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Autore: mrsxcollins    03/08/2015    0 recensioni
Brooklyn Clark.
Classica ragazza razionale che agisce solo se l'azione che sta per compiere è dettata dal cervello.
Christian Metthews.
Nuovo studente appena trasferitosi a Los Angeles, la popolarità sarà il suo asso nella manica e l'arroganza il suo biglietto da visita.
Se per puro caso, questi due mondi così differenti dovessero scontrarsi, cosa potrebbe accadere?
A voi il piacere di scoprirlo
--
-Uno: non dovevi farlo-
dico tenendo il conto su una mano e guardandolo dritto negli occhi.
-Due..-
-non sei affatto bravo- concludo la seconda frase con la mano tremante
-E tre..- comincio ma vengo interrotta dal suo ghigno malefico
-Tre ti è piaciuto da morire- conclude lui
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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-piccola svegliati-

Due mani calde mi accarezzano la schiena, sento una voce dolce e piacevole, la riconosco,è la sua, quella di mio fratello. 

Schiudo gli occhi

-ce l' hai fatta-

E' sdraiato sul letto accanto a me e mi accarezza i capelli, mi volto verso di lui e gli sorrido.

Ridacchio un po' e mi alzo, mi struscio gli occhi ancora annebbiati dal sonno e intravedo una

figura dietro di lui: è una ragazza, è bionda , ah si, è Emma.

E' mia sorella, siamo gemelle, fisicamente ci assomigliano abbastanza: abbiamo entrambe gli occhi e la pelle molto chiari, abbiamo anchetutte e due i capelli biondi, con la differenza che i miei sono nettamente più scuri e sono mossi mentre i suoi sono chiari e perfettamente lisci. Per quanto riguarda il carattere lei è molto più spontanea ed espansiva, io sono.. un po' diversa, si dai, diciamo diversa. 

Mi lancia un cuscino in faccia e ridacchia, è sempre la solita scema.

-muoviti dormigliona, ci sono già i ragazzi di là- gracchia lei facendomi la linguaccia

Mio fratello si alza dal mio letto e se ne vanno tutti e due in salotto mentre io mi trascino verso il bagno, che di sabato mattina appena sveglia, mi sembra sempre più lontano.

Mi lavo la faccia e mi sistemo un po' i capelli, dopo mille tentativi ci rinuncio, è impossibile domare i ricci ribelli, fa nulla, li lascerò così, non è grave, in fondo non mi vergogno degli amici di Ethan, li conosco da quando sono piccola e sono anche in classe con loro, quindi che male c'è.

Mia mamma ci teneva al fatto che io e Emma fossimo in classe con Ethan, quindi ci ha mandate a scuola un anno avanti, e ora siamo tutti al quarto anno della Paltrowe Hig School. 

Mi stiracchio ancora un po' e poi decido di dirigermi in salotto, prima mi guardo allo specchio e ridacchio un po', riflesso nel vetro c'è uno specie di spaventapasseri disordinato, indosso ancora il mio bellissimo pigiama estivo verde acqua, ma non ho voglia di cambiarmi, quindi non mi importa neanche di questo, mi sento parecchio svogliata stamattina ma c'è un solo sabato alla settimana, quindi tutto è concesso!

Esco dal bagno e attraversi corridoio, scendo le scale e arrivo davanti al salotto, i ragazzi stanno giocando a fifa con la Xbox, Emma è seduta sulle gambe di Bart, e gioca anche lei mentre lui la incoraggia. Ci deve sicuramente essere qualcosa fra quei due, qualcosa di cui io ovviamente non sono a conoscenza; so solo che a mia sorella piace Bart dalla prima media, beh, riflettendoci è un bel po' di tempo sinceramente.

A questo pensiero sorrido e vedo Emma voltarsi verso di me.

-ehi ci sei riuscita finalmente ! ti si aspetta da un'ora!- strilla aprendo le braccia com per dirmi 'tra un po' mi cresce a la barba'

Mi limito a farle la linguaccia e scoppiare a ridrere.

-brook!-

Grida Bart salutandomi con la mano, è sempre il solito affettuoso.

Ricambio e uno a uno saluto tutti, c'è bart ma anche Andrew e Josh che sono seduti davanti alla tv a mangiare marshmallow, ah si e poi c è quello li che è, no aspetta .. chi è quello ?

C'è un ragazzo appoggiato allo stipite della porta, ha una sigaretta in bocca e mi fissa, mi avvicino scettica a mio fratello che è seduto a terra

-Ethan chi è quello? quello alla porta- gli sussurro a bassa voce per non farmi sentire

-Ah Chris !- urla lui, come se non avesse afferrato che non volevo farmi sentire, l'ha fatto apposta ovviamente, ama mettermi in imbarazzo.

Stronzo.

Il ragazzo spegne la sigaretta nel portaceneri e viene verso di noi, ha i capelli castano scuro tirati su con un ciuffo più chiaro sospeso sopra la fronte. Ha gli occhi tremendamente scuri, sembrano due pozzi senza fondo.

Continua a fissarmi e si avvicina tremendamente piano a noi attraversando tutto il salotto, senza staccare mai lo sguardo da me, mi rimprovero mentalmente per essermi lasciata addosso il pigiama e per non essermi pettinata. Stupida Brook! Sarei potuta essere più intelligente e avrei potuto mettermi almeno qualcosa di decente, ma no, ovviamente devo sempre essere sfortunata.

Dopo secondi che sembrano ore, arriva davanti a noi e si piega a sedere sulle ginocchia per raggiungerci.

-E' nuovo, è arrivato la settimana scorsa quando non stavi bene e non sei venuta a scuola, è in classe con noi, era un'amico di Andrew, è venuto qui a L.A. dal Canada, con la sua famiglia- dice mio fratello presentandomelo 

-Oh, okay. Piacere io sono Brook- cerco di sorridere nel modo più decente possibile che riesco a tirare fuori in questo momento e li porgo la mano

-Chris- dice e me la stringe ha un ghigno sul viso che mi incute timore, ma gli dona un'aria davvero affascinante.

Si rialza e se torna alla porta.

- che vi va di fare?- domanda Josh

-è quasi l'ora di pranzo, potremo andare a mangiare qualcosa insieme!- 

-Sì! bellissima idea! tanto ormai è caldissimo!-

dice mia sorella alzandosi dalle gambe di Bart e dirigendosi in camera 

-Mi sembra si possa fare, siete d'accordo?-

chiede Andrew

Tutti annuiscono.

-Vatti a cambiare e poi andiamo-

dice Ethan rivolgendosi a me e tirandomi una pacca sulla schiena, annuisco e raggiungo Emma in camera. 

Comincio a prepararmi mentre lei si trucca allo specchio 

-Ma tu dovresti dirmi qualcosa a proposito di Bart?-

domando guardandola con aria interrogativa 

-Eh ? io ?- dice, e arrossisce visibilmente. Io sorrido -No, cioè forse abbiamo legato un po' più di prima ma ..-

-Ma?- chiedo incalzandola 

-No no nulla- dice con aria sognante. Le mancano gli occhi a cuoricino ed è perfetta 

Le sorrido e scuoto la testa.

Apro l'armadio e dopo qualche tentativo di prova tiro fuori la cosa più semplice che trovo: una canotta bianca e degli short azzurri, a Los Angeles fa caldissimo anche se è ancora Aprile quindi credo vadano benissimo. Prendo una giacchetta di Jenas e mi sistemo allo specchio, cerco di pettinarmi senza ottenere risultati accettabili, mi farò uno chignon, prendo il gommino e mi cimento nell'impresa più difficile della storia, devo dire che non è venuto malissimo come pensavo. 

Vado in bagno e metto un po' di mascara e matita, per oggi niente eye-liner; non ho voglia di truccarmi troppo.

Torno in camera per rimirarmi un'ultima volta e prendo la borsa per uscire, esco in corridoio e sento Emma chiacchierare con quella che mi sembra mia madre. Devono essere appena tornati.

Scendo rapidamente le scale e vedo i miei genitori che come pensavo parlano con i mie fratelli, gli altri sono già usciti



-Tesoro ti sei svegliata-

dice mia madre abbracciandomi appena mi vede 

-Siamo partiti presto stamattina e non volevamo svegliarti subito-

aggiunge papà 

-Abbiamo detto a Ethan di svegliare sia te che Emma verso le dieci, non vi fa bene dormire troppo, poi non riprendete più il ritmo con la scuola-

annuisco e poi ci ripenso, aspetta, io mi sono svegliata alle undici e mezza come minimo.

Guardo verso Emma che sorride in sottofondo e poi mi volto verso mio fratello che mi fa l'occhiolino. 

Posso non amarlo?
 
   
 
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