Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Aru_chan98    02/08/2015    1 recensioni
"Mai giudicare un libro dalla copertina" è un detto che Alfred si sente spesso dire ma che raramente mette in pratica. Ma sarà ancora così riluttante ad andare oltre le apparenze dopo aver letto il contenuto di cinque libri scolastici, scritto dal precedente proprietario dei libri?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È passato un mese e tra una settimana sarà Settembre. Los Angeles era fantastica e ci siamo divertiti tutti quanti un mondo. Alla fine mi sono davvero fatto degli amici lì, ma non ho voluto frequentare nessuna ragazza. In compenso, io e Matt ci siamo comportati un po’ più da fratelli del solito, un po’ per far piacere a papà, un po’ perché ci andava. Non mi sembra quasi vero di essere tornato a casa, perché a chiudere gli occhi sento ancora il mare e il calore della spiaggia, ma c’è anche dell’altro: ho cominciato ad ascoltare sempre più canzoni che ascoltava A.K. e ogni volta che leggevo uno dei libri che ha letto lei, mi sembrava che fosse là, con me, per tutto il tempo. Un mese passato a conoscere una persona che non ho mai visto, ma credo sia stato il mese più bello di tutta la mia vita. A.K ha una dolcezza incredibile che traspare dai libri, è forte ma sa sognare e… oh, God, I think that I may be in love with her. Non lo avevo capito agli inizi e quando me ne sono accorto era troppo tardi, A.K. è diventata importante per me. So che è un nostro incontro è quasi certamente impossibile, ma mentre ero in vacanza ci ho pensato molte volte. A cosa le direi se la vedessi, a cosa farei. “Ultimamente sei strano sai?” mi dice tranquillamente Mattie, intento a sfogliare un libro in francese, seduto sul suo letto. “Nah, non penso. Secondo me ti sbagli di grosso fratellino” rispondo, ma lo so pure io che qualcosa non va. Mi manca lei, anche se non la conosco. “Ascolta, so che non ti vado a genio (e francamente la cosa è reciproca), ma se qualcosa non va, a me puoi dirlo. A volte sfogarsi fa bene” gli sento dire. Ho mantenuto il segreto dei libri per un mese intero e ancora non me la sento di rivelare nulla, ma Matt non è una persona qualunque: è pur sempre mio fratello gemello, quindi qualcosa posso dire, no? Mi faccio coraggio e, girandomi a pancia in su per fissare il soffitto, dico “Yeah, I think you’re right. È un segreto però, questa cosa deve restare assolutamente tra di noi” “Non dirò un parola, promesso”. “Vedi, ho conosciuto una ragazza prima di partire, o meglio, ne ho sentito molto parlare da alcuni amici e mi hanno dato il suo numero. Non l’ho mai vista e ci siamo parlati davvero molto poco, ma mi ha consigliato della musica e dei libri. Kiku dice che se una persona fa così è perché vuole che tu la capisca o vuole dirti qualcosa e io ho capito tutto. Il problema però… è che… non so esattamente come dirlo Matt, ma penso di essermi innamorato di quella ragazza” dico e mio fratello ascolta attentamente: non è esattamente una bugia, ma penso sia abbastanza per chiedere un consiglio. “E non la puoi incontrare?” mi chiede e io scuoto la testa. Son so nemmeno il suo nome, figuriamoci dove vive. “Non so molto di lei, però mi manca sai e non so bene cosa fare. Sto provando ad ignorare quello che provo, perché anche Captain America non ha più rivisto la ragazza che amava ed è sopravvissuto e io non voglio essere da meno” “Non dovresti farlo. È strano che lei ti piaccia senza che tu l’abbia mai vista, ma se è così, più proverai a dimenticarla e più lei ti tornerà in mente” sento dirgli e, girandomi per guardarlo, gli chiedo “Matthew… tu sei mai stato innamorato?” “Che domande, certo che si. Era una ragazza davvero bella” “Ma allora perché non mi hai mai detto niente?”. Lo vedo alzarsi e camminare verso la porta. “Perché a quella ragazza piacevi tu” ed esce chiudendo la porta dietro di sé.

Non pensavo di aver fatto un torto simile a mio fratello e ora che me ne rendo conto mi dispiace per lui. Mi tiro su a sedere sul mio letto, pensando a come posso farmi perdonare da mio fratello, quando noto il libro che stava leggendo. Non riesco proprio a capire perché dovrebbe leggere Romeo e Giulietta in francese. Shakespeare l’ha scritto in inglese e lui lo legge in inglese. Ora che ci penso però, il prof d’inglese mica aveva parlato di quel libro? Aveva detto che avrebbe chiesto di parlarne il primo giorno di scuola e la cosa che mi rende nervoso è che, mentre lo diceva, stava fissando me. Ho come l’impressione che chiamerà me, meglio leggere la trama almeno. Prendo in mano il telefono, ma la rete sembra non funzionare ancora: papà aveva detto che l’avrebbe sistemata il prima possibile, ma a quanto pare non l’ha ancora fatto. Guardo per terra e vedo la mia pila di libri: ora che ci penso non ho messo a posto quello di geografia, ma non è importante al momento, così smonto la pila fino a raggiungere quello d’inglese. È un bel mattone, saranno almeno 500 pagine: trovare quello che cerco sarà un’impresa, povero me! No, da eroe quale sono non c’è niente che non possa fare. Apro il libro e vado a vedere l’indice degli argomenti e, scorrendo la pagina, il mio cuore salta un battito: questo libro era di A.K! Comincio a sfogliare le pagine velocemente, cercando altri messaggi da parte sua e quello che trovo mi stupisce. Questo libro non contiene frasi o citazioni e nemmeno disegni: questo libro contiene un diario. E non sto parlando di un diario scolastico, ma un diario nel vero senso della parola. “Thursday 26th September. School has begun since one week, but I’m still a little afraid of what will wait for me. It’s my last year and I’m really looking forward to graduate and go away from here. After all, new school new life right?”. “Tuesday 1st October. Yesterday we went on a school trip. It was really funny and even fairies had fun! On the bus nobody wanted to sit next to me, but that’s ok: maybe they just need some more time to get used to me since I’m new. But… sometimes I’m afraid that nobody will like me and become my friend”. “Wednesday 9th October. Ok, I have to stay calm; I mustn’t let them see me sad. Today a boy approached me and asked me what I was drawing on my history book. I show him my drawings, because I know that I’m not that bad at it, but suddenly he took my book and show it to the entire class. “Why are you laughing at my drawings? Is it because I like fairies?” I asked them and that boy told me that fairies don’t exist and then I saw a fairy die, because if you say that sentence one of them dies. I’m so sad right now, I even cried at home. Poor thing…”. Sono un po’ confuso: non capisco se A.K. veda le fate o meno. Non potrebbe, giusto? Però… immaginarie o meno è una cattiveria fare una cosa simile ad una ragazza. “Wednesday 16th October. It’s awful! I left my school bag in biology class, but when I came back to take it, it was gone. They stole it! During the lunch break I found a note in my locker: it said to go to the school ground. I went there and I saw my bag buried in the ground, and my sketchbook was completely ruined. Some of my exercise book were missing too. I hate them. Why do they do this to me?”. “Friday 25th October. I guess that miracles can happen sometimes. Some classmates of mine were punching me during the lunch break. I still don’t know why they hate me so much, but this don’t stop them from bullying me. They told me to go home, that no one likes me and that I’m just a freak because I talk with the air. I thought that no one would come to save me, that I was all alone, but I was wrong! I heard a voice tell them to leave me alone and when they refused a person beat them up. It was a boy from the second year. He asked me if I was okay. I felt so shy but somehow I managed to reply. He smiled at me and told me that everything was ok and helped me to go back to my feet. Unfortunately the bell rang and he had to come back to his classroom. I don’t really believe at love at first sight, but I think that I’m in love with that boy who has those wonderful blue eyes…”. Stringo più forte le pagine: so bene come andrà a finire, ovvero che lui la farà soffrire. Gli sono grato per aver salvato la mia A.K., ma questo non toglie che lo prenderei a pugni se potessi. Avrei dovuto esserci io al suo posto: se ci fossi riuscito, questa sarebbe stata l’ultima scritta. Invece ce ne sono altre, e a vederle il macigno sul mio cuore ritorna. “Monday 11th November. Lately I’m growing sick of being mocked and bullied, so why don’t start disliking people? Seriously, I’m starting to have enough of them. The only positive thing that happened today is that I found out the name of my hero. I can’t go talking to A.J. because I’ll put him in trouble too, and I don’t want that. If someone is going to suffer, I want to be me, because he was the only one to show me kindness”. A.J. eh… mi chiedo chi sia. Stando a quanto ha scritto, questo tizio ha frequentato il secondo anno. Ha la mia età quindi. “Tuesday 26th November. I’m so glad that I didn’t write his name in this book. Friday Ryan stole it (while I thought that I had left it in the English class) and yesterday I saw some of my sentences photocopied all over school’s hallways. Now a lot of people from other classes seem to make fun of me. How could I even think to try talking in private with A.J. now?”. “Friday 13th December. I’m starting to understand why people don’t like me: maybe it’s because I’m a good student. My grades never go down under B, maybe is for this. Today Daphne told me that my music is crap and that I’m rude because I listen to it. I don’t think so, Sex Pistols is better than Justin Bieber in my opinion, but I never told them that their music is shit. I just respect what they like, so why  can’t they do the same?”. “Friday 20th December. Today I’m glad. Harry, Terry, Ryan and Kim got detention. The history teacher saw them bulling me, so he decided to give them detention for two weeks. I suspect that he was inspecting my classroom situation. It’s also the last day of school before Christmas’s holiday. Big brother told me that we’ll go back to our country and this makes me happier. I wonder where A.J. will go this winter. I’d wish him Marry Christmas and Happy new year if I could, but I can only write it in here”. Comincio a sentirmi un po’ geloso di questo A.J.: lo nomina in quasi tutte le frasi che ha scritto e comincia a darmi fastidio. Non so se riuscirò a stare calmo quando leggerò del giorno in cui lei si è dichiarata a lui o se scriverà che l’ha baciata o altro. Non riesco a sopportare l’idea che un altro possa averla, anche se so che non potrò mai vederla. Però leggere che qualcuno si è accorto della sua situazione mi fa sentire meglio: mi chiedo chi sia il professore in questione. “Wednesday 8th January. Today is really a good day~ School started yesterday, but a good half of my classmates haven’t came back from holiday yet. Even some people from school seem to have forgotten their dislike towards me. During the holidays I’ve made a scarf for A.J., but I don’t think that I’m going to give it to him: I’m afraid that he might don’t like it. I really wish not to be a loser like I am”. Se questo A.J. rifiutasse un regalo fatto a meno da lei sarebbe il più grande cretino della storia dell’umanità. E non sto esagerando. Se io fossi lui, l’avrei accettata anche se fosse stata la ragazza più sfigata di tutte. “Thursday 23th January. I must be strong; they are just envious, just envious. Ryan pulled me on the stairs and I ended up in the infirmary. Thanks goodness nothing’s broken, but I couldn’t help but cry. The nurse tried to calm me down and I stopped crying. I know that I promised at mom’s grave that I would have been strong, but it’s really hard”. “Friday 14th February. Today’s Valentine’s Day. I’m really embarrassed to admit that, but last night I stayed up all night, trying to cook some sweets for A.J. I’m not sure if he’d like them, but I wanted to try. (…) It was a really bad idea. Now Kim knows who I like. I had to beg her not to tell anyone and she told that she won’t tell. But she put a condition: I have to do her homework for the rest of the year. Why did I even consider the idea of giving A.J. something for Valentine? He’s so popular that a lot of girls want to be his girlfriend. I don’t have a single chance”. Quando tornerò a scuola cercherò assolutamente questo tipo e gli insegnerò alcune cosette. Rinuncerei a lei se fosse in mani migliori, tipo quelle di un eroe come le mie, ma se questo ragazzo è così superficiale da non notarla, allora non intendo lasciargliela passare liscia. “Wednesday 5th March. I made my decision today. I won’t care if they’ll hate me or if I’ll make other people despise me, I have to stay strong and to go on. School will be over in some months, so I only have to focus on studying hard to get the best grades possible. I have to get out of here as fast as I can. It’s the only way to leave these bad people behind”. “Thursday 3rd April. Why? Why?! Why life has to be so mean to me?! Today our history teacher was transferred to another school, so I lost my only ally against my classmates. I almost cried when he told us this was his last day here. What I’m supposed to do now? And that’s just the top of the iceberg... I... I saw them. They were kissing in the hallway to the library. Kim was kissing A.J.. She knew that I love him. That he was my last hope to be happy again. She stole him from me. As I saw them, I turn around and I closed myself in the bathroom. I think that I’ve been crying for two hours at least. I love him, yet he chose that bitch. Why...? why...?”. Mi si è quasi rivoltato lo stomaco. Ecco cos’è successo: non ha potuto dichiararsi perché lui era fidanzato con un’altra. Guardando meglio noto dei piccoli aloni intorno ad alcune parole. Ma sono lacrime! A.K. stava piangendo quando ha scritto questo. Questo spiega molte cose. Non è molto eroico dirlo, ma spero proprio che tra questa Kim e A.J. ci sia stato l’inferno. “Wednesday 23th April. Happy birthday to me, I guess. No one knows that it’s my birthday but my big brother. I don’t care much if nobody knows. I don’t give a fuck about going to school neither. I’ve endured so much pain just to being able to have a chance with A.J., but all my tries were trash. I just wasted time in this school. I was a fool to think that things would be easier in another school. As always I’ve been bullied and all my hopes have been crashed. I wish that I’d never come here”. “Friday 6th June. Finally school is over and I just have to do some exams and I’ll be free. I’ve kept feeling empty since April, and the only pro was that my classmates stopped bulling me: I haven’t react once since April, I guess that they got bored and passed at the phase where they ignore me. I just have one regret... there’s something that I’ll never be allowed to say, so I’ll say it here. My dear A.J., I couldn’t tell you one thing, a really important one, and I guess that I’d be too shy to tell it in front of you. Well, I... I love you Alfred Jones. And thank you for have been my hero, even if for just one time”. Aspetta... A.J. sono... io? Ma com’è possibile? Io… io non conosco A.K., non ho la minima idea di chi sia, eppure lei dice che l’ho salvata. Quindi… quindi lei mi amava… Sono un vero idiota. Lei si è ricordata di me per tutto il tempo, mentre io non ho idea di chi sia. È troppo vaga come cosa, durante quest’anno scolastico ho salvato un paio di persone dai bulli, come potrei ricordarmi di lei? Maledizione, e dire che le sono stato così vicino… Però, a pensarci questo spiegherebbe alcune cose strane accadute quest’anno: il giorno di S.Valentino ho trovato dei biscotti bruciati nel mio armadietto. Ho pensato fosse uno scherzo e li ho buttati, che stupido sono stato. Ed ecco anche il motivo per cui quella ragazza di terza mi ha baciato. Mi aveva detto che stava giocando ad obbligo o verità con delle amiche, e che l’avevano obbligata a darmi un bacio. Grazie al cielo è stato solo a stampo, ma vorrei non aver mai accettato. Grazie alla mia superficialità ho ferito l’unica ragazza che mi sia mai davvero interessata, e tutto per uno stupido bacio. No, nemmeno, tutto perché io non l’ho notata e tutti si sono messi tra di noi. Ma non sarà più così, lo giuro. Devo trovarla, devo chiarire il malinteso e dirle che la amo. Devo trovarla ad ogni costo e scusarmi per averla fatta sentire come l’ultima. Si, ma come posso fare? Io non ho idea di chi possa essere e le iniziali A.K. sono troppo vaghe per chiedere alla segretaria la lista degli studenti del terzo anno. Che posso fare? Mi siedo sul pavimento, con la schiena appoggiata al letto, e tento di pensare a cosa fare. All’improvviso mi viene un’idea: Vash. Già, lui potrebbe aiutarmi, in fondo A.K. gli ha venduto i libri, sono sicuro che gli ha dato l’indirizzo, e se non quello almeno il nome. Non c’è tempo da perdere, così mi alzo di scatto da terra e imbocco la porta di casa, scendendo le scale talmente velocemente che a momenti non cado, rompendomi qualcosa.

Arrivo al negozio senza fiato: ho pedalato più velocemente che ho potuto, anche perché è quasi l’ora di chiusura. Non ho intenzione di aspettare un solo giorno di più senza almeno tentare di afferrare la più piccola speranza. Una volta arrivato smonto dalla bici e la lascio cadere in terra, perché vedo che Vash sta cercando di chiudere il negozio. Devo sbrigarmi o perderò la mia grande occasione. “Vash! Aspetta! C’è una cosa di vitale importanza che devo chiederti” urlo e lo vedo girarsi verso di me, con la sua solita espressione seccata. “Si può sapere che vuoi? È ora di chiudere, ripassa domani”. “Non posso. Ho bisogno del tuo aiuto ADESSO”, ma impiego almeno un quarto d’ora per convincerlo ad aiutarmi. “Va bene, che vuoi?” mi chiede con un sospiro, esasperato dalle mie insistenze. “Riusciresti a dirmi chi ti ha venduto i libri che io e mio fratello abbiamo comprato?”. Anche se sembra seccato dalla situazione, lo vedo tirare fuori un mazzo di chiavi, per poi aprire la porta e dirmi di entrare. Lo seguo fino al bancone e, una volta lì, accende un computer. “Ha lasciato solo l’indirizzo, ma non il nome” mi dice e gli chiedo se può scrivermelo. Gli lascio a malapena il tempo di scrivere l’informazione che mi serve, che lo ringrazio ed esco velocemente dalla porta. Non conosco bene l’indirizzo, ma so dove si trova la zona, ovvero dall’altra parte della città rispetto a casa mia. Aspettami A.K., sto venendo per te.
 

Raggiungo l’indirizzo segnato sul pezzo di carta che Vash mi ha dato e mi affretto a legare la bici da qualche parte. Il cuore mi batte sempre più forte nel petto e comincio a sentirmi nervoso: non ho idea di come potrebbe reagire lei nel vedermi, specie dopo tutto quello che ha passato, ma non posso tirarmi indietro adesso. Comincio ad incamminarmi verso una delle villette a schiera, ma prima di arrivare davanti al vialetto vedo qualcuno uscire dalla casa di A.K.: è quel nanerottolo di Arthur. Perché è uscito dalla casa della mia A.K.? No, ci dev’essere uno sbaglio, mi sto sicuramente sbagliando. Eppure, quando mi avvicino alla casa dalla quale è uscito lui, noto che l’indirizzo scritto è corretto. Ci dev’essere un’altra spiegazione! Assolutamente. Controllo i nomi sul citofono, ma ce n’è solo un altro oltre il suo, di un altro ragazzo. A.K. … la mia A.K. … non solo non è una ragazza, ma è anche la persona che detesto di più al mondo. Questa consapevolezza mi colpisce come un pugno nello stomaco e scivolo in ginocchio, perché le mie gambe non sembrano più in grado di sorreggermi. Per tutto questo tempo ho pensato che A.K. fosse una ragazza, quando invece era il mio peggior nemico. Sento come se il cuore mi si stesse strappando in due: da una parte continuo a non sopportarlo, perché non posso fingere che i battibecchi tra noi non siano accaduti, però… però io lo amo. Gli ho detto tante cose brutte senza nemmeno sapere cosa avesse passato per diventare così. L’ho giudicato senza sapere niente e in questo modo devo averlo ferito ancora di più. Mi alzo in piedi con tutta la forza di volontà possibile: devo scusarmi con lui. Devo farlo, non voglio che le cose tra noi restino così! Ho la vista un po’ appannata a causa delle lacrime, ma comincio a correre più velocemente che posso nonostante tutto, cercando di raggiungere Arthur. Vedo la sua sagoma e lo abbraccio più forte che posso. “What the he…” comincia ad esclamare, ma lo interrompo subito esclamando “Perdonami! Perdonami, io non ne sapevo niente. Non volevo ferirti. I’m so sorry Arthur”. Non ce la faccio più a trattenere le lacrime, e finisco per piangere. Non è molto eroico da parte mia, lo ammetto, ma non riesco a calmarmi, e più penso a quanto gli ho fatto male, più mi viene da piangere. “Alfred! Di che diavolo stai parlando?! E mollami” mi dice, cercando di divincolarsi. “No, non voglio! Se ti lascio andare forse è la volta buona che ti perdo. E… e… io non…” ma non riesco a finire, perché il pianto mi impedisce di parlare come si deve. Lo sento smettere di divincolarsi, così allento leggermente la stretta. Mi aspetto che colga quest’occasione per scappare, ma invece fa una cosa che mi stupisce: si gira verso di me e mi accarezza la testa. “Non piangere Alfred. Please, don’t. È successo qualcosa?” mi chiede e sento che c’è della preoccupazione nel suo tono. “I… i tuoi libri del terzo anno… ce li ho io… A.K. se tu, vero?”. Lo vedo irrigidirsi e sono sicuro che sia rimasto scioccato da questa rivelazione. Lo sento farfugliare alcune parole e sono certo che sia arrossito. “Even my english book?” mi chiede e io non posso far altro che annuire. “Perché sei qui?” mi chiede, e stavolta sento della tristezza: lo so che sta pensando che sono venuto qui per respingerlo o qualcosa del genere, ma non è così. “Perché voglio mettere le cose a posto con te. Perché sto male a lasciare le cose così come sono, con noi che ci odiamo a morte” “Come with me. Ti offro un the, e appena ti sarai colmato mi spiegherai tutto” mi dice con pazienza. Annuisco, e lo seguo verso casa sua: mi sento come un bambino piccolo che segue la mamma a casa, dopo essersi fatto male. Mi fa accomodare sul divano in soggiorno e dopo qualche minuto mi porge una tazza fumante. Non amo particolarmente il the, ma ne prendo comunque qualche sorso, osservandolo mentre si siede vicino a me sul divano. “Va meglio?” mi chiede e io annuisco di nuovo. Appoggio la tazza sul tavolino davanti a me e mi preparo ad affrontare tutto ciò che accadrà, perché sento che a questo punto non posso più tornare indietro. “Oggi… sono venuto a cercarti perché volevo mettere a posto le cose con te. E non parlo solo di fare la pace, ma anche di far luce su alcuni malintesi”. Comincio a raccontagli quello che è accaduto nell’ultimo mese, di come ho trovato i suoi libri e di come mi abbiano colpito. Arthur mi ascolta con attenzione, senza aprire bocca per interrompermi. “Ma… ma nel mese che ho passato prima di scoprire i tuo “diario” è successo qualcosa, qualcosa che non avrei mai creduto potesse accadermi. Mi sono affezionato terribilmente alla persona descritta in quei libri e, quando poco fa ho letto quello d’inglese, ho sentito il bisogno di cercare quella persona, perché non potevo accettare di lasciare le cose com’erano. Mi vergogno ad ammetterlo, ma io non mi ricordo di averti salvato, e questo mi fa male, perché sono certo che te ne ricordi anche adesso” comincio a dire per concludere il mio racconto, e lo vedo arrossire. “Ma devi sapere che la ragazza che mi hai visto baciare non era nulla per me. Mi aveva detto che era un obbligo per un gioco, io nemmeno la conoscevo”. “E cosa ti fa credere che a me importi?” dice, quasi borbottando. Mi accorgo solo ora che è davvero un pessimo bugiardo. “Perché ho imparato a capirti. Ma non è questo che conta. Quello che conta è se tu provi ancora quello che hai scritto a Giugno” gli dico, e stavolta lo fisso negli occhi: hanno il più bel verde che io abbia mai visto. Arthur esita prima di rispondere, e ogni secondo che passa senza rispondere, sento il mio stomaco stringersi sempre più dolorosamente. “Nei mesi che sono passati da quando ho visto Kim baciarti, ho provato molte volte a cancellare i miei sentimenti, ma a quanto pare non ci sono mai davvero riuscito. E la prova è stata quando ti ho rivisto alla festa di Gil: non sapevo che fare, ero arrabbiato e amareggiato, ma non potevo smettere di amarti” risponde, distogliendo lo sguardo. “La colpa è anche mia. Ma te lo giuro Arthur, io non ne sapevo niente, quindi se bisogna incolpare qualcuno quello sono io. Però… però quei libri mi hanno aperto gli occhi. E so bene che tu sei molto più di quello che tutti credono. E sai quando me ne sono accorto? Nel mese in cui i miei sentimenti per te sono sbocciati. Quello che voglio dire è che…” mi sento la gola secca e il cuore comincia a battere all’impazzata, ma sono venuto per dire tutta la verità. “I love you Arthur” dico e lo vedo diventare rosso ed entrare leggermente nel panico. “Io… avevo perso tutte le mie speranza. Pensavo che tu mi odiassi” comincia a dire, ma lo blocco subito dicendo “Si, all’inizio era così: ti vedevo come uno stronzo che non aveva niente di gentile. Non avevo idea di quanto ti stessi ferendo comportandomi in quel modo così cattivo. Potrai mai perdonarmi?”. Cogliendomi completamente di sorpresa, Arthur mi abbraccia e lo sento dire “Si. Si. I love you too”. Mi sento felicissimo e non posso fare a meno di sorridere: A.K. mi ama!


Siamo rimasti a parlare sul suo divano per qualche ora, tenendoci la mano. Non credo riuscirei mai ad ammetterlo con lui, ma adoro il fatto che stia appoggiato alla mia spalla. “Sai, non so se essere grato o arrabbiato con mio fratello: io non volevo vendere i miei libri, ma l’idea è stata completamente sua” “Io un minimo di gratitudine la mostrerei” gli dico ridacchiando, stringendo un po’ di più la sua mano. “Mi sa che hai ragione” ammette Arthur e per la prima volta lo sento ridere. Il cuore mi batte fortissimo e le farfalle nel mio stomaco cominciano a fare un gran baccano: è davvero stupendo quando sorride. Quasi in automatico, mi avvicino e lo bacio. Non credo di essermi sentito più felice in vita mia come quando lo sento ricambiare. “e questo per cos’è?” mi chiede lui, dolcemente, “Per farmi perdonare il tempo perso e per farti capire quello che provo, stavolta senza malintesi”

(26/9) La scuola è iniziata da una settimana, ma ho ancora un po’ paura di quello che mi aspetta. È il mio ultimo anno e non vedo l’ora di diplomarmi e andarmene da qui. Dopo tutto, nuova scuola nuova vita, giusto?

(1/10) Ieri siamo stati in gita. È stato davvero divertente e anche le fate si sono divertite! Sul pullman nessuno ha voluto sedersi vicino a me, ma va bene: forse hanno solo bisogno di più tempo per abituarsi a me visto che sono nuovo. Ma… a volte ho paura che non piacerò a nessuno e non avrò amici
(9/10) Ok, devo stare calmo; non devo farmi vedere triste da loro. Oggi un ragazzo mi si è avvicinato e mi ha chiesto che cosa stessi disegnando sul mio libro di storia. Gli ho fatto vedere i miei disegni, perché so di non essere tanto male, ma all’improvviso ha preso il mio libro e l’ha mostrato all’intera classe. “”Perché state ridendo dei miei disegni? È perché mi piacciono le fate?” gli ho chiesto e quel ragazzo mi ha detto che le fate non esistono e ne ho vista una morire, perché se dici quella frase una di loro muore. Sono così triste in questo momento, ho anche pianto a casa. Povera creatura…
(16/10) È terribile! Ho lasciato il mio zaino nell’aula di biologia, ma quando sono tornado a prenderlo, era sparito. Lo hanno rubato! Durante la pausa pranzo ho trovato un biglietto nel mio armadietto: diceva di andare nel campo scolastico. Ci sono andato e ho visto il mio zaino seppellito nel terreno e il mio blocco da disegni era rovinato. Mancavano anche alcuni dei miei quaderni. Li odio. Perchè mi fanno questo?
(25/10) Credo che i miracoli possano accadere a volte. Alcuni dei miei compagni mi stavano prendendo a pugni durante la pausa pranzo. Continuo a non capire perché mi odiano così tanto, ma questo non li ferma dal fare i bulli con me. Mi hanno detto di tornare a casa, che non piaccio a nessuno e che sono solo uno strano perché parlo con l’aria. Pensavo che nessuno sarebbe arrivato a salvarmi, che ero tutto solo, ma mi sbagliavo! Ho sentito una voce dirgli di lasciarmi in pace e quando si sono rifiutati, quella persona li ha picchiati. Era un ragazzo del secondo anno. Mi ha chiesto se stessi bene. Mi sono sentito così timido ma in qualche modo sono riuscito a rispondergli. Mi ha sorriso e mi ha detto che andava tutto bene e mi ha aiutato a rimettermi in piedi. sfortunatamente la campanella è suonata e lui ha dovuto tornare in classe. Non credo seriamente all’amore a prima vista, ma penso di essermi innamorato di quel ragazzo che ha quei meravigliosi occhi blu…(11/11) Ultimamente mi sto stancando di essere preso in giro e subire bullismo, quindi perché non cominciare a disprezzare le persone? Seriamente, comincio ad averne abbastanza di loro. L’unica cosa positive che è successa oggi è che ho scoperto il nome del mio eroe. Non posso andare a parlare con A.J. perchè lo caccerei nei guai e non voglio. Se qualcuno deve soffrire, voglio essere io, perché lui è stato l’unico a mostrarmi gentilezza
(26/11) Sono così felice di non aver scritto il suo nome in questo libro. Venerdì Ryan l’ha rubato (mentre io pensavo di averlo lasciato nell’aula d’inglese) e ieri ho visto alcune delle mie frasi fotocopiate in giro per i corridoi. Adesso un sacco di persone di altre classe sembrano prendersi gioco di me. Come potrei anche solo pensare di parlare in privato con A.J. ora?
(13/12) Comincio a capire perché non piaccio alle persone: forse è perché sono un bravo studente. I miei voti non vanno mai sotto la B, forse è per questo. Oggi Daphne mi ha detto che la mia musica è merda e che sono rude perché l’ascolto. Io non credo, i Sex Pistol sono migliori di Justin Bieber, secondo me, ma non vado mai da loro a dire che la loro musica è merda. Rispetto solo quello che gli piace, allora perché loro non lo fanno con me?
(20/12) Oggi sono felice. Harry, Terry, Ryan e Kim sono finiti in punizione. L’insegnante di storia li ha visti fare I bulli con me, così ha deciso di metterli in punizione per due settimane. Sospetto che stia indagando sulla situazione nella mia classe. È anche l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. Il mio fratellone mi ha detto che torneremo nel nostro paese e questo mi fa ancora più felice. Mi chiedo dove andrà A.J. quest’inverno. Gli augirerei Buon Natale e felice anno nuovo se potessi, ma posso solo scriverlo qui
(8/1) Oggi è davvero una bella giornata~ La scuola è cominciata ieri, ma una buona metà dei miei compagni non sono ancora tornati dalle vacanze. Anche alcune persone a scuola sembrano aver dimenticato il loro astio per me. Durante le 
vacanze ho fatto una sciarpa per A.J., ma non penso che gliela darò: ho paura che potrebbe non piacergli. Vorrei davvero non essere lo sfigato che sono

(23/1) Devo essere forte; sono solo invidiosi, solo invisiosi. Ryan mi ha spinto giuù dalle scale e sono finito in infermeria. Grazie al cielo niente di rotto, ma non potuto fare a meno di piangere. L’infermiera ha provato a calmarmi e ho smesso di piangere. So di aver promesso alla tomba della mamma che sarei stato forte, ma è davvero difficile
(14/2) Oggi è S. Valentino. Sono davvero in imbarazzo ad ammetterlo, ma ieri notte sono rimasto alzato tutto il tempo, provando a cucinare dei dolci per A.J. Non sono sicuro se gli piaceranno, ma volevo provarci. (…) è stat proprio una cattiva idea. Adesso Kim sa chi mi piace. Ho dovuto pregarla di non dire niente a nessuno e lei mi ha detto che sarebbe stata zitta. Ma ha messo una condizione: devo farle tutti i compiti per il resto dell’anno. Perché ho anche solo considerato l’idea di dare qualcosa ad A.J. per S. Valentino? È così popolare che un sacco di ragazze vorrebbero essere la sua ragazza. Non ho una sola possibilità
(5/3) Ho fatto la mia decisione oggi. Non m’importerà se mi odieranno o se mi farò disprezzare da altre persone, devo essere forte e andare avanti. La scuola sarà finita tra qualche mese, così devo solo concentrarmi nello studiare più che posso e avere i voti migliori. Devo andarmene da qui il più in fretta che posso. È l’unico modo per lasciare queste cattive persone alle mie spalle
(3/4) Perché? Perché?! Perchè la vita dev’essere così cattiva con me?! Oggi il nostro professore di storia è stato trasferito in un’altra scuola, così ho perso il mio unico alleato contro i miei compagni. Ho quasi pianto quando ci ha detto che era il suo ultimo giorno qui. Cosa dovrei fare adesso? E questo è solo la punta dell’iceberg… Io… io li ho visti. Si stavano baciando nel corridoio per la biblioteca. Kim stava baciando A.J.. Lei sapeva che lo amo. Che era la mia ultima speranza di essere felice. Lei me lo ha rubato. Appena li ho visti, mi sono girato e mi sono chiuso in bagno. Penso di aver pianto per almeno due ore. Lo amo, eppure lui ha scelto quella puttana. Perché…? Perché…?
(23/4) Buon compleanno a me, credo. Nessuno sa che è il mio compleanno apparte mio fratello. Non m’importa molto se nessuno lo sa. Non me ne frega un cazzo nemmeno di andare a scuola. Ho sopportato così tanto dolore solo per avere una possibilità con A.J., ma tutti i miei tentativi erano spazzatura. Ho solo sprecato tempo in questa scuola. Sono stato un folle a pensare che le cose sarebbero state più facile in un’altra scuola. Come sempre sono stato preso di mira e tutte le mie speranze sono state distrutte. Vorrei non essere mai venuto
​(6/6) Finalmente la scuola è finita e devo solo fare qualche esame e sarò libero. Ho continuato a sentirmi vuoto da Aprile, e l’unico vantaggio è stato che i miei compagni hanno smesso di prendermi di mira: non ho reagito nemmeno una volta da Aprile, credo che si siano annoiati e siamo passati alla parte in cui mi ignorano. Ho solo un rimpianto… c’è una cosa che non potrò mai dire, così la dirò qui. Mio caro A.J., non ho potuto dirti una cosa, una davvero importante, e credo che sarei troppo timido per dirtela in faccia. Bene, io… ti amo Alfred Jones. E grazie per essere stato il mio eroe, anche se sono per una volta




Piccolo Angolo dell'Autrice:
Ebbene, siamo giunti alla fine dell'avventura. Un'avventura molto lunga (almeno per me) e spero che abbia potuto appassionarvi. L'idea per la trama mi è venuta da una storia vera (almeno in parte): ho davvero comprato un libro in un negozio dell'usato e, dopo un mesetto, è saltato fuori che era appartenuto ad un mio amico, che lo aveva venduto. La parte in cui Arthur scrive nei libri, invece è perché io pasticcio i miei libri con tutto ciò che penso XD Spero vivamente che il finale sia stato bello e spero via sia piaciuta la storia. Posso solo dirvi alla prossima XD


 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Aru_chan98