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Autore: rauslly_otp    06/08/2015    0 recensioni
“Io Austin Moon prendo te Allyson come mia legittima sposa, per amarti e onorarti finché morte non ci separi” (...)
“E io Allyson Dawson prendo te Austin come mio legittimo sposo, per amarti e onorarti finché morte non ci separi”(...)
..
E se sperate che io inizi la mia storia partendo dalla fine ... vi sbagliate di grosso!
Genere: Fluff, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Pov Ally
Sono le 21:00. Sono pronta. Sto per uscire con un ragazzo che a dirla tutta non conosco.

Pov Austin
Sono pronto. Oramai sono le 21:15, e sono già arrivato.
Lei ancora no. Giustamente. Sono io quello in anticipo.
***
Sono le 21:30. Mi sto spazientendo. Anzi, più che altro, mi sto annoiando.
Sono qui da 15 minuti. Mi guardo intorno per vedere che tipo di gente frequenta questo cinema. Non c’è molta gente. Solo alcune coppiette di ragazzini, che scelgono di vedere un film romantico.
Continuo a guardarmi intorno. Poi la vedo.
Indossa un vestito semplice bianco, senza maniche che arriva fin sopra il ginocchio, con degli schizzi colorati sopra e sotto,  un paio di scarpe col tacco non troppo alte argentate, una borsetta di cuoio a tracolla, un paio di orecchini argentati e una collana anch’essa d’argento dalla quale pendeva un cuore con su scritto ‘Love’ . E leggermente truccata, tra l'altro, coi capelli mossi mi fa impazzire ancor di più.
Anche lei si guarda intorno. Non mi ha ancora visto.
Mi avvicino in modo che non mi veda.
 
Pov Ally
Sono arrivata ma ancora non lo vedo. Ho messo il vestito buono, e che cavolo.
Mi sto guardando intorno. Quando all’improvviso sento due braccia stringermi la vita, e una testa appoggiarsi sulla mia spalla.
Mi giro per guardare il diretto interessato. E lo riconosco subito, è lui. Austin.
Questo contatto improvviso sta mandando continui brividi per tutto il mio corpo.
Mi piace stare tra le sue braccia. Mi fanno sentire sicura e protetta.
Sto pensando alla vicinanza che del suo viso al mio.
Divento leggermente rossa. Comunque non ho intenzione di staccarmi. Mi piace stare così.
Gli do un bacio sulla guancia. Anche lui diventa rosso e mi lascia andare.
“Ciao.” Dico.
“Hey.” Dice lui.
Capisco che effettivamente c’è imbarazzo.
“Allora, che film vuoi vedere?” Chiedo, cercando di rimanere tranquilla.
“Non lo so. Tu?” Chiede ancora scombussolato.
“Pensavo ad un film r-romantic-co.” Dico imbarazzatissima. Abbasso la testa, cercando di non fargli notare di essere diventata rossa, lasciando che i capelli mi coprissero il volto.
Lui mi afferra un braccio, ed io alzo subito la testa, fino a quando divento ancora più rossa, riconoscendo la vicinanza che c’è tra di noi. E perdo letteralmente la testa quando lui sussurra al mio orecchio: “Perfetto.” Con voce sensuale, affascinante e tranquilla, allo stesso tempo.
Io lascio che i brividi mi percorrano lungo la mia schiena. Fino a quando mi prende per mano e mi porta dentro. Ed io, ovviamente, non oppongo alcuna resistenza.
Noto meglio la sua figura. Indossa una camicia bianca, con i primi bottoni aperti per lasciare intravedere i pettorali, un jeans blu scuro, una catena d’argento che pende dai jeans e un paio di converse anch’esse blu. I capelli sono disordinatamente scompigliati.
Mi sto sciogliendo, è bellissimo.
“Cosa vuoi?” Mi chiede. Non mi ero accorta che eravamo già arrivati al bar.
“Una Fanta, e i pop-corn.” Rispondo.
“Che taglia i pop-corn?” Mi chiede.
“Media.” Dico.
Mi porge ciò che avevo ordinato. E mi rendo conto che ha pagato lui.
Lui ha preso le stesse cose, tranne che per la Fanta. Lui ha preso una Coca-Cola.
Ci avviciniamo all’entrata.
“Dunque, quanto ti devo?” Chiedo.
“Niente.” Risponde lui, tranquillamente.
“Come niente? Hai pagato tutto tu!” Dico.
“Ovviamente.” Dice.
“Come ovviamente?!” Dico incredula.
“Che razza di ragazzo sarei se lasciassi pagare ad una ragazza?” Chiede.
“Una ragazzo … Intelligente?” Chiedo di rimando.
“No. Un ragazzo stupido. Non si lascia mai pagare una ragazza.” Risponde deciso.
Bene, è anche gentile! Quanto mi piace. Penso di essermi innamorata.
“Bene. Comunque mi sento in colpa per averti fatto pagare.” Dico.
“Non dovresti.” Dice.
“E invece si. Che posso fare per sdebitarmi?” Chiedo.
“Dammi un bacio.” Dice.
Sento che sto per diventare rosso-pomodoro.
Troppo tardi, già fatto.
Beh. Effettivamente, vorrei anche baciarlo. Insomma mi piace.
Ma, abbiamo appena iniziato, voglio farmi desiderare.
“D’accordo.” Mi fermo, e gli do un bacio sulla guancia. Il biondino è diventato rosso.
“Intendevo sulle labbra.” Dice, ancora scioccato.
“Non l’hai specificato.” Dico.
“Bene, un punto per te.” Dice sorridendo.
Quanto è bello quando sorride.
Mi sto sciogliendo.
Entriamo nella sala. Ed ecco la domanda.
“I biglietti?” Chiedo.
“Intendi quelli che ho dato al tipo della sicurezza?” Dice sorridendo.
Mi ero perso anche il momento in cui ha preso i biglietti e li ha fatti controllare.
Brava Ally, brava.
“Hai pagato anche i biglietti? Allora ti devo due baci!” Dico incredula. Mi tappo subito la bocca, dopo aver realizzato quello che ho detto.
“Se proprio insisti.” Dice ridendo.
Quanto amo la sua risata.
“Un punto per te.” Dico.
Inizia il film.
Durante il film, vedevo tutte le coppiette che si baciavano e abbracciavano.
Magari potessimo farlo anche noi.
Appoggio la testa sulla sua spalla.
Lui, in risposta appoggia la sua sulla mia.
Mille sensazioni pervadono il mio corpo.
***
Il film è finito. Ci alziamo, lui mi prende per mano e mi porta fuori. Usciamo dal cinema.
Nessuno di noi ha voglia di parlare, è troppo imbarazzante. Passano un paio di minuti di imbarazzante silenzio, fino a quando lui inizia a parlare.
“Mi devi ancora due baci.” Dice sogghignando.
Sorrido.
“Davvero? Ed io che me ne ero dimenticata.” Dico, continuando a sorridere.
Si, ma non era vero. Non ho pensato ad altro per tutta la serata.
“Si, certo. Ti va di andare a fare un giro al parco?” Chiede lui.
Beh, l’idea di me e lui soli, in un parco, in una notte magica, sotto le stelle…
Come potrei rifiutare?!
“Certo, perché no.” Vedo i suoi occhi illuminarsi.
Non ha la minima idea di cosa sto pensando.
Iniziamo a camminare, nessuno proferisce parola. Tutto è calmo e tranquillo. Non vogliamo rovinare l’atmosfera.
E in più siamo imbarazzati.
“Sai … Credevo che, non fossi così.” Rompe il ghiaccio.
“Così come?” Chiedo incuriosita.
“Così … Insomma, quando ti ho visto per la prima volta al Melody Dinner, pensavo che fossi una ragazza dolce, tranquilla, e poi ti ho visto urlare a quelle ragazze e ho pensato … Cavolo, mi sbagliavo di grosso.” Confessò lui.
Risi. Mi piace il fatto che dice quello che pensa. Insomma, è sincero. E io voglio un ragazzo sincero. I ragazzi falsi non mi vanno proprio giù.
Poi, ha centrato in pieno il bersaglio. Sono una ragazza dolce e tranquilla, più o meno, ma non mi faccio mettere i piedi in testa.
“Si, beh … Che posso dire?! Ho due lati opposti. Faccio invidia a Dr. Jekyll e Mr. Hyde!”
Ride. Dio quanto mi piace la sua risata. Il suono più bello del mondo. Mi fa sorridere solo al pensiero.
Ehm, credo di essermi innamorata.
“Già …”
Stava per continuare quando viene interrotto.
“Austin!” Dice qualcuno da lontano. Ha una voce da ragazza. Austin però non batte ciglio. Sembra sconvolto.
Non dirmi che …
“Austin! Sorpresa!” Dice dopo averci finalmente raggiunti. Ora che la guardo meglio è davvero carina. Sto cercando di non pensare al peggio, ma non ci riesco.
“Mackenzie!” Risponde lui, con tono allegro mentre corre verso di lei ad abbracciarla. Lei ricambia calorosamente l’abbraccio.
Appena i loro corpi si scontrano, sento bloccarsi lo stomaco.
Ditemi che non è vero.
“Ma non dovresti essere in Australia?” Chiede ancora sotto shock.
“Si, ma hanno rimandato la sfilata alla settimana prossima, ed ora eccomi qui!” Risponde lei con tono allegro.
Mi stanno venendo i conati. Sto per vomitare. Magari pottei vomitare sopra le sue belle scarpe, Miss. Sonoindubbiamentepiùcarinaditefattidapartecheluiègiàoccupato.
Qualcuno mi tiri fuori da questo incubo.
“Mack! Come sono felice di vederti!” Continua lui.
Mi sento di troppo.
Stanno ovviamente insieme. Ed io mi sento il terzo in comodo.
Ma se ha una ragazza, perché mi ha chiesto di uscire?
Poi, mi avevo confessato che gli piaccio. Anzi, piacevo.
Non dirmi che è uno sporco doppiogiochista. Per non parlare poi del fatto che lei fa evidentemente la modella. E ci sta.
Perché è bellissima. Ha i capelli bruni mossi, degli grandi occhi color nocciola, delle labbra rosee e degli zigomi perfetti. Per non parlare del fisico, alta, magra, curve.
E si veste benissimo.
Scommetto che il suo secondo nome è Olga.
Tossisco, portandomi una mano davanti alla bocca, per far notare alla coppia perfetta che fa invidia a Notting Hill, che ci sono anche io.
“Oh si! Mack, lei è Ally. Una ragazza che ho conosciuto da poco.” Dice lui non staccandole gli occhi di dosso.
Ci credo, è perfetta.
“Oh, ciao Ally io sono Mackenzie! Ma puoi chiamarmi Mack.” Dice cordialmente e con un sorriso che fa invidia a Julia Roberts.
I suoi occhi trasmettono pura dolcezza. E il suo sorriso è comparabile a quello di un angelo.
Non sembra una di quelle modelle senza cervello snob.
“Ciao io sono Ally.” Le dico sforzandomi di fare un sorriso che non risulti uno schifo comparato al suo.
Austin mi guarda, i suoi occhi sono ancora illuminati.
Forse è per via della notte stellata che ci circonda. O per via dell’acqua limpida, della fontana di marmo bianca che ci sta affiancando, che riflette gli occhi di Austin.
O per via della mia immaginazione. Che fa volare la mia anima nell’infinito cielo stellato, facendomi toccare le stelle.
Sogno ad occhi aperti. Sogno che Austin sia il mio principe azzurro.
Proprio come in una favola.
Ma a la realtà è ben diversa dal mondo dei sogni.
La mia vita non è una favola.

“Ally, lei è mia sorella. Mi ha fatto un’improvvisa sorpresa, poiché si trovava in Australia per una sfilata dato che è una modella.”
Ah. Beh, mi sento un po in imbarazzo.
Mi sento un’idiota. Ed io che pensavo che fosse uno sporco doppiogiochista.
Ritiro l’offesa. Porgendo le mie scuse al vento. Sperando che le faccia volare libere nell’aria nella speranza di farmi sentire più leggera.
“Questo è un appuntamento per caso? Non mi dire che vi ho interrotti. Sono appena tornata e ho chiesto a Dez dov’eri , mi ha detto che eri al cinema, ma visto che non ti ho trovato, dato che ti conosco meglio delle mie tasche, l’istinto mi ha portato fin qui. Ma Dez non mi avevo detto che eri nel bel mezzo di un’ appuntamento.” Spiega pazientemente lei.
Mi sta simpatica adesso.
Ritiro l’offesa su Olga (?).
“Beh, è così.” Risponde Austin.
“D’accordo io tolgo il disturbo. Ci vediamo a casa Austin, tratta bene la ragazza. Ciao!” Dice mentre si allontana tra le buie strade di Miami. Le faccio un cenno con la mano mentre Austin scuote la mano in aria.
“Dunque, è tua sorella?” Chiedo.
“Si. Perché? Non dirmi che sei gelosa di mia sorella?!”
 Chiede lui con tono suadente.
“Ti pare?! Perché dovrei esserlo?” Chiedo di rimando io, iniziando con tono acuto per poi abbassarlo sempre di più.
“Perché ti piaccio.” Risponde lui, sogghignando e avvicinandosi al mio viso.
Sento le mie guance andare a fuoco. Abbasso la testa facendo si che i boccoli mi coprano il viso.
Lui mi mette due dita sotto il mento facendomi alzare il viso.
“Sei bella quando arrossisci.” Mi sussurra.
“L’invito per i due baci è ancora valido?” Sussurro io, perdendomi nel suo sguardo.
I nostri occhi si sono incatenati, non riusciamo a distogliere lo sguardo.
“Se tu lo desideri, posso darti anche più di due baci.” Sussurra lui, con gli occhi colmi di desiderio.
“D’accordo allora.” Sussurro infine.
Dopo quelle parole, non ce ne sarebbero state altre.
Stiamo esprimendo ciò che proviamo in un bacio.
Un bacio pieno di amore. Le sue labbra sulle mie è come il paradiso.
Le sue labbra sono così morbide. Si muovono in perfetta sintonia con le mie.
Sembrano fatte per stare insieme.
Lui mi mordicchia leggermente il labbro inferiore, chiedendomi il permesso di approfondire il bacio.
Sorrido nel bacio mentre socchiudo le labbra facendo in modo che la sua lingua esplori la mia bocca, mentre gli allaccio le mani attorno al collo.
Decido anche io di esplorare la sua bocca, mentre le sue mani mi stringono i fianchi.
Ma quando le nostre lingue si incontrano, è come toccare il cielo con un dito.
La mia mente mi ricorda però che il mio corpo ha bisogno di ossigeno.
Così ci stacchiamo lentamente, facendo combaciare le nostre fronti, ansimando cercando di riprendere fiato.
“Posso averne ancora un po?”
“Per te ce ne è quanto ne vuoi.”
Facciamo riunire le nostre labbra, mentre le nostri emozioni volano insieme nel cielo stellato.
Perché io e lui siamo così. Come un cielo stellato, in un universo infinito.
 
 
Angolo Autrice
* sente il pubblico applaudire e comincia a parlare, gesticolando in modo redicolo, con un microfono *
Vorrei ringraziare, mia madre. Per aver avuto l’idea di tornare a casa, dove c’è il computer per permettermi di aggiornare la storia. I miei lettori/lettrici che hanno aspettato pazientemente per un mio capitolo. E mio padre, che ha fatto la spesa per procurarmi il gelato ogni volta che aggiornavo, per darmi l’ispirazione.
Io che prendo ispirazione dal gelato poi, vabbè.
Dunque, la storia è finita.
Credo che farò un continuo.
Solo se lo volete, io potrei farlo a Settembre. Quando avrò tempo, se avrò tempo.
Non vi prometto niente.
Ma il sequel potrebbe diventare la mia prima ‘Storia Rossa’.
Già.
Comunque non pensavo sarei mai riuscita a scrivere un capitolo del genere. Con quel bacio che poi, vabbè.
Aggiorno questo capitolo alle’01:07.
Faccio la precisa.
Ma no.
Quindi ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia, l’hanno recensita, l’hanno messa tra le storie preferite e/o seguite, hanno aspettato i capitoli.
Comunque non vorrei spoiler are troppo il fatto del sequel, anche perché, avendo letto il primo capitolo di questa storia, devo farlo per forza.
Quindi fatemi sapere.
La storia sugli R5 dovrà aspettare, ho molto da fare ora.
Ci vediamo con la prossima storia.
Un bacio e un buondì motta (al limone) a tutti!
   
 
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