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Autore: Clove Malfoy    05/08/2015    4 recensioni
#01: “Piacere di conoscerti, Malfoy, Scorpius Malfoy”
#02: “Non ci credo! Davvero ne dubitavi?” Rose non sapeva se essere arrabbiata o divertita. “Scorpius Hyperion Malfoy, sei un gran pezzo d’idiota”
#03: “Scorpius! Non ci crederai mai! Linda Jackson ha una cotta per te”
#04: “Ahh!! Sono così felice per voi! Siete una coppia davvero carina!” Quella era una mezza verità.
.#05: “Quella stronza! Come ha osato… Oh, Scorpius! Mi sento così in colpa”
#06: Menta. Odore di menta. Odore di Scorpius.
#07: “Scorpius, sono nella merda: credo di essermi innamorata del mio migliore amico”
***
#01: “Sono Malfoy, Scorpius Malfoy”
#02: “Ma noi due… siamo amici?”
#03: “Veramente?” Peccato che si era appena reso conto di amare un paio di occhi azzurri come il cielo, dei capelli rossi come il fuoco e un volto ricoperto di lentiggini.
#04: “Vero, eh?” No. Lui e Linda non erano un coppia carina. Lui non amava Linda.
#05: “Fa niente” E faceva niente davvero. Lui Linda non l’aveva mai amata.
#06: Cioccolata. Odore di cioccolata. Odore di Rose. E questa era la sua conferma.
#07: “Beh, allora siamo nella merda tutti e due. Amo la mia migliore amica da sette anni”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Seven years

#01: “Piacere di conoscerti, Malfoy, Scorpius Malfoy”
#02: “Non ci credo! Davvero ne dubitavi?” Rose non sapeva se essere arrabbiata o divertita. “Scorpius Hyperion Malfoy, sei un gran pezzo d’idiota”
#03: “Scorpius! Non ci crederai mai! Linda Jackson ha una cotta per te”
#04: “Ahh!! Sono così felice per voi! Siete una coppia davvero carina!” Quella era una mezza verità.
.#05: “Quella stronza! Come ha osato… Oh, Scorpius! Mi sento così in colpa”
#06: Menta. Odore di menta. Odore di Scorpius.
#07: “Scorpius, sono nella merda: credo di essermi innamorata del mio migliore amico”
***
#01: “Sono Malfoy, Scorpius Malfoy”
#02: “Ma noi due… siamo amici?”
#03: “Veramente?” Peccato che si era appena reso conto di amare un paio di occhi azzurri come il cielo, dei capelli rossi come il fuoco e un volto ricoperto di lentiggini.
#04: “Vero, eh?” No. Lui e Linda non erano un coppia carina. Lui non amava Linda.
#05: “Fa niente” E faceva niente davvero. Lui Linda non l’aveva mai amata.
#06: Cioccolata. Odore di cioccolata. Odore di Rose. E questa era la sua conferma.
#07: “Beh, allora siamo nella merda tutti e due. Amo la mia migliore amica da sette anni”
  
 
#01
Rose ed Albus non riuscivano proprio a trovarlo, uno scompartimento vuoto e ci avevano ormai rinunciato quando ne trovarono uno in cui l’unica presenza era quella di un ragazzino con i capelli biondo platino e gli occhi grigi.
“Possiamo entrare?” Aveva chiesto Rose.
Il ragazzino aveva annuito e si era messo a osservare il paesaggio che scorreva fuori dal finestrino, mentre Rose ed Albus sistemavano i propri bagagli negli appositi posti.
“Allora”
Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio, Rose, da sempre la più loquace della famiglia, aveva parlato.
“Io sono Rose, Rose Weasley” Si era presentata. “E lui è Albus, Albus Potter”
Il biondino aveva osservato allungo i due cugini, sbigottito.
“Io sono Malfoy, Scorpius Malfoy”
“Piacere di conoscerti, Malfoy, Scorpius Malfoy”
 
#02
“Rose!” Scorpius stava rincorrendo la giovane grifondoro che si stava dirigendo, a passo di marcia verso la sua sala comune.
“Rose! Ti prego!”
A quella supplica la rossa si voltò per incontrare poi gli occhi di un grigio intenso del serpeverde.
“Non ci credo! Davvero ne dubitavi?” Sbottò Rose. Non sapeva se essere arrabbiata o divertita.
“Scorpius Hyperon Malfoy, sei un gran pezzo d’idiota!” Disse alla fine, dopo un minuto che era sembrato infinito.
“Grazie” Fu la risposta di Scorpius.
La grifondoro lo guardò confusa.
“Di cosa?”
“Di essere mia amica.”
Rose sorrise e così fece anche lui un attimo prima di abbracciarla.
E lo sapeva, ora. Non avrebbe mai avuto bisogno di richiederglielo. Non avrebbe mai dubitato della loro amicizia.
“Rose… Ma noi due… siamo amici?”
No. Quella domanda, ora, era cancellata dalla sua testa.
 
#03
 
“Scorpius!” Rose non fece nemmeno in tempo a farlo voltare che, da dietro, gli butto le braccia al collo e gli saltò addosso. Scorpius, per evitare di far cadere entrambi, mise le mani sotto le sue ginocchia e prese a marciare con la falsa magra in schiena fino a un albero vicino al lago nero. Il loro albero. L’albero sotto la cui ombra passavano ore ed ore a parlare.
Rose aveva gli occhi azzurri che brillavano, i capelli rossi, solitamente ordinati in morbidi boccoli grazie a cento e passa pozioni, erano spettinati e le guance arrossate dal vento di dicembre.
“Sai… potrei abituarmi all’idea… Non sei niente male come Thestral”
Scorpius le lanciò un’occhiata di fuoco.
“Scordatelo che ti trascini ancora in quel modo, Rossa. Ti hai mai detto nessuno che sei una falsa magra?”
Rose gonfiò le guance in un’espressione buffa e mise il broncio. Scorpius non poté fare a meno di sorridere.
“Comunque!” Rose ora lo guardava in maniera seria. Falsamente seria, Scorpius ne era sicuro.
“Non ci crederai mai! Linda Jackson ha una cotta per te!”
Ecco. Falsamente seria. Ora Rose aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
“Veramente?” Scorpius era sinceramente sorpreso... anche lui, mesi prima, aveva avuto una cotta per Linda del suo stesso anno ma di grifondoro. Peccato solo che si era appena reso conto di amare di amare un paio di occhi azzurri come il cielo, dei capelli rossi come il fuoco e un volto ricoperto di lentiggini.
 
#04
Rose guardava Scorpius e la ragazza accanto che gli stringeva la mano raggiante sbigottita. Per un attimo ebbe l’impulso di cacciare via quella ragazza molto più alta e molto più bella di lei per stringere la mano di Scorpius, ma si trattenne perché Linda, con i suoi capelli neri come la pece e i suoi occhi azzurri come il ghiaccio, era al posto che gli spettava: accanto a Scorpius.
Mascherò la sua gelosia con un sorriso a trentadue denti che le uscì abbastanza naturale.
“Ahh!! Sono così felice per voi! Siete una coppia davvero carina!” Quella era una mezza verità. Solo se lui era felice lo era anche lei.
“Vero, eh?” Fece Scorpius guardando negli occhi la ragazza che gli stava accanto.
No. Non era vero. Lui e Linda non erano un coppia carina. Lui non amava Linda. E non era Linda che voleva accanto, a intrecciargli le dite nelle sue. No, quello era il posto che spettava a Rose… solo che Rose non lo sapeva.
 
#05
“Quella stronza! Come ha osato… Oh, Scorpius! Mi sento così in colpa” Rose non faceva altro che ripetere queste parole da mezz’ora.
Lei e Scorpius si erano subito rifugiati sotto l’ombra del loro albero non appena avevo finito gli scritti dei G.U.F.O di Storia della Magia.
Scorpius aveva raccontato alla sua migliore amica il motivo della rottura tra lui e Linda.
“Tradirti! Roba da matti… misieraccia! E’ tutta colpa mia… mia.. mia, solo mia!” Rose si strinse le ginocchia al petto e ci poggiò le testa sopra.
Scorpius le mise un braccio intorno alle spalle.
Lui la capiva, Linda. Scorpius non era più in grado, anzi non era mai stato in grado di dare le giuste attenzioni alla sua ragazza. Lui non l’amava e lei era troppo intelligente per non rendersene conto. Era vero, ci era rimasto male… infondo lui e Linda avevano passato più di un anno insieme.
“Non capisco” Sussurrò all’orecchio di Rose, che sentì mille brividi percorrerle la schiena, “Perché sarebbe colpa tua”.
Rose alzò la testa per immergere i suoi occhi azzurri, leggermente lucidi, in quelli grigio plumbeo di Scorpius.
“Sono stata io a dirti che lei aveva una cotta per te… e ho detto a lei che tu ricambiavi… se mi fossi fatta i fatti miei forse questo non sarebbe successo…” Disse con un fil di voce Rose.
Scorpius sorrise. Un sorriso dolce. Uno di quei sorrisi che solo Rose sapeva fargli fare.
“Non fa niente, Rose. Non fa niente” E non faceva niente davvero. Lui Linda non l’aveva mai amata.
Rose poggiò la testa in grembo a Scorpius, continuando a guardarlo negli occhi. E in quel momento, ne fu completamente certa. Lei, Rosalie Minerva Weasley, si era innamorata di Scorpius.
 
#06
“Qualcuno sa’ dirmi cos’è questa pozione?” Chiese il vecchio Professor Lumacorno indicando una pozione di una luminosità madreperlacea che emanava vapore a spirale.
La mano di Rose, la studentessa migliore del suo anno, scattò in altro.
Lumacorno, che non si aspettava altro, sorrise alla primogenita Weasley e con un cenno della mano le fece segno di parlare.
“E’ Amortentia, signore!” Incominciò “E’ il filtro d'amore più potente del mondo. Per questo il Ministero della Magia ne vieta la produzione. L’amortentia  crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il vero amore, che non si può creare artificialmente ed, inoltre, ha un odore diverso per ogni persona che lo sente, secondo le fragranze che gli piacciono di più”
Rose sentiva odore di menta. Menta. Odore di menta. Odore di Scorpius.
Non si aspettava altrimenti.
Scorpius annusò la pozione, già consapevole dell’odore che avrebbe sentito.
Cioccolata. Odore di cioccolata. Odore di Rose. E questa era la sua conferma.
 
#07
“Rose! Rose!” Scorpius Malfoy stava correndo dietro alla sua migliore amica che, non appena lo aveva visto, si era girata e aveva cambiato corridoio.
“Rosalie Minerva Weasley! Si può sapere cosa ti prende?” Domandò non appena riuscì a fermare la sua migliore amica.
Rose abbassò lo sguardo a terra e mise le braccia al petto.
Scorpius, stanco del fatto che l’amica lo evitasse da giorni, le prese in braccio mentre lei, superato lo sbigottimento iniziale, iniziava a dargli pugni sulla schiena e a intimarlo di lasciarla immediatamente altrimenti, parole sue, lo avrebbe avadakedavrizzato all’istante.
Scorpius, tuttavia, non la lasciò finché non giunsero a destinazione, al loro albero.
“Ora tu mi dici che cos’hai” Le disse.
Lei incrociò le braccia al petto e sul suo volto si dipinse una smorfia buffa che fece sorridere Scorpius senza che lui se ne rendesse nemmeno conto.
“Allora, vuoi parlare?”
Rose scosse la testa.
“Rossa, non farmi perdere tempo” Scorpius stava iniziando ad esasperarsi. Era dall’inizio dell’anno, avvenuto due mesi prima, che la sua migliore amica lo evitava.
“Bene, puoi benissimo andartene” Rose si sedette a terra, imbronciata.
Scorpius si accomodò accanto a lei e, con un braccio, le cinse le spalle.
“Rosie… cos’è successo?” Chiese Scorpius, delicatamente.
“Ecco… io… è tutto un casino!”
“Allora spiegamelo”
“Scorpius, sono nella merda: credo di essermi innamorata del mio migliore amico”
E il serpeverde non poté fare a meno di sorridere.
“Beh, allora siamo nella merda tutti e due. Amo la mia migliore amica da sette anni”
 
 
   
 
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