Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: Sputnik from outer space    03/08/2015    1 recensioni
La vacanza di Richard si tramuta in un inferno quando la nave sulla quale stava viaggiando con la sua ragazza Laurie e il suo migliore amico Alex esplode violentemente. Prima dispersi e poi salvati da una carovana di beduini i due sopravvissuti, Richard e Alex, scopriranno di essere menzionati in una leggendaria profezia, che segnerà il destino del mondo intero.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Non è meraviglioso?>>
<< Sì, è davvero bellissimo.>>
<< Non ho mai visto il mare così piatto.>>
<< E’ la magia dei Faraibi.>>
<< Una crociera lussuosa nelle più belle isole tropicali al mondo... Richard, cosa ti è successo?>>
<< Nulla, nulla... Sono solo molto felice.>> disse Richard, nascondendo un po’ meglio la scatola con l’anello dietro di sé.
<< Allora, quand’è che arriveremo in porto?>>
<< Sei davvero così impaziente?>>
<< Oh, sì. Voglio portarti in una zona delle più romantiche di sempre.>>
<< Sei veramente un amore.>> rispose con tenerezza Laurie.
Qualcuno dietro di loro urlò con tutta la forza, spaventando la coppia a morte.
<< Oh, Dio! UNO ZOMBIE!>>
Una figura umanoide si stagliava su di loro. La carne putrefatta, il puzzo della morte, gli occhi inespressivi.
La vita di Richard passò come un lampo davanti ai suoi occhi.
Era davvero finita?
<< Hahahahah!!! Ci siete cascati con tutti i piedi! Non posso crederci, come si può essere così ingenui?>> esclamò lo zombie.
<< ALEX! Razza di lurido imbecille!>>
<< Lo so, lo so. Avete idea di quanta risciacquatura di piatti mi sono dovuto gettare addosso per puzzare così?>>
<< Cosa... Perché ti sei conciato in questo modo?>> domandò Laurie.
<< Non lo sapete?>> disse Alex con aria sorpresa << Oggi c’è la festa in maschera! Non partecipate?>>
<< Non ne sapevamo nulla.>>
<< Ovvio, eravate troppo impegnati a sbaciucchiarvi. Guardatevi un po’ intorno, ci sono manifesti ovunque!>>
<< Mmh... Devo dire che hai ragione. Partecipiamo, Laurie?>>
<< Ottima idea, basta che ti vesti da broccolo.>>
<< Cosa... Cosa stai insinuando?>>
E continuarono così a lungo, finché non scomparvero alla vista, lungo il ponte.
“Che razza di melensi...” pensò Alex scocciato.
Purtroppo gli era capitato di diventare il tipico terzo incomodo. Dopo che grazie ad una lotteria Richard aveva vinto tre biglietti per un’incredibile crociera intorno al mondo ed aveva deciso di invitarci Laurie, la sua ragazza, pensando che fosse un’occasione perfetta per chiedere la sua mano. Avendo anche un biglietto in più... Insomma, perché sprecarlo? Così decise di invitare Alex, il suo migliore amico nonché autoproclamato Sommo Re degli Scherzi.
Per essere un viaggio con scopo il matrimonio non doveva proprio essere l’ideale viaggiare con un Re degli Scherzi.
<< Ehi, ragazzi! Venite a vedere questa roba!>> disse un marinaio ai suoi compagni.
<< Cosa vuoi, non vedi che stiamo giocando? Probabilmente ho anche una mano vincente...>>
<< Muovetevi! Questa è roba seria!>>
Il gruppetto di marinai si avvicinò a lui, con aria interrogativa.
<< Guardate qua, non è assurdo?>>
<< Oh cazz... Cosa diavolo è?>>
<< Non ne ho idea. Dobbiamo avvertire il capitano.>>
Davanti agli uomini sconcertati giaceva una contorta creatura di varie sfumature di verde, bagnata fradicia dal momento che era appena stata ripescata dal mare. Aveva gli occhi serrati, sicuramente era affogata.
Qualche minuto dopo arrivò il capitano, con aria sia preoccupata che irritata.
<< Allora, se è vero quello che dite saremo costretti ad avvertire la A.G.P.S.N.!>>
<< La che?>>
<< Dannazione! Possibile che siate tutti così tardi? L’Agenzia Governativa Per la Sicurezza Nazionale!>>
<< Per un animale a forma di tronco verde morto?>>
<< Non riuscite a capire? Potrebbe essere una delle Creature di Fuori... Un... Un... Un Mob.>>
<< La faccenda allora è più grave del previsto. Guardi con i suoi occhi.>>
Il capitano rimase a fissare per alcuni interminabili secondi il corpo, per poi girare su sé stesso e proclamare con aria solenne: << Datemi un telefono. Devo avvertire immediatamente la A.G.P.S.N., abbiamo a che fare con un Creeper.>>
Se prima per la sala macchine aleggiasse un’atmosfera piena di bisbigli e mormorii, dopo che il capitano pronunciò la parola “Creeper” cadde un orribile silenzio tombale.
<< La creatura che uccide gli avventurieri facendosi esplodere?>> chiese timidamente uno dei marinai.
<< Esatto.>> rispose con fermezza il capitano << Ma ciò che mi chiedo è come abbia fatto ad arrivare fino alla nostra nave?>>
<< Probabilmente è stata la corrente, signore.>>
<< Spero con tutto il cuore che sia così. Bene! Ora mi devo congedare, torno nella mia cabina per avvertire il Governo. Tenete attentamente d’occhio il Mob, d’accordo?>>
<< D’accordo, signor capitano.>> risposero in coro.
Una volta che fu uscito dalla sala macchine, il marinaio che aveva trovato il Creeper sbuffò scocciato.
<< Avanti, perché dovremmo fare la guardia ad un morto?>>
<< Hai ragione, dai unisciti a noi, stavamo ricominciando.>>
Tutti i marinai si riunirono intorno al tavolo e uno di loro distribuì le carte.
<< Eeeee... Ecco fatto! Mi raccomando gente, non barate, o vi saranno tagliate le mani!>>
<< Spiritoso... Parla quello che ha sempre... Degli assi nella manica!>>
Scoppiarono in un’allegra risata.
<< Allora, vogliamo cominciare?>>
Una voce alle loro spalle li fece congelare di paura.
<< Ehi, ragazzo. Non mi sssembra che tu abbia una buona mano ssstavolta. Che dite, possssso giocare anche io?>>
Non si sa cosa accadde precisamente nei minuti seguenti. Ci fu un’enorme esplosione, una reazione a catena, urla disperate e fiamme. In breve la nave scomparve tra le onde... Nessuno sopravvisse.
O almeno era quello che il Governo credette.
In realtà due persone sopravvissero. Vennero lentamente trasportati dal mare su una riva, privi di coscienza.
Qualche ora dopo Richard aprì gli occhi. Le orecchie gli fischiavano terribilmente ed oltre al fischio non riusciva a percepire nessun altro rumore. Era entrato in un mondo completamente ovattato, anche la vista era offuscata.
<< L...>>
<< Laurie...>>
<< Laurie... Dove sei?>>
Silenzio.
<< Laurie... Ti prego...>>
Si passò una mano sulla fronte ed un’improvvisa fitta di dolore gli attraversò tutto il corpo.
Se la guardò e la trovò completamente impregnata di sangue.
<< No... No... Non è possibile...>>
Il suo sguardo saettò rapido in tutte le direzioni.
<< Sono... Su una spiaggia?>>
Era ancora debole e confuso, ma decise di alzarsi ugualmente.
<< Laurie! LAURIE!>>
Vide una sagoma distesa nella sabbia. Corse nella sua direzione la voltò.
<< Oh, cazzo! Alex, riesci a sentirmi?>>
Cominciò frenetico a fargli pressione sul petto, finché dalla bocca di Alex non uscì un piccolo getto d’acqua, seguito da numerosi colpi di tosse.
<< Qual... Qualcuno mi ha di nuovo infilato la testa nel punch?>>
<< Notch! Grazie alla Mojang sei vivo! Riesci, riesci a camminare?>>
<< Forse... Se ti levi di dosso magari posso provarci...>>
<< Ah, scusa, certo.>>
Evidentemente con grande sforzo (come suo solito, d’altronde) si alzò e provò a camminare.
<< Uff... Come sempre. Faticoso.>>
<< D’accordo, adesso siediti pure. Hai almeno una mezza idea di dove siamo.>>
<< No, mi sono appena svegliato, ricordi?>>
<< Vero. Vedi da qualche parte la nave?>>
I due amici aguzzarono la vista e passarono in rassegna l’orizzonte.
<< Nulla di nulla. Oserei dire che non c’è neanche una striscia di terra da queste parti. Perché non scaliamo quella duna? Andiamo a dare un’occhiata anche dall’altra parte, magari troviamo una città!>>
<< Va bene, vai tu in avanscoperta. Voglio vedere se c’è qualche altro sopravvissuto.>>
Alex non poteva vedere il volto di Richard, ma era sicuro che stesse sul punto di piangere. Per “qualche altro sopravvissuto” intendeva di sicuro Laurie.
<< Senti...>>
<< Dimmi pure, Alex.>>
<< Volevo chiederti due cose.>>
<< Vai.>>
<< Allora, volevo chiederti se hai ancora con te il tastierino per la chat.>>
Richard aprì l’ologramma dell’inventario e trascinò all’esterno la tastiera. Quest’ultima gli apparve con un sonoro *pop* nella mano, spezzata a metà.
<< No... Non ho il tastierino per la chat.>>
<< Perfetto, neanche io. Siamo davvero fregati.>>
<< Perché? Non siamo su una spiaggia?>>
<< Non proprio. Cioè sì, siamo su una spiaggia, ma non di un isola o di una città...>>
<< Cosa intendi dire?>>
Si arrampicò rapidamente, blocco dopo blocco, fino in cima alla duna.
<< Che facciamo adesso?>>
<< Temo che dovremo attraversarlo.>>
I due amici si incamminarono nel bel mezzo di un arido deserto, senza provviste o acqua, con limitate possibilità di vita ma una grande riserva di barzellette... Purtroppo per Richard. Dopo tre ore di freddure penose e storielle da piantarsi un paletto nel cuore il ragazzo era ormai arrivato ai limiti della sopportazione umana.
<< Toc toc!>>
<< Ti prego, non di nuovo quella della porta...>>
<< Giuro che è diversa! Non è quella di prima! E dai, ti prego!>>
<< D’accordo... Uff... Chi è?>>
Alex soffocò una risatina da bambino, ma prima che potesse rispondere all’annoiata domanda dell’amico cadde giù da una duna particolarmente scoscesa, seguito a ruota da Richard, il quale ebbe però la fortuna di non finire con la testa all’interno di un cactus.
<< Cacchio! Richard, tirami fuori di qui!>>
<< Ehm, Alex...>>
<< Non ora! Sfilami questo coso di testa, non vedo niente, e poi fa male!>>
<< Forse al momento abbiamo un problema più grosso...>>
<< Più grosso di una spina piantata nel naso?>>
<< Diciamo... Grosso come una sciabola puntata al collo...>>
Il beduino in piedi dinnanzi a Richard sorrise, divertito.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: Sputnik from outer space