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Autore: Dr Mirrus    31/07/2015    5 recensioni
Allora, dato che me lo hanno chiesto in tanti (Solo Shruikan, ma sono dettagli...) Ho scritto il sequel! Contenti?
Dal testo
“Wow, questa volta hai combinato veramente un casino… sai che c’è? Dovresti andare da lei e spiegarle tutto quello che è successo per filo e per segno, se sarai onesta, sento che ti crederà, e molto probabilmente ti perdonerà!"
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vinyl era appena tornata a casa, una settimana prima si era persa il concerto della sua migliore amica a causa di un maledetto buttafuori, e anche a causa sua, l’aveva persa, adesso Octavia la odiava, e lei era distrutta da questo.
Si buttò sul divanetto, e iniziò a piangere sul cuscino, sfogando la sua tristezza, quando bussarono alla porta.
Vinyl si asciugò le lacrime e andò ad aprire, alla porta c’era un pony dal manto bianco, con la criniera e la coda per metà bianca e metà nera, con un occhio azzurro e uno nero.
“Ciao Vinyl, come va? Ho visto che correvi verso casa, e mi sono leggermente preoccupato, cosa è successo?”
“Oh, ciao Mirrus”
Mirrus era il migliore amico di Vinyl, insieme ad Octavia, era un pony molto gentile, sempre amichevole e generoso verso tutti, e non si faceva scrupoli nel fare anche le cose più difficili per sollevare il morale di un amico. Era l’unico con cui Vinyl riusciva a confidarsi.
“È che ho litigato con Octavia… e questa volta l’ho fatta grossa…”
 “Oh mamma, cosa hai combinato questa volta?” Disse lui con aria preoccupata
Vinyl gli raccontò tutto quello che successe, del dialogo con Octavia, della corsa sfrenata verso il teatro, e infine del maledetto buttafuori.
“Wow, questa volta hai combinato veramente un casino… sai che c’è? Dovresti andare da lei e spiegarle tutto quello che è successo per filo e per segno, se sarai onesta, sento che ti crederà, e molto probabilmente ti perdonerà!”
Una scintilla si accese negli occhi della puledra
“Hai ragione Mir, sei un genio, è per questo che sei il mio migliore amico”
Disse lei, prima di abbracciarlo e scattare fuori di casa.
 
Mirrus era rimasto imbambolato, aveva una cotta per lei da quando l’aveva conosciuta, ma adesso ne aveva la certezza, uscì dalla casa a testa bassa dicendo “Fantastico… Sono stato friendzonato…”
 
Vinyl correva, non sapeva bene dove andare, ma sapeva che Octavia stava per andare in tournee, così chiese ad una persona lì vicino, era un ragazzo albino, che stava passeggiando insieme ad un clessidriano in giro per Ponyville.
“Scusa, sai dirmi qual è la prossima meta della tournee della musicista Octavia Melody?”
“Mhhh, si, la prossima meta dovrebbe essere Canterlot, ma non ne sono sicuro”
“Si, è a Canterlot, tranquilla; Gyber, ti ricordo che abbiamo preso due biglietti per andare a vederla.”
Il clessidriano si aggiunse alla conversazione, rimproverando l’albino per la sua poca memoria
“Ehehe, scusa Clessidrus, me ne ero completamente dimenticato…”
 
Intanto Vinyl si era già diretta alla stazione, e aveva comprato un biglietto per Canterlot, così come un biglietto per il concerto.
 
Il treno arrivò a destinazione, e Vinyl cominciò a chiedere in giro per informazioni.
Riuscì ad arrivare al teatro poco prima che iniziasse lo spettacolo, e STAVOLTA riuscì ad entrare.
Si sedette e si accorse che affianco a lei c’erano Clessidrus e Gyber che litigavano
“Gyber! Che ti costa prendere dei popcorn? Sono tanto buoni!”
“Mi costa soldi! Ecco cosa mi costa!”
“E se li pagassi io?”
Gyber ci pensò un po’ su e poi sorridendo rispose “Si può fare!”
 
 
Il concerto iniziò, e Gyber e Clessidrus avevano i loro popcorn.
 
All’inizio ci fu un pianista ad aprire, poi arrivò Octavia, e il pubblico andò in visibilio.
Fece un inchino, poi iniziò a suonare.
Il pubblico era ammutolito, nessuno osava interrompere quella meraviglia, tutti rimanevano in silenzio per evitare di distruggere quella fantastica melodia che Octavia creava sfregando le corde del suo violoncello, anche Vinyl era rimasta sbalordita, certo, l’aveva sentita provare, ma non era mai riuscita ad assistere ad un suo concerto dal vivo, e doveva ammettere che era fantastica.
 
A fine spettacolo Vinyl si diresse nel camerino di Octavia, ma un buttafuori la fermò
“Ehi tu! Non hai il diritto di entrare qui!” Disse lui, parandosi davanti a Vinyl, ma lei non lo calcolò nemmeno, e spostandolo con la magia, disse “Non permetterò ad un altro buttafuori di spezzare il rapporto di amicizia tra me ed Octavia!”
 
Entrò subito nel camerino, e notò che Octavia era rivolta verso lo specchio, con gli occhi chiusi, e appena sentì la porta chiudersi disse.
“Oh, Finalmente sei arrivato, hai portato il caffellatte che ti avevo chiesto?”
“In realtà non sono il ragazzo delle consegne…”
Non appena Octavia la sentì parlare si irrigidì, e si girò, aprendo gli occhi, il suo sguardo era freddo come il ghiaccio, ma Vinyl continuò a parlare
“Senti, lo so che adesso mi odierai per quello che ho fatto, ma posso spiegarti tutto, io volevo venire al concerto, ma-”
Octavia la interruppe bruscamente, adesso era veramente arrabbiata
“Ma cosa? Eh? MA COSA? Cosa farai? Mi dirai un’altra delle tue fottute bugie? Non lo capisci che sei una delle persone a cui tengo di più? E ogni volta che manchi a i miei concerti io soffro? Ma no! Tu devi incidere! Metti il lavoro prima dell’amicizia! E sai che ti dico? Vai al diavolo! Tu e il tuo lavoro!”
 
La rabbia di Octavia si era trasformata in un pianto, e Vinyl si sentiva terribilmente in colpa, sapeva che il malessere della sua amica era causato da lei, si accorse che Octavia se ne stava per andare, ma si mise davanti a lei e le disse
“Senti, lo so che sono una stupida, e che ho preferito il lavoro all’amicizia, ma ho capito i miei errori.
Sono venuta qui da Ponyville solo per poter assistere ad un tuo spettacolo e per provare a fare pace, e adesso voglio che tu mi ascolti.
Io non intendevo ferirti, e infatti nel bel mezzo di un’incisione ho deciso di mollare Neon e raggiungerti al teatro, ma un maledetto buttafuori mi ha fermata e non mi ha fatto entrare!
Ero disperata, ho anche provato a chiamarti, ma hai riattaccato subito, così non ho potuto spiegarti cosa è successo e per una settimana ci sono stata male, non puoi capire quanto mi sono mancate le tue prove alle 5 di mattina, i tuoi rimproveri sulla musica troppo alta, mi è mancato tutto di te!”
Octavia aveva ascoltato tutto senza fiatare, era rimasta sbalordita, allora ci teneva un po’ a lei!
Octavia si fece coraggio, e rispose
“Vinyl, mi dispiace per averti attaccato in faccia quella volta, ma ero arrabbiatissima con te, e non volevo parlarti, comunque mi sei mancata anche tu, mi mancavano i tuoi subwoofer a fare casino per tutta la casa, o la tua lavastoviglie a vibrazioni… A proposito, hai detto che sei venuta anche a vedere il concerto eh? Allora? Ti è piaciuto?” Disse lei, cominciando a sorridere, finalmente erano tornate amiche, e ne era molto felice.
“È stato Fantastico, meraviglioso, se veramente fantastica come violinista Octi, ti faccio veramente i miei complimenti, eravamo tutti in silenzio per evitare che la fantastica melodia che avevi creato si potesse spezzare, e io sono rimasta veramente ammaliata!”
Disse lei con entusiasmo, ma dopo quel momento ritornò seria
“Senti Octi, ti va di tornare a casa? Non mi piace molto dormire da sola…”
Octi si lasciò scappare una risatina, ma rispose seria
“Scusa Vinyl, ma adesso sono in tournee, non posso abbandonarla per ritornare a casa, ma ti prometto che appena finirò tornerò a casa, ok?”
Disse lei, sorridente, era finalmente tornata l’Octavia di prima, sorridente e solare.
Vinyl le sorrise di rimando, e dirigendosi verso la porta del camerino la salutò
Octavia prese coraggio, doveva dirle un’ultima già da molto tempo, e adesso ne aveva l’occasione
“Ehi Vinyl, aspetta, devo dirti un’ultima cosa…”
Vinyl si girò, e incuriosita chiese
“Si Octi? Che-”
Non fece in tempo a finire la frase che Octavia la baciò, Vinyl era rimasta imbambolata, non se l’aspettava, ma ricambiò subito il bacio
“Ti amo Vinyl, ti ho sempre amata”
“Anche io Octi… Beh, ci vediamo a casa!”
Octavia era felicissima, finalmente era riuscita a dichiararsi alla pony che amava, e lei ricambiava!
“Ciao Vinyl! Ci vediamo!”
 
 
Angolo Autore in vena di romanticismo:
 
 
Ehilà! Si, ecco il sequel, non sapevo nemmeno io come svilupparlo, ma dato che me lo avete chiesto in tanti (solo Kishin, ma vabbè) Ho deciso di scriverlo!
 
E comunque il finale fa leggermente schifo perché non sapevo come finirla, Perdonatemi!
  
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