato sul suo posto.
Avvertì le mani dell’altro sulle sue e sentì il volto andare in fiamme, come la prima volta che lo aveva baciato.
Ora le mani del maggiore si erano spostate sul suo viso in modo da tenerlo fermo per permettere una migliore pressione delle labbra.
Lo lasciò fare, sentendo le lacrime scivolare lungo le gote. Gli erano mancate quelle sue labbra, gli era mancato il blu degli occhi di Derek in cui navigare quando non c’era niente che andasse per il verso giusto.
«Io ti amo, Derek.» mormorò una volta che si furono staccati. «E voglio stare con te, per il resto della mia vita.» continuò, facendo sorridere l’altro.
«E staremo insieme per il resto della nostra vita, Stile-» rispose prontamente l’altro prima di essere interrotto da un rumore assordante, una suoneria a un volume decisamente alto che, poco a poco, stava cancellando ogni cosa attorno a lui, facendolo rimanere di nuovo solo.
***
Sbatté gli occhi velocemente. Derek non c’era più. Il loft era deserto e lui si sentiva più solo che mai, forse perché, in realtà, aveva perso tutto quando il licantropo lo aveva abbandonato. Abbassò lo sguardo verso lo schermo del cellulare.
«Scott. Pronto?» rispose, cercando di far apparire la sua voce un po’ più normale e non dare l’impressione di uno che si fosse appena svegliato da un sogno che avrebbe preferito fosse stata la realtà.
«Stiles, dove diavolo sei? Dovevamo incontrarci in biblioteca circa mezz’ora fa. Hai intenzione di venire oppure possiamo studiare anche da soli?» dalla voce, Scott sembrava piuttosto alterato o, meglio dire, incazzato nero.
Stiles si alzò in piedi, tenendo ben saldo il cellulare nella mano destra, cercando di fare mente locale ed era stato davvero un idiota a dimenticarsi del gruppo studio con cui avrebbe dovuto studiare per gli esami di metà anno, anche se lui, prima che se ne andasse quell’idiota — perché, sì, Derek era un completo idiota — aveva già preparato metà del programma svolto.
«Hai ragione, scusa. Arrivo subito.» disse, aprendo gli occhi e prendendo le chiavi tempestivamente per poi chiudersi la porta scorrevole del loft dietro le spalle. «Il tempo di salire in macchina e vi raggiungo.» continuò con un tono mortificato.
Dopo aver concluso la telefonata, Stiles montò sulla sua jeep blu elettrico, tendente al celeste, e si indirizzò verso la biblioteca, dove — una volta arrivato — parcheggiò.
Scese dalla macchina, prendendo il suo zaino ed entrando nel grande deposito dove, al piano superiore, lo aspettavano i suoi amici.
◘◘◘
Tutto era filato per il verso giusto. Gli esami di metà anno erano finiti e Stiles era sempre più convinto che Derek era andato via per paura di continuare la loro storia, ma ancora non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con il suo migliore amico che, però, aveva iniziato a sospettare qualcosa per via del suo comportamento.
Quando si arrivava a parlare di Derek, infatti, Stiles cambiava di netto il suo umore. Era come se quell’argomento fosse off-limits e lui cercava sempre di evitare di parlare del licantropo che lo aveva ferito, avviando la sua lenta distruzione.
«Stiles… Dobbiamo parlare.» disse Scott, guardandolo fisso negli occhi e facendogli segno di sedersi di fronte a lui e a Lydia.
Acconsentì, obbedendo all’ ordine che gli aveva dato uno dei suoi due migliori amici. Si erano scomodati per parlare di lui e di Derek, ne era certo e ne ebbe la conferma quando la ragazza iniziò a girare intorno all’argomento ragazzi.
«Io e Scott pensiamo che tu debba uscire con qualcun altro della tua età, per evitare di pensare a lui. Perché sai bene che lui non tornerà Stiles.» disse, avvicinandosi verso di lui.
«E prendere in giro un’altra persona? No, grazie. E, poi, chi lo ha detto che non ritornerà? Vi ha forse chiamati?» replicò, non mandando giù quello che gli aveva consigliato la banshee.
Insomma, non aveva alcuna intenzione di uscire con un ragazzo che non fosse l’uomo che amava, perché era totalmente sbagliato e non poteva fargli quel torto: alla fine non si erano neanche lasciati, o almeno non in maniera esplicita.
«Ma lui ti ha lasciato, Stiles.» intervenne Scott, arrivando in soccorso dell’amica.
«Fino a prova contraria, lui non mi ha detto che è finita. Se ne è solo andato e voi non potete chiedermi di uscire con una persona che non è lui. D’accordo? Io amo Derek e non ho intenzione di farmi qualcun altro solo perché lui ha deciso di andarsene.» lo interruppe, cercando di non distogliere lo sguardo dal tavolino.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Badwolf__