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Autore: Benedetta Cetriola    30/07/2015    0 recensioni
“…Hello, I am just a fool,
who's willing to sit around and wait for you.
But baby can't you see, there's nothin' else
for me to do I'm hopelessly devoted to you…”
Una storia d'amore quasi impensabile tra un fabbricatorte e la sua assistente alla ricerca di una ragazza scomparsa con l'aiuto di un ispettore goloso di torte ai lamponi. Di sfondo un mondo di segreti svelati man mano che l'avventura va avanti.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Ned è il Fabbricatorte che lavora al “Pie Hole” con la sua assistente Olive.
Olive è sempre stata innamorata di Ned, ma non ha mai avuto il coraggio di dirglielo, perché se ne vergognava  tanto, così per sfogare le sue emozioni canta.
 
“…I am hoplessly devoted to you,
But now there’s nowhere to hide
Since you pushed my love aside
I am out of my head
Hoplessly devoted to you
Hoplessly devoted to you…”
 
Da un po’ di tempo però girava intorno a Ned una ragazza che si chiama Chuck.
Veniva spesso al “Pie Hole”, forse anche lei era  innamorata di Ned e molto propabilmente il Fabbricatorte ricambiava questo sentimento. Olive era  molto gelosa di lei perché in poco era riuscita ad avvicinarsi al Fabbricatorte più di quanto lei  non avesse fatto in tutti gli anni che aveva lavorato lì. Ora, se prima già a mala pena la salutava, con Chuck tra i piedi non la degnava più di uno sguardo. Così in una notte di solitudine, come spesso ultimamente capitava, Olive si sentì di dover gridare, o meglio cantare, ciò che provava  alla luna e alla unica e sola persona che veramente l’ascoltava: il cane di Ned, Digby. Lui sì, che era un vero ascoltatore, stava lì fermo che fissava Olive dare spettacolo nel salone del “Pie Hole”. Ormai anche Olive si era affezionato a lui, il suo , forse unico, vero amico.
E così cantò fino a tarda notte, alle luci del “Pie Hole”.
 
“…Hello, I am just a fool,
who's willing to sit around and wait for you.
But baby can't you see, there's nothin' else
for me to do I'm hopelessly devoted to you…”
 
Il giorno dopo quando si presentò a lavoro, Ned era lì ad aspettarla. Era preoccupato e sembrava che non avesse dormito per tutta la notte. Olive, che era convinta che quello sarebbe stato un bel giorno, gli chiese cantando:
“Dormito bene? Su, su, mettiamoci a lavoro!”- si girò un attimo attorno e notò con sua piacevolissima sorpresa che Chuck non c’era!
 “Finalmente  se n’era andata!” pensò Olive, ma disse solamente:
“Oggi non c’è Chuck? Che peccato avevo preparato la mia specialità al limone.”
“Chuck non se n’è andata…lei è… è scomparsa!” –disse Ned quasi con le lacrime agli occhi.
Olive si sentì subito una tiranna per aver scherzato su di lei, ma come poteva immaginarlo.
“Oggi sono andato a prenderla sotto e non rispondeva, sono salito e la porta di casa era aperta. Sono così preoccupato, dove può essere finita!”- continuò Ned.
Proprio mentre Ned parlava entrò dalla porta l’ispettore Emerson Code, grande amico di Ned e fedele cliente del “Pie Hole”. Aveva sentito Ned parlare della scomparsa di Chuck, così si avvicinò al bancone e interruppe:
“Chi è scomparso, quella ragazza che porti sempre con te?”
“Si, Chuck. Non so dove possa essere. Aiutami tu, Emerson!”
“Certo, certo ma parliamone davanti ad un bel piatto di torta al lamponi.”- disse, perché dovete sapere che andava matto per le torte e diceva che quando era ansioso o preoccupato la voglia di torte aumentava.
Olive allora andò in cucina e prese una bella fetta di torta al lampone per il detective.
Si sedettero al loro solito tavolo, vicino la grande vetrata che dava sulla strada.
 Emerson cominciò a gustare la sua delizia e Ned parlò:
“Ho intenzione di trovarla. Ma mi serve il vostro aiuto.”
Emerson e Olive fecero cenno che ci stavano, ma da dove iniziare?
“Possiamo andare a curiosare a casa sua per trovare qualche traccia iniziale. Se è stata rapita ci saranno delle prove, se invece è scappata, troveremo qualche indizio di dove si è diretta.”- disse l’ispettore.
“Ma scappata dove?”- continuò Ned.
“E perché?”- interruppe Olive.
Non sapevano proprio che pesci prendere, ma decisero che Emerson aveva ragione, dovevano iniziare da casa di Chuck per cercare indizi. Chiusero immediamente il “Pie Hole”  e tutti in macchina verso casa di Charlotte, qual’era il suo vero nome.
Charlotte Charles, figlia orfana di madre e poi anche di padre all’età di dieci anni. Charles Charles, suo padre appunto, morì per un infarto che lo stroncò sul momento, così Charlotte fu affidata alle sue zie Lily e Vivian che l’accudirono come una figlia. Visse con loro fino ai diciotto anni, quando decise che avrebbe girato il mondo. Salpò con una nave da crociera e lì, dopo pochi giorni fu uccisa. Sì signori, Charlotte Charles è in realtà morta o per chiunque la conosceva lo era. Infatti un ladro la buttò dalla nave mentre cercava di scappare. Vi chiederete allora com’è possibile che sia scomparsa, se in realtà è morta? 
 
   
 
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