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Autore: Bunny05    31/07/2015    3 recensioni
Smettiamo di credere nelle favole appena diventiamo grandi e iniziamo a vivere nella realtà. Tante volte non ci accorgiamo però che le favole le facciamo noi, quando amiamo, quando l'amore fa parte di noi tutto diventa come un racconto di una bellissima fiaba, il mondo ti sembra più bello, più luminoso, ogni cosa intorno a te si trasforma.
Martina Stoessel e Jorge Blanco
Martina è una ragazza che non crede nell'amore per quello che ha vissuto e per come è cresciuta, ma qualcosa cambierà in lei quando scoprirà che la musica può essere un ottimo elemento per aprire le proprie emozioni. Jorge è un ragazzo dei giorni nostri, ma dimostrerà di avere qualcosa in più, di non essere il classico ragazzo. Fin dall'inizio proverà una forte attrazzione per Martina, ma lei si lascerà andare?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Lezioni Di Piano.
 
Finalmente è arrivato il fine settimana e posso rilassarmi un po’, noi ragazze siamo in piscina a rilassarci dentro l’acqua intanto che i ragazzi non ci sono. << Come ha preso Fran le lezioni che dovrai fare in camera di Jorge, da soli? >> chiede Cande con una risatina perché già si immagina la risposta, << Male, ma Mechi l’ha calmato >>, la bionda fa l’occhiolino alle ragazze e sorride, << Beh si sa che Fran ti ama alla follia >> gli dice Alba con un sorrisetto e uno sguardo un po’ triste. Noto nel suo sguardo una sorta di malinconia, sicuramente il suo pensiero è Facu, << Andrà tutto bene anche per te >> gli dico io ad un tratto, possibile che vivere qua mi stia facendo diventare un po’ più sensibile? Beh verso gl’altri ovviamente perché su di me ho ancora le stesse opinioni, non credo che io potrò mai innamorarmi o provare qualcosa di simile all’amore, ma mi dispiace vedere gl’altri tristi e che la loro tristezza deriva da un'altra persona, << Non credo >> risponde lei guardandosi le mani, anche se erano immerse sotto l’acqua si capiva benissimo che tremava, << Perché vi siete lasciati? >> domando dolcemente e appoggiandogli una mano sulla spalla, << E’ stata colpa mia >> dice, << Non è stata colpa tua >> dice Lodo come per rimproverarla per non darsi la colpa. << Un ragazzo mi ha baciata e lui ha visto >> continua Alba, << Sai come sono, io non riesco a trattare male le persone anche se sbagliano, piacevo a questo ragazzo e un giorno mi baciò, io rimasi ferma perché non sapevo cosa fare e Facu ci ha visto, ha detto che non gli sembrava che non volessi baciarlo e che non si sarebbe mai più fidato di me >>, << E lui non ti ha ascoltato? Non ti ha creduto? >> chiedo, sentendo queste storie sono sempre più convinta che non avere sentimenti sia la cosa più logica, doveva fidarsi di lei, la conosce sa che non sapeva come reagire eppure l’ha trattata come se l’avesse pugnalato alle spalle. << Non ha nemmeno voluto ascoltarmi >> afferma Alba che ha davvero uno sguardo affranto, come non poteva notare quanto lei ci teneva a lui? Solo a guardarla in questo momento, io che di sentimenti ne so veramente poco, capisco quanto lei soffra per lui. << Sai che Facu è fatto così >> alza le spalle Mechi << Salta subito alle conclusioni, sapete quante ragazze hanno tentato di baciare il mio Fran eppure io mi fido di lui >>, << Stiamo parlando di mio fratello? quel Fran? >> dico allibita per le parole di Mechi, << Guarda che tuo fratello è molto popolare all’accademia >> mi guarda con uno sguardo soddisfatto perché è lei quella che ha conquistato il ragazzo “popolare”, << Anche gl’altri, sono ben visti da tutte >> continua Cande, << Già, io devo stare attenta perché ogni volta in accademia ci sono ragazze che fissano Diego come se fosse un dio, e giuro io lo odio >>, ascolto le ragazza e non posso credere a ciò che sento e tutto un tratto mi metto a ridere e le ragazze mi guardano confuse. << Scusate >> dico senza smettere di ridere << Non riesco a crederci >>, Alba inizia a ridere con me e sembra essere tornata ai suoi normali pensieri, poco dopo le altre si uniscono a noi, << Già se ci penso è difficile da credere >> parla Lodo. << Che avete da ridere? >> si avvicina Fran alla piscina e poco dopo arrivano tutti gl’altri, << Nulla >> dico io con una faccia da presa in giro, << Voi insieme siete malvage >> borbotta Jorge che poi si tuffa, Diego lo segue e si avvicina a Lodo per dargli un bacio. Facu si sdraia sul lettino in parte a Ruggero e io lo guardo appoggiata al bordo piscina, come si può far cambiare idea ad una persona? Fargli capire che sta sbagliando? Che ciò che crede è sbagliato e che non è come sembra? Qualcuno mi afferra un piede e mi trascina giù, sott’acqua tengo gl’occhi aperti e vedo Jorge che mi tiene per la caviglia e poi mi lascia, riemergo e lui è in parte a me che sorride, << Fanculo Jorge >> dico, lo afferro per la testa e lo schiaccio giù per farlo andare sott’acqua, << Tini non ucciderlo >> sento Fran dire che è in acqua e Mechi è avvinghiata alla sua schiena, << Se lo merita >> dico infastidita e poi lo faccio riemergere, lui respira profondamente << Ehi sei troppo cattiva tu >> esclama Jorge, io lo guardo minacciosa, << Ti ho vista pensierosa e ho pensato di toglierti quei pensieri dalla testa >> dice ridendo, << E cerchi di annegarmi? >> gli dico << Gran bella tattica >>, lui scoppia a ridere e io guardo Fran come per chiedergli se Jorge è matto, mio fratello fa spallucce. Mi avvicino a Jorge quanto basta per parlargli vicino all’orecchio, << Me la pagherai >> dico e poi gli faccio un sorrisetto maligno << Eccome se me la pagherai >>, << Non vedo l’ora >> dice e poi si immerge e inizia a nuotare e io lo guardo.
 
Domenica pomeriggio io, Fran, Lodo, Diego e Jorge andiamo a fare un giro in città a fare shopping, << Dovete fermarvi in ogni negozio? >> chiede Jorge a me e a Lodo e noi lo fulminiamo con lo sguardo << Ok non parlo più >> alza le mani lui, << E’ inutile Jorge, lasciale fare >> dice Diego, << Intanto noi possiamo andare al bar all’angolo a mangiare qualcosa, che ne dite? >> parla Fran e gl’altri due acconsentono. Io e Lodo iniziamo a girare i negozi in cui non siamo ancora entrate e abbiamo già un sacco di borse in mano, << Guarda questi? >> dice Lodo infilandosi un paio di occhiali stupendi, << Belli >> dico, << Secondo me a te stanno meglio >> borbotta lei e me li infila << Si sono proprio fatti per te >> sorride lei. Dopo avermi convinta a comprarli entriamo in un negozio di intimo e subito vado a guardare i costumi, << Non prenderlo troppo sexy se no poi dobbiamo sorbirci la ramanzina di Fran >> ridacchia lei, << Sinceramente non mi importa >> rispondo, << Sai hai ragione, devi mettere in mostra quel ben di dio >> dice seria io la guardo perplessa, << Comunque Fran ti sta davvero troppo addosso, soprattutto quando si tratta di Jorge >> dice guardandomi, << Già è uno stupido, non mi importa di Jorge e poi lui lo sa benissimo che non mi faccio ammaliare da uno che mi fa complimenti o che mi guarda come se fossi un oggetto >> ho un tono un po’ irritato, << A te non piace vero essere al centro dell’attenzione di un ragazzo >>, io faccio no con la testa << Non mi interessano queste cose >> dico, << Un giorno dovrai spiegarmi il perché >> Lodo afferra il costume che ha scelto e poi si volta e mi fa un piccolo sorriso. Abbiamo girato un po’ di negozi ed è ora di raggiungere i ragazzi, mentre camminiamo Lodo mi ferma con un braccio, << Guarda quello è Facu >> dice, quando mi volto lo vedo seduto in una gelateria con una ragazza bionda, << Non credo che ad Alba farà piacere! >> esclamo io, << No per niente, ma non possiamo dirglielo, dobbiamo prima scoprire chi è >> dice, << Vuoi fare l’agente 007? >> dico con una faccia buffa, << Perché no, mi intriga il ruolo da spia >>, << Tu sei fuori di testa Lodo >> affermo io, << Senti chi parla >> borbotta lei. Raggiungiamo i ragazzi e decidiamo che per ora è meglio tacere su quello che abbiamo appena visto, << Dove Jorge? >> chiede Lodo, Fran indica con il dito un punto sull’altro lato della strada e dietro ad una colonna si intravede Jorge, << Potete spiegare? >> Lodo ha uno sguardo confuso ma buffo, << In quel negozio c’è una ragazza con cui è uscito ma poi dopo solo due uscite non l’ha più chiamata >> spiega Diego ridacchiando, << Quale ragazza? >> chiedo io e Fran senza pensarci me la mostra. << Dove vai? >> chiedo Lodo mentre mi dirigo nel negozio dove si trova la ragazza, << Ci divertiamo un po’ >> dico mentre cammino. << Scusa >>, mi avvicino alla ragazza, lei si volta e mi guarda confusa << Non voglio disturbarti ma qua fuori, al di là della strada c’è Jorge Blanco che ti aspetta, mi ha mandato a chiamarti >>, lei rimane stupita e poi esce dal negozio e io la seguo. << Tini sei davvero una stronza >> dice Lodo, << Lo so, non posso farci nulla >>. Mi guastavo la scena dall’altro lato della strada, quella ragazza le sta cantando a Jorge e ogni tanto lui mi fulmina con uno sguardo. Gl’altri anche se all’inizio non erano molto d’accordo ora se la ridono di gusto, << E ora che facciamo? Quella non da cenno di smettere >> dice Diego, << Andiamo la e lo portiamo via? >> chiede Fran, << Si ma tanto lei continuerà a chiamarlo ormai l’abbiamo incastrato per bene >> afferma Lodo e poi guarda me, io sbuffo << Ok lo vado a salvare io >>. Attraverso la strada e mi avvicino a Jorge, lo affianco e lo prendo a braccetto, << Allora amore hai chiesto scusa alla ragazza? >> gli domando sbattendo gl’occhi, la ragazza mi guarda male e dopo un po’ che mi guarda anche Jorge capisce il mio gioco, << No, non mi ha lasciato il tempo di parlare >>, << Non capisco >> borbotta la ragazza ancora parecchio confusa, << Io sono la sua ragazza e mentre passavamo di qua ti ha visto, mi ha raccontato ciò che è successo e siccome è diventato un bravo ragazzo mi ha detto che avrebbe dovuto scusarsi così ti sono venuta a chiamare >> dico recitando bene la mia parte e sorridendo, << Ah, o-ok >> dice la ragazza, << Scusami >> dice Jorge << Per quello che è successo >>, sapevo che non gliene fregava nulla, ma è bello umiliarlo così, obbligarlo a scusarsi con lei. La ragazza accetta le scuse e poi se ne va, io lascio la presa su Jorge e lui mi guarda, << Sei veramente una stronza AMORE >> dice, << Su non prendertela, infondo ti sono venuta a salvare e la recita è finita quindi non chiamarmi amore >> rispondo io, << Vorresti dirmi che l’hai fatto per pietà venire a salvarmi? a me è sembrato più che volessi che mi scusassi con lei >>, << Entrambe le cose >> dico facendo un gran sorriso << Ora andiamo se non vuoi incontrare qualche altra ragazza e scusarti anche con lei >>, << Stoessel sei una cosa incredibile >> esclama irritato ma poi inizia a ridacchiare, << Vedi ho ragione tu sei matto >>.

Il suono della sveglia mi rimbomba nella testa e di colpo mi sveglio, mi metto a sedere e mi porto una mano sulla testa, ho fatto un sogno veramente strano, ero a casa e stavo nuotando in piscina quando qualcosa o qualcuno afferra una mia gamba e inizia a tirarmi giù e io cerco di resistere, sul bordo della piscina vedo Fran che si tuffa per venire a salvarmi, quando riaffiora dell’acqua davanti a me non è più Fran ma Jorge e io smetto di lottare perché sono stupita e scioccata, tutto intorno a me si ferma anche quella cosa che mi tirava giù, guardavo Jorge e poi tutto riparte e vengo trascinata giù sempre più a fondo. E’ Lunedì mattina ed è il risveglio che odio di più, mi sistemo i capelli facendo uno chignon spettinato, mi infilo una tutina morbida verde smeraldo e un paio di stivaletti con le borchie. Quando arriviamo all’accademia abbiamo lezione con Gregorio che ci fa sudare, << Sono distrutta >> dico entrando nello spogliatoio con le ragazze, << A chi lo dici >> borbotta Alba con il fiatone. Dopo una doccia rinfrescante andiamo a lezione con Angie, << Allora proviamo a cantare “Algo Suena En Mi, una canzone che avete composto l’anno scorso >> dice << Passatevi il testo >> e passa dei fogli che noi ci facciamo passare mano per mano << Facciamo anche un gioco >> sorride poi lei, << Mentre cantate passo tra di voi e uno allo volta vi elimino, vediamo chi canta meglio, ovviamente quelli nuovi non se la devono prendere in caso vengono eliminati per primi, perché non l’avete studiata quanto loro >>. Questo gioco mi piace, la canzone l’ho sentita settimana scorsa quando i ragazzi l’hanno interpretata alla lezione di Pablo che ci mostrava una canzone completa con coreografia e mi ricordo benissimo i tempi << Allora siete pronti? >> chiede Angie e noi all’unisono rispondiamo di si, lei fa partire la base e noi iniziamo a cantare, << Oh Oh Oh Oh, Eh eh eh eh yeah, Si hay duda, no hay duda, la unica verdad està in tu corazòn. Sy hay duda, no hay duda sehace claro el camino llegarè a mi destino. Algo suena en mi, algo suena en vos, es tan distinto y fantastico. Suena el istinto baila tu corazòn. Muove tu cuerpo muevelo! >> Lara e Alexander vengono eliminati per primi e a seguire anche Margaret e Ruggero, a ques’ultimo non importava molto siccome era occupato ad osservare Cande che ci dava dentro. << Encuentro todo en mi musica porque estoy siempre bailando. Yo necesito que mi musica, me diga que estoy buscando, buscando en mi >>. Diego e Cande vengono eliminati, alla seconda volta che siamo al ritornello, Viktor, Lodo e Fran escono dal gioco. Rimaniamo solo in tre fino a quando Angie non elimina Mechi e rimaniamo solo io e lui, Jorge. Lui mi guarda con aria di sfida e io non cenno ad arrendermi cerco di cantare il meglio possibile e poi la canzone finisce e tutti e due guardiamo Angie. << Beh che dire, siete fantastici, non so davvero chi scegliere, perché il duetto era migliore che voi in singolo >> dice sbalordita e io mi giro verso Jorge un po’ dispiaciuta per non averlo battuto, ma sono anche rimasta un attimo allibita dalle parole di Angie. Quando la lezione finisce è ora di tornare a casa, io, Lodo, Jorge e Fran siamo in macchina, << Certo che avete cantato proprio bene >> dice Lodo e io gli do una gomitata perché non mi andava di parlare della performance che io e Jorge abbiamo fatto in classe, << Già però si vedeva che Tini voleva batterlo a tutti i costi >> ridacchia Fran, << Si è vero, tu vuoi sempre battermi >> vedo Jorge guardarmi dallo specchietto retrovisore e gli faccio una linguaccia, dai suoi occhi capisco che sta sorridendo. Fran a casa ha raccontato tutto a papà e lui un po’ mi ha rimproverato, << Tini, non devi mai battere un uomo, è segno di umiliazione per noi >>, io guardo mio padre e gli faccio una smorfia, << Dici sul serio? >> dico sarcastica, << Si sul serio >> risponde lui, << Beh a me non importa troppo >> dico, << Lo sapevamo già >> blatera Jorge. Lo guardo dal bancone della cucina e lui è seduto al tavolo che mangia, domani pomeriggio ho la mia prima lezione di piano con lui, chissà come andrà penso tra me e me, spero solo che riusciremo a concludere qualcosa perché devo davvero imparare a suonarlo alla perfezione.
 
Busso alla porta e sento la sua voce << Avanti >> esclama Jorge e entro, << Allora sei pronto? >> chiedo, << Tu sei pronta? >> domanda lui, << Ovvio che domande >> dico << Sono sempre pronta io >>, << Buona a sapersi >> dice ridacchiando, << Non cominciamo con queste battutine a doppio significato per favore, sono qui per imparare seriamente >> parlo decisa ma una risatina mi scappa, << Ok capo >> dice lui e mi fa sedere davanti alla tastiera e lui si accomoda vicino a me, le nostre braccia si sfiorano appena e lo vedo allontanarsi un po’, come se avesse paura in una mia reazione negativa, non sono così cattiva come pensa, non mi infastidisce un contatto innocuo quindi potrebbe calmarsi un po’, ma è meglio se sto zitta per non farlo agitare ulteriormente. << Tu sai già suonare un po’ giusto? >>, << Si un po’ >> rispondo alla sua domanda e mi volto a guardarlo, incontro i suoi occhi verdi e mi viene in mente la storia della sua ex ragazza, in realtà non è che ne sappiamo molto ma quel che basta. Penso a quanto devono essere stati spenti quei occhi nel periodo della separazione, in quante parti il suo cuore si è spezzato. Mi viene più facile capire i problemi sentimentali degl’altri che viverne dei miei. Gli sorrido piano e lui nota che ho cambiato espressione, << Perché sei diventata così seria? >> domanda, << No è che mi sto concentrando >> dico alzando le spalle, lui sta zitto per un po’ << Ho pensato di farti suonare la canzone che hai cantato allo studio, invece che suonarla con la chitarra, la suonerai con la tastiera >> dice poi, << Si, mi piace come idea >> dico. Lui mi fa sentire la melodia, << Sai mi piace di più così >> esclamo, << Quindi ammetti che sono bravo >> ridacchia lui, << Si, forse sei bravo >>, << Ora prova tu >> dice. Io inizio a suonare ma faccio fatica ad usare la seconda mano, << Ferma >> dice << Devi concentrarti, devi riuscire a dividere in due il tuo corpo e a pensare a due movimenti diversi >>. << Chiudi gl’occhi e concentrati >> io obbedisco, cerco di concentrarmi il più possibile sui tasti della tastiera e di fare due movimenti diversi, poi lui poggia le sue mani sulle mie e io riapro di colpo gl’occhi, << Segui me >>, seguo il ritmo delle sue mani e inizio a capire come fare e contenta sorrido, << Funziona >> dico guardandolo, << Si lo so che funziona >> dice confuso e io lo abbraccio, così di getto, per il semplice fatto che sono talmente felice di essere riuscita a fare un primo passo per imparare a suonare la tastiera, << Dai riproviamo >> dico, << Ok >> risponde lui un po’ stranito da tutto il mio entusiasmo. Abbiamo passato quasi un’ora a suonare la mia canzone e quasi riesco a suonarla completamente, anche se non so suonare bene quanto Jorge, ma come prima lezione non è andata male, << Molto bene >> dice lui << impari in fretta >>, << Si mi piace imparare, soprattutto sulla musica >> rispondo, << Allora hai preso da tuo padre >> dice e io inizio a sistemare i miei spartiti, << Si, la passione per la musica viene tutta da lui >> sorrido io, << E cosa hai preso da tua madre? >> chiede, << Niente di buono, di carattere non sono né come mio padre né come mia madre, uno è troppo emotivo e l’altra non lo è per niente >>, << E tu come sei? >> domanda con uno sguardo curioso, << Nessuno dei due, anzi forse più come mia madre, non credo molto nei sentimenti ma come carattere non le assomiglio, lei è dura, è fredda. Non accetta molto le cose diverse da lei e dai suoi pensieri, io sono più aperta, per me gl’altri possono fare quello che vogliono, credere in quello che vogliono, da lei ho solo imparato a non lasciarmi andare troppo alle emozioni e sono uguale a lei fisicamente tutto qui>>. Jorge sta per dire qualcosa ma qualcuno bussa, << Siete ancora vivi? O devo preoccuparmi? >> la voce di Fran arriva attraverso la porta e Jorge scuote la testa e va ad aprirla, Fran entra e mi guarda, << E’ tutto ok? >> chiede, << Si Fratellone, abbiamo appena finito >> dico avvicinandomi a lui << E comunque Jorge bacia bene >> dico vicino al suo orecchio e impallidisce, io ridacchio << Fran respira sto scherzando >> e gli do una pacca sulla testa, Jorge ha le braccia incrociate al petto e sta ridendo, << Non mi piacciono questi scherzi >> dice, << E a me non piace che mi stai addosso >> ribatto io mentre esco dalla camera di Jorge. Siamo tutti a tavola e Clara ha cucinato le lasagne, sono buonissime, << Allora come è andata la tua lezione con Jorge? >> domanda lei con un sorriso, << Bene >> rispondo io, << E’ brava mia figlia? >> domanda mio padre a Jorge, << Si, brava >> risponde lui tranquillo. Tutti e due rispondiamo con frasi brevi senza scendere troppo nel dettaglio, non mi andava gran che di raccontare che Jorge è stato un bravo insegnate e che riesce a farmi capire come si suona, lo loderei troppo e poi lui si vanterebbe per ciò che ho detto e farebbe di tutto per farmi ammettere che ho detto quelle cose davanti ai suoi amici. Dopo cena vado in camera mia e mi sdraio, osservo le mie mani e ripenso a quando sfioravano quei tasti con fatica e poco dopo riuscivano a scivolare abbastanza decentemente producendo una melodia. Mi è piaciuta questa lezione, anche se era Jorge a insegnarmi mi sono trovata bene e in realtà pensavo sarebbe andata peggio. Chiudo gl’occhi e dalla stanchezza mi addormento.
 
P.S: Ecco a voi un altro capitolo, settimana prossima ne pubblicherò un altro e poi per 10 giorni sarò in vacanza ma quando ritorno pubblicherò più spesso promesso. Ci metto un pò di più con questa storia perchè sto finendo l'altra quindi abbiate pazienza. Ringrazio chi la legge e chi la segue. Spero vi piaccia. Anche se non è ancora veramente iniziata come storia, anche perchè ho intenzione di farla un pò più lunga e scritta meglio quindi quando scrivo i capitoli devo avere tempo per concentrarmi bene e non ne ho molto. Un abbraccio a Venerdì prossimo con un altro capitolo.
   
 
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