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Autore: _Broken Dream_    31/07/2015    1 recensioni
Spaccato di vita quotidiana. Steve e Danny alle prese con acquisti particolari.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Danny Williams, Steve McGarrett
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro divertimento personale. I personaggi e alcune situazioni sono prese direttamente dallo show Hawaii Five-0 e appartengono al Canale Televisivo Americano CBS. Le immagini non sono di mia proprietà ma sono state copiate da google immagini
 
 
 
 
 
 
 
“This summer’s gonna hurt like a motherfucker
Fucker, fucker
This summer’s gonna hurt like a motherfucker
Fucker, fucker

Her body’s hot
Her body’s like the summer
I’m in a trance or something
Her mind is not, no
As sharp as all her diamonds
She must be smoking something

I see her dancing in the streets
Sipping champagne on the beach
It’s so expensive when she eats
Cuz she’s so fancy
I see her when I go to sleep
I check my phone when I am weak
She never posts anything deep
Cuz she’s so fancy

This summer’s gonna hurt like a motherfucker
Fucker
This summer’s gonna hurt like a motherfucker
Fucker

She wants it all
She’s always taking something
And now I’m left with nothing
I’m ripping off, oh
I’m ripping off that bandage
Because I just can’t stand it

I see her dancing on a fool
Like she’s seventeen and cool
She really thinks that she can move
But it’s just nasty
I see her when I go to sleep
I check my phone when I am weak
She never posts anything deep
Cause she’s so fancy

This summer’s gonna hurt like a motherfucker
Fucker, fucker
This summer’s gonna hurt like a motherfucker
Fucker, fucker

Has to have it all
Chases every star
She’s so popular
(Whoo!)
Has to have it all
Chases every star
She’s so popular”

 
 
 
 
 
 
 
Cara Coiquisss te l’avevo promessa…
 
 
 
 
 
 

-   Cazzo! -
Inchiodo immediatamente. Stiamo tornando a casa dopo un appostamento durato dodici ore. Non ne posso più di stare rinchiuso in questa macchina.
Cerco di intercettare il suo sguardo per tentare di capire cosa possa aver attirato in questo modo la sua attenzione. Non vedo assolutamente nulla.

-   Animale! Ti sembra il modo di guidare? Per fortuna che avevo la cintura, altrimenti a quest’ora mi sarei ritrovato in braccio a quella coppietta che sta mangiando la granita in quel locale laggiù. –
-   Ma se sei tu che ti sei messo a strillare! Pensavo avessi intravisto una vecchietta che stava per essere aggredita. -
-   
In quale strano universo creare un incidente stradale potrebbe aiutare la povera signora in difficoltà? No Steve, sono veramente curioso di conoscere la tua risposta. –
Mi guardo intorno e siamo l’unica auto presente in strada, sono le due del mattino e probabilmente i due ragazzi al chiosco sono le sole persone ancora in circolazione questa notte.
A questo punto l’unica cosa a cui riesco a pensare è: perché stiamo discutendo con la macchina ferma in mezzo alla strada?

-   Non ti hanno mai detto che non si urla in questo modo senza un motivo fondato e reale? Gradiresti tradurre la tua colorita esclamazione in modo da farmi capire che cosa ti ha improvvisamente sconvolto l’esistenza? Ho bisogno di una doccia e di rilassarmi. –
-   Ma come Super Seal, non dovresti essere addestrato per stare fermo nella stessa posizione anche per giorni, se necessario? –
-   
In missione, si. Non seduto a due centimetri da te senza la possibilità di saltarti addosso a mio piacimento. –
Casa. Doccia. Letto. Danny. Riesco a pensare solo a questo. Non necessariamente in questo ordine.
Lo vedo grattarsi la testa imbarazzato, senza proferire parola.

-   Allora? Vogliamo stare qui ancora a lungo? –
-   In realtà non è successo nulla, vai pure a casa. –
Credo di essermi perso qualche passaggio. Cosa tra l’altro del tutto normale considerato di chi stiamo parlando. Mi volto a fissarlo. Metto in moto. Sento che tira un sospiro di sollievo. Accosto, mi fermo e mi volto nuovamente verso di lui.
-   Che stai facendo? –
-   Sto cercando di capire cosa ti prende. Hai imprecato come se ti fossi appena accorto di aver perso tutti i tuoi preziosi capelli, facendomi lasciare metà dei pneumatici sull’asfalto. Mi hai insultato come al tuo solito e subito dopo hai cominciato a sospirare come una ragazzina alla sua prima cotta senza fornire alcuna spiegazione. L’unico modo per venirne a capo è metterti alla strette. Non ci muoveremo da qui fino a che non sputerai il rospo. –
Mi metto comodo appoggiato al finestrino, braccia incrociate in attesa.
-   Cavolo Steve ti devi essere impegnato molto per fare un discorso così lungo e articolato. Sono impressionato. Questo vuol dire che starai zitto per il resto della settimana? Hai esaurito la scorta settimanale di parole da utilizzare. –
-   Vedi di fare poco lo spiritoso. Sono irremovibile. Avevo dei progetti per noi questa sera, sarò costretto a posticiparli, di quanto dipende unicamente da te. –
Lo vedo girarsi verso di me e cominciare a gesticolare. Signore e signori ecco a voi in onda il Danno show.
-   Ecco, vedi? Sei sempre il solito irresponsabile. –
Dato che non ho idea di cosa stia parlando, attendo pazientemente la continuazione della sua arringa. Ho sempre pensato che con la sua vena polemica, sarebbe potuto essere un avvocato perfetto.
Gli faccio cenno con il braccio di continuare.

-   Non puoi non esserti accorto che ci manca qualcosa di fondamentale. Sei un uomo delle caverne, questo è vero, ma dovrebbe essere il motivo per cui dovresti stare attento a questi particolari, considerato che sei tu tra l’altro il maggiore responsabile della loro mancanza. –
Giuro, sto brancolando nel buio.
-   Danny, dovrai essere più specifico e dettagliato perché sono lontano anni luce dal sapere a cosa ti stai riferendo. –
Sbuffa spazientito.
-   Abbiamo finito i preservativi. Ecco, l’ho detto. –
Non riesco a trattenermi questa volta. Scoppio in una risata fragorosa. Mi fa quasi male la pancia per le troppe risate. So che mi sta guardando offeso e con le braccia conserte ma non riesco a smettere.
Non riesco ancora a credere al fatto che si imbarazzi come una collegiale quando si parla di sesso. Tento di riprendermi, so già che dovrò farmi perdonare. Prima smetto di ridere e meglio sarà per me. Mi ricompongo.

-   Ti svelerò un segreto Danny, ma non dirlo a nessuno. Hanno inventato, non solo dei supermercati che rimangono aperti anche di notte, ma anche dei fantastici distributori automatici. Se non ricordo male, qui vicino dovrebbe esserci una farmacia. –
Metto in moto e mi dirigo verso la nostra nuova meta. Danny mi sta guardando con gli occhi spalancati.
-   No. Non ci vai. –
-   Non vado dove? –
-   A comprarli al distributore automatico. E se ci dovessero riconoscere? –
-   Ma chi vuoi che ci sia in giro a quest’ora di notte. Tranquillo, vado io. Il pensiero che potessi andarci tu non mi aveva nemmeno sfiorato. –
-   No! –
Finalmente scorgo le luci della farmacia. Parcheggio. Sto per scendere dalla macchina quando mi sento tirare per un braccio.
-   No! Fermo! –
Sbuffo spazientito, stiamo perdendo un sacco di tempo prezioso.
-   Si può sapere che hai questa sera? –
-   Vengo anche io. Sono sicuro che altrimenti sceglieresti quelli sbagliati, oltre al fatto che sicuramente ripiegheresti sulla marca più economica, tipico di te e del tuo essere tirchio. Li scelgo io, altrimenti questa notte andrai in bianco Super Seal. –
Lo guardo senza proferire parola. Sto cercando di valutare la convenienza di mettermi a discutere con lui se la scelta migliore sia super sottili oppure no.
-   Allora perché non vai tu? –
L’occhiataccia che mi viene rivolta mi fa cambiare immediatamente idea.
-   Come non detto. Muoviti Danny, vorrei arrivare a casa il prima possibile. – 
Finalmente riesco a convincerlo a scendere dalla macchina. Neanche fossimo due ragazzini di quindici anni che comprano preservativi per la prima volta.

-   Danny hai moneta? –
Mi pento immediatamente di averglielo chiesto. So già come andranno le cose, mi accuserà di essere tirchio, di far finta di lasciare il portafogli a casa, di farmi sempre offrire la birra senza ricambiare e sicuramente troverebbe altri rimproveri. Non mi sembra il caso neanche di farlo iniziare.
Lo stoppo ancora prima di sentirlo emettere un fiato.

-   Come non detto, la macchinetta ci darà il resto. Ho visto che è disponibile. Forza Danno. –
Lo vedo avvicinarsi pensieroso ed esaminare nel dettaglio ogni tipo di modello presente.
-   Ovviamente ti concedo massimo cinque minuti. Al sesto scelgo io a caso. –
-   Non mi distrarre animale, sto facendo una scelta ponderata. –
Respira Steve e conta fino a settemila. Potrai solo essere ricompensato per la tua pazienza.
-   Questi no, fanno decisamente schifo. Potremmo fare un pensierino su quelli sensitive ma ho paura che con i tuoi modi da bruto tu possa romperli subito. Quelli colorati e alla frutta li lasciamo agli adolescenti inesperti e curiosi. Gli extra-large li compreremo quando sperimenteremo nuove posizioni e a doverli mettere sarò io. Quelli laggiù hanno una scatola elegante, Steve prendiamo quelli? –
Si gira a guardarmi e mi trova in attesa con le braccia incrociate.
-   Sei partecipativo come al solito. Potresti anche far finta che la scelta ti interessi un minimo. –
Acido come un limone.
-   Danny, stiamo acquistando dei preservativi non i mobili per la nostra futura casa insieme, non credo che questa decisione possa vantare tutta l’importanza che le stai attribuendo. Inoltre non mi sembrava ti stessi lamentando delle mie dimensioni ieri.  –
-   Come al solito non capisci nulla. E no. Non mi stavo lamentando, è però un dato di fatto che a me servano gli xl. Forza dammi i soldi. Faccio io. –
Mi avvicino.
-   Ehi un momento. Mi sembrava scontato che avremmo preso la scatola da dodici, non ho voglia dopodomani di essere di nuovo qui. –
-   Dopodomani? Hai intenzione di usare una media di quattro preservativi al giorno? –
-   Come minimo. –
-   Spaccone. Dodici siano. –
Mi sporgo sulla sua spalla e attendo paziente.
-   Già che ci siamo potremmo prendere anche un olio da massaggi. Alla televisione dicono sia fenomenale. –
Rimango interdetto ma subito comincio a sghignazzare. Gli metto le mani sulle spalle e sento i suoi muscoli irrigidirsi.
-   Guardare la tv di notte porta consiglio? Non sapevo volessi un massaggio Danno. Come mai non me lo hai detto? Effettivamente mi sembri un po’ teso. Basta chiedere. Sono un drago con le mani. –
Lo vedo arrossire leggermente, sono sicuro la sua mente si sia focalizzata al pranzo di oggi.
Inserisce i soldi, schiacciamo il pulsante di riferimento ma non ci viene dato nulla in cambio.

-   Danno che hai combinato. –
-   Niente! Questa stupido e diabolico distributore si è mangiato i nostri soldi! Steve, chiama la polizia! –
-   Danny, la polizia siamo noi. Non ho intenzione di chiamare nessuno, domani passeremo dalla farmacia per farci rimborsare. Ora, prendi altri soldi, scegli un altro modello e andiamo che sono distrutto. –
Lo sento continuare a borbottare mentre prende un’altra banconota. Non fosse notte fonda e fossi stato più accomodante probabilmente avrebbe continuato a discutere. Questa volta però, il mio tono non ammetteva repliche.
-   Comandante, Detective, che piacere incontrarvi. –
Facciamo entrambi un salto. Non ci aspettavamo sicuramente di incontrare qualcuno. Vedo Danny diventare subito di ogni tonalità di rosso esistente in natura. Non oso immaginare a quali torture mi sottoporrà questa notte per vendicarsi.
Mi giro e sorridendo saluto i nostri amici.

-   Max, Sabrina, che piacere vedervi. –
Danny borbotta un veloce saluto ma si ostina a non voltarsi. Lo so, sta morendo dall’imbarazzo.
-   Stavo accompagnando Sabrina a casa, in questa città non si è mai troppo prudenti. Abbiamo deciso di
procedere a piedi, è una nottata con una temperatura talmente piacevole che sarebbe stato un peccato non approfittarne per smaltire qualche caloria assimilata durante la cena. Abbiamo mangiato in un ristorante dove cucinano un sushi sublime. Vero Sabrina? –
Danny che ha finito di ritirare i nostri acquisti, finalmente si volta verso di noi e con una certa fretta cerca di liquidare Max.
-   Max è stato un piacere ma noi dovremmo scappare. È tardi e stiamo tornando da un appostamento durato ore. –
-   Detective, la trovo un po’ agitato e accaldato. È sicuro di sentirsi bene? –
-   Certo, sto benissimo. Steve andiamo forza. Ho sonno, domani ci dobbiamo svegliare presto per dare il cambio a Chin e Kono. Dobbiamo riposare. Max, Sabrina è stato un piacere ma non vorremmo trattenervi. Vi auguro una buona nottata. –
Guardo divertito Danny. È talmente imbarazzato che non si è reso conto, durante il suo breve discorso, di aver sventolato davanti al naso dei nostri interlocutori i preservativi e l’olio da massaggi. Cerco di mettermi una mano davanti alla bocca cercando di rimanere il più serio possibile ma è un’impresa titanica.
-   La ringrazio Detective per la premura, mi permetto solo di dirle che ha fatto un’ottima scelta. Quell’olio è formidabile. Le consiglio però, la prossima volta di acquistare il tutto nella farmacia che c’è a due isolati da qui. È aperta ventiquattrore su ventiquattro e so per certo che si sono già adattati alla nuove norme in materia fiscale. L’olio da massaggio è un parafarmaco e per questo motivo non detraibile dalla dichiarazione dei redditi, tuttavia i dispositivi medici come i preservativi lo sono se sullo scontrino viene appositamente indicata la conformità dello stesso con la normativa vigente*. –
Non riesco quasi a trattenermi. Per fortuna Sabrina, notato l’imbarazzo di Danny convince il suo fidanzato a riprendere il loro cammino.
Una volta allontanati comincio a ridere come un matto. Potessi mi rotolerei sul pavimento. Non riesco a smettere. L’espressione di Danny è impagabile.

-   Vedo che ti stai divertendo. Vediamo chi a casa si divertirà di più ad andare a letto con un erezione non soddisfatta. Lo giuro Steve, di farò andare su di giri e poi ti lascerò sul più bello. Dovrai dormire sotto il getto dell’acqua gelata questa notte. La figura che abbiamo appena fatto è tutta colpa tua. Vedi di non raccontare a nessuno di questo episodio. –
-   Altrimenti? –
-   Altrimenti? Altrimenti non puoi immaginare le ripercussioni a cui potresti essere sottoposto, nessuna di queste piacevoli. Sappilo. –
Si avvicina. Mi infila una mano in tasca. Ne estrae le chiavi e si dirigere a passo spedito verso la Camaro.
Mi sta già punendo impedendomi di guidare. Penso che dovrò impegnarmi particolarmente per evitare di finire veramente a soffrire sotto la doccia.
 
 
 
*Mi sono presa la libertà di riferirmi alla normativa fiscale vigente in Italia, non ho idea di quello che preveda il sistema fiscale delle Hawaii.
In Italia è permesso detrarre le spese sanitarie, i parafarmaci non sono detraibili, i dispositivi medici lo sono limitatamente a quelli marcati CE sullo scontrino della farmacia. La conformità con le direttive dell’Unione Europea è condizione necessaria per la detraibilità. Ci sono alcune farmacie che si sono già adattate alla normativa e possiedono software che indicano la conformità del prodotto direttamente sullo scontrino.
 
 
 
 
 
 
 
 
Note:
 
Buona sera a tutti!
Eccomi tornata con una one shot senza nessuna pretesa.
Lo scopo era far sorridere, ho preso ispirazione da un episodio accaduto realmente. Avevo promesso alla mia coinquilina che avrei riportato per iscritto le sue scorribande notturne.
Questa volta non esiste una canzone adatta al capitolo, quindi ho semplicemente messo la canzone di quest’estate dei Maroon 5 “This summer is gonna hurt…”, come al solito vi lascio qui sotto la traduzione del testo in italiano.
 
Traduzione testo:
 
“Quest’estate farà male come un bastar*o
Cogli*ne
Quest’estate farà male come un bastar*o
Cogli*ne
Il suo corpo è caldo
Il suo corpo è come l’estate
Sono in uno stato di trance o qualcosa del genere
La sua mente non è
Tagliente come tutti i suoi diamanti
Dev’essersi fumata qualcosa
La vedo ballare per le strade
Sorseggiando champagne in spiaggia
E’ così costosa quando mangia
Perché lei è così elegante
L’ho vista quando vado a dormire
Controllo il mio cellulare quando sono debole
Lei non posta mai qualcosa di serio
Perché lei è così alla moda
Quest’estate farà male come un bastar*o
Cogli*ne
Quest’estate farà male come un bastar*o
Cogli*ne
Lei vuole tutto per se
Sta sempre a prendere qualcosa
E adesso non mi è rimasto più nulla
Sono stato derubato, oh
Sto strappando quella fasciatura
Perché non riesco a sopportarla
La vedo ballare su un pazzo
Come se avesse diciassette anni e fosse figa
Lei crede davvero che sappia muoversi
Ma è solo sgradevole
L’ho vista quando vado a dormire
Controllo il mio cellulare quando sono debole
Lei non posta mai qualcosa di serio
Perché lei è così alla moda
Quest’estate farà male come un bastar*o
Cogli*ne
Quest’estate farà male come un bastar*o
Cogli*ne
Deve avere tutto
Da la caccia a tutte le stelle
Lei è così popolare
(Whoo!)
Deve avere tutto
Insegue ogni stella
Lei è così popolare
(Ohh)
Quest’estate farà male
Farà male
La vedo ballare per le strade
Sorseggiando champagne in spiaggia
E’ così costosa quando mangia
Perché lei è così elegante
Perché lei è così alla moda”
 
Ringrazio tutti coloro che ancora mi leggono e non si sono dimenticati di me e delle cavolate che scrivo.
Grazie infinite a tutti!
Spero a preso.
Un bacione!
G

 
   
 
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