It's not the world that pulls me through 
It wasn't a question before I knew 
It's just an answer here by my side 
I found it out just in time 
It's you.

Quella sera Frank era particolarmente provato dal concerto a cui aveva partecipato un paio d'ore prima – può non sembrarlo, ma correre per tutto il palco imbracciando una chitarra sfiancherebbe chiunque – e l'unica cosa che desiderava in quel momento era il letto caldo ed accogliente della sua camera d'albergo.

Era per quel motivo che il ragazzo, alla fine dello show, aveva educatamente declinato l'invito a partecipare al party post-concerto ed era scappato il più velocemente possibile verso la sua stanza, gettandosi subito fra i cuscini senza nemmeno farsi una doccia.

Aveva appena preso sonno, quando una testa biondo platino aveva fatto capolino nella camera, brandendo in una mano una copia della chiave di quest'ultima, e si era fermata ad osservare il piccoletto dormire tranquillamente, con un braccio attorno al cuscino e l'altro abbandonato sul materasso. Senza dire una parola, Gerard si avvicinò al letto, aprendosi in un sorriso nell'udire il ragazzo russare piano nel sonno, e scostò delicatamente le lenzuola, sdraiandosi al suo fianco. Frank, che aveva il sonno molto leggero, aprì gradualmente gli occhi, esibendosi in un'espressione sorpresa nel trovare l'amico davanti a sé, il quale, nel frattempo, aveva portato una mano ad accarezzare i capelli corvini di Frank.

"Gerard, che stai facend..." Frank aveva provato a protestare, finendo per essere zittito dall'indice del biondo, che aveva approfittato di quel momento per avvicinarsi maggiormente a lui.
"Sssh, rilassati. Voglio provare una cosa. Chiudi gli occhi, lo vedi il mare?" sussurrò quest'ultimo, togliendo il dito dalle labbra dell'altro, che fece un sorriso divertito, lasciandosi scappare una risatina, guadagnandosi così facendo un'occhiataccia e un sospiro da parte del più grande.

"Dai, Frank. Fai il serio."
"Okay, okay." 
Chiuse gli occhi, tentando di mascherare il sorriso che ancora campeggiava sulle sue labbra.
"Allora, dimmi. Lo vedi? L'acqua cristallina, le onde che si infrangono contro gli scogli, i gabbiani che stridono; vedi la sabbia dorata, i sassi sepolti qua e là fra i granelli, il sole alto nel cielo?"
Le parole di Gerard, sussurrate con un tono dolce e rassicurante,avevano avuto davvero il potere di trasportarlo in quella fantomatica spiaggia, facendolo rilassare e abbandonare totalmente alla fantasia.

Annuì, senza aprire gli occhi.
"Dimmi, che altro vedi?"
"Vedo dei bambini che si rincorrono, altri che giocano a palla... Le onde fare avanti e indietro sulla riva, i genitori che controllano attentamente i figli... Poi vedo uno scoglio alto, su quello scoglio ci sono io e –"

"E...?" Gerard sorrise, continuando a passare le dita fra i suoi capelli.
"E ci sei tu, Gee." 
Il più piccolo pronunciò quelle parole quasi sussurrandole, come a non volersi far sentire, cosa che lo rese ancora più adorabile ai suoi occhi.
"Sì, ci sono io." 
Dopo aver pronunciato con un filo di voce quelle parole, si avvicinò maggiormente a lui, lasciandogli un bacio leggero sulla fronte.

Qualche istante dopo Frank cedette al sonno, abbandonandosi fra le braccia di Gerard.

Give me your hurt if you're feeling pain 
Tell me your secrets I keep them safe 
Give me your love mixed up with sin 
Every part of every thing 
It's you.