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Autore: Fede_Werewolf    02/08/2015    1 recensioni
Bella ha una cugina che la raggiunge a Forks, anche lei vivrà, diciamo, le stesse avventure, ma con un'altro vampiro, scoprite chi è e se la storia vipiace fatemelo sapere con i vostri commenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Clan Cullen, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Era passata una settimana, UNA SETTIMANA SENZA UNA SUA CAVOLO DI NOTIZIA, NEANCHE UN SMS UNA EMAIL UNA CHIAMATA NULLA, IL NULLA PIU’ ASSOLUTO, mi aveva lasciata senza dirmi niente, come se non contassi nulla tutto quello che avevo detto a Bella era solo una mia illusione, la notte la passavo insonne, e se provavo ad addormentarmi avevo gli incubi, Charlie era sempre più preoccupato ogni notte accorreva al suono delle nostre urla.


-Jasper


Dissi sollevata, corsi tra le sue braccia ma lui mi tenne lontana


-Che vuoi umana


-Che cosa?


-Non lo hai capito, per me sei stata solo un giocattolo niente di più


-Ma Jasper…


Dissi con gli occhi pieni di lacrime


-Jazz, dai vieni


Dall’oscurità spuntò Victoria, che si strusciava su Jasper e lui ci stava,  sentivo come un coltello impiantato nel mio cuore e nei miei polmoni, nello stomaco, ovunque, quando Jasper portò gli occhi su di me notai che erano rossi come rubini.


-Jazz hai portato la cena?


-Certo amore mio è tutta tua


A quelle parole sbiancai e cercai di correre via, ma mi trovai la strada sbarrata da Victoria che mi bloccò le braccia e mi addentò il collo, infilzo le sue dita nel mio stomaco, urlavo, urlavo fino a sentir bruciare i polmoni, ma Jasper non veniva ad aiutarmi, anzi guardava con un ghigno la scena. Victoria continuava ad infierire fin quando non vidi il mondo agitarsi e sentire qualcuno chiamarmi. Mi alzai di scattò dal letto  e vidi davanti al mio viso quello preoccupato di mio zio, Bella era accanto a me dal lato opposto di Charlie.


-Niente incubi stavolta?


Le  chiesi con voce gracchiante a cause di una settimana di urli causati sempre dallo stesso incubo.


-No, anche io sono stata svegliata da Charlie per lo stesso motivo, ma quando stava per uscire hai incominciato tu ad urlare, così ha cercato di svegliarti


Io annuii rivolgendo lo sguardo verso mio zio


-Scusa


-Non ti devi scusare di nulla tesoro


Mi accarezzò la testa per poi uscire dopo aver baciato la testa di Bella


-Sempre lo stesso?


Mi chiese la suddetta dopo che suo padre chiuse la porta, i miei occhi si riempirono immediatamente di lacrime


-Si..


Incominciai a singhiozzare e Bell mi abbracciò di slancio accarezzandomi la schiena


-Non so come tu faccia


-Come?


-A scuola, non capisco come tu faccia a mostrarti come se ci fossi passata sopra e non fosse accaduto nulla, e poi a casa piangere e la notte gridare per gli incubi


-Ho sempre odiato mostrarmi debole, a scuola con la mia poca  forza rimasta tengo in piedi quella maschera  che tutti vedono, per poi esplodere a casa, preferisco fare così


-Ti  capisco


-Domani Seth mi ha chiesto di andare in spiaggia, che faccio ci vado?


-Io ti direi di andarci anche se  non ti va, io domani sera vado al cinema con Jake e Mike


-Ma complimenti, vedo che ti dai da fare


Dissi ridendo veramente dopo una settimana


-Non mi sto dando da fare,  solo che volevo andare al cinema e gli unici che hanno accettato sono stati loro


-Potevi chiedere a me


-Il genere non ti sarebbe piaciuto


-Qual è il film?


-Face Punch


-Oh ma che schifo di film vai a vedere


-In questo momento le commedie d’amore non fanno per me


Abbassai la testa senza rispondere capendo da me il perché


-Io provo a dormire,  tu che fai?


Guardai la sveglia, le cinque del mattino, fantastico


-Io ascolto un po di musica e poi provo a dormire anche io


Lei annuii e si mise a letto girandosi verso la finestra, quando sentì il suo respiro regolarizzarsi presi il telefono con le cuffie e feci partire  la musica, mi bloccai a guardare lo sfondo del telefono,che ritraeva me e Jasper, lui era dietro di me e mi circondava la vita con le braccia, io guardavo l’obbiettivo mentre lui guardava me, avrei dovuto assolutamente cambiarla, ma non ne avevo la  forza.


-So che probabilmente questo messaggio lo leggerai domani mattina, ma volevo confermarti che verrò alla spiaggia, dimmi se devo mettermi il costume XD
Sorrisi leggermente per poi bloccare il telefono e poggiai la testa sul cuscino ascoltando la musica fissando il vuoto, stavo per addormentarmi quando il mio telefono vibrò, frenetica sbloccai il telefono, ma era solo Seth.


-Sono felice che tu venga, ci sarà anche Jacob e mia sorella Leah, spero che non ti dia fastidio, e se vuoi congelare mettiti pure il costume allora XD


-No no, va benissimo, allora niente costume XD


-okay, a dopo XD


-A dopo


Bloccai il telefono


“Non voglio far soffrire Seth, ma credo che si stia illudendo troppo, non sono per niente pronta a dimenticare Jazz, e non so per quanto tempo non lo sarò”
Dopo cinque minuti mi addormentai  con la musica nelle orecchie.

 
Arrivai alla spiaggia, dove fui travolta da  un ragazzone che aveva il nome di Jacob Black, e che mi stava abbracciando.


-Jake così soffoco


Lui si staccò ridendo seguito a ruota da Seth e una ragazza


-Oh, lei è Leah


-Leah lei è Hayley


-Piacere


-Dai andiamo


Ci dirigemmo verso la riva, a tradimento io e Leah spingemmo i ragazzi in acqua, che appena si alzarono ci ins
eguirono


-NO NO NO, JAKE TI PREGO NO, TI VOGLIO BENE SCUSA SCUSA, NON BUTTARMI TI PREGO


Mi dimenavo sulla spalla di Jacob ridendo come una pazza, per poi ritrovarmi, insieme a Leah col culo a mollo, mentre ridevamo un gruppo di ragazzi a petto nudo uscì dalla foresta.


-Black, Clearwater


Il ragazzo in testa al branco salutò Jake e gli altri due con un cenno della testa per poi guardarmi accigliato, sentì al mio fianco Leah irrigidirsi, ci alzammo e Leah si mise davanti ai ragazzi, in modo da distogliere l’attenzione da me che stavo incominciando ad innervosirmi.


-Leah…


-Che vuoi Sam?


-Non posso neanche più stare sulla nostra spiaggia?


-Basta che state lontani da noi


Il ragazzo alzò le braccia e se ne andò più lontano incominciando a giocare a pallone con i suoi amici.


-Ragazzi io devo andare


Disse Jake dandomi un bacio in guancia, facendo un cenno col capo a Leah e battendo il pugno al fratello della ragazza, rimanemmo solo noi a scherzare e a rincorrerci sulla spiaggia, sotto gli occhi attenti del ragazzo di prima, che notai non staccava gli occhi di dosso da Leah, sorrisi e la presi da parte


-Leah, ma tra te e quel ragazzo è successo qualcosa?


-Cosa te lo fa pensare?


-Uno: Hai risposto con un’altra domanda, due: Hai cambiato tono e tre:Non mi stai guardando negli occhi


Lei sbuffò tornando a guardarmi negli occhi


-Siamo stai insieme, ma poi lui si è innamorato di un’altra e così siamo diventati come estranei, lui però continua a guardarmi e a fare il geloso quando sono con un ragazzo


-Allora mi sa che è innamorato anche di te


-Non si può essere innamorati di due persone


-Si che si può, è il così detto cuore diviso in due, lui prova ancora qualcosa per te, ma prova anche qualcosa per quella ragazza


Lei mi guardò un po scettica


-Dai su, torniamo da mio fratello che non smette di fissarti da quando ci siamo allontanate


-Tuo fratello non deve farsi castelli in aria che poi potrei distruggere senza il mio volere e farlo soffrire


-Ancora innamorata di quel Cullen?


-Troppo


-Ma come fai a saperlo?


-Jake ha la bocca larga


-Lo ammazzo


Dissi ridendo contagiando anche la ragazza al mio fianco


-Chiediamo se possiamo giocare con loro? Tre contro tre?


-Ma sei impazzita, io con quello non ci…


-Devi fare finta che non te ne freghi nulla e che non provi più nulla, e poi vediamo la sua reazione


Dissi ghignando


-Mi fai leggermente paura, ma va bene


Ci dirigemmo verso il gruppo che accetto di fare una partita con noi, Io Seth e Leah contro Embry, Paul e Quill, Sam era in panchina e fissava Leah che si era tolta la felpa ed era rimasta in canotta, stessa cosa feci io, mi senti osservata mi voltai e vidi Seth con lo sguardo puntato su di me che appena vide che lo avevo beccato abbassò la testa arrossendo, ma mi sentivo ancora osservata, girai la testa in ogni direzione ma non vidi nessuno.
Ma non potevo sapere che tra gli alberi a pochi centimetri dalla riserva c’era qualcuno appostato tra i rami che mi osservava con dolore e guardava con rabbia il giovane futuro lupo dietro di me.
  
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