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Autore: Lady K    31/07/2015    2 recensioni
AU, ma non troppo: in questo mondo parallelo di Detective Conan tutti gli esseri umani sono accompagnati da piccole creature simili a gatti chiamate Nekodachi. I gatti come li conosciamo noi non sono mai esistiti.
Tutto ha inizio col Nekodachi di Conan. Mentre intorno a lui si diffondono i misteriosi Crazydachi, lui deve combattere con i suoi sentimenti.
Quello che prova è sbagliato? E' anche lui un Crazydachi, come Heiji o Jodie?
...E dopo un piccolo gesto, lì su quel divano, tutto cambiò...
Tributo alla AixConan, 1999-2004.
Rating giallo per la lieve presenza di sangue/ferite in alcune scene.
[FF restaurata: è stata ripulita da errori di grammatica/battitura/codice html e altro.
Lo stile di scrittura rimane comunque quello vecchio.]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Quasi tutti, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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E dopo aver passato l'esame di maturità... ritorno con la mia fic!


The Nekodachi

Capitolo 11


-Abbiamo analizzato la radura dove affermate che è stato rapito il Nekodachi di Conan-kun.-
La voce dell'ispettore Megure risuonò nella sala della centrale di polizia. Fuori dalle grandi finestre si vedeva solo il buio pesto della notte. L'uomo baffuto stava in piedi insieme all'agente Takagi davanti a un grande tavolo dove erano seduti Conan, Kogoro, Ran, Agasa, Ai, Ayumi e Mitsuhiko. Tutti i Nekodachi stavano sopra il legno duro silenziosamente, piccole figure che cercavano di rincuorare i loro umani e anche i tre bambini senza.
-Probabilmente colui che l'ha rapito è fuggito in elicottero.-
-Questo... questo lo sapevo già.- non si trattenne dal dire Conan. Megure spostò lo sguardo su di lui ma non ribatté.
-La... la mia Nekodachi?- la domanda di Ayumi si sentì appena.
Takagi prese la parola: -Abbiamo trovato alcune tracce di sangue secco al parco di Beika-.
-Cosa?!- esclamarono tutti in coro. La bambina spalancò gli occhi lucidi.
-Il... il suo sangue?-
-Ispettore, in quale zona avete trovato queste tracce?- Ai si alzò di colpo dalla sua sedia.
-Beh ehm... nella radura vicino alla fontana.-
-Haibara, che ti prende?- disse Conan.
La scienziata si accomodò di nuovo al suo posto e cominciò a parlare: -La mia Nekodachi mi ha detto che lei e il tuo Nekodachi sono stati attaccati da una piccola creatura maculata proprio in quel punto del parco. E' lì che hai trovato Conan ferito-.
Conan la guardò spaesato. Tutti i presenti si scambiarono un'occhiata preoccupata.
-Ma... non te l'ha detto?- disse Ai sorpresa al bambino.
-Ehm... io... ero troppo arrabbiato per capire qualcosa... e poi scusa cosa c'entra con Ayumi...-
-Quel... coso... era coperto di sangue.-
-E quindi... pensi abbia attaccato anche la Nekodachi di Ayumi?- disse Ran.
-No... quella creatura era lei... era la sua Nekodachi!-
*SBAM* Due manine batterono violentemente sul tavolo marrone.
-LA MIA PICCOLA NON E' UN MOSTRO!- gridò Ayumi con tutto il fiato che aveva in gola.
-E' vero, si diverte a far ascoltare delle musiche orribili a tutto volume ma non significa che sia in grado di ferire qualcuno!- disse Mitsuhiko di rimando, prontissimo a difendere la sua amica.
Conan guardò attonito i suoi amici, poi si rivolse ad Ai: -La tua ipotesi non regge. Se davvero fosse stata la Nekodachi di Ayumi perché i nostri Nekodachi non hanno riconosciuto il suo odore?-
-Forse per l'impeto della battaglia non l'hanno colto. Dopodiché lei ha perso il suo odore appena si è bagnata nell'acqua della fontana.-
-Ma questo non spiega perché avesse la pelliccia maculata.- si intromise Kogoro.
-ORA BASTA!- urlò Ayumi con le lacrime che le rigavano il viso. -NON POTEVA ESSERE LEI! NO!!!-
Il dottor Agasa si avvicinò alla piccola e la abbracciò. Mitsuhiko, che era accanto a lei, fece lo stesso.
-Ayumi-chan, la tua Nekodachi è classificata come Crazydachi violento. Ma in effetti ciò che avrebbe fatto mi sembra eccessivo per una Nekodachi così giovane.- disse l'ispettore Megure lentamente.
Il piccolo detective rifletté brevemente, poi sussurrò alla scienziata per non farsi sentire: -Ma se fossero... loro?-
Lei non fece in tempo a rispondere che il badge di Conan suonò. Alcuni si voltarono verso di lui e attesero. Il falso bambino accese la comunicazione.
-Conan, sono Genta!-
-Genta? Sei sveglio a quest'ora?-
-Infatti dormivo ma mi ha svegliato il mio Nekodachi. E' successa una cosa importante, non potevo non chiamarti!-
-Dimmi pure.-
-Il mio Nekodachi è stato contattato attraverso il suo badge dall'amico di Shinichi-oniichan! Ha detto ch-...-
-Cosa?!-
-Lasciami finire! Il Nekodachi di Heiji-san era stato rapito, giusto? Ha contattato il mio Teemee e ha detto che si trova nel tempio del cristallo!-
Tutti spalancarono gli occhi increduli.
-Intende... QUEL cristallo?- disse l'ispettore Megure.
-Genta, voleva dire il cristallo di Cristoforo Colombo?- domandò Conan agitato.
-Sì!- uscì la risposta spedita del bambino robusto.
L'agente Takagi sobbalzò. -Ispettore, solo i presidenti del mondo sanno la collocazione di quel tempio!-
L'uomo guardò il suo collega, poi si rivolse a tutti i presenti. -Ma si tratta di un'emergenza. Ci faremo dire il luogo ad ogni costo!-

***

Ai non poté fare a meno di sorridere.
-Non è possibile... come mai non sei più aggressiva??-
All'entrata della grande sala del cristallo c'era la Nekodachi di Ayumi. Questa scoprì i canini con atteggiamento beffardo. Elvis scattò verso Ai.
-Tu! Quanti apparecchi elettronici avevi? Avevo già distrutto quell'affare verde che ho trovato di sopra!-
-Cos-...-
-Ho avuto... un aiutino.- li interruppe Ayumi. Ruotò la testa dietro di lei leggermente. Due figure avanzarono dal buio.
Ai spalancò gli occhi. -L'amico di Conan!... e... Kaito Kid!-
-Eeeehy ciao!- la salutò Heiji, di buon umore come sempre.
Kaito Kid zoppicò in avanti. -Ho cercato di seguire il tuo odore e ho trovato il tempio. Salite le scale, mi sono imbattuto in questa piccola Crazydachi. All'inizio mi ha attaccato ma poi si è calmata...- il ladro mostrò il badge dei giovani detective.
-Ma-maledizione!- sbraitò il guardiano alla vista dell'oggetto.
-Mi spiace caro Elvis, avrei voluto farti sentire qualche bella musichetta ma non ho le cuffie dietro... vorrà dire che ti affronterò con la mia vera forza... così ti pentirai di avermi usato.-
-Yo-... Yoshida-san...- disse Ai. Aveva paura di aver intuito cos'aveva in mente.
-Bene... ora puoi spegnere il badge, Kid-sama.-
La scienziata trattenne il fiato.
-Spegnerlo? Così ci fai tutti a fette?! Questo era il tuo piano?!-
-Non c'è altro modo, cretino! Spegnilo!-
-Non litigate!- li pregò Heiji.
-Ah... ah... ahahahahAHAHAHAH!- fece Elvis.
-BASTARDO, COSA FAI??-
Il trio di Crazydachi si voltò sentendo Ai gridare. Il Nekodachi più vecchio si era allontanato dalla gabbia e ora si trovava vicino al carretto che poco prima aveva portato nella sala.
-E così dei giovincelli come voi pensano di fermarmi?-
Poi si rivolse ad Ayumi: -Bene piccolina... il tuo piano mi incuriosisce. Vediamo un po'...-
Elvis spinse il carretto dietro di lui. Esso si avvicinò sempre di più al cristallo. Quando fu a circa 5 metri dalla gemma scintillante, si sprigionò una forza potentissima. Il cristallo cominciò a brillare così forte che la sua figura diventò accecante. Diventò visibile l'aura d'azione intorno ad esso, poiché si illuminò come se fosse giorno. Conan si destò dal carretto all'improvviso e cominciò a urlare disperato.
-NO! CONAN!- Ai si schiacciò sulle sbarre della gabbia e osservò impotente la scena a bocca spalancata.
-MALEDETTO, COSA SUCCEDE AD UN LOVEDACHI SE STA IMMERSO NELL'AURA DEL CRISTALLO?-
Elvis non rispose e guardò Ayumi con aria di sfida. -...Ora decidi tu. O tieni acceso l'apparecchio e lo salvi o lo spegni e lotti con me...-
Ayumi ringhiò furibonda. -Hattori-niichan! Prendi questi e libera Haibara-san! Se si avvicina con un apparecchio elettronico a Conan-kun non si farà niente!-
La Crazydachi posò sulle zampe di Heiji una chiave e gli occhiali di Conan. Lui la guardò incuriosito. Kaito Kid sembrò leggergli nel pensiero poiché domandò: -Ma tu... che farai?-
La piccola stette zitta un momento con gli occhi fissi a terra. Poi trafisse Elvis col suo sguardo penetrante e si mise a quattro zampe. -Non avresti dovuto farlo... BASTARDO!-
Ayumi partì alla carica di Elvis sollevando rumorosamente la polvere. Si lanciò su di lui ad artigli sguainati ma quello la schivò facilmente.
-...E così anche quegli occhiali sono elettronici, eh? Beh poco importa. Pensi davvero di battermi, soffice palla di pelo? Senza la tua essenza violenta data dal cristallo non puoi farmi nulla.- disse Elvis tranquillo, mettendosi a quattro zampe anche lui.
-Urgh...- fece Ayumi mentre si posizionava di nuovo davanti al nemico. Tutt'ad un tratto urlò dietro ai suoi compagni: -Dannazione Hattori-niichan, fa' come ti ho detto! ADESSO!-
Il Crazydachi spensierato scattò verso la gabbia dove era imprigionata Ai. Elvis fece per correre verso di lui ed attaccarlo, ma Ayumi si buttò a capofitto sul guardiano e lo azzannò alla zampa anteriore per bloccarlo. Questi sbuffò e la lanciò lontano.
-Non hai speranze, piccolo demonio.-
Ayumi lo raggiunse in un attimo e si mise tra lui e la gabbia. -Sono io la tua avversaria, brutto schifoso!-
-Non costringermi a farti del male. Sei così giovane...-
-Me ne sbatto dell'età! Io sono forte!!!- la Crazydachi si buttò di nuovo su Elvis. Nello stesso istante, il Nekodachi di Heiji aprì la gabbia di Ai. -Su vieni, puoi uscire!- le sorrise.
Ai si voltò verso di lui. Calde lacrime le scendevano dai grandi occhi azzurri. Conan non aveva smesso un attimo di urlare.
La scienziata si passò una zampa sul muso e uscì velocemente dalla gabbia sporca. Poi notò il Nekodachi di Kaito Kid ancora all'uscio.
Ai aggrottò le sopracciglia. Aspettò che lui la guardasse e poi parlò: -E' questa la tua seconda possibilità! Aiuta Ayumi-chan e non sarai mai più inutile!- disse ad alta voce per farsi sentire, mentre si udivano di sottofondo le ringhia di battaglia di Elvis e Ayumi. Il famoso ladro annuì e corse verso i due felini che lottavano. Quando Ayumi lo vide gridò in preda all'ira: -Non ho bisogno di te! Vattene!- ma Kaito Kid si mise davanti a lei per difenderla.
-Due contro uno eh?- disse Elvis. -Ahahah vediamo cosa sapete fare.-
-Argh...- fece Ayumi debolmente.
-Allontanati, ci penso io!-
-N-... no...- incurante del dolore, la piccola si alzò tremante e affiancò Kaito Kid.
-Ce la faccio... tranquillo...-
Intanto, Ai aveva indossato gli occhiali accesi e si trovava ad un passo dall'aura magica del cristallo viola. Fece un bel respiro e si addentrò nella zona luminosa con Heiji alle calcagna.

....

...C'è un abuso di insulti in 'sto capitolo xD
Spero continuiate a seguirmi fino alla fine! Ciao e buona estate =)
  
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