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Autore: _ Arya _    02/08/2015    10 recensioni
Cosa succederebbe se la principessa Emma Swan - una principessa non comune, ma audace e pronta all'avventura - , rapita dal pirata Barbanera, fosse salvata da Capitan Uncino?
-Spin off del capitolo 3 di One Year of Our Life-
"-Volete un goccio di rum? Allevia il dolore, ve lo assicuro.- mi domandò Hook, porgendomi la sua boccetta.
-Capitano, una principessa che beve il rum? Sarà abituata a baci e abbracci per il dolore, dubito beva!- intervenne Smee, e alcuni risposero con una risata.
In risposta li incenerii con lo sguardo, ed afferrai la boccetta per poi mandare giù ben più di un goccio." [dal primo capitolo]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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EPILOGO (part 1)
[un mese dopo]


 













EMMA POV

Mentre mi incamminavo di soppiatto verso la stanza di Killian, mezza addormentata, mi chiesi perché non l'avessi mandato semplicemente a quel paese. Per una volta ero andata a letto presto dato che il giorno dopo ci saremmo sposati, e lui aveva avuto la brillante idea di mandarmi un corvo a mezzanotte, con un messaggio che diceva di raggiungerlo.
-Hook, spero tu abbia un'ottima ragione per avermi svegliata a quest'ora perch...
-Buon compleanno Swan! Scusami il corvo, non sono pratico di colombe.
Dopo un mese di convivenza a palazzo, quell'uomo fu in grado di sorprendermi per l'ennesima volta: la sua stanza era completamente tempestata di candele accese, e c'erano petali di fiori sparsi per terra e sul letto, dove vi era un vassoio portavivande coperto, una bottiglia, due bicchieri e due piatti.
Rimasi a bocca aperta, guardandomi intorno, ed era tutto assolutamente meraviglioso e magico.
-Allora, questa vale come ragione?- sorrise, tirandomi per una mano per poi stamparmi un leggero bacio sulle labbra.
-Wow. Diciamo che... sei perdonato. E... grazie. Ma perché?- gli domandai confusa; il mio compleanno sarebbe stato festeggiato insieme al matrimonio, perché organizzare una seconda festa in piena notte?
-Perché... domani ci saranno tante persone. Prima di sera sarà difficile avere un momento d'intimità...
Annuii, e mi lasciai condurre per mano verso il letto, dove mi fece mettere comodamente seduta poggiata contro uno dei cuscini, e mi stampò un secondo bacio che ricambiai.
-Grazie, è... stupendo. Sapevo che fossi un tipo romantico in fondo, ma non così tanto...- gli feci notare, afferrando un petalo di rosa per odorarlo: aveva un profumo ancora forte, aveva davvero fatto tutto alla perfezione! Per quanto avessi spesso potuto godere del suo lato romantico, non mi sarei aspettata una festa a lume di candela e petali di rosa.
-Ho tante qualità nascoste tesoro. Ad esempio sono anche un ottimo cuoco...- mi fece l'occhiolino e sollevò il coperchio di metallo che lasciò il posto ad una bellissima torta a due piani ricoperta da uno strato di zucchero a velo, e col cioccolato aveva addirittura scritto “Buon Compleanno Swan”: avrei dovuto segnare quel giorno come quello in cui mi aveva sorpresa maggiormente da quando l'avevo conosciuto.
-E' alla vaniglia con crema di cioccolato... e sciroppo a base di rum. Dato che da bere, la tua amica mi ha suggerito del vino rosso.
-Chi? Mulan?- feci sorpresa: da quanto in qua era diventata esperta di appuntamenti?
-No, Aurora ovviamente!
Annuii divertita, ora aveva più senso; il giorno precedente mio padre aveva organizzato una battuta di caccia con gli ospiti che erano già arrivati per prendere parte al matrimonio, e ovviamente io e Killian vi avevamo partecipato, come anche Aurora e Philip.
-Avanti, assaggiamo. Vuoi farmi ubriacare per portarmi a letto per caso? Non riesci ad aspettare un altro giorno?- lo presi in giro ridendo piano mentre tagliava il dolce e riponeva le fette nei piatti: l'odore che emanò risvegliò completamente la mia fame notturna, non mi sarei stupita se avessimo finito per ripulire tutto il vassoio.
-Non serve farti ubriacare per quello. Chi è che si intrufola da me la maggior parte delle volte?- sorrise sghembo, incrociando le braccia per guardarmi. In effetti aveva ragione, almeno i tre quarti delle volte ero stata io a raggiungerlo nella sua stanza, e soltanto un quarto del tempo l'aveva fatto lui. Non c'era stata notte in cui non avessimo dormito insieme, che fosse stato per fare l'amore o semplicemente coccolarci un po'.
-Solo perché è più sicuro da te per non essere scoperti. Ricordi quando ti sei dovuto nascondere sotto il letto per non farti vedere da mia madre? Ti ho buttato giù praticamente nudo!- risi, e si lasciò sfuggire una risata divertita anche lui: mi chiesi se davvero nessuno si fosse ancora reso conto di nulla, o volevano soltanto far finta.
-Ah Swan, prima di ubriacarci vorrei darti il mio regalo...- fece poi improvvisamente, e si alzò dal letto.
-Addirittura? Ma non dovevi, lo sai che non voglio regali!
Ovviamente quello mi ignorò e raccolse dalla scrivania un piccolo pacchetto che poi mi porse, e si mise ad aspettare curioso.
-Non è nulla di che, sta' tranquilla.- mi rassicurò mentre lo scartavo, e quando finalmente riuscii ad aprirlo rimasi nuovamente a bocca aperta. Un sestante! Ed era completamente d'oro.
-Sai, ho pensato... ora che sei anche tu Capitano, ne hai bisogno. Dovrò insegnarti a usarlo...- sorrise, mentre me lo rigiravo tra le mani.
-E' il mio primo sestante, me lo regalò mio fratello quando entrai in marina.
Sollevai lo sguardo e gli sorrisi, anche se sentivo ormai gli occhi diventare lucidi: come faceva ad essere sempre così dolce da farmi sciogliere? Sapeva sempre come cogliermi di sorpresa senza regalarmi enormi e pesanti gioielli tempestati di diamanti, che non avrei mai davvero apprezzato.
-Grazie Killian...- sussurrai lasciandomi asciugare una piccola lacrima solitaria, poi lo tirai per il colletto della camicia e lo avvicinai per unire le nostre labbra e dargli un bacio carico di passione. Non c'era assolutamente nulla che mi avrebbe fatto più piacere, e non vedevo davvero l'ora di partire in viaggio di nozze per iniziare ad imparare a usare quell'oggetto: il giorno dopo il matrimonio infatti saremmo partiti verso Arendelle, a bordo della Jolly Roger ovviamente, dopo che avevo categoricamente rifiutato la proposta dei miei genitori di andare al Palazzo d'Estate. Non che non mi piacesse, e probabilmente vi avremmo fatto tappa al ritorno, ma sentivo davvero il bisogno di tornare all'avventura, ed ero certa fosse così anche per Hook nonostante non mi avesse mai fatto pesare nulla.
-Ora mangiamo tesoro...- borbottò sulle mie labbra con un sorriso -Ma ti avevo detto che per farti saltare addosso a me non c'era bisogno di farti ubriacare...
Gli colpii scherzosamente la spalla, quindi riposi il sestante con cura nella scatola per poi lasciarlo sul comodino, e mi sedetti a gambe incrociate in modo da poter mangiare e bere comodamente.
Non appena mi porse il piatto affondai la forchetta nel dolce e me lo portai subito in bocca: dove diavolo aveva imparato un pirata a preparare una torta così buona?! Iniziai a chiedermi se fosse davvero stato sempre un pirata per così tanti anni, perché non ce lo vedevo a fare dolci a bordo della sua nave.
-Ti piace, Swan?
-Hai preso recentemente una pausa dalla pirateria per fare il cuoco? È deliziosa! Si scioglie in bocca in una maniera...- commentai, con espressione sognante. Era davvero, davvero un ottimo cuoco, e il rum non era pesante, piuttosto alleggeriva il dolce rendendolo più morbido e fresco.
-Non ti svelerò mai i miei segreti!- rise lui versandomi anche del vino, che accettai volentieri ancora un po' scossa dalla perfezione di quell'uomo.
-D'accordo... un po' di mistero te lo concedo. Basta che continui a prepararmele.
-Ogni vostro desiderio è un'ordine, Vostra Altezza- sorrise e mi baciò l'angolo della bocca; ricambiai a mia volta, poi tornai sul dolce, il vino, e al compleanno più bello della mia vita.

 

***

 

-Ciao Bae...- sorrisi imbarazzata andando incontro al ragazzo, quando lo raggiunsi nella sala in cui mi stava aspettando.
Avevo da pochi minuti avuto la conferma che mia madre sapesse dove passavo le notti, dato che era venuta personalmente a cercarmi in camera di Killian. Ovviamente mi ero nascosta sotto il letto, ma il suo “Emma, c'è Baelfire ad aspettarti di sotto, se potessi evitare di far aspettare quel povero ragazzo sarebbe bello”, mi aveva tolto ogni dubbio. Poi era uscita come se nulla fosse, e Killian era scoppiato a ridere mentre io l'avevo preso a pugni una volta uscita dal mio nascondiglio. Se non altro, il fatto che fosse passata lei voleva dire che non volesse che qualcun altro mi facesse sentire colta in fragrante, e l'avevo apprezzato.
-Ciao Emma... scusami per averci messo tanto.
-Non ti preoccupare. Lo capisco.- borbottai, tormentandomi le mani nervosa -andiamo a sederci così... così possiamo parlare.
-Va bene. Non ti prenderò molto tempo, so che tra poco dovrai iniziare a prepararti...
Annuii, ed in silenzio prendemmo posto sul divano; io tenni lo sguardo basso, ma sentii il suo chiaramente puntato su di me. Mi odiava? Probabilmente. E ovviamente lo capivo.
Poi, piano mi prese una mano, e con l'altro mi sollevò il capo per il mento in modo che lo guardassi negli occhi. Ed erano belli, puri, non c'era un briciolo di odio in essi.
-Non ti biasimo per ciò che hai fatto. Tu ami lui. Amavi lui anche quando hai accettato di sposarmi, ed io ne ero consapevole.
-Sì Bae, ma sono stata ugualmente orribile...
-No. Ora lascia parlare me e ascoltami. Tu pensavi che lui ti avesse lasciata, e io speravo che un giorno l'avresti dimenticato e avresti amato me come ami lui. E invece, tesoro... come posso competere con un uomo che avrebbe sacrificato la sua stessa vita per te?
-L'hai fatto! Hai affrontato Barbanera e...
-Sì, e con che risultato? Avanti, siamo seri. Tu e questo pirata... voi siete simili, invece io e te non abbiamo molto in comune. Io ti ammiro, e ti amo, ma il tuo cuore non avrebbe mai potuto essere mio... non sono quello giusto per una donna come te. Ma sai, credo lì fuori esista la persona adatta a me: una donna che amerò, e lei amerà me. Nonostante tutto, sono felice di averti conosciuta, perché innamorarmi di te è stata una delle cose migliori che potessero capitarmi. Sei una donna dal cuore impavido, dolce, e gentile... e anche se prima o poi lascerò da parte questi sentimenti, non ti dimenticherò mai. Sei stata parte fondamentale della mia vita, e sempre lo sarai.
Mi accorsi di stare già piangendo solo quando lui mi asciugò le lacrime e mi strinse a sé: io lo lasciai fare, e pensai che anch'io ero fortunata ad averlo conosciuto. Forse non l'avrei mai amato, ma era un uomo buono, coraggioso, altruista, dal cuore d'oro... e sicuramente avrebbe trovato una donna che gli avrebbe donato completamente il proprio cuore. In quanto a me, speravo solo di non perderlo mai come amico.
-Resterai mio amico, vero?- gli domandai tirando su col naso, e quello si scostò leggermente per regalarmi un sorriso.
-Certo Emma. Sempre. Anche se non so quando ci rivedremo...
-Cosa vuoi dire?
-Voglio dire che ho deciso di utilizzare il tuo regalo. Non solo per me, ma per il bene della mia famiglia. Mio padre ultimamente... non lo so, sembra stia combattendo tra ciò che è ora e ciò che era una volta... e io non voglio torni nell'oscurità. Porterò lui e Belle in un mondo senza magia, e potremo tutti ricominciare da capo.
-Mi mancherai Bae. Tanto. Ma ti auguro tutto il meglio, ti auguro di sistemare tutto con tuo padre... perché nonostante il suo lato oscuro non è un uomo cattivo. Per quanto sbagliati siano questi modi, ha le sue ragioni... il suo amore per te, per Belle.- ed era così. Rumplestiltskin era diventato l'Oscuro per proteggere suo figlio: proprio quel figlio che poi aveva salvato lui dall'oscurità.
-Anche tu mi mancherai. Ma ehi, non è un addio. Mi hai dato due fagioli magici, tornerò prima o poi, te lo prometto. Io ti auguro solo che Killian Jones sia la persona giusta, e che possa renderti felice come meriti. È un uomo fortunato ad averti, spero che lo sappia... devo fargli un discorsetto?
-No, tranquillo!- scoppiai a ridere -Mi tratta bene, sono io che ogni tanto tratto male lui.
-Mi sembra giusto! È da te...- fece divertito, abbracciandomi ancora una volta.
Se non avessi incontrato Killian, ero certa che sarebbe stato lui l'uomo della mia vita.
-Ora devo andare Emma...
-Di già? Non vuoi... restare? Forse è inopportuno lo so, ma...
-No. Non fraintendere, rimarrei volentieri ma non sono certo che questo matrimonio renda felice mio padre... quindi voglio portarlo via prima.
-Capisco. Allora ciao, Bae, e buona fortuna...
-Grazie Emma. arrivederci. Un giorno ci rivedremo... magari tornerò anch'io da sposato, chi lo sa. E... buona fortuna anche a te.
Ci abbracciammo ancora a lungo, e passò qualche minuto prima che trovassi le forze per lasciarlo andare: speravo che una volta tornato, l'avrei visto felice con la sua famiglia, e con una donna che l'avrebbe amato e apprezzato in pieno. Se lo meritava, un lieto fine.

 

***

 

Guardarmi allo specchio non era uno dei miei passatempi preferiti. E non lo era diventato nonostante avessi un uomo per cui apparire bella non era un dispiacere.
Questa volta, però, non potei che rimanere incantata davanti al mio riflesso; il vestito era il più bello che avessi mai indossato. Bianco, col corsetto ornato in decorazioni argentate che sembravano diramazioni di foglie sui bordi; le maniche molto corte sembravano fatte di piume di cigno, mentre la gonna era formata da decine e decine di strati di tulle, e ciò la rendeva ampia e perfetta pur senza un cerchio scomodo nella parte più bassa.
I capelli erano raccolti in un elegante chignon che lasciava una piccola ciocca davanti, sostenuta da un fine diadema ornato di piccoli cristalli.
-Sei bellissima tesoro mio, guardati...- stava singhiozzando mia madre, che ovviamente non era riuscita a trattenere le lacrime.
Tuttavia non seppi cosa dire: sì, per la prima volta mi vidi davvero bella, ma non riuscivo ad ammetterlo ad alta voce. Il vanto sul mio aspetto non aveva mai fatto parte di me.
-Finirò per inciampare... con queste scarpe... in questo vestito...- borbottai invece, senza però distogliere lo sguardo dal mio riflesso.
-Non cadrai tesoro. Ci sarò io a tenerti la mano, e non potrei mai permettere che succeda.
Mi voltai di scatto verso la porta, per guardar entrare mio padre nella mia stanza, anche lui in veste molto elegante, come mia madre.
-Sei bellissima piccola...- sorrise avvicinandosi e prendendomi le mani, e dopo avermi squadrata ammirato mi fece fare una giravolta su me stessa, che non uscì molto elegante: scoppiammo tutti a ridere, con la consapevolezza che certe cose non sarebbero mai cambiate. E di certo, non poteva farlo un vestito per quanto bello fosse.
-Dovremmo iniziare ad andare, sai. Gli invitati sono tutti lì, ed è pronto anche Sir Lancillotto. E lo sposo... tesoro, volevo dirti che sono davvero contento per te.
-Oh papà, per favore, non ora... comunque sono contenta che tu sia contento, perché sai... pensavo non avresti digerito il fatto che io abbia scelto un pirata.
-Non nego che avrei preferito avesse fatto le cose come si deve, ovvero prima sposarti e poi... avere figli. Però l'ho digerito. Ti ama, ti capisce, e poi in un certo senso mi è simpatico...
Risi di nuovo: per quanto gli piacesse fingersi duro, lui e Hook si divertivano molto insieme durante le battute di caccia, gli allenamenti o le corse a cavallo. Io ovviamente ne ero felice, e lo stesso valeva per mia madre.
-Andiamo, avanti. Sei pronta?- mi domandò, facendomi segno di prenderlo sotto braccio: io mi limitai ad annuire, ed obbedii.
Mia madre andò avanti per prima, come da tradizione, mentre io e l'uomo iniziammo ad avanzare una decina di passi dietro di lei.
Sentivo le gambe tremare, e ringraziai il cielo che ci fosse lui a sorreggermi o avrei davvero potuto rompermi l'osso del collo nello scendere le scale; stavo davvero per sposarmi, stavo per sposare Killian Jones. Se solo qualcuno mi avesse raccontato tutto un anno prima, non ci avrei mai creduto... e probabilmente nessuno mi avrebbe detto una cosa del genere, perché ero piuttosto certa che non c'era persona che si aspettasse che io mi sposassi per amore: i miei amici, i miei parenti, tutti mi conoscevano troppo bene... perfino i servitori, l'esercito e la gente del popolo. Ero sempre stata la principessa insubordinata, quella che preferisce correre in battaglia piuttosto che passare una serata al chiaro di luna con un uomo.
Ed invece eccomi qui, sotto gli sguardi meravigliati dei presenti che mi guardavano, alzando la testa.
Io deglutii, e mio padre mi strinse più forte il braccio per infondermi coraggio: il mio impegno a non fare una figura orribile fu rovinato nel momento in cui, a metà scalinata, scorsi finalmente Killian.
Per la prima volta lo vedevo in vesti diverse rispetto a quelle da pirata: aveva una lunga giacca in marrone e nero coi bottoni dorati, ma il nero che lo rendeva ancora più affascinante continuava a prevalere nel panciotto, i pantaloni e gli stivali; si poteva intravedere solo il colletto di una camicia bianca, che gli dava un tocco di classe assolutamente perfetto.
Lo vidi sorridere leggermente nel momento in cui inciampai – anche se quasi impercettibilmente – ma anche lui mi guardava a bocca spalancata, e con quegli occhi azzurri come l'oceano più illuminati che mai.
Sorrisi, e continuai a scendere le scale cercando di tenere a freno la mia goffaggine; quando finalmente posai i piedi sul tappeto rosso tirai mentalmente un sospiro di sollievo.
Su entrambi i suoi lati, c'erano persone su persone ad assistere alla cerimonia, alcune che conoscevo e altre che non avevo visto una sola volta nella mia vita.
Quando passai accanto a loro, i miei amici mi sorrisero: c'erano Aurora, Philip, Mulan, August, Graham, Trilli e perfino Tiger Lily che aveva accolto con gioia il mio invito.
Mi bastò fare solo pochi altri passi, però, perché la mia attenzione tornasse completamente rivolta all'uomo che mi aveva cambiato la vita, e avrei potuto ridere di gioia in quel preciso istante per la consapevolezza che avrei passato il resto della mia vita al suo fianco.
Quando fui davanti all'altare, mio padre mi lasciò la mano, e a prenderla fu il mio ormai imminente marito, per aiutarmi a salire.
-Credo di aver perso le parole per quanto tu sia bella, Swan. E' valsa la pena aspettare tanto per vederti in un abito del genere- sussurrò mentre mi posizionavo di fronte a lui, stringendendogli la mano e l'uncino.
-Non sei da meno, fidati- feci di rimando, col cuore che batteva a mille.
Ci voltammo infine verso Lancillotto, scelto personalmente dai miei genitori in quanto era stato egli a celebrare il loro matrimonio. Un Cavaliere della Tavola Rotonda di Re Artù, anch'egli ovviamente presente insieme a sua moglie Ginevra.
-Carissimi Emma Swan e Killian Jones, siete giunti qui dinanzi a me e a tutti coloro che saranno vostri testimoni, in quanto è vostro desiderio unirvi in matrimonio guidati dall'amore...
La voce di Sir Lancillotto arrivava alle mie orecchie come un eco, mentre i miei occhi non riuscivano a staccarsi per un solo attimo da quelli del mio Capitano, che mi stringeva forte la mano e continuava a sorridere.
Il discorso era stato scritto da Jack, Trilli, Aurora, August e Tiger Lily, e fu assolutamente perfetto per noi, erano stati in grado di descrivere in maniera meravigliosa ciò che era stato il nostro viaggio verso quell'amore, e le promesse.
-... ed ora, per sigillare questa unione, vi chiedo di scambiarvi gli anelli nuziali.
Fu Trilli a portare su un cuscino rosso ricamato d'oro i due anelli, in quanto amica di entrambi, e ci regalò un gran sorriso nel momento in cui la ringraziammo ed ognuno di noi prese quello da mettere all'altro.
Per primo fu Hook a prendere la mia mano con l'uncino, com'era ormai solito fare, e con l'altra mi infilò l'anello senza smettere per neanche un breve istante di guardarmi negli occhi.
Quando ebbe fatto presi io la sua mano, e senza rompere quel magico contatto fui io a far scivolare sul suo anulare quel piccolo cerchio dorato, ornato di una piccola perla bianca lavorata in modo che fosse un uncino e una testa di cigno allo stesso tempo.
-Ed ora, col potere conferitomi da tutti i regni, in quanto Cavaliere, nomino voi, principessa Emma Eva Ruth Johanna Margaret Nolan Swan, e voi, Killian Jones, marito e moglie. Potete baciare la sposa.- concluse con un sorriso, e Killian non se lo fece ripetere due volte.
Afferrò delicatamente i miei fianchi ed annullò ogni distanza tra le nostre labbra, con un bacio carico di dolcezza, passione, e promesse.
Io ricambiai, ed insieme sigillammo il giuramento di rimanere sempre l'uno a fianco all'altra, qualunque cosa fosse successa.
Gli applausi furono i più forti che avessi mai sentito, e quando il bacio finì rimasi abbracciata a mio marito, voltandoci insieme a ringraziare e sorridere ai nostri invitati.
Però sapevamo entrambi che non era ancora finita, ed aspettammo pazienti che le acclamazioni si placassero perché mio padre prendesse il posto di Lancillotto, per l'investitura.
-Ed ora- iniziò egli, impugnando la spada -In quanto marito di mia figlia, io ti chiedo di inchinarti, Killian Jones, in modo da poter ricevere il sacramento del Re.
Lui eseguì, ed io rimasi a guardare l'uomo che lo sfiorava con la spada prima su una spalla, poi sull'altra, ed infine sul capo.
-Io ti nomino ufficialmente Principe Killian Jones, e legittimo erede al trono insieme a mia figlia. Benvenuto in famiglia.- aggiunse infine, porgendogli una mano perché tornasse in piedi.
Ed io, non riuscii a fare a meno di stringerlo a me e baciarlo ancora una volta, mentre il mio popolo acclamava il suo nuovo principe.
-Il principe pirata... affascinante- gli sussurrai all'orecchio, mentre mi teneva ancora stretta nel suo abbraccio.
-Già. Ero già estremamente affascinante come pirata... ora mi resisterai ancora meno dolcezza.- mi provocò, e scendemmo dall'altare in modo che potessero sparare in aria i petali di fiori che ci investirono in pieno, con la loro morbidezza e il profumo inebrianti.
-Ed ora, come tradizione vuole, saranno gli sposi ad aprire le danze, e dare quindi inizio ai festeggiamenti!- annunciò mia madre, pronta a chiedere all'orchestra di iniziare a suonare mentre io ero completamente terrorizzata: non ero mai stata molto brava a ballare, e farlo da sola con lui davanti a centinaia di persone mi innervosiva all'inverosimile. Avevo per un pelo evitato una figuraccia sulle scale... ma qui? Che idea si sarebbero fatti di me, una principessa incapace di ballare?
-Tesoro, nessuno noterà i tuoi passi di danza imperfetti- commentò Killian, mentre mi portava al centro della sala -Saranno completamente incantati dalla tua bellezza. E in più ti svelo un segreto... nel ballo, ciò che conta è scegliere un compagno che sappia quello che sta facendo.
-Vuoi dire che tu... sei bravo a ballare?
-Ovviamente, tesoro. Dimmi, c'è qualcosa in cui non sono bravo?- mi fece l'occhiolino, ma io non ebbi il tempo di rispondergli dato che la musica partì.
Solo dopo il primo passo, però, questa cessò, e la porta della sala si spalancò portando un'innaturale ventata fredda che fece calare i presenti in sussurrii sorpresi.
Fece ingresso in sala una delle ultime persone che mi sarei aspettata di vedere: Rumplestiltskin.
-Scusate il ritardo, miei cari!- esordì -Sono venuto a porgere i miei omaggi agli sposi. E ringraziarli... per avermi fatto perdere mio figlio, e mia moglie. Soprattutto tu, Emma Swan.- disse puntandomi il dito contro, ed Hook mi strinse istintivamente a sé con fare protettivo.
Io non riuscii a rispondere subito, in quanto non ero in grado di capire cosa avessi fatto: solo quella mattina avevo incontrato Baelfire che mi aveva annunciato la sua partenza insieme a Belle e suo padre. Invece quest'ultimo era lì... cos'era successo?
-Rumple... cosa dite? Io ho visto Bae qualche ora fa...- riuscii a formulare infine, facendo un passo avanti.
-Infatti, tesoro. Gli hai messo in testa delle idee assurde quando gli hai regalato quei fagioli magici. E ora se n'è andato! Insieme alla mia Belle.
-Ma lui voleva andarsene con voi e con Belle! Cosa è successo? No, fermi!- esclamai rivolta alle guardie che già lo stavano circondando. Sia perché volevo tentare di parlare civilmente, sia perché se avesse deciso di usare la magia non avrebbero avuto scampo.
-E' successo, che Bae ha aperto il portale. Stavamo per saltare tutti, e...- si fermò, guardandomi negli occhi con odio. E allora capii: la colpa non era stata mia, ma soltanto sua! Non aveva avuto il coraggio di seguire sua moglie e suo figlio.
-E, voi non siete saltato. E fatemi indovinare... avete deciso di prendervela con me, solo perché siete stato un vigliacco! E pensare che Bae aveva preso questa decisione più per voi che per sé stesso! È lui ad aver perso voi, non il contrario!
-ZITTA!- tuonò quello, facendo vibrare tutte le luci, e Killian avanzò per raggiungermi e prendermi la mano -Io non sono venuto qui per ucciderti mia cara. Anzi, sono venuto per regalarvi un giorno felice... a te e al pirata senza mano. E godetevelo, godetevelo più che potete... perché quando meno ve lo aspetterete, io distruggerò la vostra felicità, fosse l'ultima cosa che faccio. E non mi limiterò a distruggere solo voi due... ma tutto ciò che amate, tutto ciò che vi è più caro: così vi crogiolerete in eterno consapevoli di aver rovinato migliaia di vite.
-Non ci conterei fossi in te, coccodrillo!- tuonò Hook, e lo vidi impugnare una spada per lanciarla dritta in direzione di Rumplestiltskin: tuttavia, quello girò su sé stesso e scomparve, mentre l'arma si conficcò nella porta di legno.
Le luci tornarono normali, ma il silenzio continuò ruggente e devastante: come aveva potuto Rumplestiltskin essere talmente codardo da lasciarsi sfuggire da sotto le mani le persone che amava? Quello era davvero il coccodrillo della descrizione di Hook, e non più il padre amorevole e uomo quasi gentile che avevo conosciuto io. Suo figlio doveva sicuramente aver preso da Milah, e con ciò mi fu chiaro come mai mio marito avesse amato quella donna.
-State bene, ragazzi?- mia madre fu la prima a parlare, accorrendo da noi per abbracciare entrambi.
-Tutto a posto mamma. È solo che ora... ora non mi pare il caso di festeggiare. Dobbiamo pensare a... non so, un piano di difesa...
-No.- disse lei, lasciandoci -Questa è la vostra festa. Non dovete lasciarvela rovinare. È un giorno speciale per voi, come lo è stato per me e James quando Regina ha cercato di rovinare tutto. Io ho reagito come te, ma tuo padre mi ha fatto capire... che se avessimo iniziato a vivere nel terrore, allora lei avrebbe già cominciato ad ottenere la sua vittoria. Non concediamogli questa soddisfazione!
Contro ogni previsione i presenti applaudirono gridando in assenso, e quella sorrise felice.
-E cosa dovremmo fare, quindi?- domandai.
-Quindi, godiamoci questa festa, perché nessuno verrà attaccato né oggi, né domani, né tra un mese. Avremo il tempo per pensare a cosa fare... ma ora, Killian, forza.
La guardai confusa, poi mi voltai verso il mio uomo e in quel momento l'orchestra riprese a suonare.
-Mi vuoi concedere questo ballo, Emma Swan Jones?- si inchinò lui con un sorriso, porgendomi la mano.
-Sì.- risposi dopo una breve esitazione -E fa' in modo che sembri che io sia brava a ballare- aggiunsi a bassa voce, per poi lasciarmi condurre da lui.
Bastò perdermi nel suo sguardo per seppellire tutte le minacce e le brutte parole ricevute poco prima, perché mia madre aveva ragione. Lei e mio padre avevano sempre avuto ragione.
Finché ci fosse stato amore, avremmo potuto superare qualsiasi cosa... ed io e lui ne avevamo in abbondanza.
Qualsiasi cosa fosse successa in futuro, saremmo stati pronti ad affrontarla: insieme.
























 

Angolo dell'autrice;
Ciao a tutti! Ecco arrivata, alla fine, la prima parte dell'epilogo. Siamo a un mese dopo l'ultimo capitolo ed è arrivato il gran giorno per Emma e Hook!
Non essendo dei tipi tradizionali (ma va? xD) Hanno passato la notte precedente al matrimonio insieme, dopo che Hook ha organizzato una piccola festa di compleanno a Emma solo per loro due!
Il giorno dopo, si è rifatto vivo anche Baelfire... e i due hanno chiarito tutto. Alla fine è un bravo ragazzo, no? Qualcuno aveva supposto avrebbe seguito le orme del padre... e invece no :D Volevo mantenerlo buono.
E alla fine, si sono sposati... e ovviamente Killian non poteva non essere nominato Principe xD Credo che Emma lo prenderà in giro a vita per quel titolo, dato che lei continua a vederlo meglio come Capitano... giustamente lol
E come promesso... ecco Rumple. Ha agito come nella serie, e non ha avuto il coraggio di seguire Bae, e anche Belle stavolta. A causa della sua codardia è rimasto da solo, e ha deciso di prendersela con Emma e con tutti gli altri... come si nota subito, ho praticamente preso la scena di Regina adattandola a lui xD Lo si deve immaginare con la sua voce ironica, e le risatine tipiche, sennò non rende xD
La prossima parte dell'epilogo, sarà l'ultima... e sarà un vero epilogo, con un salto temporale, che chiuderà definitivamente la prima parte della storia.
Quindi, è probabile che per il piano di Rumple si dovrà aspettare la seconda... anche perché devo decidere come fare xD
Ovviamente ho idee ben precise, e molte, su cosa far succedere... ma mi prenderò un po' di tempo per delineare una linea temporale fatta bene, per non rendere la storia noiosa e scontata, e spero che vi piacerà anche se sarà piuttosto diversa dalla prima parte, almeno per un po'. Ma... siccome ho ancora tanti dettagli da aggiungere, se qualcuno avesse qualunque tipo di idea o suggerimento... scrivetelo! Potrebbe piacermi e magari troverei il modo di aggiungerlo xD
I ringraziamenti persona per persona li metterò nel prossimo...
Intanto un abbraccio a tutti, e buonanotte/buongiorno :*
   
 
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