Film > The Amazing Spider-Man
Ricorda la storia  |      
Autore: jessthesohodoll    05/08/2015    1 recensioni
Dopo essere tornato dal manicomio, Harry decide di avere una nuova e inosuale abitudine autodistruttiva
ed è qui che incontra qualcuno che non vedeva da tempo
Genere: Angst, Dark, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gwen Stacy, Harry Osborn, Peter Parker
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


I’ve hurt myself today
To see if i still feel
I focus on the pain
The only thing that real
 
La notte era consigliera, dicevano. Ormai, l’unica cosa che sapeva che nella notte trovava conforto.
Harry Osbourn sul cornicione del suo palazzo, con un bottiglia di buon wisky invecchiato come unica compagna.
Erano appena passati i cinque peggiori anni della sua vita e ora voleva solo ubriacarsi fino a dimenticarli. Dentro quel buco infernale gli erano mancate notti così. Limpide e fresche, non una nuvola in cielo.
Ogni singola stella era come se cercasse di competere con le luci abbaglianti di New York. La lune era alta e bianca quella sera. Risplendeva candida e compiaciuta sopra la sua testa, unica compagna di quelle notti insonni.
Lei e una presto vuota bottiglia di wisky.
Il suo maggiordomo Chuck non lo fermava quasi più. Lo vedeva salire le scale con una bottiglia tra le mani e il solito sguardo tormentato. Lui sorrideva silenzioso e si ritirava nelle sue stanze.
“Buon notte signorino Harry” gli diceva “Forse dovrebbe portare una giacca”
Era una calda notte di maggio, fin troppo calda per quel periodo dell’anno.
“Brindo a te New York!” disse Harry , alzando il suo bicchiere quasi vuoto “Brindo alla tua bellezza, alla tua gente strana e al tuo stupido vigilante in calza maglia”
Non sentiva Peter da cinque anni, ormai. Non che li importasse comunque. New York era l’unica vecchia amica che voleva avere al suo fianco in quel momento. Era cupa e scura, proprio come lui.
Infondo, una volta partito per il collegio era stato dieci anni senza sentirlo, ed era sopravissuto.
Ma era cambiato tutto,dopo quella notte. Dire che si sentiva in colpa era un eufemismo.
Ogni volta che la sua mente tornava a quella notte, un pezzo di lui moriva con Gwen.
In quel preciso momento era come se il Goblin lo stesse tenendo ostaggio. Aveva preso il sopravento su di lui e non sapeva come liberarsi.
Certo, quel siero aveva stabilizzato la sua malattia e sembrava averla rallentata. Ma a quale prezzo?
Aveva perso il suo migliore amico per sempre, e una ragazza innocente era morta per colpa sua.
Ogni settimana, da quando era tornato, lasciava un mazzo di rose sulla tomba di Gwen. Era un semplice ed inutile gesto che almeno lo faceva dormire la notte.
Un giorno, ci mancò poco che incontrasse Peter. Fece appena in tempo a nascondersi dietro un albero prima che lui arrivasse.
Lo vide piegarsi verso la lapide, prendere i fiori, leggere il biglietto e guardarsi attorno. Come poteva voler parlare con lui? Di sicuro, Peter preferiva saperla a milioni di chilometri in Inghilterra, piuttosto che tre metri sotto terra.
Il ritorno dal manicomio era stato traumatico anche per lui, ma non come i cinque anni passati lì dentro.
Aveva visto e subito cose che voleva solo dimenticare.
Bella parola. Dimenticare.
Sembrava più facile a dirsi che a farsi.
Lui era il cattivo della storia, e i cattivi non hanno mai un lieto fine. A nessuno importava delle conseguenze.
Quando era tornato, lo avevano accolto tutti con pacche sulle spalle e falsi, ampi sorrisi. Felicia lo aveva salutato con calore, mostrandogli gli appuntamenti della giornata e porgendogli il solito caffè.
Come se nulla fosse cambiato.
Ma tutto era cambiato, lui era cambiato. Harry voleva solo scappare, ma non sapeva dove andare.
A quel punto, Harry ridacchiò, prese la sua bottiglia ormai vuota e decise che era giunto il momento di tornare dentro.
Se quella fosse stata una serata fortunata, l’alcol gli avrebbe regalato una nottata di sonno senza sonno.
Ma Harry non era mai stato fortunato. Così, quando un ombra scura si posò dietro di lui, sapeva già chi potesse essere.
 
The needle tears a hole.
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything
 
“Ogni sera la solita storia” disse il suo nuovo ospite “Brindi alla città, alla sua gente strana e poi mi insulti”
“Buona serata anche a te, Parker” rispose Harry, senza guardarlo.
Peter era ancora vestito con il suo costume da Uomo Ragno quando si rivelò a Harry, anche se la maschera mancava all’appello.
“In cosa posso esserti utile?” chiese sarcastico Harry “Non pensavo fossi così masochista. Hai un’altra fidanzata da fare fuori?”
“Wow” disse Peter “Dopo tutto quello che hai fatto, sei tu quello che attacca?”
“Perché sei qui?” chiese Harry, più calmo.
“Ho sentito del manicomio in cui eri” disse Peter “Volevo assicurarmi che stessi bene”
Già, sembrava che l’unica cosa di buono che avesse fatto in vita sua fosse stato chiudere quel buco infernale.
“Sto bene” disse Harry “Di nuovo nei miei noiosi panni di amministratore delegato”
“E allora?” chiese Peter “Finisce così?”
“Che intendi?” chiese Harry, confuso.
“Certe parole sei solo in grado di scriverle, a quando vedo” rispose Peter.
“Non servirebbe a niente” disse Harry “Mi odierai comunque fino alla fine dei tuoi giorni”
“A volte dimentico quanto bene tu mi conosca” disse Peter “Ma potresti almeno provarci”
“Lo sai già che mi dispiace”
“Lo so. Ho visto i fiori. Ogni singolo biglietto. È a casa mia” disse Peter “Io-io volevo sentirlo dalla tua voce”
“Senti Peter” disse Harry “Domani devo alzarmi presto”
“Bene” rispose Peter “Non so nemmeno cosa mi stessi aspettando”
“Vuoi le mie scuse?” chiese Harry “Bene, mi dispiace ok? Mi dispiace averti portato via l’amore della tua vita. Mi dispiace non essere al posto suo in questo momento, e Dio non saprai mai quanto io lo desideri. Mi dispiace averti rovinato la vita. Mi dispiace averla rovinata a me. Va bene così?”
“Si” disse Peter “Volevo solo una prova che fossi ancora umano, dopo tutto, e che il Goblin se ne fosse andato per sempre. E per quello che vale, sono contento di riaverti indietro, anche se sei tornato a pezzi. Mi sei mancato dopo tutto, ed è inevitabile”
“Mi sei mancato anche tu, Peter”
 
Ma Spiderman era già troppo lontano per poterlo sentire
 
 
 
 
 
Soho Doll Corner:
prima parkosborn!!!
 
Non sono come, ma quando si parla di Marvel, io finisco sempre per shippare il cattivo ragazzo di turno con il bravo ragazzo / ragazza con I superpoteri. (Vedi Skyeward e Stucky)
 
Le lacrime che ho versato per Gwen sono state copiose, credetemi. Ma allo stesso momento non potevo non pensare anche al mio bambino numero 3 : Harry Osbourn.
 
Tranquillo Harry! I tuoi fratelli maggiori Grant e Bucky saranno in grado di tenere a bada il mostro verde per te.
 
Bene, ditemi che ne pensate
 
jess
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Amazing Spider-Man / Vai alla pagina dell'autore: jessthesohodoll