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Autore: Chocolat95    02/08/2015    2 recensioni
Un compleanno come un altro, un regalo insolito e decisamente inaspettato.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cancer Manigoldo, Pisces Albafica
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La matita scorre veloce sul foglio a tracciare linee rapide e precise, ogni tanto qualche passata di gomma e poi via ogni rimasuglio, riprende il lavoro.
Manigoldo lo osserva da un po’, sicuro che l’altro non se ne sia neppure accorto tanto è assorto in ciò che sta facendo. Guarda l’orologio poi gli si avvicina “Io vado a dormire” ricevendo in risposta un semplice “ok”
“Mi dai almeno un bacino?” chiede
Albafica lo guarda un attimo con un’espressione non ben definibile, di solito non bacia a comando ma questa volta lo fa quasi senza pensarci. Piccolo veloce e delicato, in cambio ne riceve uno enorme carico d’affetto.
L’altro fa qualche passo, poi ci ripensa e torna indietro ed Albafica ha solo il tempo di notarlo che quello si è già messo ad armeggiare coi suoi capelli, sciogliendo la coda ormai sfatta che lo fa assomigliare tanto a suo padre, e raccogliendoglieli meglio, in modo che non vadano sugli occhi. Di solito si arrabbia molto se qualcuno glieli tocca ma non adesso, perché in fondo gli ha fatto un favore  e perchè… perché è Manigoldo…
Il quale dopo esser riuscito nella sua impresa si china per abbracciarlo da dietro e rimane un po’ così, con la guancia appoggiata alla sua guardando il suo lavoro.
“Vado – dice dopo un po’, staccandosi – vedi di raggiungermi presto”
Albafica fa un cenno di assenso con il capo, con aria vaga ed entrambi sanno che invece passerà ancora un bel po’ prima che decida di smettere.
Infatti un paio d’ore dopo, un assonnato Manigoldo si riaffaccia alla porta della sala e lo trova ancora lì, nella stessa posa in cui lo ha lasciato. Visibilmente irritato si avvicina e lo costringe a lasciare il lavoro e andare a dormire
“Che fai? Lasciami!” cerca di protestare quello ma l’altro non lo molla e lo trascina fino in camera.
“Mettilo!” gli dice una volta arrivati, lanciandogli il pigiama.
“Ma-“
“Non costringermi a svestirti io… che poi non so se ti faccio rimettere i vestiti tanto presto…” Il secondo tentativo di protesta viene velocemente smontato da un sorriso malizioso e da un tono allusivo, chiaramente provocatorio, che sortisce il suo effetto dato che se lo infila velocemente.
“E ora a nanna!” aggiunge battendo la mano sul materasso accanto a sé. Vedendo che quello ancora non si muove, lo afferra per un braccio e lo trascina giù “Buona notte!” dice con un sorrisetto e spegne la luce.
Albafica aspetta un po’, aspetta che il respiro si faccia regolare e poi cercando di muoversi il più delicatamente possibile, si alza.
“Dove credi di andare?” La voce dall’altra parte del letto gli fa capire che non è stato abbastanza.
“Pensavo dormissi” dice solo
“Potrei dirti la stessa cosa” ribatte
“Devo solo andare in bagno” prova
“Non è vero, tu non ti alzi mai la notte, o comunque, sicuramente non per andare in bagno” lo conosce troppo bene
“E se invece questa volta fosse così?” ritenta
“Bhè ti accompagno” ghigna Manigoldo
Albafica si imporpora lievemente, cosa crede che abbia cinque anni?!
“Non c’è bisogno” borbotta accigliato
“Certo! Non è lì che volevi andare… giusto?” Beccato in pieno
“Ma che t’importa?! Lasciami in pace e dormi!” e fa per andarsene ma viene prontamente riacciuffato. Tenta di liberarsi il braccio ma la morsa è troppo salda e viene ritirato giù. Prova nuovamente a divincolarsi ma nella concitazione finiscono a fare la lotta per prevalere l’uno sull’altro.
La cosa dura a lungo, perché nessuno dei due è intenzionato a cedere ma alla fine Manigoldo ha la meglio e lo blocca contro il materasso.
“Certo che hai delle belle forze per essere tardi come dici” soffia Albafica
“E tu cominci a non averne più anche se dici che è presto” ribatte l’altro
E’ vero, solitamente riesce a scrollarselo di dosso invece adesso la stanchezza si fa sentire anche se non lo vuole ammettere. E prova comunque testardamente a scansarlo “Devo finire una cosa”
“Col cavolo! Adesso stai qui!” e senza accorgersene lo stringe di più
“Ma è il mio lavoro-“
“Un lavoro stressante e impegnativo che non ti lascia un attimo di tregua…”
“L’ho scelto io…”
“Ma hai scelto anche me tempo fa…” e Albafica non ha il coraggio di rispondere a quel tono mesto.
Cala un attimo di silenzio, durante il quale nessuno osa guardare l’altro negli occhi, poi Manigoldo si risolleva “Se ti lascio, prometti di rimanere qui”
Non ricevendo alcuna risposta riprende il suo metodo d’azione “Altrimenti scegli: o ti tengo stretto tutta la notte, il che non mi dispiacerebbe, o ti lego… ma in quel caso poi potrebbe venirmi anche voglia di farti altro…” solita espressione furbetta e allusiva che fa diventare l’altro più rosso di prima
“No-No lasciami… resto qui…!” e sbuffando si gira su un fianco dandogli le spalle “Sempre a pensare a quello sei…!”
“E’ colpa tua, che ti fai desiderare così tanto…” Mormora avvicinandosi da dietro e poggiando il mento tra il suo collo e la spalla, mentre una mano scavalca il corpo e va a coprire le sue adagiate vicino al petto.
Albafica sente l’impulso di girarsi, ma non lo fa, socchiude gli occhi e sospira.
Non sentendolo più muoversi Manigoldo si sporge un po’ verso di lui “Dormi già?”
“Vorrei, non eri tu quello tanto stanco?” chiede un po’ scocciato
“Sì ma adesso che sei finalmente qui voglio godermi il momento” e senza alcun preavviso lo attacca col solletico. Dopo la sorpresa iniziale l’altro cerca di resistere per non dargli soddisfazione ma qualche risolino se lo lascia sfuggire comunque. Ovviamente non è abbastanza così Manigoldo gli sussurra alcune frasi, battute comiche ricontestualizzate, a cui sa per certo Albafica non resiste, infatti scoppia a ridere, esattamente come voleva lui cominciando però a rispondere al solletico.
La lotta si fa sempre meno seria infatti ogni tanto si insinua un bacino leggero o una strusciatina finchè entrambi si quietano e rimangono a fissarsi negli occhi per istanti che sembrano eterni.
Albafica finalmente si rilassa, e comincia piano a scivolare davvero nel sonno sotto il tocco delicato di Manigoldo che gli posa baci leggeri scendendo dalla guancia sul colla fino alla pancia. Si ridesta però bruscamente e lo blocca quando sente le sue mani scendere troppo in basso
“Stai calmo! Non faccio nulla – lo tranquillizza – volevo solo rivedere questo…”  e con cautela scopre un po’ la pelle del fianco sinistro, quel tanto che basta perché si veda, l’unica macchietta scura su quella pelle candida.
E ricorda benissimo il momento in cui glielo aveva detto.




“Sai, mi sono fatto un tatuaggio” aveva buttato lì ad un certo punto mentre parlavano di quei due giorni di lavoro che li avevano tenuti separati.
“Che cosa…?? Come sarebbe a dire??” aveva esclamato Manigoldo sgranando gli occhi “Non hai sempre detto che non te ne saresti mai fatto uno…??”
“Certo ma ho anche sempre aggiunto che sarebbe dovuta essere una cosa importante…”
Perplessità agitazione e curiosità si mescolarono nel suo animo
“Ah e, quale sarebbe questa cosa importante?”
“Il tuo compleanno”
Manigoldo era perplesso, gli stava dicendo, che il regalo di compleanno era un tatuaggio…??
Non riusciva ad afferrare il senso della cosa, ammesso che lo avesse, che poi doveva per forza essere così perché Albafica non faceva cose a caso …di solito
Vedendo la sua espressione confusa, l’altro sorrise e sollevò la maglietta quel tanto che bastava per scoprire un fianco. Potè allora vederlo e rimase ancor più perplesso.
Un granchietto.
Questo era il disegno, piccolo e stilizzato, ma ben visibile.
Il cuore cominciò ad accelerare un po’ e mille pensieri gli frullarono in testa così velocemente che non riusciva a riordinarli e formulare alcuna domanda.
Ci penso nuovamente l’altro a spiegare tutto.
“Il giorno del compleanno è un giorno importante giusto? E allora proprio oggi volevo dirti una cosa altrettanto importante: quel granchietto rappresenta te e facendolo su di me volevo dirti che ora ho deciso di legarmi completamente a te. Non che prima non lo fossi, ma sei sempre stato solo tu quello che faceva gesti eclatanti tra i due, questa volta ho voluto farne uno io!”
Si fermò a riprendere fiato dopo aver detto tutto questo in una volta sola, in realtà non era così che aveva pensato di dirglielo, si era immaginato un discorso un po’ più elaborato un po’ più rifinito ma ormai era fatta… e dall’espressione dell’altro gli venne quasi il dubbio che non avesse neppure capito.
Invece gli si avvicinò e lo guardò dritto negli occhi “Veramente, lo hai fatto per questo…?”
Albafica annuì.
Lo sguardo di Manigoldo si illuminò e abbracciandolo cominciò a dargli tanti piccoli baci delicati sulle labbra e su tutto il volto, ad intervalli irregolari, alternandoli ad intensi sguardi.



 

Sente la voglia di farlo anche ora, infatti torna  a guardarlo e lo bacia di nuovo, questa volta profondamente
“Ha fatto tanto male?” chiede sfiorando delicatamente la sagoma nera con un dito
“Non tanto quanto ne ho fatto e a volte continuo a farne io a te…” risponde mestamente
“Lascia stare quello che dico io… sei libero di fare quello che vuoi, se credi sia giusto così-“
“A me importa molto il tuo parere, e anche se non sembra, non vorrei mai fare scelte che ti porterebbero a star male…” lo interrompe subito con decisone
“Davvero?
“Certo!”
“E allora dammi un bacino che se no, non dormo e poi sto male…!”
La serietà non è il punto forte di Manigoldo, ma Albafica lo sa da tempo ormai e dopo il breve momento di sorpresa iniziale lo accontenta, rannicchiandosi poi al suo fianco e lasciandosi finalmente andare al mondo dei sogni mentre Venere  splendente nel cielo notturno, veglia dall’alto sugli amanti.

 


Angolo dell’autrice:
Secondo Saint Seiya Wiki, due settimane fa era il compleanno di Manigoldo, e volevo scrivere qualcosa per festeggiarlo visto che è uno dei miei Saint preferiti ^^
…solo che avevo il vuoto totale…! O meglio, siccome sono una AlbaxMani shipper senza speranza, avevo quest’ideuzza del tatuaggio come mezzo per esprimere qualcosa di importante, ma non riuscivo assolutamente a farla venir fuori come desideravo…!! DX
Quindi ci ho messo un po’ e comunque non so come sia venuta fuori alla fine perciò, aspetto vostri commenti ^^

 

  
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