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Autore: applestark    05/08/2015    0 recensioni
Lily Luna Potter frequenta il suo penultimo anno ad Hogwarts, dove, anni prima, è stata smistata nei Serpeverde. Nonostante quella notizia l’abbia da subito sconvolta, ormai si è integrata perfettamente in quell’ambiente. Corre invece l’ultimo anno per Albus Potter, Rose Weasley e Scorpius Malfoy che, spinto dal suo desiderio irrefrenabile di ottenere ciò che più gli è proibito, si avvicina pericolosamente alla piccola Potter.
Nel frattempo, un’oscura minaccia sembra destabilizzare la vita di Malfoy, ed inevitabilmente anche quella di Lily, che nonostante gli avvertimenti dei suoi fratelli, non riesce a non cacciarsi in un guaio.
||New generation|| ScorpiusxLily
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Malfoy, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo!
Ancora grazie mille a chi segue, legge e recensisce.
Buona lettura :)



VI.
 
Winter solstice.


Il giorno seguente, Lily era tranquillamente seduta accanto ad Ivy all’ora di pranzo, quando vide il fratello, Albus, camminare a passo svelto e con sguardo torvo verso di lei.
Aveva tra le mani una scatola, che le depositò davanti con un gesto brusco.
-Credo che il gufo abbia dei problemi, o forse desiderava che noi ci incontrassimo- le aveva detto, con un tono che non era quello dolce e rassicurante di sempre.
La ragazza spostava lo sguardo tra la scatola e il fratello, e alla fine indugiò negli occhi blu di quest’ultimo.
-In effetti non ci vediamo da un po’, va tutto bene?- disse sottovoce, e poi alzandosi per essere all’altezza del ragazzo.
-Si, anche se forse noi due dovremmo fare una chiacchierata-
-Chiacchierata?- mormorò Lily, inarcando un sopracciglio.
-Proprio così, ma non voglio rovinarti la giornata del ballo.- concluse, con la voce meno dura di poco prima.
-E okay- si arrese Lily, ed allargò le braccia per ricevere una stretta, che arrivò con un attimo di ritardo, debole e poco affettuosa.
Vide il fratello allontanarsi e si gettò sulle sedia, imbronciata. Probabilmente qualche voce era giunta al fratello, oppure semplicemente l’aveva vista, quella mattina, sgattaiolare in un corridoio buio, trascinata da quell’incosciente di Scorpius, che la rossa maledisse mentalmente.
-Tutto bene?- la interruppe Ivy, pensierosa.
-Non credo, insomma hai visto Albus? Vuole “fare una chiacchierata con me”!-
-Magari Malfoy non c’entra e ti stai solo impressionando- le suggerì, sorridendo.
“Lo spero” pensò Lily, ma poi spostò l’attenzione sulla scatola davanti a sé.
-Andiamo in camera a vedere cosa contiene?- proprose all’amica, che si alzò con un balzo, ed insieme si incamminarono verso i dormitori Serpeverde.
-Lily, non vedi tua cugina Rose da un po’, non è vero?- le disse all’orecchio, facendola immediatamente diventare pensierosa.
-No, in effetti no, a causa delle ultime verifiche Rosie passa il suo tempo a ripetere in biblioteca. Ma perché me lo chiedi?-
Ivy accennò una risata, e prese l’amica sottobraccio per poter bisbigliare sottovoce.
-Sai che lei e mio fratello fanno parte di quel club per appassionati di Erbologia del professor Longbottom?-
-Sì, sì lo so- rispose la rossa, ritornando un attimo con la mente all’anno precedente.
Ricordava che sua cugina aveva una specie di storia d’amore con Chris, figlio del professore, grande amico dei suoi genitori. Quando il ragazzo aveva lasciato Rose, la poverina, con il cuore spezzato, aveva pensato di abbandonare il club ma poi la sua passione per quella materia le aveva dato la forza di continuare a frequentare quelle lezioni ‘private’.
-Beh, Rose e Sam andranno al ballo insieme. Stasera li vedrai-
Quella notizia arrivò alle orecchie di Lily come una bomba, tanto che si fermò davanti ai dormitori, con la bocca spalancata e gli occhi sgranati.
-Cosa dici? Mia cugina?-
-Si! Tua cugina! Ecco perché stava nella sala comune a spiare te e Malfoy. Ripeteva con mio fratello Erbologia, e poi l’ha costretto a fare lo spione con lei- spiegò la mora, senza riuscire a trattenere una risata.
-Oh, cavolo… giuro che se non avessimo litigato già di recente, correrei ad ucciderla!- sbottò Lily, ma quella situazione sapeva così tanto di inverosimile, che rideva anche lei.
Rose Weasley e Sam Zabini, al ballo insieme, e probabilmente avevano anche una cotta l’uno per l’altra.
Lily pensò che se la coppia più improbabile di Hogwarts potevano essere lei e Scorpius, sua cugina e il suo accompagnatore si piazzavano comunque sul podio.
-Ivy, sai perché ti adoro? Sai sempre tutto. E di tutti per giunta, non so come fai!-
La ragazza sorrise soddisfatta, ed insieme si intrufolarono nella loro stanza, curiose di scoprire cosa c’era in quella scatola.
-Scommetto che si tratta di un vestito- aveva commentato Ivy, sdraiata a pancia sotto sul suo letto.
-Lo credo anche io, mamma e papà hanno voluto farmi un regalo-
La voce della rossa si addolcì, al pensiero dei suoi genitori, che le mancavano tanto.
Soprattutto il padre, con il quale aveva uno splendido rapporto. Quando avevano tempo da trascorrere insieme, Lily sin da piccola gli chiedeva di raccontarle dei suoi anni ad Hogwarts, del perché tutti la guardassero sempre con un sorriso grato quando diceva di essere proprio lei, la figlia del Prescelto.
E così, tramite i racconti del padre, Lily poteva figurarsi nella memoria tutte quelle persone che non aveva potuto conoscere, e che però sentiva comunque vicini al suo cuore. Dai nonni Lily e James, di cui lei e il fratello portavano i nomi, fino al professor Silente, al padrino di Harry Sirius Black, e poi Severus Piton, lo zio Fred.
Posò con cautela il coperchio della scatola a terra ed estrasse l’abito al suo interno, spalancando la bocca per la bellezza di quel capo.
-E’ stupendo- commentò l’amica, mentre lei lo osservava attentamente, figurandosi già come sarebbe stata quella sera nella sala da ballo.
L’abito era color malachite, il corpetto era a maniche corte e puntellato da una serie di ricami simili a fiori, tutti dello stesso colore. Poco sotto lo stomaco partiva una gonna lunga e morbida, di delicato chiffon.
Non aveva parole per descrivere la gratitudine che provava verso i suoi genitori in quel momento, così pensò che gli avrebbe scritto una lettera il giorno seguente.
-Hai ragione, è fin troppo bello per me-
-Sai una cosa, Lil? Stasera mio cugino morirà- commentò divertita Ivy, facendo arrossire l’altra ragazza.
-Non ce n’è bisogno, tra me e tuo cugino non c’è niente oltre a semplice amicizia- balbettò, sistemando nuovamente il vestito nella scatola.
-Certo, certo, ed io sono la fidanzata di Lorcan Scamander!-
-E smettetela di prendervela tutti con il mio accompagnatore- sbuffò Lily, scherzosamente, e poi andò a sedersi accanto alla compagna, per pensare a delle acconciature per i loro capelli da sfoderare quella sera.
 
Intanto, al campo di Quidditch, si era creato un malinteso tra Grifondoro e Serpeverde. Entrambi i capitani delle squadre, Albus Potter e Scorpius Malfoy, avevano prenotato il campo per il pomeriggio.
Dopo qualche attimo di agitazione, erano riusciti ad arrivare ad un compromesso, e così avevano inscenato una partita fittizia, solo per allenarsi, in vista della ripresa delle gare dopo le vacanze di Natale.
Tutto procedeva per il verso giusto, almeno fino a che Malfoy, malauguratamente, colpì alla spalla il giovane Potter, che subì un fallo.
Accasciato sul campo, si teneva il braccio con la mano, e malediva il biondo che, nei suoi pensieri, non solo faceva il cretino con sua sorella, ma si divertiva anche a fargli a male, in quello che lui e i suoi amici definivano “Stile Malfoy”.
Suo cugino Hugo era corso immediatamente ad aiutarlo, ma la situazione iniziò a degenerare quando il biondo prese a ronzare intorno ai due Grifondoro, che subito andarono sulla difensiva.
-Hai finito di piagnucolare, Potter?- l’aveva provocato Scorpius, dando una gomitata a Sam Zabini, sempre al suo fianco.
-Taci idiota- rispose prontamente Hugo, mentre incitava suo cugino a stare calmo, perché ben preso l’avrebbe portato in Infermeria.
-Perché dovrei tacere se è un Weasley, a chiedermelo?- domandò il biondo, con aria retorica e prepotente.
Si divertiva tanto a vedere gli altri alterarsi, anche se sapeva quanto stesse giocando con il fuoco con Albus.
-Se avessi la bacchetta ti avrei già schiantato, Malfoy- digrignò proprio il fratello di Lily, cercando una mano ai suoi compagni di squadra per alzarsi.
-Che paura. Possiamo rimandare la gara di magia a un’altra volta, non pensi?- continuò a provocarlo il Serpeverde, nonostante Sam gli avesse mormorato di lasciar perdere.
-Non ti sai difendere senza magia, o devo chiamare il tuo papà per aiutarti?-
-Santo Albus Potter, la diva di Hogwarts, ora che l’altro cretino se n’è andato!- gli sputò contrò Scorpius, con la rabbia che gli colorò di rosso il viso sempre pallido.
-La diva forse sei tu, che ti diverti a prendere in giro mia sorella Lily.- l’accusò, ma il ragazzo lo guardò con fare interrogativo.
-Io non prendo in giro nessuno, e tra l’altro, Lily deve dar conto solo a sé stessa. Se non le piacesse stare con me, me lo direbbe. E ti assicuro che è sempre felice in mia compagnia-
-Mi hai rotto, lurido Malfoy- furono le ultime parole di Al, prima di sferrare un pugno in pieno volto al biondo di fronte a sé, che non riuscì a schivarlo ma rispose con altrettanta aggressività.
In men che non si dica, nacque una disputa violenta tra i due, che si ridussero a due persone sanguinanti e cosparse di lividi.
A dividerli ci pensò l’inquietante guardiano, degno erede del signor Gazza, e Rose Weasley, che era andata a vedere gli allenamenti e si ritrovò presto ad essere arbitro di una scazzottata tra giovani maghi.
 
Mancava meno di mezz’ora all’inizio del ballo quando Lily era davanti allo specchio, con l’abito addosso e un’espressione preoccupata in volto. Quel genere di eventi non erano propriamente cose che facevano per lei, e quindi andava sempre in ansia.
Aveva tra le mani due collane, ed era indecisa su quale mettere, così osservava il suo riflesso alla ricerca di una risposta.
Ivy, che era uscita poco prima per aiutare un’altra ragazza con il suo vestito, tornò in stanza correndo, i capelli scuri svolazzanti e un’espressione sconvolta disegnata sul volto.
-Lily Potter. Tuo fratello e Scorpius si sono picchiati al campo di Quidditch oggi pomeriggio!- annunciò, portandosi le mani davanti al volto.
-C-cosa? Ivy non scherzare… ti prego- disse spaventata, Lily, che lasciò immediatamente cadere le due collane sul letto, per capirci qualcosa di quella faccenda.
-Te lo giuro, Lil. Me l’ha detto Dominic, l’ho trovato in sala comune. Si sono malmenati, e solo da poco hanno lasciato l’infermeria! C’era tua cugina con loro-
-Salazar, e come stanno? Come sta Albus?- chiese in tono allarmato, ed iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza. Quella situazione era degenerata ancor prima di quanto credeva, e adesso sarebbero sorti tutta una serie di malintesi e problemi che avrebbe dovuto risolvere.
-Non lo so, non lo so-
-Devo andare da Albus!-
-Dove vai? Tra pochissimo inizia il ballo, lo vedrai…- le spiegò l’amica, cercando in vano di calmarla.
-Mi dispiace, troppo… scommetto che hanno detto qualcosa su di me e… e poi si sono picchiati. E’ tutta colpa mia- disse in un sussurro, e pensò a suo fratello, con il quale in diciassette anni di vita non aveva mai litigato. Il suo Al, che non aveva mai menato nessuno, e che era tranquillo, e schivo. Cosa aveva potuto dirgli, Malfoy, per provocarlo in quel modo?
Quella che si prospettava una serata tranquilla, in realtà, sarebbe stata più complicata del previsto.
“Quasi non mi muovo dalle braccia di Lorcan” pensò, poco prima che lei e Ivy si recassero nella sala comune.
Tutte le ragazze, vestite perfettamente ed accompagnate dai loro compagni, camminavano lungo le scale ed i corridoi della scuola, per raggiungere la sala da ballo, perfettamente addobbata secondo il gusto della preside McGranitt.
Lily si avviò sola, alla ricerca di Lorcan, che in effetti non vedeva dal giorno in cui le aveva chiesto di andare al ballo con lei. Mentre camminava, attenta a non inciampare nel vestito lungo con i tacchi alti che aveva indossato, sua cugina Rose la chiamò con un fischio.
Si voltò, e la trovò nel suo bel vestito corto e color cipria, che metteva in risalto i suoi capelli color carota.
-Ehi, Rosie- disse, avvicinandosi piano a lei e al suo accompagnatore, Sam.
-Ehm ciao Lily, lui è..è-
-Rose, è Sam, lo conosco- sospirò Lily, spostando poi l’attenzione al ragazzo alto e sorridente al suo fianco. –Zabini- lo salutò, ma poi si fece più vicina alla cugina, chiedendole con lo sguardo di spiegarle quanto accaduto quel pomeriggio a Quidditch.
-Lily quest’abito ti dona- si complimentò la rossa, quasi ignorando quello sguardo implorante che la cugina le aveva rivolto.
-Sei favolosa anche tu, dovrebbe vederti zio Ron…-
Zabini interruppe quello scambio di complimenti, rivolgendosi alla sua accompagnatrice.
-Credo che Potter voglia sapere cos’è successo al fidanzato- ironizzò, beccandosi una bella pacca sulla spalla da Lily.
-Non ho nessun fidanzato. Piuttosto, come sta Albus?-
-Sta bene, cioè anche Malfoy è apposto. Hanno solo dei graffi sul volto. In più a tuo fratello fa male il braccio a causa di un fallo- spiegò Rose, con un lampo di preoccupazione negli occhi.
-Credo solo che adesso Al sia veramente arrabbiato, anche con te. Malfoy ha parlato di te, di voi, e devo avvisarti che tuo fratello vi ha visti sgattaiolare stamattina dopo la lezione, quindi… goditi la serata, ma domani ti aspetta una guerra- continuò.
La Weasley era stata  chiara e diretta, come sempre. Lily analizzò tutte le sue parole, una ad una, e prese un enorme respiro per non collassare lì terra.
Mentre stava per rispondere, fu raggiunta da Lorcan Scamander, un ragazzo alto e biondo, con i capelli scompigliati e un bell’abito da sera grigio.
-Ehi Lily, ciao, sei favolosa- balbettò, imbarazzato.
-Lorcan! Sei stupendo anche tu- rispose, voltandosi un secondo dove prima c’era sua cugina e dove in quel momento non c’era più niente.
-Vogliamo entrare?- le propose il ragazzo, porgendole il suo braccio, che lei prese immediatamente.
-Certo, come stai?-
Sorrise, voleva cercare di sembrare rilassata, tuttavia la sua preoccupazione era evidente, tanto che anche Lorcan se n’è accorse, e cercò in tutti i modi di farla ridere, distrarre, ovviamente in vano.
-Prendo del vino elfico per entrambi, che ne dici?- propose alla fine, allontanandosi per una manciata di minuti.
Giusto il tempo di far entrare in sala Albus, splendido nel suo abito blu scuro, accompagnato da Lisandra, con un vestito turchese così grazioso da farla sembrare una fatina.
Lo sguardò di Lily cercò quello del fratello, ma i due non stabilirono nessun contatto visivo, o almeno non diretto. Il ragazzo l’aveva vista fin da subito, ed aveva pensato che fosse cresciuta tantissimo, e che quel vestito verde le donava particolarmente. E poi, immediatamente il pensiero che Malfoy potesse avere una relazione con la sua piccola Lily, lo fece rabbuiare.
-Ecco il tuo vino- spuntò Lorcan, con un sorriso stampato in volto.
-Ti ringrazio-
Entrambi bevvero un goccio di quella bevanda, e cercarono di intrattenersi con una conversazione basata sul più e sul meno. I due erano cresciuti in stretto contatto, come se fossero cugini, e quindi ciò che dicevano non era mai particolarmente speciale, e se pure Lorcan trovava Lily molto attraente e simpatica, soprattutto perfetta com’era quella sera al ballo, gli occhi della giovane cercavano solo Scorpius, in quella folla.
Non ci volle molto prima che il ragazzo giungesse, ed infatti, nel momento in cui Lily sentì uno sguardo accarezzarla da lontano, si voltò ed i suoi occhi incontrarono l’Oceano in tempesta delle iridi del biondo.
Le rivolse un breve sorriso, e lei non poté fare a meno di notare un graffio proprio sotto il suo occhio, provocato dal litigio con suo fratello di quel pomeriggio.
Improvvisamente tutto quello che diceva Lorcan perdeva di importanza, e Lily iniziò a stringere con forza il suo bicchiere di cristallo, come se potesse rompersi da un momento all’altro.
Intorno a lei, tante bellissime ragazze nei loro abiti vistosi chiacchieravano divertite con i loro accompagnatori, persino Rose e Sam non facevano che ridere insieme, e Lily si trovò a pensare che fossero davvero carini, oltre che quasi surreali.
Dal canto suo, Scorpius la guardava, prestando poca attenzione alle frivolezze della sua accompagnatrice Sarah, perché troppo impegnato a scrutare Lily senza che se ne accorgesse.
Nonostante fosse realmente preoccupato per l’incontro che quella notte doveva avere con lo sconosciuto di qualche giorno prima, guardare quella ragazza gli dava una via di fuga, e se avesse potuto anche solo stringerla un attimo, sarebbe stato meglio.
Pensò che quell’abito color malachite le donasse in modo particolare, e che con i capelli appena raccolti sulla nuca fosse ancora più bella del solito, e suo fratello era proprio idiota a lasciarla nelle mani di Scamander, e non nelle sue.
Per quale razza di motivo doveva pagare le pene di quanto fatto da suo padre? Suo padre, un ragazzo venduto dal padre al Signore Oscuro, per una voglia di successo più sua che del figlio.
 Poteva davvero non stare con Lily, a causa di quella questione?
Quando la professoressa McGranitt diede inizio alle danze, e tutti presero a volteggiare per la pista da ballo, Scorpius dovette invitare Sarah a ballare, mentre con la coda dell’occhio vedeva Lorcan calpestare i piedi di Lily, e lei, sorridente, gli diceva che era tutto apposto.
“Ma come fa?” pensò il biondo, e quando ne ebbe l’occasione, lasciò andare la sua accompagnatrice e si avvicinò con fierezza a Lily, che con il sorriso quasi gli pregava di portarla via.
-Scamander, non ti dispiace, vero?- disse con superbia, prendendo la mano della rossa e avvicinandola a sé.
-Ciao, Malfoy- lo salutò lei, posando subito una mano sulla sua spalla, sentendosi sollevata.
-Come stanno i tuoi piedi?- scherzò, parlando sottovoce e poi stringendola fortissimo, mentre iniziavano a volteggiare a passi di walzer.
-Beh, piuttosto tu, come stai?- chiese subito lei, sospirando e beandosi del profumo di menta del ragazzo, che accennò un sorriso amaro.
-Fratellino picchia forte, Potter.-
Lily fece una giravolta, e poi ritornò tra le sue braccia, con un mezzo sorriso sulle labbra.
-Mi dispiace- gli disse piano, ma lui sembrò non fregarsene.
Anzi, le sfiorò la guancia per mostrarle come non sarebbe stata una scazzottata con Albus, a fargli cambiare idea.
Il loro rapporto non era ancora precisamente delineato, ma lui voleva Lily. Lo aveva pensato dal primo momento in cui quell’anno l’aveva vista salire sull’Espresso, e difficilmente si sarebbe arreso.
Continuarono a volteggiare, sotto lo sguardo torvo di Albus, che proprio non riusciva a rilassarsi, quella sera, nonostante Lisandra fosse di ottima compagnia.
 
 
 
 
To be continued.
  
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