Capitolo uno.

Kira

“Davvero Kira, dovresti smettere di preoccuparti sempre per tua nonna! Capisco che è una persona anziana ma non penso vorrebbe che tu rinunciassi alla tua vita sociale!” mi rimproverò Ally, la mia migliore amica da sempre.
“Lo so, solo che da quando mio nonno è morto è sola e mi dispiace molto per lei,mi fa…come dire,pena.” Dissi io, per giustificarmi.
Era vero, da quando mio nonno è morto - 3 mesi fa – sento come se la nonna fosse sempre triste e mi dispiace un casino per lei. Per questo sono sempre disponibile e l’aiuto sempre, ha bisogno di me.
“Tua nonna è adulta, o meglio, anziana e vaccinata, sa badare a se stessa e ovviamente la continuerai ad aiutare ma pensa anche un po’ alla tua vita.” Sospirai, ma continuò a parlare. “Cazzo, hai 18 anni, da quando hai lasciato Logan quasi un anno fa non sei più uscita con nessun ragazzo, perché?” chiese.
Sospirai una seconda volta “i ragazzi portano solo guai.” Sussurrai.
“Non ti do torto, ma dovresti divertiti.” Spiegò. “Iniziando ad esempio alla festa di domani sera che io ho accidentalmente organizzato la settimana scorsa e potrei non averti detto niente!” spiegò imbarazzata.
“Tu che cosa?” quasi gridai, ma subito mi guardai intorno rendendomi conto che eravamo in un parco, quindi luogo pubblico.
“Beh si ecco, ho pensato e l’ho fatto. Se ti avessi chiesto di aiutarmi non l’avresti mai fatto perché so che sei contro le feste, andiamo non arrabbiarti.” Pregò.
“D’accordo, ma sceglierò io cosa indossare.” Ridacchiai.
“Va bene” disse rassegnata.
Ogni volta che andavamo ad una festa diceva che io mi vestivo troppo da “santarellina” quindi mi prestava dei suoi vestiti o mi consigliava dei miei che però non mettevo mai.
Continuammo a camminare per il parco quando giungemmo alla fontanella centrale, la gente diceva che era “magica” perché se si lanciava una monetina e esprimevi un desiderio esso si avvera, solo che io non ci credo e non l’ho mai fatto, mentre la mia migliore amica si, tipico.
“Kira, fermati un attimo.” Assorta nei miei pensieri non mi ero nemmeno resa conto che la mia migliore amica mi stava chiamando.
“Cosa?” chiesi.
“Devo comprare un attimo dei fiori per i miei genitori, accompagnami dai.” Spiegò.
Oggi era l’anniversario di matrimonio dei genitori di Ally, e domani pomeriggio sarebbero partiti per tre giorni – non ho idea dove – per fare una brevissima vacanza per festeggiare. Ah, ecco perché Ally ha organizzato la festa, quando i suoi genitori erano fuori, astuta.
“D’accordo.” Sorrisi.
Ci dirigemmo verso il banchetto di fiori, gestito dalla signora Moon, Rita Moon. Una signora di circa 60’anni, amica di mia nonna.
“Salve signora Moon, mi servirebbero dei fiori per un anniversario di 20 anni di matrimonio, per i miei genitori.” Spiegò Ally. “Potrebbe consigliarmi un bouquet adatto all’occasione?” chiese finendo.
“Salve ragazze, certo che si. Ora lo prendo.” Disse sorridendo.
Sorrisi, proprio come mia nonna anche lei mi faceva un estrema tenerezza.
“Ecco a te cara.” Ci porse il bouquet.
“Grazie.” Disse. Lo prese e aprì la borsa. “Oh no, signora Moon credo di aver dimenticato i miei porta fogli a casa.” Spiegò mortificata.
“Ally, non preoccuparti. Te lo pago io.” Sorrisi.
“Grazie Kira, sei un’amica.” Sospirò.
Ridacchiai e porsi i soldi alla signora Moon. “Grazie cara.” Mi porse il restoma la fermai “Tenga pure il resto.” Sorrisi gentilmente.
“Cara, insisto. Prendi il resto così potrai esprimere un desiderio alla fontanella!” ridacchiò.
“Grazie, ma rifiuto. Non credo a queste cose.” Spiegai sorridendo.
“Dovresti farlo, a me ha funzionato quando avevo la tua età.” Sorrise. Cavolo, deve essere passato tanto tempo.
Alla fine presi il resto e salutammo la signora Moon.
“Andiamo alla fontanella forza!” mi tirò Ally per un braccio.
“Ally, sai che non credo a queste cose!” risposi.
Eravamo arrivate “Dai, solouna volta. Che ti costa? Se poi vedi che non funziona lasci stare, ma almeno ci hai provato.”
“D’accordo, mi hai convinta.” Sospirai.
Guardai la moneta che avevo tra le mani e la strinsi. Chiusi gli occhi e mi girai dando le spalle alla fontanella.
Desidero incontrare l’amore della mia vita.

Justin

“Jax, vieni qui e dammi la mano,forza.” Chiamai mio fratello. Avevo deciso di portarli a fare una passeggiata al parco,ero davvero disperato, dio.
Dopo la separazione con Skyler, avevo perso la voglia di fare tutto. L’avevo trovata a letto con un altro una mattina che avevo deciso da “bravo fidanzato” di portarle la colazione a letto, ma a quanto pare …
“Hey Justin, amico.” Disse una voce. Mi girai riconoscendo il mio amico Ryan. Eravamo amici da tantissimo, gli volevo un mondo di bene e mi era stato vicino in questa settimana.
“Hey bro.” Gli diedi una pacca sulla spalla.
“Passeggiata al parco con i tuoi fratelli come i vecchi tempi? Che ti succede amico?” ridacchiò, io con lui.
“Credo sia meglio, quella puttana non voleva mai stare con i miei fratellini, avrei dovuto capirlo prima che era interessata solo al mio cazzo.” Sbottai incazzato leggermente.
“Okay ma amico, calmati. Come hai detto tu era una puttana e non merita più le tue attenzioni.” Disse.
“Hai ragione, in fondo ci sono stato solo per pochi mesi. Credevo di amarla ma non l’ho mai fatto e non ho iniziato a farlo per fortuna.” Ridacchiai.
“Dovresti uscire un po’, domani Chaz va ad una festa di una vecchia amica, andiamo? Ci saranno molte ragazze.” Fec2e un sorriso malizioso.
Il solito Ryan “Ci sto, amico” sorrisi.
Camminammo per circa un’oretta e Ryan fortunatamente mi teneva compagnia. Lui aveva per mano Jaxon e io Jazzy. Jaxon aveva quattro anni, mentre Jazzy sette. Erano tutta la mia vita e mi sono molto pentito di averli trascurati nel periodo in cui stavo sempre con Skyler.
“Justin, compriamo un mazzo di fiori alla mamma?” mi chiese Jazzy con gli occhi dolci.
“Certo, andiamo” le sorrisi. Era adorabile. “Ryan vado un attimo a comprare dei fiori, aspettami qui” Per risposta fece il segno dell’ok con le mani.
Mi avvicinai al banchetto e osservai tutti i piccoli bouquet che erano adatti a mia madre. “Ciao giovanotto, cerchi qualcosa per una bella signorina?” mi chiese la signora.
“In realtà no.” Mormorai imbarazzato. “Starei cercando un piccolo bouquet per mia madre, nessun occasione speciale però.” Spiegai.
“Prendi questo” disse indicandomi un piccolo bouquet con dei fiori rosa. “Le piaceranno sicuramente” mi aveva convinto.
“Si, belli” disse Jazzy battendo le mani, ridacchiai. Le porsi i soldi e la guardai accigliato quando vidi che mi stava porgendo le monetine, ovvero il resto. In fondo una monetina non ha mai cambiato la vita a nessuno, era un’anziana signora e non sapevo se fosse zitella o no quindi decisi di lasciare stare. “Tenga il resto” sorrisi.
“No giovanotto, insisto. Magari potresti esprimere un desiderio alla preziosa fontanella!” sorrise.
“Oh no, non credo molto in queste cose.” Spiegai.
“Dovresti invece, caro, buona giornata!” mi salutò. Alla fine senza nemmeno rendermene conto mi aveva dato il resto. Wow astuta.
Nel frattempo Jazzy contemplava quei fiori, erano davvero bellissimi. Magari avrei potuto darli a qualche ragazza carina qui per rimorchiare ma no, oggi volevo stare tranquillo con i miei fratellini.
Fissai la monetina tra le mie mani e alla fine sbuffai, era una tale stronzata.
“Amico, tutto bene?” Ryan mi chiese alle mie spalle.
Annuii semplicemente quando vide la monte tra le mie mani mi fissò in viso. “Che vuoi fare con quella cosa? Esprimere un desiderio alla fontanella?”ridacchiò.
Lo fissai confuso. “Vuoi farlo?” mi chiese scioccato.
“Non lo so, è una stronzata ma alla fine che mi costa? Tutti dcono che funziona, e se funzionasse?” chiesi timoroso.
“Non ho mai provato, ma hai ragione, forse dovresti. Sai, per distrarti da Skyler e tutto il resto.” Disse alla fine.
Sorrisi ma Ryan guardò l’orologio al polso “Amico si è fatto tardi, mia madre mi sta aspettando per cena, ci sentiamo per sms!” mi salutò.
“Ciao bro.” Feci il segno con la mano.
Quando se ne andò, fissai ancora una volta la moneta. Tanto cosa ho da perdere? Un minuti in più o un minuto in meno non mi cambia la vita.
Andai vicino la fontanella sempre tenendo per mano i miei fratellini ma li lascia per un attimo.
Guardai la moneta che avevo tra le mani e la strinsi. Chiusi gli occhi e mi girai dando le spalle alla fontanella.
Desidero incontrare l’amore della mia vita.

Narratore

Entrambi avevano espresso lo stesso desiderio. Incontrare l’amore della loro vita.
La signora Moon sapeva che Kira e Justin erano fatti l’uno per l’altra, non era una sensitiva per niente.
L’aveva capito quando tutti e due non credevano in certe superstizioni. Era come se i due per lei fossero andati insieme al banchetto e dire “Tenga il resto” o “non credo in queste cose”.
In passato le era capitata una cosa simile.
Aveva il banchetto dei bouquet da anni e riusciva sempre a combinare due persone perfette. Era davvero una maga in questo.

Spazio Autrice

Ciao gentee :)
Inizio col dire che mi sono ispirata al film “ho sognato l’amore” ma non la farò esattamente uguale, ma solo con qualche leggera somiglianza.
Ho scritto qualche storia in passato ma non ho più continuato, se adesso vi dicessi il mio vecchio nick farei la figura della ****** quindi meglio di no, perché ho ricevuto varie minacce, dovevo continuare okay haha
Questa storia ho intenzione di continuarla, anche se credo che sarà breve, ma non si sa mai, nulla è ancora detto.
Spero che come inizio vi piaccia e perdonatemi per l’ora. Ho il capitolo pronto da circa una settimana e non ho avuto il tempo di portarlo, ho trovato un attimo libero e l’ho fatto haha.
A presto, recensite :)