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Autore: _laragazzadicarta_    30/07/2015    2 recensioni
WHAT IF AMBIENTATO DOPO LA RESURREZIONE DI FREEZER.
Erano passati tre mesi da quando Freezer era stato ucciso da Vegeta.
Goku grazie a Wish e Lord Beerus era riuscito a tornare indietro nel tempo e salvare la terra teletrasportando Freezer ,nel momento della sua disfatta ,su un pianeta lontano in modo da non poter più essere riportato in vita dalle Sfere del Drago , ma in quella frazione di secondi Freezer era riuscito ad afferrare una gamba di Vegeta e a trascinare con sé il principe dei Saiyan verso le tenebre.
Tutti i tentativi di Bulma di riportare in vita il suo amato erano stati inutili. La donna non capiva a cosa le servisse tutta quell'intelligenza, e non la voleva , se non poteva essere felice con Lui .
Eppure Bulma lo sentiva così vicino, come se non fosse vivo solo nei ricordi delle persone che lo avevano amato.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta, Vegeth | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Small bump.

You're just a small bump unknown ,
and you'll grow into your skin.
With a smile like hers ,
and a dimple beneath your chin.
Finger nails the size of a half grain of rice.
And eyelids closed to be soon opened wide.



Erano passati tre mesi da quando Freezer era stato ucciso da Vegeta.
Goku grazie a Wish e Lord Beerus era riuscito a tornare indietro nel tempo e salvare la terra teletrasportando Freezer ,nel momento della sua disfatta ,su un pianeta lontano in modo da non poter più essere riportato in vita dalle Sfere del Drago , ma in quella frazione di secondi Freezer era riuscito ad afferrare una gamba di Vegeta e a trascinare con sé il principe dei Saiyan verso le tenebre.
Tutti i tentativi di Bulma di riportare in vita il suo amato erano stati inutili. La donna non capiva a cosa le servisse tutta quell'intelligenza, e non la voleva , se non poteva essere felice con Lui .
Eppure Bulma lo sentiva così vicino, come se non fosse vivo solo nei ricordi delle persone che lo avevano amato.

Era una fredda giornata di Settembre e diluviava.
Bulma stava lentamente accettando la morte del suo amato, eppure i ricordi la opprimevano.
Tutto le ricordava il fiero principe dei Saiyan e gli anni trascorsi al suo fianco.
Tutto le riportava alla mente quella fredda giornata di Settembre di quasi 10 anni prima.


Quel pomeriggio, la pioggia scendeva copiosa dal cielo corrugato. Solo una voce melodiosa si ergeva nel silenzio di quella radura disabitata .L'odore metallico della pioggia sembrava cosparso dal dolce odore di quella ragazza.
《 Non mi prendi, scimmione .》rise la ragazza dai buffi capelli dello stesso colore dell'oceano.
Dietro di lei quell'uomo tanto misterioso che le aveva rapito il cuore dall'attimo in cui gli occhi color cielo di lei avevano incrociato gli occhi di lui tanto simili al carbone.
Correvano, correvano veloci alla ricerca di un riparo per quella notte tempestosa, o forse di un posto dove rifugiare i loro fragili cuori.
《 Non esserne sicura, donna! 》affermò fiero l'uomo che in un attimo fu davanti alla giovane .
Bulma senti il caldo respiro dell'uomo sul suo collo e arrossì violentemente. Mai lui le si era avvicinato tanto.
《 Così non vale, hai barato.. 》 sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo.
Vegeta stava ghignando soddisfatto, Bulma ne era certa, anche se non osava guardarlo negli occhi.
Per lui tutto era una sfida che doveva vincere a tutti i costi, non riusciva a lasciarsi andare.
Non riusciva a cogliere la felicità nella semplicità. Bulma voleva insegnargli proprio questo, per quanto arduo fosse il compito.
《 Credo che pioverà per molto, lì c'è una grotta.》 affermò Bulma riacquistando il controllo della sua voce e incamminandosi verso quella grotta buia .
《 Il sole sta per tramontare. Dovremmo organizzarci per la notte. 》disse Vegeta dando una rapida occhiata al cielo. Bulma annuì titubante.
La ragazza preparò due giacigli e Vegeta si preoccupò di accendere una fiamma tenue ma abbastanza forte per fare luce in quell'oscura grotta.
Mai il principe dei Saiyan si era soffermato ad ammirare la bellezza di Bulma con tale accuratezza.
Perfino gli stupidi capelli di Bulma che tanto aveva preso in giro, ora gli sembravano frammenti di cielo, il suo cielo. Anche se probabilmente non l'avrebbe mai ammesso.
Entrambi erano bagnati fradici e si accovacciarono davanti alla tenue luce del fuoco.
Stettero lì ad osservarsi e studiarsi per minuti che parvero ore , incapaci di proferir parola.
Vegeta guardava perso il cielo che si era cosparso di tenebre, alla ricerca di qualcosa che non avrebbe mai più trovato.
Bulma osservava l'uomo come se volesse imprimere nella sua mente ogni singolo particolare del fiero principe dei Saiyan.
《 Cerchi casa tua? 》 chiese la ragazza.
《 Non dire sciocchezze, donna. 》
Il Saiyan abbassò lo sguardo.
" Io non ho una casa.." pensò l'uomo.
《 Se il pianeta Vegeta fosse abbastanza lontano, riusciresti a vederlo con un telescopio. 》 spiegò Bulma guardando l'orizzonte. Vegeta parve non capire.
《 La vedi Sirio? È la stella più luminosa , eppure noi osserviamo la luce che emanava 9 anni fa. Nel frattempo potrebbe anche essere stata distrutta da qualche scimmione ..》 Bulma rise a quel pensiero, poi continuò 《 ..ma noi potremmo osservarla lo stesso fino a 9 anni dopo sua distruzione. 》 spiegò Bulma.
Vegeta rise. Fu Bulma ora ad apparire perplessa.
《 Goditi la tua Sirio per i prossimi..3..2..1.. 》sussurrò truce Vegeta vedendo scomparire ogni fascio di luce proveniente da quella stella .
Silenzio. Il silenzio prima della tempesta.
《 Sei stato tu! 》urlò Bulma contrarietà.
《 Sì...nove anni e 34 secondi fa .》 disse ghignando il Saiyan.
Bulma si allontanò a braccia conserte.
Vegeta non poté non pensare a quanto Bulma fosse ancora più bella quando era contrariata. Sorrise a quel pensiero. Poi rivolse il suo pensiero alla terrestre. Tremava.
Senza pensarci due volte il principe dei Saiyan si tolse la felpa ormai asciutta e gliela porse.
《 Non ne ho bisogno 》 affermò lei stringendo le ginocchia al petto.
Sapeva che lui non sarebbe mai cambiato, sarebbe rimasto il solito malvagio, crudele , assassino , scimmione e tremendamente sexy Saiyan che continuava contro la sua volontà a farle battere il cuore.
《 Bulma .. 》
Mai Vegeta aveva pronunciato il suo nome.
La ragazza alzò lo sguardo cercando di incontrare quegli occhi neri come carbone.
Per la prima volta quegli occhi parvero sinceri. Quella era una supplica, le stava chiedendo di accettare quel piccolo segno di pace.
《 Vedi..quando qualcosa scompare lascia sempre un suo ricordo...dalle ceneri di Sirio sta nascendo una nuova stella, forse addirittura più luminosa. 》disse il Saiyan appoggiando dolcemente la felpa sulle spalle della ragazza.
《 I ricordi delle persone sono troppo spesso cicatrici .. 》disse tristemente Bulma ammirando la piccola fiamma tanto volubile.
Vegeta era lì in piedi ad ammirarla, triste di scorgere tanta verità nelle parole di quella terrestre.
《 Le cicatrici si rimarginano..ci vuole solo un po' di tempo 》 sorrise lievemente Vegeta facendo segno a Bulma di sedersi vicino al fuoco.
Bulma ubbidì come una brava bambina , senza fare storie.
《 E le tue cicatrici, si sono rimarginate? 》chiese Bulma cercando gli occhi di Vegeta.
《 Chi ha detto che io ho delle cicatrici? ! 》 il suo tono tornò fiero ed arrogante.
Non per cattiveria, solo che non voleva rassegnarsi all'idea di essere diventato schiavo di quegli occhi dello stesso colore del cielo.
La sua cicatrice era quella, il suo dannato orgoglio.
Lo stesso orgoglio che gli impediva di stringere a sé quella ragazza che lo teneva schiavo.
"Sempre il solito, non abbassa mai lo stupido muro che ha creato attorno a sé " pensò Bulma.
《 Tutti hanno delle cicatrici..anche il principe di un popolo di scimmie.》 affermò Bulma .
《 Quando la smetterai ? 》 chiese rassegnato il Saiyan .
《 Mai probabilmente... 》
Da sempre Bulma era stata curiosa, curiosa di conoscere i pensieri più intimi del principe dei Saiyan. Ma tutto era inutile. Quell'uomo era imperscrutabile.
Una folata di vento gelido la fece rabbrividire . Vegeta la avvolse tra le sue braccia, sorprendendo perfino se stesso.
Bulma lo guardò negli occhi, forse lui aveva bisogno di quel contatto più di quanto lei stessa ne avesse bisogno.
Vegeta sentì di nuovo quella sensazione che lo attanagliava da quando aveva conosciuto Bulma e sapeva che non sarebbe riuscito a resistere, non questa volta.
La voleva.Aveva bisogno di sentirla sua almeno quanto lui era suo.
Vegeta le prese il volto tra le mani e la guardò negli occhi cercando negli occhi di Bulma il suo riflesso.
Era cambiato in quei mesi , o non era mai stato se stesso fino a quel momento.
《 Che fai ? 》 chiese Bulma divertita e spaventata allo stesso modo. Spaventata di scoprire che Vegeta potesse provare lo stesso per lei.
《 Le tue labbra.. sembrano buone..le assaggio. 》 sorrise l'uomo premendo le sue labbra contro quelle della ragazza.
Bulma socchiuse le labbra permettendo alle loro lingue di trovarsi dopo essersi cercate per così tanto tempo.
La ragazza iniziò ad accarezzare dolcemente i capelli dell'uomo.
Vegeta si staccò di malavoglia da quelle labbra tanto dolci e iniziò a lasciare umidi baci sul collo della giovane.
Bulma socchiuse le labbra aspettando ansiosa un nuovo contatto tra le loro lingue.
Vegeta iniziò ad accarezzarle dolcemente la gamba fino a sotto la gonna di quel rosa esageratamente acceso.
Bulma allora iniziò a giocherellare divertita con la zip dei pantaloni di lui finché non decise di eliminare quell'indumento diventato ormai di troppo.
Il Saiyan la spinse dolcemente verso il suolo umido della grotta.
Vegeta cercò ancora e ancora le sue labbra tanto dolci. Sembrava non averne mai abbastanza.
Le sfilò la gonna e poi passò a quella t-shirt esageratamente larga per il suo corpo tanto minuto .
Iniziò a lasciare umidi baci sul suo ventre e scese fino all'elastico degli slip iniziando a morderlo. Bulma aveva le mani tra i capelli corvini di lui e lo guidava dolcemente.
Vegeta le sganciò il reggiseno mentre Bulma mordeva dolcemente il labbro inferiore di lui.
Risero, risero di felicità. Finalmente dopo essersi tanto cercati si erano trovati.
Si liberarono degli slip e finalmente il sesso di lui entrò dentro di lei.
Dolcemente.
Bulma fu stupita da tanta dolcezza e gemette ad ogni spinta.
Vegeta si fermò, qualcosa lo turbava.
Pensò a quel buono a nulla di Yamcha, si chiese se con lui fosse la stessa cosa, se dopo quella notte Bulma sarebbe ancora stata sua.
Non avrebbe resistito a quest'ultima eventualità.
Lui aveva semplicemente bisogno di Lei .
Bulma lo abbraccio. Sembrò leggergli dentro. Lo rassicurò.
Allora Vegeta sorrise aumentando ritmicamente le spinte , finché entrambi non furono appagati.
Bulma lo baciò e in quel bacio gli donò una parte di se stessa .
Dormirono abbracciati quella notte, incapaci di stare lontani l'uno dall'altra.


《 Mamma..hai apparecchiato per tre. Abbiamo ospiti? 》chiese interrogativo Tranks, aveva lo stesso sguardo di suo padre.
Solo allora Bulma si accorse di aver apparecchiato anche per Vegeta.
Il volto le si riempì di lacrime salate.
Corse nella stanza da letto, la loro stanza da letto.
Prese quella camicia rosa che Vegeta aveva sempre odiato così tanto e la strinse a sé.Sentiva ancora il suo profumo.
Si mise davanti allo specchio ed osservò il suo ventre gonfio. Pochi mesi e sarebbe nata. Bulma ne era certa, avrebbe avuto il sorriso di suo padre.
Sorrise al pensiero di quel piccolo esserino nel suo ventre. L'ultimo ricordo che Vegeta le aveva lasciato.
Proprio come quando Sirio era esplosa. Dalle ceneri sarebbe nata nuova vita. Chiuse gli occhi e desiderò con tutto il cuore che lui fosse lì con lei.
Desiderò che lui fosse lì a gioire per quella nuova vita.
Desiderò che lui cullasse sua figlia.
Desiderò lui.
Un'ultima lacrima solcò il viso di Bulma.
Non sarebbe mai successo.
Doveva rassegnarsi.
In quell'attimo qualcosa d'inconcepibile accadde.
Si sentì stringere da quell' abbraccio che aveva sognato per settimane.
Quelle braccia le avrebbe riconosciute anche tra un milione di altre. Vegeta.
《 Dimmi che non è un sogno..e se è un sogno non svegliarmi.》
   
 
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