Alla fine…


Dopo la mia morte, qualcuno, credo, si domanderà quali sono state le cause che mi hanno portata a questa decisione definitiva.
Ma ormai non potrò rispondere, e chissà se qualcuno, un qualcuno a conoscenza della mia anima così profondamente, verrà alla ricerca di risposte nel mio piccolo angolo di paradiso...
Amo leggere, ma ancora di più scrivere…
Ma nessuno legge i miei scritti, nessuno mi da una sua opinione.
Il mondo va a rotoli e non posso più tollerarlo.
Amo profondamente scrivere, mi permette di esprimere i miei sentimenti e le mie opinioni, ma evidentemente non interessano a nessuno.
Mi permetto una piccola parentesi per ricordare (ricordarmi) che nessuno ascolta le tue opinione neanche se sei a meno di un metro da lui e urli a squarciagola, a parte lui.
Ad ognuno interessa solo ed esclusivamente se stesso, la propria vita, avere un posto dove andare per parlare con gli “amici”, avere un ragazzo “che ti rende felice”, soldi e tutto il resto…
Sono sorpresa dalla noncuranza di alcuni cosiddetti amici nei miei confronti.
Certo, loro ti chiedono di uscire, ti portano al bar, a ballare, al cinema, ma non ti ascoltano veramente, altrimenti qualcuno si sarebbe accorto che in me qualcosa non va da tanto tempo, ormai.
E sono arrabbiata per questa verità, ma ancor di più sono intristita.
Talmente tanto che mi fa male il cuore pensarlo.
Talmente tanto che ora ho le lacrime agli occhi.
Talmente tanto che ormai non posso più fare niente, non sono in grado di fare più nulla, senza pensarci, e dire che c’è sempre stato lui.
Lui, che almeno una volta mi ha ascoltata e aiutata.
Mi sento tradita da tutta la società, mi sento sola anche se sono circondata da tante persone ogni giorno, che fingono di essere lì per te, ma appena possono cambiano discorso, passando a quelli “veramente” importanti: cosa mi metto stasera?
Ma tanto vicino a me c’è sempre stato lui, il mio amico, perché è l’unico a cui posso veramente dare questo nome.
Non, banalmente il mio ragazzo, ma semplicemente lui.
La mia vita è sempre stata bella, vado bene a scuola, godo di ottima salute, il mio stile di vita è agiato, ho tanti conoscenti.
Potranno sembrare stupefatti, molti, chiedendosi perché ho deciso di fare quello che fatto.
Tutto è successo molto in fretta.
Ci trovavamo in biblioteca questo pomeriggio, è un posto fantastico, tranquillo e bello, oserei definirlo un angolo di paradiso che sembra costruito solo per noi due.
Gli chiese se poteva andarmi a prendere la borsa che avevo scordato in macchina, mentre io cercavo un testo di storia.
Qualcosa mi avvertì, ma era troppo tardi…
Quando uscii lo vidi steso a terra esanime, mentre una macchina sgommava retrocedendo.
Fu come se improvvisamente tutti i miei sentimenti non fossero mai esistiti.
Vidi della gente accorrere, sentii dire che il cuore non batteva più.
Il tempo trascorse veloce, io ero rimasta bloccata al cancello della biblioteca.
Non mi ero avvicinata.
Nel profondo sapevo che quando avevo sentito quella cosa attraversarmi poco prima, non c’era già più nulla da fare.
Non versai una lacrima quando i paramedici lo rinchiusero in un sacco nero.
Rientrai.
Se ancora non sanno i motivi della mia scelta, vuol proprio dire che quando leggono non capiscono.
Se ancora non avete capito siete dei ciechi.
Io lo amavo, semplicemente.
Non glielo dissi mai, era riduttivo parlare di una cosa così.
Ma forse lo feci per non perderlo.
Non so neanche perché mi dilungo.
La vita è una cosa meravigliosa, ma dico sinceramente che ne ho basta, grazie.


Fatto, primo tentativo di ficcy seria, sono in un periodo seriamente nero!
Spero vi piaccia un pochettino
Un COMMENTO sarebbe veramente gradito.
Grazie per aver letto.
P.S: spero di averlo inserito nella categoria giusta, ditemi se secondo voi devo cambiarla...
Un bacione Nemy