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Autore: ketyblack    04/08/2015    5 recensioni
Ingredienti:
❥Una piscina da gestire
❥La bella stagione
❥Un gruppo di ninja senza missioni da compiere
❥La calura estiva
Formeranno un mix letale, garantito!
Tsunade nota che con la calura estiva le visite al villaggio da parte dei turisti stanno diminuendo, per porre rimedio a questo problema decide di far costruire una piscina appena fuori da Konoha. Indovinate un po' chi dovrà gestirla e sacrificare la bella stagione sgobbando sotto il sole? Leggete e scoprirete ogni arcano.
Forse un po' fuori contesto rispetto al manga, ma con questo caldo soffocante non posso far altro che scrivere cose del genere! Una ff dal sapore estivo e leggero, una bella short-fic era proprio quello che ci voleva! Non mancheranno momenti comici e nemmeno hot. Recensite in tanti!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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NdA: Prologo di una short-fic, segiuranno nei prossimi giorni o settimane gli altri tre capitoli, ciascuno per ogni mese estivo.

Pool of love – An endless summer

 

Prologo: Pool

 

 

Era estate, forse la più calda degli ultimi vent'anni, c'erano pochissime missioni, evidentemente anche i super cattivi avevano troppo caldo per poter pensare a qualche malefico piano. Regnava la calma piatta, all'entrata del villaggio non vi transitavano che pochi passanti col respiro affaticato dalla calura.

Proprio in un giorno così caldo ed insopportabile la maggior parte dei ninja della foglia vennero convocati nell'ufficio dell'Hokage.

“Chissà che vuole la vecchia Tsunade questa volta!” sbottò Naruto ottenendo di risposta degli sguardi interrogativi dal resto della comitiva. Avevano tutti un brutto presentimento, quando venivano riuniti tutti insieme così o stava per finire il mondo, proprio come prima della guerra, oppure era solamente un'altra delle trovate geniali per incastrarli in una qualche follia.

“Basta solo che si sbrighi ad arrivare, crollo dal sonno...” si lamentò Shikamaru sbadigliando rumorosamente.

Aspettarono lì fuori per mezz'ora, poi arrivò Tsunade con una nonchalance allucinante e si sedette dietro la sua scrivania come se nulla fosse. Ah, il suo senso del dovere era encomiabile...

“Vi starete chiedendo perché vi abbia riuniti di gran fretta quest'oggi. Ebbene, con questo caldo insopportabile abbiamo registrato un'affluenza al villaggio ai minimi storici, quindi una diminuzione vertiginosa delle entrate! Questo non si può accettare!” urlò battendo un pugno sulla scrivania e rovesciandone tutti i plichi che Shizune aveva impilato con cura.

“Beh, signorina Tsunade, è normale, d'estate anche i contatti con gli altri villaggi sono limitati, ci sono meno missioni proprio perché col caldo se ne vanno tutti in vacanza...” cercò di dire Sakura in tono poco convinto.

“Silenzio! Per questo motivo in pochi giorni siamo riusciti a costruire una piscina vicino al bosco, per cercare di attirare qualche turista, ci crediate o no ma Ame in quest'anno sta ricevendo più visite turistiche di noi, non me ne spiego il motivo...” disse dubbiosa.

“Beh, almeno là non fa caldo di certo...” sussurrò Kiba all'orecchio di Shino che esibì un ghigno.

“Comunque sia, a voi sarà affidato il compito di gestirla, dal momento che vi vedo sempre in giro per il villaggio a bighellonare, da domani si comincia! Ah, prima di uscire di qui potrete vedere i vostri turni e i compiti a voi assegnati su un foglio attaccato alla porta d'ingresso.” concluse brevemente in un tono che non ammetteva repliche.

Calò il silenzio tra i ragazzi, gli occhi sbarrati, l'estate finita così, senza nemmeno un briciolo di preavviso, avrebbero passato tutta la bella stagione a sgobbare per la vecchia Tsunade. Al diavolo!

Le ragazze non la presero male tutto sommato, Ino sosteneva che a fine stagione avrebbero senz'altro avuto un colorito invidiabile. Bell'affare.

I ragazzi non presero la novità di buon grado, anzi, tra sbuffi, maledizioni e insulti si guardavano l'un l'altro con compassione, manco gli avessero detto che ci sarebbe stata una nuova guerra.

“Beh, se non altro stiamo tutti insieme...” sussurrò timidamente Hinata scorrendo il dito sul foglio dei turni.

“Brava Hinata, questo è lo spirito giusto!” esclamò battendole una pacca sulla spalla Ino.

“Vorrei tanto far parte del team Gai. Almeno loro sono in missione e non devono sorbirsi questo scempio!” commentò Shikamaru guardando anch'egli di che morte doveva morire. Animazione e balli di gruppo? La vecchia Tsunade era decisamente impazzita. Solamente quella megere poteva pensare di poter mettere l'essere più apatico del mondo a far divertire la gente!

“Amico, non ti invidio proprio...” gli disse Choji avendo letto anche lui il foglio. All'Akimichi era andata anche piuttosto bene, niente sole in faccia, niente cloro negli occhi, lui sarebbe stato amabilmente a cazzeggiare al bar.

Anche Sasuke si pentì di non aver fatto durare il suo viaggio di redenzione più a lungo, dannazione, sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.
 

 

L'indomani si ritrovarono tutti insieme di prima mattina per arrivare a quella fantomatica piscina. Chissà, magari per una volta l'Hokage aveva avuto una buona idea. Rimasero a bocca aperta non appena videro quella struttura, imponente, ultra moderna, dotata anche di ben quattro scivoli d'acqua. Nel gruppo Naruto e Kiba fremevano di testarli personalmente.
 

Quel giorno sarebbero stati affiancati da esperti per formarli nei loro vari compiti, in modo che l'indomani, all'inaugurazione, non avrebbero fatto fare al villaggio intero una figuraccia.

“Buongiorno, ninja della foglia, oggi vi divideremo in gruppi a seconda dei vostri compiti e vi insegneremo tutto ciò che dovete sapere...” disse brevemente un tizio che nessuno aveva mai visto, sicuramente non era un ninja.

“I bagnini vadano con il mio collega laggiù.” disse indicando con il capo un ragazzo che avrà avuto più o meno vent'anni. Naruto, Shino e Sasuke si avviarono verso il loro destino.

“Poi abbiamo il gruppo animazione, da quella parte, prego.” Shikamaru lo squadrò torvo e si batté una mano sul capo quando ricordò chi fosse l'altro sfortunato appartenente al gruppo animazione: il gran visir di tutti i cazzeggiatori, Kiba Inuzuka! L'avrebbe sicuramente messo in imbarazzo, garantito.

“I ragazzi del bar rimangono qui con me e per il mini-club vi insegnerà tutto la mia collega.” spiegò brevemente mentre Sakura e Ino si dirigevano verso il loro destino e Choji e Hinata rimanevano col tizio sconosciuto.

 

Il giorno seguente ci fu l'inaugurazione della piscina ed era strapiena di clienti. Bambini urlanti ovunque e ragazzini irriverenti che osavano infrangere le regole della piscina.

“Vi ho appena di detto di non correre lungo il bordo piscina!” Sasuke stranamente urlava con fervore diventando un vero tiranno del fischietto. I ragazzini corsero via dalla sua portata rifugiandosi nella piscina accanto, sotto la giurisdizione di un Naruto troppo affranto per non essere stato assegnato come bagnino degli scivoli d'acqua.

 

Non che Ino e Sakura se la stessero passando meglio, in pochi minuti gli erano stati affidati almeno una ventina di bambini urlanti e casinisti.

“Noi alla loro età eravamo molto più maturi di così!” esclamò la rosa cercando di dividere due bambini che si stavano accapigliando per la palla.

“Ma che dici! Eravamo anche peggio, cara...” sorrise prendendo in braccio una tenera bimba che non le si staccava di dosso.

“Ino-chan! Taichi mi picchia!” disse correndole in contro una bambina piangente artigliandole le gambe.

“Taichi! Chiedi subito scusa a Kaori!” tuonò la bionda assumendo un'espressione assassina. Sakura la squadrò bene: proprio un gran istinto materno, Yamanaka!

I due bambini si strinsero la mano controvoglia e cinque minuti dopo quel Taichi stava nuovamente tirando i capelli a Kaori.

“Saranno due settimane lunghissime...” sbottò Sakura preparandosi a servire della limonata fresca ai bambini che cominciavano a diventare irrequieti.

“Cosa? Quei due se ne stanno due settimane?!” esclamò Ino mettendosi le mani nei capelli.

Riuscirono a tenerli buoni fino all'ora di pranzo tirando fuori fogli e pennarelli colorati, ora i bambini disegnavano tutti concentrati.

Le due ragazze li guardavano con un mezzo sorriso, erano proprio una bella squadra quando non si perdevano in scaramucce inutili.

“Chissà gli altri che stanno facendo...” si chiese Ino.

“Ti rode non poter vedere Sasuke che fa il bagnino, eh?” rispose in tono supponente la rosa. Ino, punta sul vivo arrossì lievemente.

“Ma che ti salta in mente, ormai quella è acqua passata, sei tu l'unica stupida che ci perde ancora le bave, cara la mia Sakura!” ed era la pura verità. La bionda aveva perso interesse nei confronti del moro appena se ne era andato dal villaggio, anni fa.

“Dicono tutti così, Yamanaka.” cercò di controbattere Sakura. Ma Ino aveva fin troppo ragione, era lei l'unica idiota che ancora lo venerava, l'unica che non era mai uscita con nessuno per aspettarlo.

 

A mezzogiorno Kiba e Shikamaru entrarono in azione, l'Inuzuka non vedeva l'ora di poter fare il cascamorto con qualunque tipa nel raggio di chilometri. Le maniche della sua divisa erano arrotolate a mo' di canotta, Shikamaru invece camminava ingobbito e alquanto accigliato. Dovevano girare per gli ombrelloni per raccattare qualcuno per i balli di gruppo e per il torneo di beach volley che si sarebbe svolto nel pomeriggio.

“Ma ciao, io sono Kiba, il vostro consulente per le attività della giornata allora, oggi...” che faccia di bronzo. Erano in servizio da cinque minuti e già ci stava provando con due procaci brunette.

“... e lui è il mio amico Shikamaru, venite alla piscina grande tra mezz'ora, ci sarà da ballare!” esclamò muovendo il bacino in modo sapiente. Il Nara voleva vomitare, già sentiva caldo e non aveva la minima intenzione di sentire tutte le cazzate che uscivano dalla bocca di Kiba.

Le due ragazze i guardarono negli occhi tutte emozionate, quanto erano carini quei due! Con animatori così i balli di gruppo sarebbero stati un tutto esaurito sempre.

“Anche se quello col codino sembra sia in un altro mondo... magari è un timidone!” commentò una delle due sorridendo ampiamente.

 

Anche al bar le cose stavano filando abbastanza lisce, Hinata doveva solo star attenta a non far passare neanche una briciola di cibo tra le mani di Choji, altrimenti per i clienti non ci sarebbe stato più nulla per pranzo.

“Grazie, Hinata, meno male che ci sei tu!” disse bonario l'Akimichi dedicandosi ad una cliente che gli chiedeva un caffè macchiato.

“Figurati, siamo una squadra!” sussurrò lei mettendo in esposizione le brioches.

 

“Finalmente una pausaaaaaa!” urlò Naruto tutto contento precipitandosi al bar. Come dipendenti avevano vitto pagato, ciò voleva dire mangiare a sbafo della vecchia Tsunade. Shino era parecchio rilassato, la sua mattinata era trascorsa comodamente seduto sotto l'ombrellone, nessuno osava contraddirlo quando veniva ricordato ai ragazzini che sullo scivolo non si poteva andare in due, bastava solamente far cenno al nome del suo clan e tutti se ne andavano via terrorizzati.

“Pensare che dobbiamo passare l'estate qui. Spero di non uccidere qualcuno prima...” sospirò Sasuke ricordando un ragazzino alquanto irritante che continuava a schizzargli l'acqua addosso, la tentazione di usare Amaterasu era sempre più forte.

Durante la loro pausa ebbero modo di vedere che nessuno se la stava passando meglio, Ino e Sakura cercavano di far mangiare i bimbi del mini-club con scarsi risultati, Hinata e Choji erano stressati dalla miriade di clienti che affollavano il piccolo bar, bisognava ancora coordinare bene la squadra.

“Hinata! Mi fai un ramen per favore?” chiese il biondo battendo un pugno sul bancone. La Hyuga arrossì appena e scosse il capo.

“Naruto...niente ramen, mi dispiace tanto...” sussurrò lei chiudendosi nelle spalle minute. Beh ma anche lui che andava a chiedere un piatto caldo in una giornata estiva e al bar di una piscina! Citrullo di un Uzumaki!

“Tieni, prendi un gelato!” esclamò Choji gioviale.

I ragazzi si guardarono attorno e si accorsero che mancavano Shikamaru e Kiba all'appello, ma dove diavolo si erano cacciati?

“Kiba mi ha detto che lui e Shikamaru sarebbero stati di turno negli orari dei pasti...” intervenne Shino addentandosi un panino con fare meditabondo.

D'un tratto partì una musica assordante e videro uno sciame di ragazzine urlanti precipitarsi verso il bordo della piscina.

 

I due responsabili dell'animazione erano a bordo della piscina che ballavano con fare sicuro (?) Kiba sembrava perfettamente a suo agio, si era perfino tolto la maglietta della divisa e agitava il bacino con fare allusivo, Shikamaru d'altra parte sbuffava e cercava di ricordarsi i passi di quello stupido ballo. Dannazione, destra, sinistra passo avanti... era frustrante. Per non parlare di quelle stupide ragazzine in tempesta ormonale che indicavano Kiba come un sex symbol, sì, parlategli insieme per più di due minuti e mi direte, care. Pensò maligno non smettendo di ballare in modo ridicolo.

Videro entrambi i loro compagni di squadra all'orizzonte, Shikamaru sentiva distintamente le grasse risate di Choji direttamente dal bar, perfino Hinata non riusciva a resistere di fronte ad una scena così ridicola. Gli altri che invece erano in pausa accorsero direttamente vicino alla vasca, per non perdersi nemmeno un secondo della performance.

“Oddio! Ma da quando Kiba ha quegli addominali?” chiese Ino ad una Sakura che stava fissando proprio la stessa cosa, incredula. Mentre l'Inuzuka muoveva i fianchi vedevano contrarsi distintamente ogni singolo quadratino degli addominali.

“Non lo so ma devo dire che questi balli di gruppo si fanno alquanto interessanti...” disse la rosa assottigliando lo sguardo per poter guardare meglio.

“Come se fosse l'unico al mondo con gli addominali.” esclamò Sasuke alle loro spalle con sguardo annoiato. Guardò truce Kiba, da quando era diventato i belloccio di turno? Ehi, gente, il figo sono io, Sasuke!

Le due non lo sentirono minimamente, troppo occupate ad ammirare le movenze dell'Inuzuka in netto contrasto con l'imbarazzo totale di Shikamaru che in quel momento avrebbe preferito essere seppellito vivo in qualche luogo indistinto.

“Vai Shika! Togliti anche tu la maglietta!” urlò Ino prendendolo in giro, non avrebbe retto sicuramente il confronto con Kiba, era troppo mingherlino. Il Nara non seppe come ma riuscì a non alzare il terzo dito verso l'amica d'infanzia.

 

A fine giornata tutti quanti dovevano mettere in ordine i loro luoghi di lavoro, cosicché l'indomani sarebbe stato tutto pronto per una nuova – e snervante – giornata di lavoro.

Sakura stava mettendo in ordine pacchi di pennarelli e fogli volanti vari mentre guardava con invidia i ragazzi che si stavano godendo un bagno in piscina a scrocco.

 

 

L'ANGOLO DI KETY

Buoooonsalve a tutti! Dopo un po' di tempo torno finalmente con una nuova ff! Gaudio e giubilo per tutti! Stavolta una ff un po' leggera, dal sapore estivo, con questo caldo io riesco solo ad immaginarmi piscine ultra fredde dove buttarmi dal mattino alla sera ma, ahimè, tra poco cominciano gli esami e quindi devo astenermi dal cazzeggio continuo (sì, come no). Questo qui è il prologo, e spero vi possa interessare in qualche modo, ho voluto immaginarmi tutti i nostri eroi in un modo un po' alternativo e spero sia di vostro gradimento!

Che dire, sarà una short-fic, massimo tre capitoli e la storia prenderà un risvolto un po' più, come dire, hot. Ma vedrete, vedrete presto!

Mi raccomando ditemi che ne pensate con una recensione, non esitate, per qualsiasi cosa contattatemi pure, anche per mandarmi a quel paese e dirmi “Certo kety la tua storia fa proprio schifo, eh”, a parte tutto spero di cuore vi piaccia, aggiornerò sicuramente nei prossimi giorni, stay tuned!

 

Vi bacio tutti, carissimi!

 

ketyblack

  
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