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Autore: Bu_Gi_Ha_90    30/07/2015    2 recensioni
"Home is the place when you leave, you just miss it" la frase di Once Upon a Time a cui si ispira la storia
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve a tutti! Vorrei solo fare una piccola premessa prima che iniziate a leggere, questa storia è una specie proseguo di "Alla fine" che ho pubblicato precedentemente, quindi in alcuni passaggi mi ricollego a quella.
Detto ciò buona lettura e spero di non aver pubblicato un obbrobrio 😅 Ps se qualcuno ama qusta serie e si vuole divertire può farlo in uno stupendo gdr(gioco di ruolo) su Twitter così da poter utilizzare e giocare con i propri personaggi preferiti della serie ....se vi interessa contattami
 
 
 
 
Si sentì una porta sbattere, Callie era seduta sul divano in soggiorno a controllare degli appunti di chirurgia, non alzo neanche lo sguardo per controllare chi fosse, quando senti il peso di qualcuno buttarsi sul divano accanto a lei. Solo a quel punto si girò verso la ragazza che le era seduta di fianco.
"Hey già a casa?"
"Mm"
"Non avevi un appuntamento?"
"Si ma è finito presto"
"È andata così male?"
"No, cioè non so...almeno non credo, perché pensi che sia andata male?"
"Beh sono le 9 e mezza e già sei a casa..."
Callie lascio la frase in sospeso non volendo aggiungere altro.
"Tuck doveva stare con la sorellina, zia Miranda ha avuto un emergenza in ospedale"
"Sofia mi dispiace, era il vostro primo appuntamento"
"Mamma non fa niente, ci rivedremo, non era così importante"
"Sei sicura? Sai sarebbe normale se ci fossi rimasta un po' male in fondo era il vostro primo appuntamento come coppia"
"Sono sicura mamma, e poi io e Tuck ci conosciamo da anni, abbiamo avuto un sacco di appuntamenti, anche se eravamo solo amici"
Callie la fisso per qualche secondo per capire se quello che aveva appena detto era la verità o stesse cercando solo di fare la dura. Aveva preso la brutta abitudine di Arizona di tenersi le cose dentro e non parlare. E dall'esperienza con la bionda aveva imparato che in questi casi bisognava notare i dettagli. Stava per riprende l'argomento ma Sofia fu più veloce a cambiarlo.
"Comunque dov'è la mamma?"
"È uscita con Camilla"
Sofia sbuffo.
"Lo sai che ultimamente Arizona è stata impegnata spesso in ospedale, ed è un po' che non passavano del tempo insieme"
"Anche noi abbiamo passato poco tempo con lei"
Callie sorrise al broncio di Sofia.
"Non essere gelosa lo sai-"
Ma la mora non riuscì a terminare la frase.
"Non sono gelosa! É che la monopolizza"
"È normale loro-"
"No non lo è"
"Sofia ascoltami bene, tua madre ti adora, ed è inutile negarlo sei la sua preferita...e non fare quella faccia perché sai meglio di me che è vero. Inoltre io se fossi in te ringrazierei Camilla perché se non fosse stato per lei, Arizona stasera ti avrebbe seguita di nascosto al tuo primo appuntamento"
Callie sorrise pensando alla reazione di Arizona quando aveva saputo che la sua bambina aveva un appuntamento romantico.
"Stai scherzando vero?"
"Assolutamente no"
Sofia ci penso su.
"Credo che ringrazierò Camilla quando tornano"
Il chirurgo ortopedico rise mentre la guardava andare nella sua camera, stava per riprendere a leggere quegli appunti quando senti di nuovo la porta aprirsi e poi chiudersi.
"Siamo a casa!"
Callie non ebbe il tempo di rispondere che fu assalita da un piccolo uragano dai capelli rossi.
"Mammaaa"
"Hey Cam piano con la mamma, la fai male se ti butti così"
Disse Arizona sorridendo divertita all'assalto di Camilla a Callie.
"Ma no che non mi faccio male, vero tesoro?"
"No no"
Fece la bambina scuotendo la testa ma restando comunque in braccio alla madre. Arizona si avvicinò alle due scompigliando i capelli alla piccola e dando un bacio veloce alla moglie, prima di sederle accanto.
"Aspettavi Sofia?"
"No in realtà è già tornata, ora è in camera sua, io stavo-"
Ma per l'ennesima volta quella sera non riuscì a finire la frase che fu interrata, in questo caso dalla bambina, che alla menzione di Sofia salto dalle gambe della madre per tornare con i piedi per terra.
"Vado da Sofia"
Urlo poi scappando verso la camera della sorella.
"Non aveva il suo primo appuntamento? Perché è già a casa? È andato male...o piccola ora vad-"
"Hey tesoro fermati! È andato bene, è tornata a casa presto solo perché Miranda ha avuto un emergenza in ospedale e Tuck è dovuto tornare a casa e stare con la sorellina"
"Sofia ti è sembrata triste? Voglio dire era il loro primo appuntamento"
"No mi è parsa tranquilla, ma la conosci è come te, anche se sta male non lo da a vedere"
Arizona fisso un paio di seconda Callie prima di buttarsi all'indietro e appoggiarsi completamente contro lo schienale del divano, alzando la testa verso l'alto ad osservare il soffitto.
"Nostra figlia ha avuto il suo primo appuntamento"
Callie guardo la bionda divertita.
"Ormai è cresciuta"
Arizona alla fine si voltò verso la mora facendo un sospiro di sollievo.
"Almeno ora è a casa e posso stare tranquilla"
Callie assunse una finta aria esasperata.
"Sembri un padre iper geloso Arizona! povero Tuck, sto aspettando il momento in cui lo prenderai da parte per fargli il discorsetto •tocca mia figlia e ti spezzo le ossa•"
"Beh ovvio che gli farò quel discorsetto, ma se ti fa stare meglio gli dirò che tu gli spezzerai le ossa, farà più effetto"
Arizona ghigno divertita immaginando l'espressione di terrore che si sarebbe dipinta sul viso del ragazzo.
"Sei terribile"
"No sono una madre che difende la sua bambina"
"Ha 17 anni non è più una bambina"
"Mia cara ne riparleremo quando sarà Tim ad avere il suo primo appuntamento"
Concluse soddisfatta Arizona baciando poi la moglie, dopo che quest'ultima aveva assunto un espressione preoccupata al solo pensiero che il suo bambino avesse già un appuntamento.
 
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Qualche anno prima....
 
 
 
"Ora cosa succede?"
Chiese Arizona mentre era appoggiata con la testa sulla spalla di Callie, che la cingeva per la vita tenendola stretta a se.
"Ricominciamo....esci con me?"
La bionda alzo il viso verso quello della mora sorridendo divertita.
"Mi stai chiedendo di uscire?"
Anche Callie ricambio il sorriso, notando il tono divertito di Arizona
"Pensavo che potremmo prendere le cose con calma, quindi si voglio uscire con te....tu che ne dici?"
"Sono d'accordo, usciamo insieme"
La bionda si rimise comoda e con lo sguardo di nuovo verso la strada, con gli occhi chiusi sentendo solo il calore del corpo di Callie che l'avvolgeva.
"Allora che ne dici se ti invito fuori domani sera? Organizzo tutto io, devi solo dirmi di si"
Callie senti un leggero nervosismo, aveva dimenticato quella sensazione di timore che si ha quando si chiede per la prima volta a qualcuno di uscire.
"Si Calliope, solo che con Sofia come facciamo? Chiamo la babysitter?"
"Non ti preoccupare, chiederò a Meredith altrimenti chiamerò la babysitter"
Le due rimasero in silenzio, entrambe perse nei loro pensieri, con la prospettiva di quella che la sera seguente sarebbe potuto succedere. Ad un certo punto Arizona prese la mano libera di Callie e la strinse tra le sue, un gesto tanto automatico tanto familiare
"Quindi usciamo insieme"
Riflette ad alta voce la bionda.
"E con ciò significa che ora stiamo insieme...sei la mia ragazza?"
Callie guardo l'espressione un po' infantile di Arizona, avevo quel luccichio negli occhi che hanno i bambini quando ricevono quello che desiderano. Non resistendo scoppio a ridere, una risata vera e contagiosa. Arizona la guardo stranita non capendo tutta quella ilarità
"Perché ridi?"
"Arizona, abbiamo una figlia, siamo state sposate, ne abbiamo passate di tutti i colori, credo che tu sia la persona che mi conosca meglio al mondo, mi fa ridere il fatto che tu mi definisca la tua ragazza come se fossimo due adolescenti liceali e questo fosse il nostro primo appuntamento"
Arizona sorrise e strinse ancora di più tra le sue la mano di Callie, intrecciando una delle sue con quella della mora
"Però è così, ora usciamo insieme e quindi tu sei la mia ragazza, e domani sera avremo il nostro primo appuntamento "
Callie si abbassò e la baciò.
"Non vedo l'ora"
Detto ciò rimasero lì in totale pace, godendosi il momento e la serenità di quel nuovo inizio.
 
-
 
Callie quella mattina come al solito si era svegliata presto, aveva fatto le solite facendo di routine, aveva preparato Sofia e l'aveva portata all'asilo. Tutto questo prima che il suo turno iniziasse. Ora era in fila davanti alla caffetteria giù alla hall in ospedale per il solito caffè prima del giro di visite. Quella mattina si era svegliata di buon umore, ed anche un po' agitata per via dell'appuntamento. Ma era una agitazione bella, positiva ed era da tempo che non si sentiva così bene. 
Ad un tratto noto Arizona entrare nell'atrio dell'ospedale che si dirigeva verso gli ascensori, così senza riflettere abbandono la fila e corse verso l'ascensore dove la bionda stava entrando.
Riuscì giusto in tempo ad infilarsi all'interno prima che le porte si richiudessero e la lasciassero fuori.
Arizona dall'altra parte fu sorpresa quando vide Callie entrare all'ultimo secondo nell'ascensore, la guardo incuriosita notando che la mora era ora piegata in due cercando di riprendere fiato, sembrava avesse fatto una corsa.
"Hey buongiorno"
"Giorno a te Calliope! Tutto bene?"
La mora per un secondo non seppe cosa fare o dire. Non aveva pensato, appena aveva visto Arizona si era precipitata da lei, senza un motivo preciso. Decise di fare ciò che sentiva quindi le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, cosa che fece sorridere la bionda.
"Si tutto bene, ero in fila per il caffè quando ti ho vista entrare....beh volevo salutarti"
"Ecco perché il fiatone"
"Si ero un po' lontano"
Sorrise impacciata Callie, che causò però un sorriso divertito e completo di fossette da parte di Arizona.
"Quindi ora ti devo un caffè"
"Credo proprio di si Dottoressa Robbins"
"Hai iniziato già il turno?"
"No anche se fra poco devo scappare che ho un intervento, ma prima ti volevo dire che per stasera è tutto a posto, Sofia starà con Meredith"
"Perfetto! Noi a che ora ci vediamo?"
"Pensavo di passare a prenderti verso le 8 e mezza se per te va bene"
"Per me va più che bene"
A quel punto le porte dell'ascensore si aprirono e le due uscirono.
"Ok grande! Allora io scappo che tra po' ho un intervento, ci vediamo più tardi"
 Detto ciò la mora stava per allontanarsi quando fu bloccata dalla mano della bionda che la fermo per un braccio, avvicinò il proprio viso a quello di Callie e la baciò.
"Ora Dottoressa Torres può andare, ci vediamo dopo"
Le lanciò un ultimo sorriso e si diresse dal lato opposto in cui doveva andare Callie, verso la sala degli strutturati. Al contrario Callie rimase lì a fissarla andare via ancora stordita ma piacevolmente sorpresa è felice del saluto della della bionda, appoggiò una mano sulle sue labbra prima di riprendersi e dirigersi finalmente verso la sala operatoria.
 
-
 
Era da tempo che non si sentiva così, lei era sempre stata una persona sicura quando si trattava di uscire con altre donne, ma ora non si trattativa di altre donne si trattava di Callie, ed era totalmente diverso.
"Alex sono nervosa"
"Scusa? Mi hai trascinato nella stanza del medico di guardia per dirmi che sei nervosa?"
"Esattamente"
"Sei fuori di testa? E poi perché saresti nervosa?"
"Stasera ho un appuntamento"
Alex la guardo perplesso per alcuni secondi non capendo se lo stesse prendendo in giro o cosa. Poi riflette e ripenso anche a quello che era successo alla festa la sera prima.
"con chi?"
Arizona non era sicura di voler rendere la notizia che lei e Callie ci stavano riprovando di dominio pubblico, quindi esito qualche secondo prima di giungere alla conclusione, che in fondo se voleva essere aiutato era meglio essere onesta, e poi al diavolo stava parlando con Alex, il suo pupillo, non con una di quelle pettegole delle infermiere. 
"Io...con Callie, ho un appuntamento con Callie"
"Oh bene, credo, non è una bella cosa?"
"Si certo che è una bella cosa, un notizia fantastica!"
"Ok, allora perché siamo qui dentro?"
"Perché  sono nervosa"
"Mi sto perdendo qualche passaggio"
"Alex!"
Disse la bionda esasperata da tutta quella situazione. Il chirurgo pediatra capì di cosa aveva bisogno.
"Arizona non devi esserlo, lei è Callie, la conosci, avete una figlia, non c'è motivo per cui tu debba essere nervosa"
Arizona lo guardo sconsolata, e si allontanò da lui sedendosi su lettino. 
"Sono preoccupata Alex, e non so perché" 
Alex la guardo compressivo e le si avvicinò sedendosi di fianco.
"Hai solo paura"
"E se dovessi rovinare di nuovo le cose? e se stasera facessi un disastro? Io la amo, non sai quanto ho desiderato di poterla riavere con me...io non voglio fare più casini, voglio che sia tutto perfetto...non foglio fare altri errori"
Alex rimase in silenzio per un po' prima di parlare.
"Dopo Izzie ho avuto paura, ho pensato che non avrei amato più nessuna come lei, ho pensato che non sarei riuscito a fidarmi più di nessuna. Sai Izzie è stata la prima persona che ha visto qualcosa di buono in me...ma poi anche lei se ne è andata"
Alex si fermò un secondo prima di continuare.
"Poi quando ho conosciuto Jo ho avuto paura"
Arizona era in silenzio ad ascoltarlo, ed osservarlo.
"Avevo paura che avrei incasinato di nuovo le cose, che avrei fatto qualche errore, che sarebbe finita come è finita con Izzie, mi conosci sai che disastro ero ai tempo da specializzando. Poi però mi sono buttato, ho capito che dovevo superare questa cosa e provare ad essere felice. Beh sai come sono andate le cose" 
A quel punto Alex si voltò verso la bionda ammiccando un sorriso.
"Quello che sto cercando di dire è che non devi avere paura, devi prenderti la tua felicità, perché è qui, in questo momento, tu e Callie ci volete riprovare? bene, fa del tuo meglio per non ferirla di nuovo, ritrova la tua, la vostra felicità"
Arizona gli sorrise, per poi appoggiare la testa sulla spalla dell'amico.
"Grazie Alex"
"Di niente, ti farò mandare il conto dal mio assistente a casa"
la bionda rise
"Cretino! E poi non serve spedirmela viviamo nella stessa casa"
"Giusto, vedi ho risparmiato anche il francobollo"
 
-
 
"Oggi sei strana"
"Cosa?"
"Non lo so, sembri di buon umore...sorridi"
"Sorrido sempre"
"No.....o almeno non così"
"Beh diciamo che oggi è un bel giorno"
Meredith la guardo qualche secondo poi all'improvviso una lampadina le si accese in testa, e accenno un espressione maliziosa 
"Tutto questo buon umore riguarda per caso il fatto che stasera Sofia deve restare a dormire da me?"
Callie rimase spiazzata da quella domanda, ma poi contraccambio il sorriso 
"Può essere"
Decise di rimanere sul vago 
"Allora cos'è? Cosa devi fare stasera che ti fa essere così di buon umore?"
La mora sorrise indecisa per un secondo se dire tutto o tenersi la notizia di lei e Arizona per se, poi alla fine cedette 
"Ho un appuntamento con Arizona"
Meredith fece un espressione sorpresa, anche se non troppo, e sorrise contenta per la bella notizia. 
"Aspetta! Tu e Arizona state di nuovo insieme?"
"Più o meno, abbiamo deciso di ricominciare a uscire insieme, però vogliamo prendere le cose con calma"
"Quindi avevo ragione, riguardo a quello che ti ho detto ieri sera"
"Smettila di gongolare"
"Mi dispiace non ci riesco"
"Lo sai che sei insopportabile?"
"Lo so ma questo non cambia le cose"
Callie alzo gli occhi al cielo esasperata, mentre il chirurgo generale se la rideva 
"Sembri già più felice, era da tanto che non ti vedevo così"
"Il fatto è che ho passato mesi a cercare qualcosa, che mi facesse stare meglio. Mi sono impegnata nel lavoro, mi sono presa cura di Sofia, sono uscita, ho incontrato gente, però c'era sempre qualcosa che mancava. Era Arizona Meredith, è come se lei fosse casa, e finalmente sto tornando a casa"
"Sono felice che finalmente hai capito cosa vuoi"
"Ora sono più che certa di cosa voglio"
"Dove andrete stasera?"
"Ho pensato a un posto speciale, le farò una sorpresa"
"Ti consiglierei in un bel appuntamento in sala operatoria, ma non è nel vostro stile"
"No lascio a te e Derek, questi tipi di appuntamenti"
"Non sai che ti perdi"
Le due scoppiarono a ridere, quando ci fu una voce alle spalle di Meredith che le distese.
"Hey, cos'è tutto questo divertimento"
"Hey Arizona, stavo solo spiegando a Callie come ci si diverte"
"Come se avessi bisogno dei tuoi consigli"
"Tutti dovrebbero seguire i miei consigli per divertirsi"
"Si come no, Arizona ti serviva qualcosa"
"No niente ti stavo cercando per darti questo"
Arizona si avvicino al bancone dove la mora era ancora seduta alla scrivania con avanti varie cartelle cliniche, e le porse un caffè.
"Dato che ti dovevo un caffè per stamattina ho pensato di rimediare subito"
"Grazie"
"Ma guardala, datele un caffè e diventata la donna più felice del mondo"
"Sei solo gelosa, perché io ho avuto un caffè e tu no"
Meredith alzò gli occhi al cielo e poi sorrise all'indirizzo della mora.
"Meglio che vada a fare il giro di visite, ciao Arizona, a più tardi drogata di caffè"
"Ciao"
"Ciao a dopo"
Callie inizio a bere il suo caffè, quando noto lo sguardo di Arizona puntato su di lei.
"Volevi chiedermi qualcos'altro?"
"No niente in particolare...e che non ho niente da fare, quindi non ho fretta"
"Mi stai fissando lo sai?"
"No sto solo ammirando"
"Comunque grazie del caffè"
"Di niente, e poi è stata un ottima scusa per vederti"
"Per caso ci stai provando?"
"Non lo so...ne ho bisogno? E soprattutto sta funzionando?"
Callie scoppio a ridere, decidendo di stare allo scherzo e giocare anche lei.
"Credo che sia meglio che tu vada prima che faccia qualcosa che non dovrei"
"Tipo cosa?"
Arizona si stava divertendo, quindi continuo a stuzzicare Callie avvicinandosi sempre di più alla mora, con un sorrisetto stampato in faccia.
"Tipo portarti lontano da qui e tenerti un po impegnata"
Callie vide passare uno strano lampo negli occhi di Arizona e capi che aveva vinto, la bionda si allontanò leggermente dal bancone, da dove Callie la fissava più che divertita.
"Ohh...credo che tu abbia ragione meglio che vada"
"Già...ma ci vediamo stasera no?"
"Certo, e non vedo l'ora! A più tardi Calliope" 
"A più tardi" 
 
-
 
"Oh Dio Callie..."
"Sorpresa!"
"Te ne sei ricordata"
Callie assunse un espressione di finta offesa.
"Come puoi pensare che avessi dimenticato il locale dove mi hai portata al nostro primo appuntamento"
Arizona si avvicinò alla mora e la baciò.
"Hai ragione"
"Dai entriamo"
Allora il chirurgo ortopedico la prese per mano e la condusse all'interno del locale.
Le due entrarono e furono subito accompagnate da un cameriere al loro tavolo, prima che quest'ultimo consegnasse loro i menù per poi tornare nelle cucine.
"Sai in realtà non volevo portarti qui al nostro primo appuntamento"
"No?"
"No avevo intenzione di portarti in un ristorante di classe, con una vista mozzafiato, in verità avevo anche prenotato in un posto del genere"
"Perché poi hai cambiato idea?"
"Andai in panico"
"Cosa?"
"La Bailey mi fece venire dei dubbi, avevo chiesto in giro qualche notizia su di te sai...non volevo fare altre figuracce, o spaventarti. Avevo prenotato in un posto del genere soprattutto perché volevo farmi perdonare"
"E quindi come siamo finite qui?"
"Lo vidi tornando da lavoro, entrai e pensai -è questo il posto perfetto dove portare Callie- mi convinse subito"
"Beh io ricordo che ero tremendamente nervosa, e in un certo senso un posto del genere mi aiutò a calmarmi, forse se mi avresti portata in un posto come quello dove avevi prenotato non mi sarei sentita molto a mio agio per un primo appuntamento"
Arizona assunse un espressione pensierosa.
"Ricordo perfettamente quella sera e ti posso giurare che non notai per niente il tuo nervosismo"
"Davvero? Perché ero davvero molto  agitata"
"Credo che quella sera fossi troppo occupata a non sfigurare davanti ai tuoi occhi per accorgermi di qualsiasi altra cosa"
Callie rise 
"Sai non sembravi una persona che si preoccupasse di fare bella figura...sei sempre stata sicura di te e mi sei sembrata così anche in quell'occasione. E poi ti devo ricordare che sei entrata in un bagno pubblico e mi hai baciata senza che neanche ci conoscessimo? Questo già fa capire qualcosa su che tipo di persona sei"
Arizona sorrise 
"Dai spesso l'apparenza inganna....mi piacevi davvero Calliope, non mi capitava da tempo di provare qualcosa del genere per una persona e avevo paura che non ricambiassi, poi aggiungici il fatto che praticamente ti avevo osservata più e più volte in ospedale, mentre tu non mi avevi notata per niente"
"Beh se ti può consolare questa cosa non me la spiegherò mai, cioè guardati sei bellissima, sei sempre stata bellissima, e ai miei occhi non esiste qualcuno di più perfetto"
Ed a interrompere le due proprio in quel momento arrivo il cameriere per prendere le ordinazione. Ma questo non fermo Arizona dall'allungare la mano sul tavolo per poggiarla e poi stringerla a quella di Callie.
 
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Il tempo trascorso insieme volo, la serata era andata più che bene, avevano chiacchierato, avevano riso, si erano divertite. Callie aveva riaccompagnato Arizona a casa, ed erano proprio sotto al porticato di quest'ultima, per darsi la buona notte.
"Allora....dovremmo rifarlo no?"
"Dottoressa Robbins mi sta chiedendo un secondo appuntamento?"
"Beh Dottoressa Torres la serata non è stata di suo gradimento?"
La bionda assunse poi un espressione fintamente sorpresa e indignata, alla quale la mora non resistere. Era troppo tenera quindi lentamente si avvicinò e la baciò, dopo un po' si staccò da lei ma rimase comunque con la fronte poggiata alla sua.
"Allora ci vediamo domani a lavoro?"
"Quando riceverai una richiesta di consulto in chirurgia neofetale, sappi che sono io e che ho voglia di vederti"
Callie sorrise allontanandosi un po' dalla bionda
"Beh possiamo sempre pranzare insieme" 
"Dovrei aspettare fino all'ora di pranzo per vederti? Stai scherzando vero?"
Arizona sembrava una bambina a cui avevano appena tolto il suo giocatolo preferito, e questo fece allargare ancora di più il sorriso della mora. La quale si avvicinò di nuovo alla bionda e la baciò, questa volta con più calma prolungando il contatto e tenendola stretta a se, con una mano dietro alla schiena e l'altra nei suoi capelli dietro la nuca. Poi interruppe il bacio è la guardo con intensità negli occhi e con non so che di malizioso.
"Sai stavo pensando...questo tecnicamente è il nostro primo appuntamento giusto?"
"Giusto"
Confermo Arizona anche se in quel momento non era molto concentrata, il bacio l'aveva letteralmente mandata il tilt, era troppo intenta a fissare le labbra della latina, per riuscire a mettere insieme un pensiero o una risposta più complessa di una affermazione.
"Ed abbiamo detto di voler prendere le cose con calma giusto?"
"Giusto"
"E con questo...vuol dire che dobbiamo rispettare la regola del terzo appuntamento?"
Callie assunse un espressione dubbiosa e speranzosa allo stesso tempo. Mentre Arizona finalmente guardo Callie negli occhi non avendo afferrato il senso della domanda della mora, quando all'improvviso capi.
"La regola del....ah il fatto di sai...aspettare...cioè ti riferisci a quello giusto?"
Chiese la bionda un po' incerta.
"Si parlavo di quello"
Confermo Callie leggermente nervosa 
"Io non lo so...cioè tu che vuoi fare?...nel senso che se non vuoi....o vuoi...io non so dovremmo..."
Arizona fu zittita da Callie che la baciò, per calmarla e rassicurarla dato che la bionda stava iniziando a dare leggermente di matto.
"Chi se ne frega della regola, vieni andiamo in casa"
Concluse Arizona prendendo Callie per mano e tirandola dentro con lei, e conducendolo direttamente nella sua camera da letto.
 
-
 
Entrambe erano senza fiato, stesse l'una di fianco a l'altra sul letto di Arizona, intente nel cercare di riprendere a respirare regolarmente, coperte solo fino a metà busto dal lenzuolo. Quando Arizona si voltò verso Callie.
"Resta qui"
Callie guardo Arizona negli occhi prima di rispondere.
"Ok resto"
A quel punto la bionda si avvicinò alla latina e poggiò la testa sul suo torace, ascoltando perfettamente lo scandire dei battiti del cuore di Callie. Era una cosa che faceva spesso prima, adorava addormentarsi così, cullata da quel suono. Dopo un po' allungò una mano e la intreccio con quella della mora, la quale a quel gesto sorrise, e automaticamente appoggio l'altra mano libera sul fianco della bionda tenendola stretta a se. E fu così che entrambe si addormentarono.
A Callie sembravano che fossero passati solo qualche minuto da quando aveva chiuso gli occhi e si era addormenta. Lentamente stava riprendendo coscienza e, si rese subito conto che c'era qualcosa che non andava, poi ricordo. La sera precedente, l'appuntamento, Arizona,  loro nel letto di quest'ultima e infine sempre la bionda che le chiedeva di restare dopo essere state insieme. Tutta quella valanga di ricordi la fece sorridere, e penso che doveva smetterla era due giorni che non faceva altro. Inizio piano ad aprire gli occhi e mettere a fuoco la stanza dove si trovava quando vide due occhi color cielo che la fissavano, emanando una strana luce, sembra gioia.
"Hey"
"Hey, buongiorno"
Rispose la bionda, sorridente non smettendo di fissarla. Si erano risvegliate esattamente nella posizione in cui avevano preso sonno. Arizona aveva approfittato del fatto di essersi risvegliata prima della mora, per ammirarla per un buon quart'orda mente dormiva. Era stata lì solo a fissarla e ammirarla, e pensare a quanto tutto quello le era mancato.
Ora il suo sguardo si era spostata sulle loro mani ancora intrecciate dalla sera precedente, ed il sorriso che già aveva si allungò ancora di più. Questo non sfuggì a Callie, che non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando si era svegliata. Quindi la guardo con un espressione curiosa non capendo perché dell'improvviso ampliarsi del sorriso di Arizona, quando quest'ultima finalmente parlo.
"È come essere a casa"
"Cosa?"
"Le nostre mani, hanno un modo di unirsi che io trovo perfetto. Ogni volta è come se trovassero il loro posto nel mondo, il posto che cerchi in continuazione. E che quando lo trovi lo capisci subito, perché è quello il posto per cui sei stato creato. Vorresti restare lì per sempre, perché lì ti senti al sicuro, protetto, amato, in pace...è casa.
Quindi quando la mia mano è intrecciata alla tua è come essere a casa" 
Poi Arizona lancio un ultimo intenso sguardo, pieno di significato a Callie e ripose di nuovo la testa sul torace della mora, notando con piacere che il battito della sua Callie era leggermente accelerato. La mora a quel punto non sapendo che dire si abbassò facendo spostare leggermente la bionda, arrivando al suo viso e dandole un bacio pieni di passione, trasmettendo ad Arizona tutte le emozioni che stava provando in quel momento. Staccandosi infine per riprendere fiato, dicendo l'unica cosa che trovava adatta in quel momento.
"È casa"
 
 
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"Harry ha vinto! Ha ucciso il cattivo"
"Si Harry vince, salva la pietra e impedisce al cattivo di prenderla e tornare forte. Però la storia continua, questo è solo il primo libro ce ne sono altri"
"Quindi il cattivo è ancora vivo?"
"Si è ancora vivo"
"Sofy leggi ancora! Voglio sapere cosa succede ad Harry"
"Ora è tardi dobbiamo andare a letto, altrimenti le mamme si arrabbiano. Domani ti prometto che continuiamo e iniziamo il secondo libro, d'accordo?"
"Va bene"
Acconsentì la piccola.
"Leggete Harry Potter senza di me? Ho delle sorelle senza cuore"
Intervenne Tim entrando nella stanza con le braccia incrociate al petto e un area fintamente risentita.
"Come se tu non conoscessi la storia a memoria"
Lo prese in giro Sofia.
"Quando dici queste cose sembri una babbana! Harry Potter non ha limiti di rilettura"
Sofia stava per ribattere, quando Camilla si intromise.
"Tim che cosa è un babbano?"
"Un babbano è una persona che non ha poteri magici, tesoro"
Ma non fu Tim a rispondere ma Arizona, appena entrata anche lei nella stanza.
"Io non voglio essere una babbana!"
Mise il broncio la piccola. Ma la madre le si avvicinò, abbassandosi per guardarla bene negli occhi.
"Tu credi nella magia?"
"Si ci credo"
"Ecco finché crederai che la magia esiste non sarai una babbana, anche se non hai una bacchetta magica, l'importante è che tu ci creda"
La bambina sembro convinta dalle parole della madre e annui felice.
"Non sono una babbana yay!"
Sofia e Tim non poterono non scoppiare a ridere nel vedere la sorellina così soddisfatta.
"Ok piccola streghetta è tardi e devi prepararti per andare a letto, vai dalla mamma che ti sta aspettando"
La piccola diede un bacio sulla guancia alla sorella e un abbraccio al fratello per poi correre da Callie per andare a letto.
"Credo che andrò a dormire anche io, notte Sofia, notte mamma"
"Notte Tim"
"Notte tesoro"
Rispose la madre dopo avergli scompigliato i capelli. Dopo di che Arizona si sedette sul letto vicino alla figlia.
"Allora come è andata la serata"
"Tutto bene"
Rispose Sofia, senza dare troppa importanza alla cosa.
"Sai il primo appuntamento con una persona è sempre speciale, è un ricordo che ti porterai sempre dietro, un po' come il primo incontro"
Vedendo che la figlia non parlava Arizona continuo.
"Mi ha detto Callie che avete dovuto interromperlo prima del previsto, spero che questo non abbia rovinato tutto"
Alla fine Sofia guardo la madre mostrandole un piccolo sorriso.
"È stato bello, anche se siamo dovuti tornare prima, il tempo che siamo stati insieme è stato bello"
"Sono contenta piccola"
"Piccola? Mi hai scambiato per Camilla"
"Per me resterai sempre piccola, la mia bambina"
"Mammaaa"
Si lamentò esasperata, ma infondo anche felice, Sofia.
"Lo so, non mi serve la predica anche da te ci ha pensato già tua madre. Hai 17 anni, sei grande, non sei più una bambina, ti devo dare i tuoi spazzi eccetera"
Sbuffo Arizona.
"Sono grande, sto crescendo e voglio i miei spazi...ma non vuol dire che voglio che smetti di invaderli"
Sofia aveva abbassato lo sguardo, osservando mentre si torturava le mani, per l'imbarazzo che provava per quello che stava per confessare.
"Sei mia madre, e voglio che tu mi stia addosso e ti preoccupi per me. Anche se mi lamento e me la prendo non voglio che tu smetta"
Arizona sorrise e strinse Sofia a se.
"Non lo farò"
"Ok però niente pedinamenti ai miei prossimi appuntamenti intesi?"
Affermò poi seria la ragazza con tono che non consentiva repliche.
"Come...va bene"
Si arrese Arizona.
"Grazie mamma!"
"Di niente tesoro, buona notte"
Arizona bacio la figlia sulla fronte ed uscì dalla stanza per raggiungere la sua.
Si avvicinò al comò dove vide appoggiata, vicino al porta oggetti, la collanina con il ciondolo a cuore di Callie, ciò vuol dire che lei stava facendo la doccia. Tolse la sua identica ma di colore differente, e la appoggio di fianco a quella della moglie. Si fermò ad osservarle e subito le balenò in mente il
ricordo di una mattina di tanti anni prima. 
Ricordò che la sera prima aveva avuto il suo primo appuntamento con Callie, dopo che erano state separate per 6 mesi, e che avevano passato la notte insieme. 
La mattina la mora aveva visto la catenina, che ormai ne lei ne Callie indossavano più, nel suo porta gioie,  e prendendola gliel'aveva fatto indossare. Facendo poi la stesa cosa lei quando tornò a casa sua. Ricordò il sorriso di Callie quando gliela vide di nuovo al collo, uno dei sorrisi più belli e luminoso della moglie che avesse mai visto.
"Hey tutto a posto"
Il ricordo di Arizona fu interrotto dalla voce di Callie che era uscita dal bagno.
"Si mi ero solo distratta"
"Sofia?"
"No lei non centra era solo un ricordo"
"Spero uno bello"
"Si uno davvero bello"
"Quindi?"
Arizona solo a quel punto si voltò verso la mora che era in piedi dietro di lei in accappatoio, le si avvicinò , le poggiò le mani sui fianchi attirandola a se e baciandola. Infine si staccò da lei  rimanendo comunque con la fronte poggiata a quella della mora e fissandola degli occhi con intensità, prima di riuscire a proferire parola.
"Ti amo"
"Ti amo anche io"
 
   
 
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