- L'amore, la più complessa e potente di tutte le passioni, è ad un tempo la più facile e la più semplice nel suo nascere. Un uomo ed una donna si vedono, si guardano - e basta. Da che cosa era egli stato mosso da quello sguardo? Che cosa vi era in esso? Che cosa diceva? Nessuno lo sa. Nondimeno tutti gli amori incominciano con uno sguardo.
(I.U. Tarchetti, Fosca)

Come tomoe danzanti sul tuo sangue




Uno sguardo; ciglia lunghe e sottili che accarezzano con l'intimità di un amante quel sentimento nuovo, miocardio impazzito in quella che ancora non sai essere la corruzione e l'inizio della tua identità. Dannazione.

L'ombra ai tuoi piedi è ancora scura e definita, ma lo stesso non può dirsi delle tue pupille. Dilatate, perse in un'altra dimensione. La stai fissando. Batti le palpebre. Il torpore svanisce, ma non l'imbarazzo che ti rapido ti tinge le guance di rosso.

Rin Nohara ha davvero dei bellissimi occhi.

x.

Era scontato che sarebbero stati gli occhi, pensi, le tue labbra ancora all'insù seppur macchiate del tuo stesso sangue. Non senti la roccia portarsi con sé metà della tua anima; quella l'hai già persa il giorno che hai incontrato lo sguardo di lei: è normale che il tuo adesso sanguini, i tre tomoe che s'inseguono senza mai incontrarsi, come tu e lei e Kakashi, come tu e lei adesso.

È solo guardando nei suoi bellissimi occhi bruni gocciolanti lacrime che non meriti, che riesci a trovare la forza di dirle addio per sempre.

Una dichiarazione d'amore per orecchie sorde, ma tu vedi il suo rifiuto anche dopo essere diventato cieco.

x.

È sotto la luce di una luna rossa che la tua ombra perde definitivamente di consistenza.

Tu sei lei, ma lei non è mai stata te. Lo vedi nell'amore non pronunciato che trabocca da quelle iridi così familiari, iridi che non guardano te ma il proprio carnefice, la cui mano è ancora a stretto contatto col cuore di lei.

Ti riempie d'una rabbia che non ti sai spiegare, perché in fondo tu l'hai sempre saputo. I tomoe s'inseguono ancora senza trovare pace, e la tua iride sanguina allo stesso tempo di quella di Kakashi. Egoisticamente, pensi che lui non ne abbia il diritto. Ti aveva fatto una promessa.

Il cuore ti fa male, mentre diventa un buco per il vento, ma pensi che non importa, perché questo dolore è abbastanza forte da durare per il resto della tua vita, anche senza il tuo organo cardiaco.

L'ombra ti scivola dai piedi. Chi sei, adesso che lei non c'è più? Ce l'hai ancora un'identità?

L'hai realizzato solo adesso, solo quando il suo cuore ha smesso di battere in sincrono con il tuo. È normale che lo sharingan abbia maledetto la vostra sorte: t'innamorasti di lei con uno sguardo, non sapendo quanto veleno ancestrale covasse nel tuo.  

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