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Autore: lenina blu    30/07/2015    1 recensioni
Noah alzò il volto, il labbro spaccato che si stava sistemando. Puntò gli occhi dritti verso di me. Belial si era bloccato. Voleva sentire cosa stesse per dire.
-Se mi guardi con quel viso, sto male. Sembra quasi tu sia preoccupata per me. Ed è fantastico, perché mi fai provare un sentimento diverso dalla profonda apatia in cui sono in questo momento. Anche se è sofferenza. Prima ero annoiato dalla mia stessa noia. Ma ora, prenderò a calci questo tizio, solo per vedere un tuo sorriso. Così potrò stare finalmente di nuovo bene.-
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una dea in Accademia '
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Questa storia è il sequel di Eris: una dea in Accademia, pubblicato il 16/8/15 e disponibile qui: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/183852/eris-2/ dove potrete leggere anche l'estratto (le prime 44 pagine).

Altrimenti potete proseguire con la lettura direttamente da qui, vi lascio di seguito alcune informazioni per capire meglio! Vi ringrazio e spero di riuscire ad emozionare anche voi!

Trama: Quando Eris per punizione viene scaricata dagli Dei dell'Olimpo, nell'Accademia Cleanthe, istituto prestigioso e alla moda, per ricchi figli di papà che non hanno granché voglia di studiare, senza più un briciolo di potere, non può fare nient'altro se non ciò per cui è nata: il caos. Quello che infatti gli Dei non sanno è che Eris non è disposta ad accettare questa umiliante situazione. E' evidente che un patto con il misterioso e tormentato Noah non può che tornarle utile, soprattutto se anche lui, come altri cinque studenti della scuola, è un semidio. Ben presto però il loro patto diventa qualcosa di più, ma non può essere amore, o almeno di questo Eris è convinta. D'altronde l'amore sconvolge e scuote l'anima, senza un senso. L'amore è caos, esattamente come Eris.

Il sosia

 

Marianna

Era un mercoledì mattina piuttosto nuvoloso. D'altronde eravamo agli inizi di dicembre e pian piano per tutta l'Accademia Cleanthe si stava diffondendo una graziosa quanto falsa atmosfera natalizia. Questi ricchi si ricordavano che una volta l'anno si poteva essere tutti più buoni e più generosi. Peccato che l'educazione non la imparassero mai.

Io invece, povera studentessa, appartenente al ceto medio della borghesia, che manteneva i propri studi grazie ad una borsa di studio, non vedevo l'ora di tornarmene a casa. Questa prima parte dell'anno, era stata per così dire, sconvolgente. La mia compagna di stanza Eris, era tanto folle, quanto simpatica, arrogante e viziata. Ma lei aveva tutti i diritti di vantarsi rispetto a tutti gli altri studenti che guardava dall'alto in basso.

Entrai in classe, ormai abituata alle occhiatacce che mi lanciavano le super miss. Ammetto che all'inizio dell'anno era stata dura, poi man mano le cose erano cambiate. Ero riuscita a farmi degli amici in qualche modo, anche se erano tutti piuttosto strani.

Mi sedetti al mio posto, appoggiando subito la borsa sul tavolo. Aprii la borsa avendo un brutto presentimento.

-Cavolo, che testa, ho dimenticato il libro...-dissi più a me stessa. L'avevo lasciato sulla scrivania della camera, dopo che mi ero ripetuta 10 volte di prenderlo.

-Ciao Mary- mi voltai. Un ragazzo alto, magro e biondo cenere, mi stava puntando i suoi occhi verdi spenti.

-Noah mi hai fatto prendere un colpo!- dissi io sorpresa. Lui estrasse dalla sua borsa un ipad e me lo passò. Attorno a Noah, c'era sempre e costantemente quell'aura annoiata e non si capiva mai a cosa stesse pensando.

-E' quello di Eros. Io non me ne faccio niente, usalo tu- Quando pronunciò quel nome, abbassai immediatamente lo sguardo su quell'affare.

Eros. Suo cugino, quello che fino a due giorni fa era il divo della scuola e che ora se ne era misteriosamente andato. Misteriosamente poi. Mi ero odiata profondamente in quei giorni, perchè beh, ci ero cascata come tutte. Nell'ultima settimana eravamo andati d'accordo come non mai, e poi, zam, dopo la festa era completamente sparito. Per non parlare della telefonata che avevo avuto con lui lunedi. Non volevo più sentire il suo nome. Era viziato, arrogante e saccente! Insopportabile! Però avevo bisogno di un tablet, e mi scocciava far spendere altri soldi ai miei. Alla fine cedetti, annuii e presi l'ipad. Tutti a scuola lo usavano, tranne la sottoscritta che prendeva ancora appunti alla vecchia maniera, direttamente sul libro o su foglietti vari. Mi trovavo meglio così, anche se, era incredibilmente comodo, girare solo con quell'affare invece che con tutti i dizionari.

Noah si sedette a fianco a me, come facevamo ultimamente. Quando Eris entrava in classe, voleva sedersi tra me e lui, a costo di far alzare qualcuno già seduto.

Mi guardai attorno, ma di lei nemmeno l'ombra. Entrava sempre due o tre ore dopo, e nessuno se ne curava granchè. In classe poi ascoltava incredibilmente divertita e molte volte metteva in crisi il prof. stesso. Era in quei momenti che Noah se la rideva. Non avevo ben capito che rapporto avessero loro due, ma la cosa non mi stupiva. Erano entrambi piuttosto strani.

In quel momento entrò Eris dalla porta. Perchè era già in piedi a quest'ora? Non era per niente un bel segno. Anche il fatto che se ne stava sulla soglia con i pugni stretti, la frangetta che le copriva gli occhi verdi e la bocca chiusa, non erano per niente un buon segno. Sorrisi divertita. Stava per succedere qualcosa di strano ed eccitante, me lo sentivo. Guardai velocemente anche Noah: nei suoi occhi risplendeva la solita luce di curiosità ogni volta che Eris entrava nei paraggi. Tutti in classe la stavamo fissando, aspettandoci o una scenata, o qualsiasi altra cosa eccentrica ed eccessiva come solo lei era in grado di fare. Rimanemmo scioccati quando invece si mosse senza dire nulla ed andò a sedersi al suo posto, tra me e Noah. Mi resi conto di un'altra cosa poi: era la prima volta da quando l'avevo conosciuta, che indossava la divisa scolastica. Cosa stava succedendo?

Ci guardammo incuriositi tutti e poi ritornammo ai nostri problemi. Mi sedetti e la guardai. Ero sicura stesse per succedere dell'altro. Alzai gli occhi nuovamente su di lei, e la vidi con la testa sulla scrivania. Sembrava esausta.

Ad un tratto sentii delle voci, e senza riflettere molto guardai verso la porta.

Tutto divertito e sorridente stava un ragazzo, molto simile a Noah. Era alto, ma con le spalle più grandi. Stava appoggiato allo stipite, indossando il maglioncino verde abete. Non lo avevo mai visto, ma la sua divisa indicava chiaramente facesse parte della casata dei super geni, l'Alyssa.

-Non credo ci sia bisogno di presentazioni, Eris- disse lui, puntando gli occhi diritti verso la mia amica.

Eris non si mosse di un centimetro. Lui roteò gli occhi vistosamente e sbuffò, ma nonostante tutto non sembrava per niente infastidito. Fece un passo avanti, le mani nelle tasche dei jeans grigi. Guardai velocemente Noah, che sembrava impassibile. Non riuscivo a percepire alcun sentimento proveniente da lui.

-Se fai un altro passo ti distruggo- disse Eris alzando svogliatamente la testa dal tavolo. Si stropicciò gli occhi, non badando al caos della sua frangetta.

-Non sei nella posizione di fare minacce- disse lui divertito. Si era fermato e guardava Eris, nella stessa maniera con cui lei guardava gli umani. Come se fossero scarafaggi. Rimasi sconvolta. Lei non aveva mai permesso a nessuno di farsi trattare così.

Eris si alzò in piedi, non lo guardò nemmeno, scese le scale, gli passò a fianco ignorandolo completamente, arrivò fino alla porta. Poi ad un tratto si bloccò.

-Non ti riesce bene ignorare le persone sai- disse lui voltandosi verso di lei. Eris lo guardò per la prima volta e gli disse:

-Non si può ignorare un essere così schifoso come te, quindi mi limito a starmene lontana. Noah- disse lei spostando lo sguardo verso di lui. Noah sembrava completamente insensibile a quanto era successo fino a quel momento. Quando sentì il suo nome, alzò lo sguardo su di lei, non sembrava per niente sorpreso.

-Non ti ho buttato via quelle dosi per niente. Preparati a qualcosa di incredibilmente sconvolgente.- sorridente come una bambina si allontanò nel corridoio.

Il nuovo arrivato, si voltò verso Noah piuttosto sorpreso, lo squadrò, si guardò un po' in giro e se ne andò.
Tutto quello che era successo non prometteva niente di buono.

 

 

Note autrice

Ciau ragazzi :)

Se siete i lettori di Eris, vi ringrazio per essere ancora qui! Siete fantastici! Se non lo siete, siete fantastici comunque! :D Stiamo iniziando con la nuova “saga” in cui si scopriranno diverse cose: perchè ci sono tutti questi semidei in questa Accademia? Chi è questo tizio appena arrivato? Figuriamoci se Eris si farà mettere i piedi in testa, lol, la vedo dura per il nuovo arrivato, anche se sembra avere un qualche tipo di vantaggio nei suoi confronti. Beh, staremo a vedere! Scusate il ritardo con cui pubblico questo e i penultimi capitoli di Eris!

Super bacione a tuttiii

 

Elena

www.elenalucia.com

   
 
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