Anime & Manga > Let's & Go - Sulle ali di un turbo
Segui la storia  |       
Autore: AlekHiwatari14    02/08/2015    2 recensioni
I nostri eroi si trovano ad affrontare una nuova sfida del tutto insolita, la scuola.
Ma con questa sfida non hanno per nulla intenzione di abbandonare la loro passione delle macchinine.
Con l'introduzione di un nuovo personaggio del tutto misterioso, tra corse di macchinine, sentimenti di amicizia e nuovi avversari, si troveranno ad affrontare misteri, pericoli e nuove sfide con una cosa del tutto sconosciuta..l'amore.
Buona lettura.
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1.


Era una giornata come tante quando J si ritrovò davanti ad una ragazza sconosciuta. Quella ragazza che sapeva troppo su di lui e lui troppo poco su di lei. Era incominciato tutto una settimana fa. J, come al solito, correva per le strade di Tokyo per allenarsi. Lo faceva ogni mattina presto, prima di andare a scuola. Ormai era cresciuto proprio come gli altri Tfr Victory, ma le vecchie abitudini non muoiono mai. Lui e Ryo erano nella stessa classe ed il loro rapporto d'amicizia si era consolidato molto.

Ryo:Ehi, J.  Finalmente.
J:Scusami! Purtroppo non ho sentito la sveglia stamattina.

Rispose correndo con i roller ai pieni e la macchinina da corsa che fu presa da Ryo e che gliela tese.

Ryo:Ancora ad allenarti?
J:Si. Lo sai che se non mi alleno non riesco a fare niente in giornata.

Disse prendendo la macchinina tra le mani dell'amico e guardandola con amore. 

Ryo:Ti capisco. Anch'io lo faccio sempre.

I due entrarono in classe. J era seduto al secondo banco vicino alla finestra, mentre Ryo era all'ultimo vicino la porta. J era cambiato molto. Era solare, sorridente e pieno di vitalità. Non aveva più la bandana tra i capelli e stava decisamente meglio, specialmente con quel volto più grande e maturo. Anche Ryo era cambiato. Non aveva più il codino e aveva un aria anch'esso matura. Quella giornata i ciliegi erano in fiore e i nostri due eroi si sarebbero trovati presto davanti ad una sfida entusiasmate. Dalla porta della classe qualcuno si affacciò salutandolo insieme al fratello. Aveva i capelli blu, sguardo estroverso e un sorriso solare, mentre l'altro aveva i capelli rossi e leggermente più maturo dell'altro. Avete capito chi sono?

J:Ehi, ciao Ghigo! 
Ghigo:Ciao J. Com'è andata ieri?
J:Oh.. tutto bene. 
Ricky:Perchè?Ieri cos'hai fatto?
J:Ho passato l'esame per avere l'attestato di meccanica e informatica.
Ricky:Wow. Deve essere stata dura.
J:Diciamo di si, ma non è stato poi tanto difficile.
Ryo:Beh, sarebbe stato strano se fosse stato il contrario.

Si intromise alzandosi dal banco che era circondato da ragazze e avvicinandosi ai ragazzi.

Ghigo/Ricky:Ciao Ryo. 
Ricky:Non ti avevamo visto.
Ryo:Tranquilli. L'avevo capito. Dopotutto con tutte le ragazze che ho dietro è difficile notarmi.
Ricky:Eppure chi l'avrebbe mai pensato che saresti diventato così popolare al liceo.
Ryo:Io stesso ancora devo crederci.
J:Non montarti la testa. Sono così solo perchè siamo dei Tfr Victory. Lo sai meglio di me.
Ryo:Già, piuttosto, voi che ci fate qui?
Ricky:Mi hanno cambiato l'aula. Sono passato in questo corridoio.
Ghigo:Io invece mi annoiavo e sono venuto a vedere come stavate.
J:Beh...credo che sia meglio che andiate in classe. 
Ricky:Concordo. Non vorrei avere una nota proprio il primo giorno di scuola.
Ghigo:Uffa! Che noia! E' meglio che mi sbrighi. Ci vediamo a pranzo ragazzi.
J/Ryo:Ok. A dopo!

Dissero salutando i due che uscirono dalla classe. Poco dopo entrò il professore e la lezione iniziò. Era tutto noioso come al solito. Presto le lezioni finì e i due uscirono aspettando Ricky e Ghigo fuori al cancello.

Ryo:Finalmente.
Ricky:Scusate, ho perso tempo a causa della lezione dell'ultima ora di educazione fisica. Purtroppo la camicia non è il mio forte.

Si scusò riferendosi alla divisa che portavano tanto di camicia bianca a maniche lunghe e pantaloni neri.

J:Tranquillo. L'avevamo immaginato.
Ghigo:Che ne pensate di fare un pò di moto?

Propose Ghigo cacciando dalla cartella la sua magnum.

Ryo:Ci sto.
Ricky:Certo. Perchè no?

Risposero i due prendendo le loro macchinine, mentre J stava incominciando ad andare in panico.

J:Oh no! Dov'è finita? 
Ghigo:Cosa?

Chiese vedendo l'amico che mise la cartella sottosopra buttando tutti i libri a terra e non trovando ciò che cercava.

J:Dov'è la mia protosaber?
Ryo:Deve essere lì dentro. Stamattina l'hai messa in cartella prima di entrare.
J:Lo so, ma non c'è.
Ryo:Non è che ti sia caduta quando abbiamo fatto educazione fisica?
J:Può darsi. Aspettatemi qui. Vado a controllare.

Disse lasciando la cartella a terra che fu presa da Ghigo, mentre si precipitava a correre dentro a cercare la sua Protosaber. Cercò in classe e in palestra, ma nulla. La sua protosaber era scomparsa. 

J:Cavolo. Dov'è finita? Forse sarà caduta quando ho pranzato con Ghigo e gli altri.

Pensò andando nell'ultimo posto che pensava dovesse essere la sua Protosaber. Arrivò nel cortile interno della scuola esausto. Non sapeva più dove cercare.

J:Dov'è? Deve essere da queste parti.
?:Se cerchi la tua protosaber è nel tuo armadietto.

Quella frase agghiacciante fece voltare il ragazzo verso il giardino dove vide una ragazza dai lunghi capelli castani legati da una coda, la camicia della divisa con le maniche attorcigliate, gonna nera che doveva arrivare al ginocchio, ma era molto più corta. Era piena di accessori. Aveva un bracciale borchiato nero a destra e all'altro braccio altri bracciali con guanti da ciclista neri. Una collana lunga con il ciondolo che non si riusciva a vedere perchè finiva nel suo prosperoso seno e una cintura nera borchiata. Praticamente era una dura. Lo si poteva notare anche dal fatto che avesse tra le mani una sigaretta accesa che probabilmente stava fumando tranquillamente seduta sull'erba. Il ragazzo rimase sorpreso nel ritrovarsi una persona del genere davanti. Tanto che rimase lì a fissarla mentre quest'ultima si metteva la sigaretta sulle labbra assaporando la nicotina nociva che si trasformava in fumo nella sua bocca e la soffiava via. La ragazza alzò lo sguardo verso il ragazzo mostrando i suoi occhi color cielo ricoperti da un trucco nero pesante che lo guardavano infastidita.

?:Cos'hai da guardare?
J:Ehm...no. E' che.....
?:Ti ho detto che la tua protosaber è nel tuo armadietto.

J era praticamente pietrificato. Come poteva sapere che la sua protosaber fosse nell'armadietto? Questo era quello che si chiedeva. La cosa più strana era che sull'armadietto aveva il suo nome completo e nessuno lo sapeva visto che l'hanno sempre chiamato tutti J e in classe ha richiesto che fosse chiamato con entrambe le iniziali di nome e cognome e cioè J.B. Com'era possibile che quella ragazza sapesse che fosse nel suo armadietto e quale fosse? Possibile che stesse mentendo?

J:Ehm....tu....come fai a....
?:Che domande? C'è l'ho messo io.

Rispose alzandosi da terra urtata e buttando a terra la sigaretta entrò dentro.

J:Dove vai?
?:Me ne vado visto che si è fatto tardi.
J:Ma...come fai a sapere il mio armadietto? Neanche mi conosci.
?:Solo perchè non mi hai mai vista non è detto che non ti conosca, mio caro Jun.

Ribattè prendendo la cartella che era appoggiata vicino al muro dell'entrata lasciando con quella frase il ragazzo di stucco.

J:Come....mi...hai...chiamato?
?:Jun. Dopotutto è il tuo nome o sbaglio?

La ragazza si volatilizzò nel nulla senza lasciare il tempo a J di chiedere chi fosse, ma lasciandolo con molti dubbi.
Chi era quella ragazza? Cosa voleva dal nostro J? Davvero la sua protosaber è nel suo armadietto o mentiva?  Scopritelo nel prossimo capitolo. 



 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Let's & Go - Sulle ali di un turbo / Vai alla pagina dell'autore: AlekHiwatari14