Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Mikirise    04/08/2015    1 recensioni
Supernatural!AU: "Sei sicura di non essere una creatura soprannaturale?"
"Ti prego, dimmi che non stai cercando di rimorchiarmi con una frase del genere!"
PJShipWeeksITALIA
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ricorda i Titani'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note:
Okay, fermiamoci e prendiamo un respiro. Come sempre nelle Supernatural!AU. Valgono, sul linguaggio le stesse note che ho lasciato nella Caleo Supernatural di cui adesso non ho proprio voglia di scrivere il titolo perché sono proprio troppo pigra.
Ciò non toglie che le due OS sono collegate, anche se indipendenti. Ops.
Come chi mi segue saprà, non sono proprio la fan numero uno della Jasiper, per piccoli dettagli che non mi convincono. Ciò non toglie che in guerra sono perfettamente assortiti, il che vuol dire che non disdegno la loro coppia (nonostante il mio amore vada verso lo slash e il femslash), e avevo pensato in non scrivere niente per questa settimana, ma i prompt bellissimo di darkirn mi hanno scaldato il cuore e… bah. Non potevo resistere.
Come chi segue Supernatural sa, il titolo della OS riprende la puntata in cui comprare per la prima volta Ruby, il demone traditore, alla quale mi sono ispirata per Piper (ma solo alla Ruby della terza stagione, che mi era sembrata così fantastica, peccato si sia rovinata nella quarta. Sospiro.) E, ancora, Ellen e Jo sono morte, la Roadhouse distrutta, lo so, ma ho pensato che magari qualcuno che ha letto il "vangelo dei Winchester" con il nome di Jo lo abbia riportato in vita, così, dal nulla.
Per chi non segue la serie, i demoni possono essere umanizzati, attraverso il sangue purificato di un essere umano, che lo esorcizzerebbe, liberando in un modo o nell'altro un demone.
Il pugnale del quale parla Jason è il coltello di Ruby, in grado di uccidere demoni.
Ho pensato ad un'ambientazione in cui sono vissuti i Winchester, ma che li vede scomparsi, morti, come vi pare. Cos'altro? Mmmm…
Prendete parte alla PJShipWeeksITALIA , su!








I fantastici sette








#1


Jo se la rideva bellamente, mentre usciva dalla Roadhouse e ciao ciao Jason, i cacciatori ubriaconi adesso te li sorbisci tutti tu -vedremo anche se ti toccheranno il culo, principessina. E Jason vuole solo sbattere la testa contro il bancone e strozzare Percy che si è addormentato sul tavolo da biliardo, ricoperto da ritagli di giornale e sporco di rum sui capelli e di bava.

Jo aveva detto che Percy poteva dormire, perché da Percy se lo aspettavano un comportamento così irresponsabile e stupido -perdere tutti i soldi a poker mentre offriva da bere a tutti.

Per un caso, Jace. Ci servono informazioni, Jace. Sai perché siamo qui, Jace. È la nostra copertura, Jace -e intanto lui dormiva, maddai!

Quello di cui ha bisogno Jason non sono infomarzioni. È di un nuovo conpagno di caccia, ecco di cosa ha bisogno. E che Annabeth -che al telefono ha riso. Riso.- arrivi coi soldi che devono a Jo. Così poi Jason potrà fare una bitchface e vediamo a chi toccheranno il culo ora, Jo. E a chi importa del caso. A quel paese il caso. A quel paese anche le porte dell'Inferno, del Paradiso e anche Leo, con quella sua strana convinzione che gli angeli stiano scendendo dai piani alti -bitch, please.

Se un altro cacciatore si avvicina e ci prova con lui, Jason giura -cazzo se giura- che gli spara addosso. 'Fanculo tutto.

In tutto questo, Jason è un soldato. Ha una copertura e certamente non la farà saltare solo perché due cacciatori hanno allungato le mani. Finge di star lavorando per ripagare il debito di Percy e ogni tanto scatta foto quando dei barbuti avvicinano un po' troppo le labbra alla testa dell'amico. Tutto qui.

Segna i nomi dei cacciatori che passano, controlla chi si comporta in modo strano e cerca di avere informazioni -da ubriachi parlano così tanto...

Qui dovrebbe esserci un demone. Ci sono tutti i segni. Quindi tieni gli occhi aperti.

Conoscendo la loro razza -quelli che praticano il loro mestiere-, beh, non ci si può fidare di nessuno.

La ragazza davanti a lui, ad esempio. Lei sembra strana e beve il suo boccale di birra, lo guarda. Come se lo conoscesse. E sta lontana dall'argento, forse inconsapevolmente, forse troppo consapevolmente. Prima di iniziare bere immerge un dito nella birra, come se fosse terrorizzata da cosa ci possa essere dentro, ma, soprattutto, continua a guardarlo e Jason trova la cosa tra l'inquietante e il lusinghiero -che c'è? Sai quanto è frustrante che tutti gli uomini gli guardino solo il culo? Per lo meno lei lo guarda negli occhi. E con che occhi...

E magari Jason nella coppia Grace-Jackson è il più intelligente, ma Percy non è un così bravo avversario -in intelligenza-, e Percy, chissà per quale motivo, è sempre stato più bravo di lui a parlare con le ragazze -e anche questo è tutto dire. Per questo, quando le appoggia davanti un altro boccale di birra, dice: "Sei sicura di non essere una creatura soprannaturale?"

Ecco a voi Jason Grace, figlio di un grandissimo cacciatore, uccisore di demoni, salvatore di vite, colui che vorrebbe fermare Gea da qualsiasi piano lei abbia -stupida regina dell'Inferno-, e che non riesce a fare capitolare ai suoi piedi qualsiasi ragazza. Un applauso. Niente autografi. Fotografie solo senza flash, grazie.

La ragazza ride e: "Ti prego, dimmi che non stai cercando di rimorchiarmi con una frase del genere!" Lo guarda negli occhi. È bellissima e questo peggiora solo le cose.

Jason balbetta. Okay. Grazie a qualunque-cosa Percy continua a sbavare sul tavolo da biliardo. Jason non è mai stato bravo con le ragazze e aaggiungere questa alla lista delle sue conversazioni imbarazzanti... grazie ma no.

Di tutti questi travagli interni non traspare nulla. Perché lui è un soldato, diamine, non una ragazzina adolescente con ormoni a mille. "L'ultima volta che non l'ho chiesto, la ragazza era un licantropo, e ho dovuto spararle alla testa." Ecco sì, non il miglior modo di continuare una conversazione.

Lei sorride. Si vede che è più matta di lui. Sbatte le palpebre e alza la testa verso di lui. "Fai bene a chiedere prima. Mi piaci. Altrimenti non chiederei a te di aiutarmi a chiudere le Porte dell'Inferno."

A Jason manca un battito. Lei continua a sorridere. Gli occhi neri, più della pece, più del nero della notte, più della sua anima.















#2

Jason sembra volerle credere.

Ecco cosa la spaventa, che Jason le crede, che l'ascolta e quando lei tira fuori un pugnale -dopo che tutti quegli ubriaconi se ne sono andati e l'unico che rimane è Percy, che continua a dormire-, lui nemmeno si scansa. Solo, la guarda.

Piper sa di essere un demone strano. Un demone non completamente demoniaco. E sa anche il motivo e chi ringraziare per la sua ritrovata umanità. Quella ragazzina che a vederla sembra così piccola, ma che ha purificato la sua anima, col suo sangue, e adesso ha delle occhiaie così profonde e continua ad essere così piccola...

"Hazel Levesque" mormora Jason. "Ne abbiamo sentito parlare." Stringe le labbra. "La ragazzina che ha fatto un patto con un demone per riportare in vita suo fratello." Condanna. Nel tono di Jason c'è condanna e Piper inclina la testa.

"Adesso stiamo solo cercando di fare del bene. Se Gea riuscirà a portare a termine il suo piano sarà la fine. Secondo te, per quale motivo il tuo amico ha visto un angelo a Chicago? Anche gli angeli si stanno preparando per combattere."

"Cosa vuole fare?" Jason è in piedi e Piper vede la sua anima vacillare. Ha paura. Solo un idiota non ne avrebbe. A Piper piace questo ragazzo. Vorrebbe solo non chiedergli quello che sta per chiedergli. "Portare tutti i demoni in terra?"

"Sì. Distruggere il creato di Dio, come hanno già provato a fare ai tempi dei Winchester. Solo che non si fida di, sai, nostro padre, chiamiamolo così. Lui ci disprezza. Uccidere tutti gli esseri umani, farli diventare demoni e poi attaccare i piani alti. Questo è il piano." Piper alza le spalle. "Vogliono condannare l'umanità all'eterna dannazione. E stare all'Inferno non è divertente neanche per noi demoni. Non per niente, prima di diventare noi siamo stati umani." Gesticola. Un demone odia parlare di quando non era demone.

"Hazel ti ha ridato i sentimenti."

Jason non sembra aver colto il punto. E dire che dicevano fosse il più intelligente dei due. Forse avrebbe dovuto parlare con Percy. Ma Percy non gli è sembrato un granché e...

"La vostra squadra è la migliore dopo la sparizione dei Winchester e... abbiamo bisogno di voi. Di qualcuno abbastanza forte da superare le prove per chiudere le Porte dell'Inferno... che si sacrifichi."

Lui sospira e tira la testa all'indietro. Lo sa cosa succede a chi supera tutte le prove. Muore. Lancia un'occhiata a Percy -che continua a dormire, non ha mai avuto molto tatto, in effetti.

Ma non lascerà che l'amico faccia le prove. Questo è chiaro a lui, come sembra chiaro alla ragazza davanti a lui. Qual è il problema, quindi?

Il problema è la lealtà di Percy, ovvio. E che, chissà perché, questo demone gli piace. Gli piace veramente. E nemmeno la conosce poi così bene.

Si passa una mano trai capelli e guarda quegli occhi -che ora non sono neri, sono di tuti i colori del mondo, ma non neri. E quello è un demone con i sentimenti. Un demone che sente dolore. In pratica una ragazza. Come Hazel. Come Percy. Come lui.

Ha imparato come a volte il bene e il male si mischino. Come la paura diventi coraggio. Come un mostro a volte voglia solo essere amato. E come, a volte, un mostro sia meno mostro di un mostro.

Piper vuole solo essere amata? Vuole solo aiutare. Vero?

"Potresti non dire ad Annabeth e Percy che sei un demone? Non porto molte ragazze a casa, e già mi guardano in modo strano da quando ho dovuto uccidere la mia ex. Non voglio pensino che voglio uccidere anche te." Si siede dall'altra parte del bancone e prende anche lui una birra -Piper non ha bevuto da quando ha iniziato a parlare e nasconde un piccolo sorriso dietro il boccale.

"Cosa sono? I tuoi genitori?"

"Non sai quanto." Alza il boccale di birra e beve. Piper lo imita ed è dopo che Jason ricorda una cosa. Porco...! "Aspetta!"

A contatto con le labbra di Piper l'acqua santa brucia e lei si alza di scatto e si piega in due per il dolore. "Che cazzo! Jason!"

"Scusa! Scusa scusa scusa! Ma evitavi l'argento e... prima non lo sapevo, no?" Scavalca il bancone e arriva a lei, tenendole i capelli, abbracciandola da dietro, come avrebbe fatto per una Annabeth ubriaca, come avrebbe fatto per un'amica. "Mi dispiace. Deformazione professionale?"

Piper alza lo sguardo su di lui e lo sa che non l'ha fatto apposta, ma cazzo!

I loro nasi si toccano e ci vorrebbe così poco. Così poco per far unire le loro labbra. Perché? Quella ragazza gli piace. Non sa perché. Ma gli piace e Jason vorrebbe solo allontanarsi.

"Ragazzi." Percy si gira sul suo tavolo da biliardo e li guarda con uno sguardo assonnato. "Trovatevi una stanza." Poi alza i pollici all'amico, mimando con la bocca un E bravo ragazzo, te ne sei trovata una carina. Poi si gira e torna a dormire. E a sbavare.

Eh, sì. Non sai quanto, bro.

Piper è di nuovo seduta sul suo sgabello. E Jason deve chiamare Annabeth.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Mikirise