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Autore: Niaile    30/07/2015    5 recensioni
E se prima di Draco ed Harry qualcun altro avesse provato ad amare un amore impossibile? E se sempre quel qualcun altro aiutasse Draco ed Harry ad amarsi? È possibile trasformare l'odio in amore? Una storia di amore passione e coraggio. Una stretta di mano che diventa una passaporta per il paradiso.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco, Malfoy, Godric, Harry, Potter, Salazar, Serpeverde, Serpeverde | Coppie: Draco/Harry
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Buona lettura:

Stava fermo davanti a quel quadro da tipo mezz'ora. Non riusciva a muoversi o a distogliere lo sguardo, era come se quelle immagini nuove lo avessero catapultato in un nuovo mondo pieno di consapevolezze e a quelle consapevolezze lui non sapeva dare un nome. Ma com'era possibile? 
Harry stava passeggiando, come tutte le notti, per i corridoi bui e freddi di Hogwarts. Il mantello dell'invisibilità, suo fedele compagno in tutti quegli anni, lo nascondeva ad occhi indiscreti, sia umani sia dipinti, ma quel quadro... aveva sentito gli occhi di quelle due figure, bruciargli addosso, lo vedevano e sapevano che lui li stava guardando ormai da mezz'ora. Ma non capiva perchè tutto quell'interesse da parte dei due. E soprattutto chi erano? Non erano degli sconosciuti ma poteva giurare di non averli mai visti e soprattutto non aveva mai visto quel quadro. Decise di parlargli e togliere ogni dubbio, ma quando si tolse il mantello le due figure scomparvero. Ancora confuso e sospettoso, tornò in camera. Era tardi e quello strano sentimento gli stava attanagliando lo stomaco. Ma perchè? Continuava a ripeterselo anche quando varcò il ritratto della signora Grassa e quando senza fare rumore si mise a dormire.

* * *
-Ci ha visti?
-Lo stavamo fissando, cretino... certo che ci ha visti!
-Voleva parlarci.
-Si. Ho sentito anch'io.
-Meno male che non dovevamo usare la legilimansia...
-Lo hai fatto anche tu. Quindi basta.
-Devi sempre averla vinta tu.
-Ma non è vero.
-Buonanotte..
-Dai.. fatti baciare.
-Buonanotte!

* * *

Quel quadro lo stava inseguendo. Ormai era l'unica spiegazione plausibile. Prima di quella settimana non lo aveva mai visto e ora invece lo vedeva ovunque. Ma loro chi erano? Non aveva mai visto quelle due persone eppure erano maledettamente familiari. Draco era esasperato. Fermo nel corridoi della settimo piano aveva deciso di parlargli. Sapere. Si allontanò qualche metro facendo finta di non averli notati e dandogli le spalle, decise che era ora di capire cosa gli nascondevano, se, oltre a guardare e muoversi, sapevano anche parlare. Dopo due minuti si voltò in fretta e li vide, chini a confabulare qualcosa. Si prendevano gioco di lui e lui questo non lo sopportava. A passo di marcia si avvicinò subito ad esso ma inciampò su qualcosa e il tempo di rialzarsi  e tornare all'attacco e loro non c'erano più. Esasperato e arrabbiato tornò in sala comune, senza pensare a quella strana sensazione che aveva provato alla vista di quei due, come se loro potessero spiegargli una verità che lui non aveva mai capito di voler conoscere.

* * *

-Stavolta c'è mancato veramente poco. 
-Sono più attenti di quel che sembra.
-Noi non siamo per niente attenti. È questo il problema.
-Tu non sei attento.
-Sei stato tu a chiamarmi..
-Ma tu mi hai risposto...
-Ciao.
-Vedi? Sei troppo permaloso.
-Ciao!!

* * *

Era veramente esasperante sapere di essere seguiti ma non saperne il motivo. Ormai era chiarissimo che quel quadro lo stava pedinando. Harry era andato a farsi un bagno nell'enorme bagno dei prefetti. Rifletteva su quel quadro e sul fatto che aveva sentito anche Malfoy lamentarsene ma nessuno, tranne loro, ci aveva fatto caso. Perchè? Doveva far luce su quella questione. Tutto ad un tratto sentì un rumore e per istinto si immerse completamente.
-Dannazione, questi allenamenti prima o poi mi uccideranno..ho la pelle delicata io.
Era Malfoy ed era estremamente irritante ed ironico. Forse poteva ridere un po' se riusciva a giocarsi le sue carte..
Ma Malfoy si spogliò in fretta e a quella vista, Harry, che appena aveva sentito il Serpeverde parlare aveva cercato un posto appartato dove fuoriuscire la testa per guardarlo meglio, arrossì furiosamente, ma non si abbassò, continuò a guardare, rapito da quel corpo perfetto. Si trovava in una posizione scomoda: nudo e nascosto con Malfoy a qualche metro di distanza, a dividerli solo l'enorme lavandino in pietra e migliaia di bollicine. 
Draco non si era accorto di nulla. Era stanco e si era graffiato un ginocchio. Non era voluto andare da Madama Chips perchè preferiva rilassarsi in quel bagno così grande e bello. Un po' di bollicine e tutto spariva. Quel bagno, poi, era perfetto anche per riflettere e meditare oltre che per farsi le seghe più belle della sua vita: quella sirena davanti a lui gli dava la giusta voglia di prendere in mano la sua virilità, chiudere gli occhi e abbandonarsi completamente disteso su quel vellutato filo d'acqua.
Harry era eccitato all'inverosimile. Il biondo aveva iniziato a masturbarsi inconsapevole del suo sguardo attento ed eccitato e pian piano, gemito dopo gemito, anche la sua virilità si stava ingrossando e iniziava a chiedere attenzioni, ma il moro non riusciva a muoversi, non voleva rovinare quell'idilliaco momento pieno di sensualità, passione e maledetta eccitazione. 

* * *

-Guardali, inconsapevoli e dolci.
-Non guardare!
-Ma sono tanto carini.
-Non guardare!
-Merlino!!! Sei geloso.
-Non guardare! 
-Ma sono dei ragazzi...
-Morgana santa!
-puf-
-Non ci credo! Ci hai coperti!
-Se continuavi a guardare...

* * *

Era bellissimo stare in quel bagno. Masturbarsi e godere mentre la sirena arrossiva e gli sorrideva maliziosa. Ma non era una sirena che lui voleva vedere o toccare o scopare in quel momento. Certo, era con lei che si eccitava da morire in quel luogo, ma in tutti gli altri luoghi ad eccitarlo erano degli occhi verdi. Non era ancora convinto di quella nuova scoperta ma non poteva più continuare a mentirsi, non dopo quel sogno. Non pensava di esserne follemente innamorato e come poteva se gli bastava vederlo per odiarlo, ma ne era follemente attratto e Merlino solo sapeva se non era pronto a far sparire tutto quell'odio solo per poter leccare quelle labbra e appropriarsi in un modo assurdamente scandaloso di quel culo... rivelazioni che ancora lo stordivano...
Harry era intrappolato in quel paradiso e le carte che voleva giocare per far spaventare Malfoy adesso si erano trasformate in strumenti di tortura per il suo enorme pene che sotto l'acqua gelida non ne voleva sapere di ritrarsi. Maledetto Malfoy e maledetto il suo membro così delizioso e appetitoso... ma questi assurdi pensieri frastornavano il moro che era del tutto inconsapevole dell'effetto che il corpo del biondo gli faceva, ma soprattutto inconsapevole di tutta questa sua volontà di far pompini, di solito lui li riceveva, da bocche vellutare e lisce e al sapor di pesca delle sue adorate ragazze che di notte popolavo il suo letto. Era nuovo, quel mondo, ed era nuovo quel modo di sfiorare ogni dettaglio della pelle candida e veramente delicata del biondo. Il biondo non gli era indifferente e in quel momento avrebbe mandato al diavolo il suo odio per prendere in bocca quel frutto proibito...

* * *

-Che pensieri casti eh!
-Giuro che inizio ad odiarti!
-Ma sto solo facendo ciò che tu mi hai chiesto di fare.
-Ti ho detto che dovevamo tenerli d'occhio non eccitarci!
-Io non mi sto eccitando. Ma che diamine pensi?
-Hai un sorriso sornione che ti riempie l'intero viso.
-E tu hai una gelosia marcia che ti corrode dentro..
-Dobbiamo per forza litigare? Preferisci guardare loro che parlare con me?
-Stai facendo tutto tu!!!
-...
-Ok. Riveliamoci.
-No. Non è ancora il mome....
-puff-

* * *
-Ma cosa è stato?
Un urlo spaventato e uno timido echeggiarono nel bagno.
Draco rischiò di annegare mentre Harry si tappò immediatamente la bocca, ma ormai era tardi, il Serpeverde aveva visto con occhi spalancati il Grifondoro nudo e nascosto che chissà da quando lo stava spiando.
-Bene, avevano iniziato a capire i loro sentimenti e tu gli spiattelli tutto in faccia subito?
-Devi per forza blaterare SEMPRE??
-Godric, Merlino santo, dovevamo farli unire non odiare ancor di più.
-Salazar, perchè devi sempre preoccuparti inutilmente? Hai visto anche tu i loro cuori.. si appartengono da anni.
-Si, ma lo abbiamo visto noi non loro. 
-E glielo mostreremo..
-Ma che gli mostri.. ora avranno paura e non capiranno.
-Serpeverde non sono tutti timidi e ritrosi come te..
-Grifondoro non sono tutti stupidi e coraggiosi come te..
-Ma tu mi ami per questo..
-Come tu ami me..
e quei due insoliti personaggi iniziarono a guardarsi languidamente prima di scoppiare in una fragorosa e cristallina risata e baciarsi dolcemente..
Ma i due spettatori della scena erano abbastanza confusi e preoccupati, tanto da dimenticare di essere nudi e insieme.
-Cosa sta succedendo?- Harry aveva deciso che era meglio affrontare tutto subito, ma Draco non era di quell'avviso perchè lo stava incenerendo con gli occhi pronto a urlargli contro, ma fu interrotto dal personaggio alto e in rosso che sorrideva dolcemente
-Sei proprio come Salazar, Draco. E questo è un bene solo perchè Harry è proprio come me.
-Modesto eh?!
-Altrimenti non sarei tuo..
-Ma cosa vorresti insinuare? Tu lo sei più di me.
-Coo...
-,,, La smettete di parlare tra di voi e ci degnate di una spiegazione?- aveva urlato Draco attratto dall'idea che quello fosse veramente Salazar Serpeverde, il suo capo casa.
-Sisi, scusate.. allora..
-No, Godric, spiego io altrimenti tu ne fai un'altra delle tue..
-Sentilo.. spiego io..
-Nooo
-SMETTETELA- urlò Harry, divertito dal suo capo casa ma abbastanza curioso da voler sapere tutto
-Ok, vai tu.- si ritirò Godric e Salzar sorrise quando, prima di iniziare, vide Draco ghignare a Potter e Potter incassare deluso. Se solo avessero saputo.
-Venite e guardate, alla fine risponderemo ad ogni vostra domanda.- erano titubanti a prendere la mano di quell'uomo in quel dipinto ma la curiosità fu più forte e incuranti di esser nudi si apprestarono a viaggiare.

RACCONTO
Un uomo alto e magro, con lunghi ricci neri e occhi grigi percorreva il perimetro della sua camera in preda all'ansia. Era vestito con una lunga tunica rossa dove brillante riluceva una striscia d'oro puro che partiva dalle due estremità del colletto, malamente richiuso, e si fermava nell'orlo finale, anch'esso dorato che nascondeva delicati stivali marroni. Era sull'orlo della pazzia. Non sapeva cosa fare e ormai le ore volavano, doveva darsi una mossa o se ne sarebbe pentito per sempre. Ancora indeciso ma maledettamente innamorato. Prese un pesantissimo mantello dorato con merletti rossi e mise la cintura di cuoio nero che racchiudeva la sua preziosa spada impreziosita dalla sue pietre preferite, enormi rubini rossi brillanti che gli ricordavano gli occhi del suo amato che aspettava una risposta. O che almeno aveva aspettato una risposta, perchè lui era in un ritardo cronico.
Il lago era calmo e ghiacciato e nascondeva al suo interno tumulti e lotte di popoli costantemente in guerra. Era un po' la descrizione di quell'uomo dai lunghi capelli biondi e gli opachi occhi rossi,  che aspettava impietrito dall'ansia e dalla paura e dall'amore un uomo che sapeva bene non sarebbe mai arrivato. Indossava un mantello verde dai ricami argentati  e pieno di gemme grigie che copriva una figura corpulenta fasciata da morbidi pantaloni neri racchiusi in alti stivali verdi e una camicia verde chiusa dalle stesse gemme che gli ricordavano immancabilmente gli occhi del suo amato. Qualcosa non andava in quell'amore, lo sapeva bene e glielo aveva  dimostrato lo sguardo spaventato di Godric che era scappato davanti quell'enorme evidenzia. Lo sapevano tutti ormai, Priscilla, Tosca, anche gli studenti lo immaginavano. Era impossibile non riconoscere una scintilla di amore in quegli occhi rossi che mai avevano brillato. Ma Godric, lui aveva bisogno di sentirsele dire certe cose, non avrebbe mai lasciato che il comportamento strano di Salazar potesse persuaderlo. Lui aveva bisogno di sdolcinate dichiarazioni, parole sussurrate all'orecchio durante un abbraccio. Gli bastava anche un semplice “Si, Godric, mi piaci!” e si sarebbe buttato a capofitto in quell'ardua impresa di amore e passione e litigi e duelli, perchè anche lui lo amava. Ma Salazar non era quel tipo di uomo e i due pur amandosi da sempre si sfuggivano da tutta una vita. Però ora Salazar doveva andare e Godric doveva scegliere. Dichiarazione o no. Nessuno aveva detto nulla, Serpeverde aveva semplicemente detto, quella mattina, che non aveva intenzione di continuare quella buffonata, la scuola era nata per i maghi e non aveva intenzione di accettare incapaci babbani. Aveva fatto una scelta. Priscilla e Tosca avevano accolto quella notizia con sguardo fiero e cuore in fiamme, non volevano abbandonare quel fido compagno di avventure e vita ma loro avevano preso una decisione, mentre Grifondoro, lui si era alzato e se n'era andato. Ora Salazar aspettava almeno un saluto e finalmente Godric aveva deciso di far fede a quel coraggio tanto decantato in battaglia. Avrebbe dichiarato il suo amore ad un uomo innamorato ma le scelte intraprese avrebbero portato i due a lasciarsi per sempre.
-Lo sapevo..
-Sempre molto puntuale.
-Non farlo.
-Sai che devo.
-No. Non lo so. Lo sai tu. Ti sei convinto. Non hai lasciato a quei poveri ragazzi il tempo di stupirti.
-Non mi ha mai stupito nessuno.
-Io sono qui.
-Ora che me ne sto andando.
-Salazar, ti prego.
Solo in quel momento Salazar si era voltato a guardarlo e la sua vista fece tremare il suo cuore e diede adito ai suoi dubbi. Godric era trasandato, col mantello fuori posto e la tunica tutta sporca di neve fangosa, i capelli ancor più disordinati del solito e gli occhi grigi ora arrossati.
-Perchè mi stai facendo questo, Godric?
-Perchè mi hai aspettato?
-Stai veramente elemosinando una mia dichiarazione?
-Non voglio nessuna dichiarazione, nessuna parola, al diavolo le effusioni e la dolcezza. Prendimi a pugni, duella con me, torturami. Mi faresti comunque meno male. Vederti andare via. Quello mi ucciderebbe.
-Siamo diversi.
-Siamo innamorati.
A quello Salazar non seppe rispondere. Godric si era dichiarato. Tutto aveva un senso. Ora poteva abbandonarsi a lui. Ma l'orgoglio. Quella maledettamente bestia strisciava dentro di lui come tutti i serpenti che da una vita adorava. Non riusciva a lasciarlo andare. Si costrinse a non guardarlo negli occhi, a non ascoltarlo e si voltò pronto ad andarsene.
-Vattene e perderai.
-Ti sei innamorato della persona sbagliata.
-Mi sono innamorato di quegli occhi rossi pieni d'amore per quel castello, di quelle labbra sempre pronte a regalare sorrisi a Priscilla e a Tosca quando tutto ci sembrava impossibile, di quella risata cristallina che rallegrava lo spirito e il cuore di chi la sentiva...
-Questo non sono io. Lo sai. Io sono gli Avada Kedrava urlati in battaglia, le prese di posizione contro i babbani, le scelte di racchiuderci in un castello per salvarci, l'opposto del tuo coraggio, l'ambizione di vincere..
-Sei la persona sbagliata di cui mi sono innamorato. Ma se te ne vai sarai solamente la persona sbagliata che mi ha amato e mi ha lasciato.
Qualcosa scoppiò dentro il cuore di Salazar pronto a farsi odiare da quell'uomo ma non pronto a dire la verità. Eppure Godric la verità la sapeva. Salazar lo amava. E ora lo stava lasciando. 
-Ti amo, Salazar.
Ma Salazar se n'era già andato e quell'urlo disperato aveva solo procurato un'altra ferita che pian piano lo avrebbe dissanguato.
-Ti amo anch'io, Godrici... 
Ma quel sussurro non arrivò mai a quell'uomo disperato, inginocchiato alla riva di un lago ghiacciato, vincitore di molte battaglie ma un vile codardo che non aveva saputo combattere contro l'amore.
FINE RACCONTO

I due ragazzi vennero sputati fuori dal riquadro dove quella due possenti figure li avevano guidati sino a quella scena dolorosa della loro vita.
-Mi sento confuso.
-Come avete fatto a stare insieme?
-Draco, Draco.. non ti sfugge nulla. Ma vuoi veramente chiederci solo questo?
-Perchè ci avete mostrato questo?
-Perchè, caro Harry, siamo stanchi di vedervi litigare. Perchè noi sappiamo quanto l'amore possa essere forte e distruttivo e quanto scelte e orgoglio possano far male.
-Continuiamo a non capire.
-Voi vi amate.
-Godric.. così li spaventi!!
Eppure i due ragazzi non diedero segno di voler ribattere, troppo presi dai propri pensieri. Da quando avevano visto quel quadro qualcosa nel loro animo era cambiato, magari non era proprio amore ma qualsiasi cosa fosse sicuramente non erano più indifferenti l'uno all'altro.
-Ragazzi, sappiamo quanto ciò possa essere assurdo ma non credete che se Grifondoro e Serpeverde in persona vi dicono che vi amate non è poi così assurdo?
-Perchè siete insieme se quel giorno vi siete lasciati?- Draco sentiva che quella risposta avrebbe spiegato tutto.
-Ci amavamo, Draco e quando il pittore, inconsapevole, ci ha dipinto assieme, ha fatto qualcosa che noi non siamo stati in grado di fare: ci ha dipinto mentre fieri ci guardavamo negli occhi e ci stringevamo la mano. Quel contatto ha riportato in vita le nostre anime che avevano ancora qualcosa da fare prima di abbandonarsi nel mondo dei morti: amarsi. Così eccoci qui.
I due ragazzi osservavano i due ancora sospettosi ma dopo quella dichiarazione molte cose si capivano, ad esempio il costante trovarsi nonostante non si stessero cercando, il costante insultarsi, la costante indifferenza che i due proclamavano ma che mai era stata presente tra di loro dato che con la scusa dell'odio in tutti quegli anni non c'era stato giorno che non passassero insieme... forse non era poi così insolito. 
Allora Harry si voltò verso Draco e gli porse la mano, il biondo, guardandolo divertito, ricambiò il gesto. Ma da quella stretta di mano tutto cambiò. Draco non vide più lo sfregiato e stupido Potter e Harry non vide più il cattivo e meschino Malfoy. La voglia di baciarsi li sopraffece e nudi iniziarono a strusciarsi mettendo a contatto non solo le enormi erezioni che mute richiedevano assordanti attenzioni, ma anche le anime che finalmente furono libere di fluttuare insieme.

* * *

-Ma devi per forza continuare a guardare?
-Ma devi per forza essere così pervertito? Sono solo dei ragazzi.
-Guardone.
-Geloso.
Risate e baci. Silenzio e amore.
Fu un attimo e quel quadro scomparve. Fu un attimo e quei due uomini innamorati  lasciarono il mondo terreno. Finalmente insieme e finalmente amanti.



















Pensieri e Parole:
Buonsalve a tutti. Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta. Sono tutta sudata, chiusa in camera con il pc che emana calore, ma non potevo trattenermi, questa storia stava massacrando la mia povera mente e allora ho dovuto metterla nero su bianco. Spero vi piaccia e che non sia troppo confusa. È una storiella, non ha tante pretese se non quella di strapparvi un sorriso. Ci sono riuscita?
Recensite e fatemi sapere daaaaaaaaai!!! Sarebbe bello avere un vostro parere. Lo aspetto <3
Ho sempre visto Godric e Salazar come dei Potter e Malfoy di un'altra epoca.. non so perchè :3
Vivogliotroppobene
Sempre vostra Nia <3
   
 
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