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Autore: Princess Kurenai    27/01/2009    3 recensioni
Gomiti appoggiati alle ginocchia con le mani che, giunte, si torturavano mostrando tensione e nervosismo.
Schiena piegata in avanti, sottomessa. Era come se un immane peso gravasse su di essa.
Infine vi erano i suoi occhi che, fissi per terra, ignoravano volutamente due elementi.
La ragazza seduta dinnanzi a sé e il luogo in cui i medici si stavano occupando dell'Akimichi.
Guardare uno dei due avrebbe fatto crollare le sue difese e non poteva permetterselo.
Non in quella drammatica situazione.
Doveva dimostrarsi forte e calmarsi.
Non solo era avvilente quella dannata attesa per l'esito dell'operazione, ma anche l'idea di mostrarsi debole di fronte a lei lo turbava.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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.: Fragile :.

 

Gomiti appoggiati alle ginocchia con le mani che, giunte, si torturavano mostrando tensione e nervosismo.

Schiena piegata in avanti, sottomessa. Era come se un immane peso gravasse su di essa.

Infine vi erano i suoi occhi che, fissi per terra, ignoravano volutamente due elementi.

La ragazza seduta dinnanzi a sé e il luogo in cui i medici si stavano occupando dell'Akimichi.

Guardare uno dei due avrebbe fatto crollare le sue difese e non poteva permetterselo.

Non in quella drammatica situazione.

Doveva dimostrarsi forte e calmarsi.

Non solo era avvilente quella dannata attesa per l'esito dell'operazione, ma anche l'idea di mostrarsi debole di fronte a lei lo turbava.

Sospirò, e alzò il viso verso la compagna.

Non resisteva.

Sedeva composta.

Spalle erette, gambe unite con le mani, chiuse a pugno, posate su di esse.

Il viso, serio, mostrava la sua preoccupazione.

Neanche lei era brava a nascondere la propria fragilità.

Erano più simili di quanto immaginasse.

E per quanto quella situazione fosse simile a quella di tre anni prima, Shikamaru era sicuro - anzi, ne era convinto - che lei non l'avrebbe mai punzecchiato come Temari.

Era convinto che la compagna gli avrebbe dato il supporto emotivo che anche tre anni prima aveva desiderato quando, al rientro della sua prima missione da chunin, aveva atteso l'esito dell'operazione di Chouji in compagnia della kunoichi della Sabbia che non faceva altro che prenderlo in giro per la sua preoccupazione.

Era forse sbagliato avere paura di perdere il suo migliore amico?

Era sbagliato temere di essere lui e le sue scelte da leader la causa della sua morte?

No. Non lo era.

Ma mentre Temari non lo capiva, lui sapeva che Shiho ci sarebbe riuscita.

Shikamaru si fidava di lei, altrimenti non le avrebbe mai permesso di stargli accanto durante l’attacco di Pain su Konoha al quale erano miracolosamente sopravissuti grazie a Tsunadesama.

" Andrà tutto bene.", disse.

La giovane kunoichi lo guardò stupita.

Quelle parole che sembravano quasi una domanda e non un'affermazione, ma gli donò un sorriso convincendosi a sua volta e capendo che il Nara aveva bisogno di una mano.

" Certo, Shikamarukun.", assentì. " Sakurasan sa quel che fa. Chouzasan è in ottime mani."

Il Nara ricambiò appena il sorriso.

Ecco... era quello di cui aveva bisogno.

Doveva essere rassicurato come Shiho stava facendo con lui in quel momento.

Si alzò e, zoppicando, si avvicinò alla compagna.

" Non ti sforzare.", lo riprese preoccupata alzandosi per sostenerlo.

" Per due passi, che sarà mai.", rispose riuscendo a sedersi sulla panca che faceva da ‘sala d’attesa’ per la casa di legno creata da Yamatosensei per ospitare tutti i feriti dello scontro.

Si erano organizzati come meglio potevano appena Pain era sparito, richiamato da uno strano uomo pianta.

" Sakurasan ha detto che devi restare fermo.", lo riprese subito Shiho.

" E sarai tu a costringermi?", ironizzò divertito.

Sentiva la tensione scemare e la sicurezza che l'Haruno avrebbe salvato il padre del suo migliore amico crescere.

La ragazza arrossi borbottando un: " Se necessario..."

Era rassicurante la sua compagnia molto di più di qualunque altra.

Non avrebbe cambiato quel momento con nient’altro al mondo.

" Shiho..."

“ S-sì?”

“ Grazie.”

La rossa avvampò e distolse lo guardo.

“ E di che...”

“ Ragazzi!”, la porta si aprì mostrando una sudata e provata Sakura. “ Il padre di Chouji è salvo.”, sorrise esultante. “ I rimedi del tuo clan, Shikamarukun, sono stati ancora una volta vitali.”

Il Nara sorrise e si lasciò andare con la schiena sul muro di legno, un sospiro lo raggiunse da parte di Shiho, anche lei sollevata da quella felice notizia.

Si volse verso di lei e, senza troppi problemi le strinse la mano.

Grazie.”, sussurrò ancora e fu certo che la ragazza nei suoi occhi capì il perché di quel ringraziamento.

 

 

Shikamaru e Temari hanno avuto un indizio nell’Ospedale?
Bene, e io l’ho ritrasformato ù.ù/

Sono stata invitata a distruggere tutti gli indizi ShikaTema e chi sono io per rifiutare?

Questo, sarà solo il primo di una serie XDD

Spero vi sia piaciuta^^

   
 
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