Anime & Manga > Shaman King
Segui la storia  |       
Autore: Royal Blue    29/07/2015    1 recensioni
Dopo lo Shaman Fight dove abbiamo visto lottare Yoh e compagni contro Hao, il mondo ottiene un nuovo Re degli Sciamani che lo guida per cinquecento lunghi anni. Ma cosa succederà dopo? Si ripresenterà la stella del destino e la sua crudele gemella e partirà nuovamente il torneo sciamanico: chi parteciperà? Ma sopratutto: chi vincerà?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: un po' di tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SHAMAN KING AFTER

Capitolo II: i protagonisti

 

 

Era durante il notiziario di domenica 15 febbraio che la tribù Pache aveva rivelato all'umanità il luogo e la data d'inizio per le selezioni dello Shaman Fight, questa notizia aveva scosso il mondo e tutti gli sciamani, chi più chi meno, si stavano dedicando pienamente agli allenamenti, aumentandone il carico. Eppure non tutti erano così stupiti, c'era qualcuno che già lo sapeva, beh più o meno. Già da due mesi in Grecia il giovane Kassandros, per gli amici Kass, aveva aumentato le ore di allenamento quotidiano: infatti era abbastanza magrolino e non disponeva di una potente muscolatura. In compenso era una persona molto intelligente e fin da piccolissimo si era dedicato all'arte della cartomanzia che gli era stata insegnata da sua nonna, la quale era molto famosa nel loro paese natio per le sue abilità divinatorie. Fin dalla fanciullezza, Kass era stato un ragazzo paziente e pieno di forza di volontà, non essendo predisposto particolarmente per lo sport e non avendo una particolare forza fisica faceva uso della sua furbizia per vincere anche nelle situazioni più disperate. Era il suo grande talento! Riusciva a comunicare con gli spiriti da appena nato e questi, che erano ammaliati dalle sue doti oltre che dal suo carisma, gli suggerivano il modo migliore per uscire dai guai. Gli allenamenti sciamanici gli avevano procurato nervi d'acciaio e un grande sangue freddo: riusciva sempre e comunque a mantenere la calma per poter analizzare la situazione al meglio, infatti sua nonna soleva dire: “la più grande debolezza di un uomo è il lasciarsi trasportare dai sentimenti: ciò acceca i sensi ed annebbia la mente, cela la via d'uscita anche se questa splende come il sole”. Non aveva un buon rapporto con i genitori che erano sempre in viaggio per lavoro e tornavano a casa raramente, non erano particolarmente interessati ai poteri del figlio e nemmeno al grande torneo degli sciamani che si sarebbe tenuto a breve. In quel 15 febbraio, Kassandros aveva quasi 16 anni, li avrebbe compiuti in un mese circa, e si sentiva pronto più che mai per, finalmente, avere la sua occasione per poter partecipare. Fisicamente era un ragazzo magro e abbastanza alto, la pelle era bianchissima, sembrava quasi un cadavere, i capelli erano scuri e cadevano, lunghi, sulle sue spalle. Capitava che li legasse. Invece i suoi occhi erano azzurri come il ghiaccio. Amava vestirsi completamente di nero, dalla testa ai piedi e portava spesso anelli dorati sui diti e una collanina d'oro con un piccolo cristallo di rocca intorno al collo. Aveva quasi sempre le occhiaie ben evidenti, sia per il colorito candido della pelle che per il poco sonno che lo accompagnava da sempre.
Era sdraiato nella sua camera, a risposare dopo un faticoso allenamento, e stava riflettendo sulla grande avventura che l'avrebbe aspettato. E proprio mentre era assorto nei più contorti e profondi pensieri, entrò in trance con il mondo degli spiriti: grazie a ciò era riuscito a sapere con ben due mesi d'anticipo quando e dove si sarebbe svolto il torneo. Anche se era un professionista nella cartomanzia, sopratutto con i Tarocchi, non era poi così facile entrare in trance completo e fondersi con una anima: non richiedeva solo una grande concentrazione ma anche il luogo e l'occasione dovevano essere particolarmente favorevoli, mai sarebbe riuscito se accecato dall'ira. In questi momenti in cui il suo spirito si riuniva per un tempo più o meno lungo, alle anime dei defunti nel Great Spirit, il suo corpo restava immobile, come morto, e sopratutto, senza alcun tipo di protezione. Avendo una grande forza di volontà era davvero molto raro che uno spirito s'impossessasse di lui senza il consenso del corpo – si era allenato molto in questo con la nonna –, infatti spesso quando non si serviva dei Tarocchi, come ad esempio nella chiromanzia, usurfruiva del suo spirito affinché comunicasse e conducesse nel suo corpo vuoto un qualunque spettro che risiedesse nel Grande Spirito. Infatti questi erano in grado di conoscere il futuro ma non era così semplice: dovevano conoscere almeno le basi e alcuni erano meno precisi di altri, altri volutamente o meno dicevano fandonie... insomma trovare lo spirito giusto al momento adeguato era davvero molto difficile, serviva un allenamento durissimo e dei sensi sviluppati non solo per il corpo ma per l'anima! Infatti il compito di scovare lo spirito giusto per la predizione era proprio dello spettro del ragazzo che cercava nel Great Spirit. Per questo era alla costante ricerca di uno spettro guardiano, dunque cadendo in trance, cercava qualcuno con la stoffa di stare al suo fianco e così facendo si esercitava anche per riuscire a cadere in trance in qualcunque momento, con un duro allenamento sarebbe potuto arrivare a un tale livello da poter controllare tutto solo con la sua volontà e, almeno in vista del torneo, era più che fondamentale. Il tipo di possessione che si verificava dopo che lui cadeva in estasi era molto particolare e differiva dalla semplice tecnica di fusione e possessione ma anche più pericolosa: lo spirito ospite dimorava da solo nel corpo del giovane, lasciando il suo vero spettro al di fuori, il quale sarebbe potuto rientrare solamente dopo la liberazione. Questo perché, così facendo, la potenza era triplicata e si poteva sfruttare al massimo la potenzialità sia del corpo sia dello spirito. Ed era per il momento l'unica tecnica per lui fruibile in quanto era ancora alla ricerca di un custode tra le anime dei defunti. Purtroppo la ricerca, almeno per quel giorno, avrebbe dovuto fermarsi... O forse no?
“KASS! DOVE SEI?”
Si svegliò da quella specie di sogno appena sentì la voce: come non riconoscerla? Era senza dubbio Kallista, la sua più cara amica! Era una sciamana anche lei, e anche lei avrebbe preso parte al grande torneo ma... Per quale motivo era venuta?
“Ah, sei qui. Devo farti vedere una cosa, ti piacerà!”

Dopo aver detto queste parole prese per un braccio il ragazzo e lo trascinò fuori di casa, correndo come una pazza furiosa diretti verso l'ignoto. Kassandros non aveva idea di cosa stesse succedendo e di cosa avesse bisogno Kallista ma non gli importava, avrebbero risolto una volta sul posto, come sempre. Per tutta la durata del viaggio – o forse sarebbe più appropiato dire rapimento? – si soffermò ad osservare la sua giovane amica. Aveva la sua stessa età ma a differenza sua aveva dei capelli biondi come il miele e la sua carnagione era più colorita, seppur restando chiara ma almeno non sembrava un cadavere, gli occhi invece erano verdi ed era un po' più bassa di lui. Era solita portare una corona di rose finte sul capo alla quale aveva attaccato anche delle stelle: infatti la sua grande passione era l'astrologia e l'oroscopo. Anche dai suoi vestiti si poteva capire che aveva una vera e propria fissazione per le stelle: le portava praticamente ovunque in ogni outfit almeno un accessorio a tema c'era sempre.
“Eccoci, siamo arrivati!”

Con un certo evidente entusiasmo la ragazza indicò a Kassandros una cripta dall'aria minacciosa, erano dunque in un cimitero.

“Quella cripta è infestata da un demone molto potente, è uno spirito Kami-class! Si tratta di Mefistofele di cui si narra che fece un accordo con il Dottor. Faust in cambio della conoscenza di tutte le cose, chi meglio di lui può essere a te legato?”
Non aveva tutti i torti: il desiderio di conoscenza di Kassandros era davvero impagabile. Forse però uno spettro di Kami-class per due giovani sciamani di cui uno senza un vero e proprio spirito custode era un po' troppo, ma quello non era il momento di esitare ma quello di agire. E quindi entrarono.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shaman King / Vai alla pagina dell'autore: Royal Blue