Mi guardo intorno: sono in una stanza d’albergo, il mio letto è incastrato: sopra di me c’è l’armadio o un qualcosa che non riesco a distinguere bene, d’altronde è notte, come faccio? So solo che voglio la mamma, ma sono troppo stanca per parlare e quindi piango, strillo. Mamma non risponde. Piango più forte, lascio andare i polmoni al massimo. Una mano mi tappa la bocca. Però questo non è il profumo di mamma, è il profumo di… lo conosco, lo conosco… sì! È il profumo di Stefan, il fidanzato di mamma. Lo guardo: ha gli occhi spalancati, le sopracciglia arrabbiate e la bocca… la bocca si muove. Io non lo sento. Io non lo sento, ma so che poi mamma viene a “liberarmi” dal mostro.
***
Mi sveglio, un altro incubo, un’altra notte insonne. La faccia di Stefan faceva molta paura, più paura del solito. Sarà forse perché oggi agli scout abbiamo giocato e per sbaglio qualcuno mi ha messo una mano sulla bocca. Avevo paura, troppa paura.
*Passa un mese*
Mi sto annoiando come non mai! Non ho niente da fare. I miei amici sono andati tutti in vacanza. Io no, non quest’anno.
Questa sera un “amico” di mamma è venuto a trovarla, le ha suonato il campanello dicendole che era qui e se le voleva aprire. Si chiama Phil. Io non ci vado molto d’accordo, pretende di insegnarmi cose che conosco benissimo, senza di lui non dovrei condividere mamma! Adesso però mi pare i capire di sì!
E allora preparati Phil: non vorresti ma avermi conosciuto
Parola di Bella Swan
Oggi ho scoperto che lavoro fa: il mercante, ovvero colui che ha la bancarella al mercato. La sua è piena zeppa di borse, qualcosa mi dice che lavora con donne o che hanno un pessimo stile o con donne ultra centenarie. Ma che bello! Mi ha portato una borsa come regalo! (La mia ironia è palpabile) io odio gli accessori di qualsiasi tipo, ma nonostante tutto i miei parenti continuano a regalarmi braccialetti, collane, anelli, cerchietti, fascia e… borse! Se vuole comprarmi così è fuori strada. Meglio che avvisi Alice! Lei e il gossip vanno d’amore e d’accordo!
A: ciao tesoro! Perché mi hai chiamato? Novità in casa Higginbotham?
B: come fai a sapere sempre tutto?
A: e mi chiameranno… Alice Cullen, la veggente!
B: certo! E poi tutti i prosterano ai tuoi piedi?
A: ci puoi scommettere tesoro!
B: e quando bisogna iniziare?
A: anche subito! Ma tornando all’argomento principale
B: ah sì! Mia madre sta con uno
A: e, dimmi, com’è?
B: forse lo conosci: si chiama Phil, fa il mercante di borse, lo chiamano boss
A: oddio! Che pessimi gusti che ha tua madre! E lui di borse! Come si dice? Ah sì: Dio li fa e li accoppia!
B: pensa che ha voluto comprarmi con una borsa!
A: ma che bello! Una borsa in più che mi regalerai a natale! Mi raccomando, non farmela vedere!
Eh sì! Io ed alice avevamo fatto una specie di patto: a lei borse e borsette a me tutti gli oggetti informatici e o libri che non voleva! Lei era una contro il possedere troppo anche se non le dispiaceva possedere un Iphone o un Ipad! Il bello che a le non duravano più di due mesi: li usava e dopo li dimenticava. Quindi io ogni due mesi cambiavo cellulare Mac e Ipad. I nostri genitori non sapevano niente di questo patto ma a noi non importava far sapere loro che i regali non ci piacevano, quindi era solo un accordo fra noi due.
B: penso che te la darò con lui davanti
A: da quando sei così, Bella?
B: da quella testa di minchia è insieme a mia madre
A: la sadica Isabella Swan: il ritorno
B: no, l’inizio! Quando torni a casa mia?
A: tesoro! Lo sai che certe cose non me le devi neanche chiedere!
B: quindi?
A: quindi… oggi alle 3.30?
B: beh, puoi arrivare con mezzora di riardo?
A: perché?
B: voglio fare una sorpresa ad Phil