Deidara e Sasori avevano partecipato ad una lunga e complicata missione, essa riguardava nel rubare un antico e letale veleno nel villaggio del fulmine, tutto era andato bene sin quando, a  causa delle continue lamentele di Deidara, furono scoperti da alcuni ninja che stavano sorvegliando l'edificio.
Fortunatamente era andato tutto bene e, nonostante Deidara era stato ferito in varie zone del suo corpo, riuscirono a fuggire dai ninja del fulmine, tornando al covo, dove vennero accolti da Konan.
-Bentornati! Avete portato a termine la missione?- Gli chiese Konan, accennando un sorriso nel vedere che i due erano tornati vivi.
Sasori sospirò seccato e consegnò a Konan il barattolo che conteneva il veleno. -Se Deidara non si fosse lamentato in continuazione, avremmo portato al termine questa missione molto più velocemente, senza rischiare di venire uccisi!- Esclamò su tutte le furie.
D'altro canto Deidara aveva la vista appannata e reggendosi dal muro andò dritto e silenziosamente nella sua stanza, che condivideva con Sasori.
Sasori e Konan lo seguirono con lo sguardo e poi si voltarono uno verso l'altra. -Vedi che comportamenti infantili?!- Tornò a lamentarsi Sasori. -Ora fa pure l'offeso! Se non ci fossi stato io sarebbe morto già da un pezzo! L'ho detto io che lui sarà uno che muorirà giovane!-
Konan lo guardò un po' con comprensione e un po' con rabbia. -Ti capisco Sasori, ma tutti commettiamo degli errori, in particolare lui che è ancora molto giovane, invece di restare qua a lamentarti vai da lui e cerca di chiarire!- Gli disse Konan sorridendo e voltandosi. -Ora vado a consegnare questo a Pain, buon riposo!- Esclamò attraversandò il lungo corridoio e scomparendo nell'ombra.
Sasori sospirò per togliersi i nervi di dosso, Konan aveva ragione, adesso lamentarsi non serviva a nulla, doveva chiarire con Deidara, ma soprattutto doveva vedere come stava il suo compagno.

Sasori si avviò verso la sua stanza e non appena entrò si chiuse la porta alle spalle; in quel momento notò che Deidara non si trovava lì, forse era dentro il bagno.
Bussò un paio di volte ma non aveva ricevuto nessuna risposta allora, subito dopo. aprì la porta notando che il biondo si trovava accasciato per terra privo di sensi.
-Deidara!- Provò a chiamarlo, andandogli vicino e prendendogli il polso: il battito era molto debole e il biondo respirava a fatica.
Sasori allora lo prese in braccio e lo distese sul suo letto, togliendogli il mantello con le nuvolette e la maglietta; subito notò che le sue braccia e il suo petto erano pieni di tagli, però non erano taglli normali, il sangue che li circondava era nero.
-E se... Quei  kunai che l'hanno ferito fossero avvelenati?- si domandò sussurrando e notando che il voltò di Deidara era sempre più pallido e incandescente.
Sasori, per la prima volta iniziò a tremare e provò uno strano senso di paura nel suo unico punto vitale: il cuore.
Decise di calmarsi e mise una pezza bagnata sulla fronte di Deidara e subito dopo iniziò a disinfettare e pulire tutte le sue ferite; dopo averle bendate si mise a pensare di quale veleno si potesse trattare.
Subito la sua mente sii illuminò e capì di quale antidoto aveva bisogno, ma doveva fare in fretta, Deidara sarebbe potuto morire da un momento all'altro.
Si trattava di un veleno creatosi a Suna, che poi venne rubato, era un veleno che attaccava i vasi sanguigni e gli organi, in partucolare i polmoni, era un veleno letale che avrebbe portato alla morte in un giro di sette o massimo otto ore.
L'unico antidoto che avrebbe fermato il veleno era dell'acqua pura contenente del miele e una spezia speciale.
Fortunatamente Sasori ne aveva uno in laboratorio e allora corse a prenderlo, per poi tornare subito da Deidara.
Immediatamente gli aprì la bocca e delicatamente gli introdusse l'antidoto, attraverso il vasetto.
Sasori tirò un lungo sospiro di sollievo, però si sentiva in colpa nei confronti del suo compagno, si era solo lamentato, senza preoccuparsi di come stava.
Ed ora era lì, spaventato e sollevato.
Ora avrebbe dovuto aspettare.

Passavano le ore e il cuore di Sasori era pieno di paura, avrebbe voluto rivedere il sorriso di Deidara, avrebbe voluto confessargli ciò che provava da tempo per lui, non doveva più perdere occasioni, aveva rischiato di perderlo a causa sua.
Intanto la febbre di Deidara aumentava e quest'ultimo continuava a tremare nonostante fosse ben coperto, il battito era tornato abbastanza regolare mentre Sasori era inginocchiato accanto al letto, continuando a sperare che il biondo si svegliasse.

Dopo qualche minuto Deidara cercò di aprire gli occhi, al primo impatto con la luce li strinse, subito dopo però li aprì leggermente, sentendosi molto affaticato e pesante.
Abbassandò lo sguardò notò che Sasori era inginocchiato accanto al suo letto e che guardava dall'altra parte con uno sguardo un po' triste.
-S..Sas..ori..- Cercò di chiamarlo Deidara con un filo di voce.
Sasori sussultò e si voltò subito a guardarlo, Deidara si era svegliato e lo aveva chiamato; sentì che il suo cuore era molto più leggero. -Deidara... Mi dispiace..- Si scusò sedendosi sul letto accanto a Deidara e stringendogli la mano. -Non accadrà ,ai più, ti proteggerò fin quando potrò... D'ora in poi..-
Non era da lui dire quelle cose, il suo orgoglio ne risentiva, però sapeva che si sarebbe pentito amaramente se non lo avesse fatto.
Deidara accennò un sorriso e una mano di Sasori andò ad accarezzargli una guancia. -E' tut...to ok.. Da-danna..-
Sasori avvicinò il voltò a quello di Deidara, lasciando pochi centimetri di distanza. -La verità è che... Ti amo Deidara e... Ho.. Tremendamente paura di perderti...- Gli sussurrò imbarazzato.
Deidara lo baciò.
Era un bacio dolce e leggero, sapeva di amore, quell'amore che era stato taciuto per tanto, troppo tempo.
Non appena si staccarono, Sasori notò che le guance di Deidara erano un po' rosse e non era dovuto a causa della febbre.
-An...che io t-ti amo...- Sussurrò Deidara, mentre Sasori si sdraiò accanto a lui e lo strinse forte a se.
Poco dopo Deidara si addormentò sereno e Sasori rimase a sorvegliarlo.

Qualche settimana più tardi Sasori e Deidara si trovavano nella loro stanza a discutere.
Si discutevano, non una discussione normale.
Discutevano di arte, ovvero di quale forma artistica fosse la migliore.
-L'arte è esplosione uhn!- Esclamò Deidara alzandosi in piedi sul letto e agitando le mani in aria, come ad imitare un'esplosione.
Sasori scosse la testa rassegnato, sapeva che non gliela avrebbe mai data vinta. -Aaah tu sei un artista folle, cosa ci trovi di artistico in una cose che fa "boom"?- Gli chiese mimando le virgolette con le mani.
Deidara mise le mani sui fianchi fiero di se. -Che è un bel suono uhn!-
Sasori cadde per terra, completamente rassegnato, ma ridendo per l'espressione buffa che aveva assunto il suo compagno. -Dovresti vedere la tua faccia ahahaha!-
Deidara lo guardò confuso e piegò la testa di lato, assumendo un'espressione ancora più buffa.
-Sei kawaii Deidara!- Esclamò Sasori fissandolo con uno sguardo seducente, facendolo arrossire tutto.
Deidara gli tirò un cuscino. -SMETTILA UUUUHN!!!- Esclamò urlando e saltandogli addosso notando che non la smetteva.
Sasori si ritrovo completamente per terra con il biondino sopra di se. -Ti amo folle artista!-
Deidara gli scompigliò i capelli. -Anche io ti amo artista con gusti alquanto discutibili in fatto di arte uhn!! Ma non in ragazzo!-

...Fine

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Salve!
Ok... Farà pietà ç^ç
Spero che vi piaccia, questi sono i miei scleri dell'una di notte xD
Torno in azione con questa oneshot!
Scusate se ci sono errori di battitura ma vedo male e.e
Aspetto i vostri pensieri! 
Vi auguro una buonanotte o un buongiorno! (°^°)/ :3

LadyRose25